mercoledì 25 luglio 2012

Non è semplice la srl semplificata

Ci sono due motivi per pubblicare la mail che ho ricevuto. (La mail è firmata ma non occorre riportare qui il nome del mittente).
Il primo motivo è informare. Per le società a responsabilità semplificate, Manca un decreto attuativo e quindi gli interessati a questa opportunità non possono partire. Ho controllato: al governo confermano, spiegando che stanno lavorando alacremente per superare il problema.

Gentile Dott. De Biase,
ho molto apprezzato il lavoro che Lei ed altri avete condotto in qualità di task-force chiamata a stendere un rapportosulle azioni del Governo che possono facilitare la nascita di nuove imprese innovative in Italia.
Le scrivo al riguardo per segnalarLe il paradosso che si sta vivendo riguardo l’impossibilità di costituzione delle nuove Società a Responsabilità Limitata Semplificate che avrebbero dovuto consentire l’apertura di una società di capitali a giovani al di sotto dei 35 anni senza pagare spese notarili e con capitale sociale minimo simbolico pari a 1 Euro.
Faccio presente che, come è noto, il decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, all’articolo 3, ha inserito nel codice civile l’articolo 2463 – bis, sulla Società Semplificata a Responsabilità Limitata (SRLS), stabilendo che l’atto costitutivo di tale società debba essere redatto per atto pubblico in conformità ad un modello standard tipizzato con decreto del Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e con il Ministro dello Sviluppo Economico. Con il medesimo decreto intergovernativo devono essere individuati i criteri di accertamento delle qualità soggettive dei soci. In attuazione di tali previsioni, lo schema di regolamento è stato adottato dal Ministero della Giustizia, dopo averlo concordato con gli altri Ministeri coinvolti, ed è stato sottoposto al vaglio del Consiglio di Stato, che ha dato parere favorevole. Non resta quindi che l’emanazione del decreto interministeriale da parte del Ministro della Giustizia, altrimenti le Camere di Commercio si rifiutano di accettare le richieste di costituzione.
Il termine previsto era il 25 Maggio.
Giova ricordare che i bandi europei e regionali per il sostegno all’avvio di progetti imprenditoriali hanno una precisa scadenza, che rischia seriamente di essere oltrepassata a causa del colpevole ritardo dei tre Ministeri in questione. Questo aggiunge danni alla già difficile situazione di avere pronta un’idea di impresa ma di non poterla costituire. Il Mercato, purtroppo, non aspetta nessuno, e i tempi della burocrazia non sono quelli dell’impresa, specialmente di quelle che contavano di sfruttare la stagione estiva.
E’ inammissibile la lentezza della macchina amministrativa italiana che non riesce, o non vuole riuscire, a rispettare le scadenze che essa stessa si è posta. Quando poi questi disagi toccano politiche attinenti alle attività produttive, il disastro è compiuto, e ci si spiegano almeno in parte le ragioni della stagnazione economica della Repubblica.
Le chiedo, se possibile, di far conoscere questo problema visto che, dopo numerosissime chiamate e mail, nessuno ha saputo fornire spiegazioni sulla tempistica né a me né a tanti altri forzati “wantrepreneur” come il sottoscritto.
Il secondo motivo per pubblicare questa mail è testimoniare come la collaborazione tra cittadini per far sapere come stanno le cose, con tono e con notizie verificate, è una pratica che deve assolutamente crescere. Occorre aiutarsi: citando e linkando queste notizie, facendole circolare. Per tenere i cittadini informati e le istituzioni sotto pressione.
Luca De Biase
visto su tzetze e copiato e postato su questo blog

Nessun commento:

Posta un commento