lunedì 24 marzo 2014

Si rifiuta di prostituirsi, le tagliano il seno. Indiana venduta a un uomo per 400 euro


La giovane, 24 anni, si è ribellata davanti a un cliente del bordello ed è stata picchiata e mutilata.
Si era rifiutata di prostituirsi in un bordello di Mumbai e le hanno tagliato il seno con un coltello. Un uomo è stato arrestato e due suoi complici sono ricercati dalla polizia.
La ragazza, 24 anni originaria del Gujarat, una regione dell'India non nuova a episodi di violenza sulle donne, era stata venduta a uno dei tre per 30mila rupie, circa 400 euro. Avrebbe dovuto prostituirsi, ma quando il titolare del bordello, Ruby Sikandar Munsi, l'ha presentata a un cliente, lei si è rifiutata di fornire le prestazioni sessuali richieste. La ribellione le è costata cara. I tre aguzzini l'hanno rinchiusa in una stanza, percossa senza pietà e, perché capisse la lezione, uno le ha tagliato i seni con un coltello mentre un altro le ha spaccato i denti. Soccorsa, è stata portata all'ospedale. La polizia ha interrogato e rinviato a giudizio anche il gestore del bordello per lesioni e sfruttamento della prostituzione.
                                                   unionesarda.it
C'è poco da aggiungere, ma se si fa notare che esistono culture diverse e che possono o sono in perfetta antitesi su numerosi argomenti, o che c'è proprio un modo diverso di vedere e vivere la vita, ecco che sei un razzista, un fascistoide, uno che vuole vivere isolato. Invece almeno nella nazione o area geografica dove vivo, vorrei che il nostro modo di intendere la vita fosse quantomeno riconosciuto e rispettato: cioè dalle nostre parti cose simili non devono succedere. E' chiaro che c'è sempre quello che tira fuori episodi tristi, come le persone segregate , i vecchietti picchiati, il bambino sciolto nell'acido, i killer che aspettano dieci anni e poi ti fanno fuori, le faide ...eccetera. Aggiungerei i suicidi causati dalla gestione del credito e del mondo bancario: ma fatti analoghi sono accaduti , recentemente, proprio in India, e questo ci accomuna almeno per quanto riguarda le banche. Si trattava di agricoltori, da noi riguarda,come sappiamo commercianti, disoccupati e inoccupati, industriali, artigiani. 

domenica 23 marzo 2014

Diritto a vita dignitosa: unico requisito non essere italiani

100 clandestini arrivano in Piemonte. Cota: ‘nessuno ci ha avvertito’
sabato, 22, marzo, 2014

“Nessun organismo regionale è stato avvertito dell’arrivo ieri in Piemonte di un aereo carico di immigrati arrivati clandestinamente. Si tratta di un fatto molto grave, anche perché gli amministratori locali segnalano una serie di problematiche sul territorio”.
Cosi’ il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, sull’arrivo ieri sera a Torino di un centinaio di profughi, per lo piu’ siriani, smistati in diverse strutture del territorio piemontese. “Questi sono i bei regali che ci fa Roma e ora vorrei sapere se e quanti ne intendono portare ancora” ha aggiunto l’esponente del Carroccio.
http://www.imolaoggi.it/2014/03/22/100-clandestini-arrivano-in-piemonte-cota-nessuno-ci-ha-avvertito/

Porto Empedocle: 250 immigrati in fuga, emergenza in città (Video)
sabato, 22, marzo, 2014

Almeno 250 dei circa 500 migranti giunti a Porto Empedocle (Agrigento) fono fuggiti dall’immobile all’interno dell’area portuale dove erano stati alloggiati. Polizia e carabinieri stanno cercando di rintracciarli. “La città è piombata in emergenza -ha detto il sindaco, Lillo Firetto- e non è in grado di accogliere numeri così importanti di immigrati extracomunitari, alla luce anche della chiusura definitiva della tensostruttura per la prima accoglienza.
Gli immigrati lasciati sulla banchina del porto -ha continuato il sindaco- stanno di fatto girovagando per la città senza poter ricevere alcun sostegno nè un’adeguata prima assistenza. Faccio appello al ministro Alfano affinchè immediatamente si intervenga con misure straordinarie per poter garantire una decorosa accoglienza degli immigrati sollevando la città da questa gravissima emergenza”. Colonne di migranti sono stati avvistati anche lungo il

sabato 22 marzo 2014

Idee e proposte dimenticate

Anni fa nell'altro blog su leonardo.it, mi ero preso a cuore la situazione che viveva e purtroppo vive ancora il piccolo commercio: dove per piccolo si intende il negozio di superficie non grande, che dà lavoro a diverse persone, che opera principalmente a livello di quartiere e di città. Ma la sua particolarità è nel servizio , diciamo così, personalizzato, nelle proposte uniche che può offrire ai singoli clienti: ma alcune realtà commerciali devono, per forza di cose, offrire anche prodotti che si scontrano con le offerte delle grandi catene di distribuzione, contro gli ipermercati. Penso ai detersivi, alla carta igienica, ma anche ai formaggi e ai salumi: la mia idea era ed è quella di suggerire i negozianti di approvvigionarsi presso realtà locali dato che in quasi tutte le regioni o aree geografiche o province, ci sono industrie chimiche e cartarie e non per forza legate alla gdo o alla loro mercè. Ora se queste industrie ideassero dei prodotti ad hoc per i negozi locali, se creassero una rete commerciale credibile, forse i clienti che oggi si recano nei vari Auchan perché lì trovano i detersivi "in offerta"e, quindi possono trovare tutto ciò che serve, possono comprare sotto casa ciò che davvero è utile, senza cadere nella rete

giovedì 13 marzo 2014

La solita musica


Forse non ho seguito con attenzione i tg e i giornali che parlavano, ovviamente bene, dei provvedimenti di TiRenzi Rex, e in internet idem con patate: nel senso che si parla di lavoro e di nuove ipotetiche assunzioni, di tagli, di investimenti per rimettere in sesto gli edifici scolastici, di soldi in busta paga, ma non ho letto nè sentito niente circa gli imprenditori che hanno fallito o se c'è qualche intervento per chi ha subìto un protesto, niente per chi ha un procedimento giudiziario di sfratto (leggere in proposito la cronaca regionale italiana) e ancora niente per poter rinegoziare (ovviamente a stralcio ma con rateizzazione comoda e con cadenza non certo mensile) debiti verso lo stato, e meno di niente per poter avere accesso al credito (logicamente per famiglie, imprese, falliti e protestati). Quando qualche partito  movimento politico metterà questi e altri temi come prime cose da fare se andrà al governo, e intenderà realizzarli nei famosi primi 100 giorni, allora mi troverà pronto a spendere il mio tempo per supportarne la campagna elettorale. Diversamente possono andare a farsi fottere.

lunedì 10 marzo 2014

In cosa ha sbagliato Paolo Barnard? O meglio, cosa ha detto di giusto...

...e di condivisibile? Premetto che avrei gradito, che gradisco di più leggere , sentire e vedere, cose equilibrate nei giudizi ma sopratutto con argomenti sostenuti da testi, date , e il tutto suffragato da un tono pacato ma deciso e senza aria di sufficienza o superiorità.
Tutto il contrario di Barnard quando lo si ascolta, un po' meno quando lo si legge.
Per chi si forse perso qualcosa, come il sottoscritto fino alle due del pomeriggio di oggi, si tratta di un articolo , un post , dal titolo "La veritò sulle (infami) donne" , e che riporterò in coda al post, e al divorzio da "La Gabbia" e dal suo conduttore "Gianluigi Paragone", nonchè alle affermazioni, sempre di Barnard, nei confronti di Daria Bignardi.
Ora a mio parere, e siccome è il mio blog lo scrivo, Barnard è un po' come Grillo, ci mette cioè troppa foga: capisco le ragioni ma ,se ne puoi fare a meno, fanne a meno, sii un po' più pacato e forse ,ciò che sostieni, apparirà anche più convincente.
Non dico che si deve parlare come in chiesa o in camposanto, o come Prodi, ma venendo al sodo generalizzare o definire la maggior parte di, equivale a chi per sostenere che altri o chi lo ascolta sbaglia o è in errore, afferma che "tutti possiamo sbagliare".

Le idee scartate, ovvero tra fondi e affondi

Siete mai stati nei casini fino al collo? Beh, io sì e non ne sono ancora uscito, anzi. 
Ho fatto anche richiesta ai fondi antiusura, ma hanno risposto picche. 
Una volta nel lontano 2003 e più recentemente, nonostante la persona in questione sia stata denunciata e poi arrestata ed è , che io sappia, ancora sotto processo, la richiesta non è stata accolta.
Mi chiedo allora perché mai, anche nel nostro giornale i responsabili, anzi la responsabile della prefettura abbia affermato che è sufficiente la denuncia: mi viene da dire che grazie a me la persona denunciata è stata pure arrestata, sono stati sequestrati beni al sole e in banca, e raccolte numerose (decine) di testimonianze a conferma, ma dopo la mia denuncia.
Per riallacciarmi al titolo e in riferimento a Equitalia, rilancio l'idea di un fondo di denaro perché chi si trovasse in difficoltà con quel braccio armato del governo (inteso in senso lato) trovi supporto e ,oltre all'ascolto, qualcosa di concreto: supporto è consulenza legale e certezza nel seguire la strada giusta per fronteggiare il nemico, mentre il concreto è un aiuto in denaro.
Se i commercianti versano per sostenere le proprie associazioni delle quote, perché non fare qualcosa di analogo per sostenersi a vicenda? 
Sperando di non doverne mai usufruire, tuttavia sapere che qualcosa c'è e che insieme alla consulenza può permetterci di andare avanti ma sopratutto di fronteggiare i pericoli.
Giusto per non affondare. 

sabato 8 marzo 2014

Un colpo al cerchio e uno alla botte

Pare proprio che i conduttori tv , almeno quelli dei talk show dedicati alla politica, siano assai peggio dei giornalisti della carta stampata o del web: almeno questi ultimi appaiono,ben bene, schiarati , logicamente dalla parte sbagliata essendo partigiani e leccapiedi di chi governa, mentre in tv ci si barcamena in pieno stile veltroniano tra "ma anche e ma non solo" o con la solita storia di chi "deve fare il proprio dovere e non può non agire diversamente".
Ciò che non mi piace è che in merito a certi episodi non prendano posizione e si limitino a riportare i fatti, magari anche con enfasi ma senza sbilanciarsi.
Sarebbe bene che si ricordino che esiste l'autocritica, il mea culpa, e che si può affermare di aver sbagliato: e se si fa in buona fede non credo che si debba perdere il posto, che si venga perseguiti per legge.
In particolare mi posso riferire a questioni quali l'uscita dall'euro, l'abolizione del contante o il limite nell'uso quotidiano, l'evasione fiscale, legge elettorale, tagli alla spesa pubblica.