giovedì 31 gennaio 2019

VENEZUELA E ITALIA: COME C’ENTRA LA MONETA COMPLEMENTARE di Nino Galloni.

Passeggiando per Caracas, si nota la differenza tra i mercatini di quartiere (ripieni di ogni ben di  Dio di prodotti locali) ed i supermercati, privi di tutto o con pochissime cose e a prezzi esorbitanti. La spiegazione è molto semplice: i prodotti che scarseggiano perché di importazione – data la situazione del Paese – non sono accessibili; quelli locali sono limitati – come tipologia – ma rappresentano cosa si deve fare per riavviare l’economia.
Vale a dire, aumentare l’offerta di beni locali: i produttori possono emettere una loro moneta che serva solo agli scambi, superando la limitatezza del baratto. Ma se qualcuno pensasse ad una moneta avente valore intrinseco, finalità di risparmio o convertibilità, bloccherebbe il processo sul nascere.
In Italia, apparentemente, abbiamo la situazione opposta: un eccesso di prodotti anche a

Da sapere : Germania. Il business dell’abbandono del carbone.

Giuseppe Sandro Mela.

2019-01-31.

brueghel il giovane. pagamento delle tasse. fisher_museum_of_art

«A government-appointed coal commission on Saturday set a 2038 deadline for Germany to shutter coal mines and electricity plants powered by black or brown coal»

Resta davvero difficile comprendere l’attaccamento dei liberal socialisti tedeschi al ‘clima‘ ed all’abbandono del carbone, che abbonda in Germania, se non si tenessero presenti alcuni dati ed alcune considerazioni. In quel momento tutto diventa chiaro, chiarissimo. Prima ripassiamo i dati.

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Al momento attuale la Germania produce corrente elettrica bruciando carbone per circa il 35% dei consumi. Il carbone è estratto sul territorio tedesco e la relativa industria di estrazione, trattamento ed applicazioni varie – per esempio la siderurgia – danno lavoro  circa 300,000 persone fisse ed a 100,000 altre avventizie.

Alcune considerazioni.

Considerazione numero uno. Il 2038 è tra venti anni. Frau Merkel e gli attuali politici si saranno da tempo ritirati, e nulla vieterebbe di pensare che quelli loro subentranti la pensassero in modo diametralmente opposto. Come argutamente diceva Herr Schäuble posso rubare tutto, ma le miniere restano lì, ancorché chiuse.

Considerazione numero due. La Germania ha un problema demografico da spavento. Le femmine tedesche autoctone non figliano, non procreano. Destatis, l’Istituto federale di Statistica riporta una popolazione attuale di 80.8milioni di abitanti, dei quali 49.2 milioni sono i metà lavorativa, dai 20 ai 64 anni. Ma al 2038 la popolazione si sarà ridotta a 67.6 milioni, con 34.6 milioni di persone in età lavorativa. Se la popolazione totale sarà calata di 13.2 milioni, quella in età lavorativa sarà calata di 14.6 milioni di unità. Una perdita percentuale del 29.67%.

Ma ad un calo così consistente della popolazione attiva corrisponderà una proporzionale riduzione dei consumi energetici: a lume di naso, di un buon 30%.

Considerazione numero tre. Se si guardassero proiezioni più a lungo termine, i quadri dipinti da Destati sono ancor più foschi. Nulla quindi da stupirsi se in Germania si inizia a pensare ad una tassa sul nubilato.

mercoledì 30 gennaio 2019

E nel frattempo?

Quando una persona non riesce (i motivi li vedremo più avanti nel post) a onorare un impegno preso , che cosa fa? Di solito sposta, più avanti, il suo mantenimento. Tipico, a memoria del mio vissuto personale, di chi ti dice "ci sentiamo lunedì , così poi passi e ti saldo il tutto": salvo poi, lunedì sentirsi dire di richiamare mercoledì o a fine settimana. E così via fino ad allungare i tempi, a dilatarli di mesi e mesi. Questo esempio si adatta alla nostra situazione politica, sia nazionale che locale: si era partiti dal voler mandare a casa Gentiloni e il PD, e al non volere FI, ma sopratutto si parlava di euro e di Europa entrambi da cambiare. Invece? Adesso si parla delle elezioni di maggio, e ci spostiamo di 4 mesi, e per quanto si doveva e poteva fare, ecco pronte le priorità e gli imprevisti: un po' come il papà che , non avendo tutti i soldi in tasca, ma essendosi impegnato a comprare un giocattolo o una pizza al taglio al proprio figlio, ecco che dice "peccato, si è fatto tardi e ormai è chiuso". Vedrò domani o dopo di accontentarti. Psicologicamente Fromm o Carotenuto

lunedì 28 gennaio 2019

Germania. Autostrade e limiti di velocità.

Giuseppe Sandro Mela.

2019-01-28.

2019-01-28__germania_velocità__001

Dato che la Germania non ha proprio nessun problema a cui pensare, si sta facendo rovente lo scontro tra quanti vorrebbero introdurre dei limiti di velocità in autostrada e quanto invece vorrebbero che non siano variate le norme al momento in vigore.

Giustizia. 27,200 errori giudiziari con ingiuste detenzioni. Adesso, basta.

Giuseppe Sandro Mela.

2019-01-28.

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La giustizia è uno dei grandi malati di questa povera Italia.

Sembrerebbe quasi che assommi in sé tutte le incongruenze e tutte le contraddizioni di questo paese.

Di questi giorni la notizia che un poveraccio è rimasto 22 anni in carcere con la condanna per omicidio volontario mentre invece era innocente.

Nessuno si scandalizzerebbe se questo fosse un caso isolato: al contrario, si direbbe quasi che le condanne degli innocenti siano la norma.

«In Italia oltre mille casi all’anno di innocenti, finiti in carcere che vengono risarciti, ma in realtà sono molti di più»

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«Sulla base degli ultimi dati, che vanno dal ’92 alla fine dell’anno scorso, i casi sono oltre 27mila e 200»

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«lo Stato ha speso fino a oggi oltre 700 milioni di euro, pari a circa “28-30 milioni di euro in media ogni anno»

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«Quando si parla di innocenti in carcere bisogna distinguere tra ingiuste detenzioni ed errori giudiziari»

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«L’errore giudiziario è quello di Giuseppe Gulotta, che è stato condannato con sentenza definitiva, ma alla fine con un processo di revisione è stato assolto»

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«La stragrande maggioranza di casi in Italia è fatta da ingiuste detenzioni»

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«Si tratta di persone che finiscono in custodia cautelare, in carcere o agli arresti domiciliari, e poi, invece, risultano innocenti perché archiviati o assolti»

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Ci si rende conto di quanto il problema sia complesso e di non facile soluzione. In questa sede si vorrebbero mettere in luce solo alcuni aspetti a nostro sommesso avviso di particolare importanza.

Finanza islamica. La Sharia gestisce oltre 2,000 miliardi Usd.

Giuseppe Sandro Mela.

2019-01-28.

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Un giornale specializzato ha pubblicato il seguente report.

«Secondo l’Ifsb (Islamic Financial Services Board) il valore della massa monetaria mondiale che viene gestita in obbedienza alle leggi religiose dettate dalla Sharia, la finanza islamica, ammonta a poco più di 2mila miliardi di dollari.

Quanto vale la finanza islamica

Il grafico sopra mostra i principali Paesi dove sono allocati i 2.050,2 miliardi di dollari che, nel mondo, sono gestiti secondo le regole della finanza islamica. In Iran e Arabia Saudita si trova più della metà delle risorse ovvero, rispettivamente, il 34,4% in Iran e il 20,4% in Arabia Saudita. Complessivamente sono 36 i Paesi che nel mondo gestiscono una parte più o meno cospicua dei loro depositi bancari secondo le regole della Sharia.

Un caso non unico ma raro è quello dell’Iran. Non solo perché è il Paese che “ospita” la maggior parte dei soldi sottoposti alla Sharia, ma soprattutto perché il 100% del suo sistema bancario è regolato secondo i precetti dell’Islam. Questo significa che i cittadini iraniani non possono depositare il proprio denaro se non in banche iraniane che seguono tutte i precetti della Sharia. Lo stesso succede, ma con numeri decisamente meno importanti, per il Sudan, dove è depositato l’1,6% delle risorse islamiche mondiali.

Ma tra i Paesi nei quali la finanza islamica è presente c’è anche la Turchia che ospita il 2,6% del totale dei soldi gestiti in ossequio alla Sharia e dove soprattutto i giovani mostrano sempre più interesse verso le regole dell’Islam radicale, come Truenumbers ha spiegato in questo articolo.

Come funziona la finanza islamica

venerdì 25 gennaio 2019

Ma tu stai con Salvini? Sì

Il motivo è simile a quello che adducono coloro che "vogliono andare al governo (regionale, comunale o nazionale ) o in Europa, per cambiare le cose "dal di dentro": in poche parole fermiamo gli sbarchi, impediamo le partenze, e si discute su come fare. Ci sarebbe il solito discorso della serie "aiutiamoli a casa loro" e che, personalmente, mi fa dire "perché a loro asfalto , scuole e ospedali nuovi, e a noi invece no? Ecco che il "prima gli italiani" torna ad aver senso. Se poi si vuole ,al contrario, allargare il discorso per non arrivare a nulla, è chiaro che le cose

giovedì 24 gennaio 2019

Manca un briciolo di organizzazione (un piccolo invito)

Come già scritto, in Sardegna, Cagliari e dintorni per l'esattezza, ha vinto il PD ma non per merito proprio, ma perché la Lega e la destra in senso lato, è una manica di sprovveduti , invasati, che si culla sugli allori. Il PD è sempre stato organizzato, dai tempi del PCI: e la DC seguiva a ruota, anch'essa ben organizzata, ma nettamente indietro, a mio parere. Ho conosciuto persone ,di entrambi gli schieramenti, ed

martedì 22 gennaio 2019

Svezia. Il laboratorio delle nuove politiche europee. – Bloomberg.

Giuseppe Sandro Mela.

2019-01-22.

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Il problema attuale della Svezia è molto semplice da esporsi, difficile da capirsi, impossibile da risolversi.

Come Cittadini Contribuenti dell’Unione Europea la situazione svedese è del massimo interesse perché sembrerebbe precorrere quello che dovrebbe accadere in molti altri stati dell’Unione e, verosimilmente, nei centri direzionali dell’Unione Europea stessa.

I partiti tradizionali stanno perdendo costantemente elettorato e non hanno più i numeri per poter formare dei governi ragionevolmente stabili ed omogenei, nemmeno delle grandi coalizioni in surroga.

I movimenti od i partiti identitari, sovranisti, riescono al momento ad ottenere quote di elettorato percentualmente a due cifre: non sono ancora in grado di avere la maggioranza ma possono benissimo condizionare tutto il sistema politico.

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In Svezia è successo un fatto nuovo, ancorché aspettato.

Perché in Sardegna,ha vinto il PD

Purtroppo, e non lo sto dicendo solo oggi o in riferimento alle elezioni di domenica scorsa, manca la consapevolezza che bisogna scendere in strada e parlare e confrontarsi con i cittadini. La regione è in situazione penosa: a fronte di realtà che se la cavano, almeno perché hanno i marciapiedi puliti e con la pavimentazione a posto, è sufficiente vedere che cos'è Cagliari, come è ridotta la viabilità con la maledizione delle Ztl  e delle piste ciclabili o delle prossime aree pedonali che andranno a sommarsi a quelle esistenti, distruggendo definitivamente o quasi il

Praga. Ha quasi più spie che abitanti.

Giuseppe Sandro Mela.

2019-01-22.

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La Repubblica Ceka è retta da due personaggi che i liberal socialisti odiano a morte.

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Mr Miloš Zeman, Presidente della Camera dei Deputati della Repubblica Ceca dal 1996 al 1998, e Primo ministro dal 1998 al 2002 come leader del Partito Socialdemocratico Ceco, nel 2009 ha fondato il Partito dei Diritti Civili. Il 26 gennaio 2013 è stato eletto alla presidenza della Repubblica Ceca, primo con il suffragio universale diretto.

Miloš Zeman ha vinto le elezioni presidenziali in Repubblica Ceca [2018-01-27]

«Il presidente uscente della Repubblica Ceca Miloš Zeman ha vinto il ballottaggio delle elezioni presidenziali ceche. Le votazioni si sono chiuse alle 14 e con il 99,80 per cento dei seggi scrutinati, il candidato del Partito dei diritti civili ha vinto dopo aver ottenuto il 51,48 per cento dei voti contro il 48,52 per cento del suo avversario, Jiří Drahoš,»

I motivi dell’astio viscerale che i gerarchi europei provano nei suoi confronti è presto detto:

«Negli ultimi anni Zeman, presidente dal 2013, ha favorito e promosso politiche populiste e anti-immigrazione. Ha anche messo in discussione la partecipazione del suo paese all’Unione Europea e alla NATO, sostenendo la necessità di organizzare un referendum per decidere su entrambe le questioni. Negli ultimi anni la Repubblica Ceca si è infatti avvicinata progressivamente alla Russia e ai governi populisti anti-immigrazione dell’Europa orientale»

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Mr Andrej Babiš è un politico e imprenditore ceco. Fondatore e leader del partito ANO 2011, è Primo ministro

venerdì 18 gennaio 2019

Il nuovo trattato franco-tedesco sarà firmato il 22 gennaio. L’asservimento dell’Italia. (di questo nei media non se ne parla)

Apparentemente  sembra un progetto perdente: la UE cade a pezzi, la Brexit, la Francia  in insurrezione,  il gruppo di Visegrad,  gli economisti di Berlino  che parlano di una uscita dall’euro… Ma non è affatto detto  che non  basti (e avanzi) per  inserire l’Italia come terra subalterna e paese di spoliazione nel Progetto di metamorfosi dell’UE  che rapidissimamente stanno concludendo Macron  e Angela Merkel, e che firmeranno già il 22 gennaio:  il Trattato Franco-Tedesco di  Aix-La –Chapelle.
Questo trattato è, né più né meno, la  “fusione” dei due paesi e prime economie della UE in un blocco unito. Sancisce la convergenza di Francia e Germania in “politica estera, difesa, sicurezza interna ed estera, diplomazia,  giustizia, polizia,   politica energetica, ricerca, persino esportazione  di armamenti”.
Il testo del Trattato  è stato pubblicato da La Tribune.   Consta di 28 articoli. Vi  delinea la  creazione di un “Consiglio dei ministri franco-tedeschi”, “ di un consiglio franco-tedesco di difesa e sicurezza”,   di un “Consiglio franco-tedesco di  esperti economici”   che concordano “una unità comune in vista di operazioni in paesi terzi” .
“Un membro del governo di uno dei due stati prende parte, almeno una volta a trimestre e in alternanza, ai consigli dei ministri dell’altro stato”.

L’Ufficio Men tecatti

In quel di Bruxelles, e precisamente all’interno del Parlamento, deve annidarsi, da qualche parte, un Ufficio Mentecatti. L’Ufficio Mentecatti è una imprescindibile propaggine burocratica di molte istituzioni comunitarie, sia ben chiaro. Non si spiegherebbero altrimenti alcune norme trasfuse poi in complicatissimi trattati tipo quelle che hanno istituito una Banca Centrale per finanziare le banche anziché gli stati fondatori oppure quelle, arcinote, confluite nel fiscal compact e addirittura nella nostra Costituzione, con le quali si è istituzionalizzato, per via normativa, un metodo scientificamente infallibile per inibire la crescita e implementare il debito (e cioè il famigerato pareggio di bilancio). Tuttavia, l’Ufficio Mentecatti non si occupa solo di economia; delibera a trecentosessanta gradi e, soprattutto, non di rado sclera.

venerdì 11 gennaio 2019

Cassazione salva il baccalà dalle grinfie dell’Unione Europea.

Giuseppe Sandro Mela.

2019-01-11.

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Nessuna paura! Oltre al baccalà è stato salvato anche lo stoccafisso.


È impossibile non tornare da Bruxelles allucinati dalla vista della lunga teoria di armadi metallici che contengono le 140,000 pagine di Trattati, Norme, Regolamenti, Circolari Attuative e così via.

Alles in Ordungn d’accordo, ma a tutto dovrebbe vicariare quello che nei tempi bui era chiamato il buon senso.

Pierre Gaxotte ci ha regalato quel profondo trattato sulla rivoluzione francese, in cui nelle prime brillanti ottanta pagine constata come all’epoca fossero in vigore 120,000 leggi, accordi, norme, regolare in materia fiscale, con il risultato che lo stato non riusciva a riscuotere un franco dalla periferia. Ci pensò poi la rivoluzione, che bruciò il tutto in Place Vendôme, primo del successivo falò degli assignat.

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Liberal, socialisti e burocrati della Two saranno ricordati dalla storia per i loro deliri regolatori. Per le bevande non gasate al gusto di vino, per i formaggi fatti con il latte in polvere e per le cioccolate fatte senza cacao.

Germania. Alternative. Cessati i sussidi il biogas fallisce. 40,000 a spasso.

Giuseppe Sandro Mela.

2019-01-11.

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«’Biogas is as good as dead».


Realizzare i propri sogni ha un suo costo. Cercare di realizzare le proprie allucinazioni comporta soltanto una dilapidazione che si arresta solo davanti al muro del fallimento.

I liberal socialisti tedeschi si sono invaghiti delle energie alternative ed hanno varato grandiosi piani di sussidi ed interventi statali a favore del settore.

Poi, quando anche il denaro degli altri è finito, il settore fallisce: porta i libri in tribunale.

mercoledì 9 gennaio 2019

Se fossero "persone vere" e "sincere"

Non farebbero figli e figliastri: e mi riferisco sia alle Ong che ai nostri politici e , visto che che ci siamo, anche ai giornalisti e a tutti. Ong che hanno presidenti e portavoce, rappresentanti in ogni luogo, e che non fanno certo volontariato come lo fanno altri, e cioè quando possono, ma è evidente che per costoro è un mestiere, una professione, e permette di vivere: mi sono domandato se esistono Ong che mandano nelle strade persone per vedere se "ci sono disoccupati, licenziati, fuori da fabbriche e negozi" da aiutare, se per caso "vedono che c'è un imprenditore che si sta suicidando e lo devono salvare". Ma forse quello che immagino è un altro mondo, diverso da questo, dove aiutare le persone di cui sopra non è conveniente, non rende, e poi la maggior parte di costoro sono bianchi e si trovano in Europa. Ecco che ai vari Cacciari & Company bisogna domandare se per caso ,oltre a una falsa solidarietà, si può offrire altro agli europei e italiani, visto che siamo in Italia, e c'è la Costituzione da osservare e rispettare. Ma mettiamo pure che sia lui che gli amici delle Ong siano persone vere e sincere: che dicano che non gliene sbatte un cazzo degli italiani e dei bianchi in senso lato, che gli imprenditori che si suicidano, al pari di chi è in difficoltà economiche e fa lo stesso, sono persone che "non sanno stare al mondo", e così compiono chiarezza e fugano ogni dubbio. Perché vedete, siamo stufi e stanchi di chi deve calendarizzare e organizzare tavoli di lavoro, commissioni o gruppi di studio: erano cose che andavano bene quando imperava l'altra casta, quella dei sindacati. Adesso, ora, in questo momento, c'è necessità di altro, qualcosa che faccia riprendere l'economia, che renda i cittadini attivi e propositivi, e che ,come amo ripetere, faccia dire agli italiani "sono contento di essere cittadino italiano". Non cittadino europeo, ma "cittadino italiano".  

domenica 6 gennaio 2019

Idioti e voltagabbana

Quando una cosa non ti tocca, te ne puoi fregare: del resto gli altri, nei tuoi confronti, che tu stia male o navighi in cattive acque, non se ne curano. Allora perché voglio parlare, brevemente e per quello che so, di Pernigotti? Perché in qualche titolo di giornale e articolo, visto che ho preferito leggere tutti o quasi gli articoli che ho trovato, e pure un video su youtube con Di Maio e lavoratori e autorità locali, ho ravvisato ironia che a mio parere ci sta come i cavoli a merenda, è proprio fuori luogo. Se fosse come scritto in un articolo, e che cioè il ministro vorrebbe fare in modo che sia vietata la vendita di marchi storici e importanti a società estere, così come sia impedita la delocalizzazione, il buon Di Maio starebbe copiando, né più né meno, ciò che ,salvo errore, era nel programma del FN della Le Pen: strano che non abbiano letto tutte le pagine, io l'ho fatto, e c'è anche scritto di voler vietare la vendita di

Francia. Adesso scendono in piazza contro Macron le donne. Tante

Giuseppe Sandro Mela.

2019-01-06.

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Attenzione!! Quando a scendere in piazza sono le donne è segno che il calice è stato bevuto fino alla feccia.

«precarie, discriminate, arrabbiate, donne in prima linea»

Ed è la pura verità.

mercoledì 2 gennaio 2019

I giudici stanno distruggendo l’Europa. Lo dice un giudice EU.

Giuseppe Sandro Mela.

2019-01-02.

Krug Champagne

Il Giudice Franklin Dehousse della Suprema Corte si pone il problema se questa istituzione stia distruggendo la trasparenza politica nell’Unione Europea.

È una domanda retorica.

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Volendo andare alla radice del problema, questo diventa stupefacentemente semplice.

L’Unione Europea non è dotata di una Costituzione, una Carta Fondamentale od un documento analogo approvato dal Popolo sovrano con un referendum

Nel 2007 fu fatto un tentativo, ma il testo di allora fu bocciato da referendum tenuti in Francia e nei Paesi Bassi: da allora non se ne parlò più.

Nel contempo l’Unione Europea è dotata di una Suprema Corte, ossia di un organo composto da persone nominate, non elette, che dovrebbe applicare una costituzione che non esiste.

Se non fosse materia seria, sarebbe facile argomento di battute sferzanti.

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All’epoca sia il Consiglio Europea, sia l’Europarlamento sia di conseguenza la Commissione europea erano tutte e tre totalmente dominate dalla componente liberal socialista.