mercoledì 31 gennaio 2018

Le solite censure di Facebook

Non mi pare una novità. Il peccato è che, come riportavo nel post precedente, chissà se e come possono arrivare delle notizie, delle informazioni, e se e come se ne può discutere. Ecco comunque il post

Facebook mi censura le notizie sui genocidi coloniali anglosassoni.

Forse con il tempo tutti lasceremo Facebook? Sentite cosa mi e' successo in questi giorni. Un mio amico ha pubblicato una sua considerazione sui genocidi, ed io ho aggiunto 3 link di cose spesso risapute, ovvero che
gli anglosassoni hanno eliminato 100 milioni di pellerossa: http://ogigia.altervista.org/Portale/articoli/58-ingiustizie/641-100-milioni-di-pellerossa-furono-sterminati-nel-nord-america
gli spagnoli in sud America hanno ucciso 90 milioni di indigeni: http://ogigia.altervista.org/Portale/articoli/58-ingiustizie/527-il-genocidio-degli-indios-amazzonici-90-milioni-di-morti
gli inglesi hanno sterminato 60 milioni di persone nel solo golfo del Bengala: http://ogigia.altervista.org/Portale/articoli/58-ingiustizie/526-i-genocidi-inglesi-mediante-carestie-uccisero-decine-di-milioni-di-persone
Qualcuno che e' forse becero nel suo essere innamorato di Usa e Gran Bretagna ha contrassegnato due di queste 3 notizie vere come spam, cosa fasulla visto che i link erano attinenti alla discussione, e quegli stermini ci sono stati per davvero. Fin da bambini veniamo imbottiti di propaganda a favore degli americani e degli inglesi, e forse per questo tutta l'indignazione viene dirottata contro i nazisti, o saltuariamente contro i comunisti. Con questo non giustifico nessun genocidio, ma tutti sanno dei campi di concentramento nazisti, meno gente sa' dei gulag staliniani o dei massacri di Mao, quasi nessuno ha un'idea dell'incredibile (e molto piu' grave) genocidio mondiale che gli anglosassoni hanno fatto nell'epoca coloniale. Se la popolazione mondiale nell'anno 1900 era stimata in 1.650 milioni di persone, avete un'idea di quanto e' stato probabilmente enorme lo sterminio anglosassone. Un mio amico diceva un terzo o un quarto dell'intera razza umana, spero che si sbagliasse. Questi numeri degli enormi massacri anglosassoni sono normalmente insegnati nelle universita', non sono una "fake news"... La censura si sta' riducendo a cercare di impedire che il popolo abbia un'esatta percezione della realta' storica, quando essa penalizza quelli che si sono imposti come "stati guida". Se riporto che la repressione statunitense della rivolta filippina (con forse un milione di morti) è avvenuta anche "per cristianizzarli", ed il presidente Usa McKinley si dichiarava "ispirato da Dio", presento gli Usa in modo simile all'Isis, magari mi censureranno questo notizia: http://ogigia.altervista.org/Portale/articoli/58-ingiustizie/1006-1899-il-genocidio-dei-filippini-da-parte-dell-occupazione-statunitense
Se riporto il genocidio della totalita' al 100% di tutti gli indigeni della Tasmania da perte degli inglesi sara' forse trattata come una fake news: http://ogigia.altervista.org/Portale/articoli/58-ingiustizie/1007-gli-inglesi-annientarono-il-100-della-popolazione-della-tasmania
Stiamo vivendo un preciso ritorno della censura, sotto forma di "lotta alle fake news", che penalizza se si pubblicano realta' storiche che si imparano normalmente nelle universita'... Prima o poi queste censure faranno migrare migliaia di italiani in altri social network che non hanno queste limitazioni? Ma cosa sta' per avvenire di cosi' grave nel mondo da volere una censura cosi' evidente ed antipatica? Perche' queste misure repressive? Buona giornata.
fonte https://comedonchisciotte.org/forum-cdc/#/discussion/99049/facebook-mi-censura-le-notizie-sui-genocidi-coloniali-anglosassoni

In che cosa vuoi credere? A chi vuoi dare retta?

In alcune occasioni, poco prima della cena, accendo la tv e mi tocca sorbirmi o "dalla vostra parte" o " 8 e 1/2" : in verità se posso lascio l'apparecchio spento e preferisco parlare con mia moglie mentre le do una mano a preparare la cena. Il punto è che le volte che guardo questi o altri programmi di approfondimento, ecco che alcuni temi vengono affrontati in maniera che proprio mi fanno andare di traverso il cibo. Ieri Belpietro a rete 4 , con quell'atteggiamento che pure Sgarbi ha criticato, e cioè da "pesce in barile", chiedeva a un giornalista forse del "sole 24 ore", da dove secondo lui potevano arrivare i soldi per reddito di cittadinanza e cose simili. Mi è venuto in mente che sul sito cobraf.com Zibordi spiegava come politiche simili, cioè a debito, erano realizzabili. Ecco perché mi stupisce che gente come Belpietro o anche Del Debbio non si informino e non rispondano pan per focaccia. Mi viene quindi da pensare se sono io che voglio credere a Zibordi e ad altri che sono convinti che si possa spendere e migliorare la qualità della vita di tutti, o se invece hanno ragione gli altri, amici o simpatizzanti del Mario Monti di buona memoria e delle politiche di austerità e contenimento. In effetti se uno fosse il famoso funzionario regionale da 10 mila, anzi era da 13 mila euro al mese (regione Sardegna, ai tempi di Renato Soru) forse pieno di menefreghismo e di egoismo, me ne potrei sbattere i coglioni: sarei uno dei tanti che vedendo gente ,anzi persone, che hanno perso il lavoro, penserei come mai non se ne cercano un altro. Sarei il solito saccente che pontifica, dall'alto delle sue migliaia di euro, e distribuisce non soldi ma inviti a essere flessibili e meno pretenziosi, e sopratutto di accontentarsi di retribuzioni basse e di andare a seguire corsi di formazione. Facile vero? Quando si ha uno stipendio anche più basso, che so i famosi 4 mila euro al mese e con tanto di ferie e fine settimana liberi? Bella la vita così, vero? Si lo so, anche qui a Cagliari , in Comune c'è gente, la chiamiamo così, gente, che prende 80 mila o anche 90 mila euro all'anno, lavorando le stesse ore di quelli che percepiscono 1.500 max 2 mila euro al mese. Concludo dicendo che mi dà proprio fastidio che pur vedendo persone, candidati preparati, come Bagnai per esempio, e che si sanno spiegare e difendere, dall'altra non ci sia inserito nel programma qualcosa di più preciso e chiaro per tutti: qualche cosa tipo "che la spesa a debito si può fare" e che le nostre aziende possono risorgere. Logico che si dovrebbe auspicare anche una ripresa dei consumi interni, nel senso di acquistare nei negozi italiani, prodotti italiani, e con un livello qualitativo buono se non ottimo: ma è tutto l'insieme, dalle infrastrutture al paesaggio, dalla spiaggia alla città, che deve essere rivisto e migliorato. Solo così una persona potrà dire che l'Italia è un bel posto dove trascorrere una vacanza, dove studiare e, dove un italiano ha piacere di vivere. Oggi abbiamo cittadini che scappano, se sono pensionati e hanno soldi: e immigrati che arrivano o vengono traghettati nella penisola, perché è un affare gestire poi la permanenza in Italia. Ora c'è chi afferma che prima vengono gli italiani. Va bene. Ma occorre che costui spieghi ,per filo e per segno, che cosa vorrà dire, dal 4 marzo, e sempre che venga eletto, "prima gli italiani". Non so a chi credere , a chi dare retta. 

martedì 30 gennaio 2018

Qualcuno conosce questi dati? Se no, speriamo che li usi

CLAMOROSO: ECCO I VERI MAGGIORI DEBITORI DELLA UE, DA DATI EUROSTAT. UNA VERITA’ SCOMODA CHE L’EUROPA NASCONDE

Cari amici
Oggi è stato pubblicato un interessantissimo report Eurostat che prende in esame le passività potenziali dei singoli paesi dell’Unione derivanti dagli impegni di garanzie date dagli stati a banche, enti privati ed enti statali.
Si tratta di valori ancora potenziali, ma il cui avveramento  è solo questione di tempo, soprattutto quando si tratta di garanzie date al sistema bancario su NPL; not performing loans. Ora vi presentiamo le tabell Eurostat che contengono questi debiti potenziali e , cosa che non ha fatto l’ente statistico, vi forniremo un valore assoluto, affinchè possiate averne un dato di riferimento reale. Al termine trarremo alcune conclusioni.

GARANZIE CONCESSE DAL GOVERNO.

Debito Implicito per Garanzia:
  1. Finlandia 69,7 miliardi di euro
  2. Austria 72,42 miliardi di euro
  3. Germania  532,5 miliardi di euro
L’Italia ha 40,1 miliardi di debito implicito, meno di un decimo della Germania

Debiti derivanti da partnership pubblico-privato.

In questo caso si tratta di cifre piccole. Il Portogallo ha impegni in questo settore per 6,7 miliardi di euro.

Debiti di società statali non conteggiati come debiti del governo

In questo caso sono conteggiati i debiti di società statali i cui debiti non sono stati fatti rientrare nel debito pubblico. Notiamo che gli stati con banche pubbliche presentano un livello molto elevato in questa voce, e per la precisione :
GRECIA  288,4 miliardi di euro
PAESI BASSI  : 834 miliardi di euro.
GERMANIA: 3683 miliardi di euro
ITALIA : 875 miliardi di euro.

DEBITI PER NPL DI PROPRIETA’ DEL GOVERNO

In questo caso la parte del leone la fa la Slovenai, ma in termini assoluti sono solo 2,77 miliardi di euro.

Conclusioni

Se considerassimo il debito implicito e lo sommassimo a quello esplicito avremmo questi risultati, rispetto al PIL:
ITALIA: 180 % del PIL
GERMANIA: 185% del PIL
FRANCIA: 162 % del PIL
FINLANDIA:  125% del PIL
GRECIA : 319% del PIL
PORTOGALLO: 204% del PIL
Vista in questa prospettiva l’Italia non si trova assolutamente mal messa nei confronti della Germania, e ad un livello leggermente superiore alla Francia. La Grecia sarebbe comunque perduta, anzi la sua situazione appare perfino peggiorata, ma l’esempio Mediterraneo, il Portogallo, sarebbe molto meno esemplare. Poi se pensate che i debiti bancari tedeschi siano sicuri in modo assoluto, pensate che dall’altra parte ci sono dei bei mutui fatti su un mercato che ha visto i prezzi nominali crescere del 7,4% nel 2017, dopo una crescita del 10% nel 2016.
Però state tranquilli non è una bolla. Tutta roba sana.
fonte https://scenarieconomici.it/clamoroso-ecco-i-veri-maggiori-debitori-della-ue-da-dati-eurostat-una-verita-scomoda-che-leuropa-nasconde/

Arriva anche dalla Germania la prova che Ong e Partiti Politici ci mangiano sui migranti...ma li fanno anche mangiare bene

Giuseppe Sandro Mela.

2018-01-30.

2018-01-30__Germania_Immigrati__001

In Germania è in corso una strenua battaglia a favore del ricongiungimento dei parenti con gli immigrati clandestini.

Si fa un gran parlare di motivi umanitari: si sarebbe forse così duri di cuore? Vergogna!

Spd, Herr Schulz, e tutte le ngo operanti in Germania stanno piangendo caldissime lacrime su quei poveracci, che quei mostri senza cuore di Alternative für Deutschland vorrebbero cacciar via a pedate perché sono omofobi, razzisti, e, diciamolo francamente nazionalsocialisti.

2018-01-30__Germania_Immigrati__002

* * * * * * *

Mai credere al buon cuore della socialdemocrazia e delle organizzazioni non governative di Mr Soros.

Parole dure?

Leggetevi per bene le fotocopie accluse.

*

Un 'marocchino' penetra in Germania in una qualche maniera.

Lì viene accolto a braccia aperte dalle organizzazioni umanitarie, che gli forniscono consulenza. L'Spd ha anche lei le sue organizzazioni 'caritative'.

È subito avviata la pratica per il ricongiungimento umanitario, che avrà copertura politica dall'Spd e, nel caso, dai magistrati liberal e socialisti.

Arrivano in Germania moglie e figli, e scattano immediatamente le previdenze, a suo tempo votate grazie al buon cuore dei socialdemocratici e su istanza della 'società civile', terminologia in codice che indica quei quattro gatti delle ngo.

Quando arriva in tasca al 'marocchino'?.

7,300 euro.

* * * * * * *

Per dovere di cronaca si dovrebbe dire che non tutto resta al 'marocchino'.

Socialdemocratici ed ngo, che tanto si sono prodigate, si fanno versare tremila euro il partito e duemila euro le ngo, sottobanco, in nero.

Al 'marocchino' restano pur sempre 2,300 euro che si aggiungono alle altre previdenze e benefit, quali per esempio casa ed utenze gratuite.

Moltiplicate il tutto per i milioni di immigrati arrivati.

Adesso dovreste essere in grado di capire su cosa stia discutendo l'Spd con Frau Merkel.

Adesso dovreste sapere perché mai le ngo strillano come aquilotti affamati, insaziabili.

*

E pensate anche che quei maledetti di AfD non vorrebbero pagare le tasse.

*

Nella vita abbiamo incontrato molte persone abbiette. Ma socialdemocratici ed incardinati nelle ngo superano tutti i limiti.


ps Da noi in Italia, invece,per non farci mancare niente, abbiamo fatto arrivare dei profughi siriani in aereo, accolti mi pare a Fiumicino, con un bel po' di applausi: ma la guerra in Siria, non era finita? 

lunedì 29 gennaio 2018

In ogni caso quelli, i cinesi, mangiano ... e anche bene, di gusto

Tempo fa non ho resistito e, col senno di poi, ho scritto un post che è andato in controtendenza rispetto a quanto, sui cinesi o sul cinese vicino di casa di Paolo Barnard, questi sosteneva. Anche i cinesi, in alcuni casi, non hanno o non fanno fortuna, in Italia: figuriamoci gli italiani. Mi veniva in mente la Cina e i cinesi, per un insieme di fatti e notizie che , in questo week end appena trascorso e pure questa sera, mi sono pervenute: rileggevo la questione Grecia, e leggevo che oltre al porto del Pireo e un altro porto, i cinesi, visto che anche altri porti verranno svenduti, li compreranno loro. E che come Cina hanno investito un mare di soldi (visto che si parla di porti)nell'Est Europa: i calcoli su quanto i cinesi hanno investito e che Blondet ha di recente riportato sono però diversi da quelli del sito senzanubi, e sarebbero nettamente inferiori,anche se si parla sempre di miliardi di euro. Ora se in alcune parti del mondo i cinesi investono realizzando opere pubbliche e ottenendo in cambio la possibilità di estrarre materiali preziosi e importanti nel paese che aiutano a "modernizzare", per contro sono, giustamente dal loro punto di vista scaltri e decisi a non far entrare nessuna nazione o multinazionale. E anche nella loro patria hanno adottato, come ricordava anni addietro proprio Blondet, il sistema di join venture e, in sottordine un bel deposito cauzionale per aprire un negozio a Pechino o Shangai per esempio. Se vuoi lavorare da noi, devi prenderti un socio nato e cresciuto qui, e che siamo certi farà i nostri interessi oltre che quelli dell'azienda. Ora per la Cina vale il vecchio adagio che è stato, per secoli, riferito ai greci: diffidate dei greci che portano doni. I cinesi che aprono negozi di paccottiglie di roba, per giunta che nessuno più vuole, e che però a detta del direttore e del cassiere della banca dove costoro hanno il conto, versa tutti i giorni dagli 800 ai mille euro, beh deve far pensare: e me ne frego se ,invece, il cinese amico di Barnard si vergogna di aver combinato poco o niente, e si vergogna, in stile orientale di aver fallito. Che vuole fare? Harakiri come i giapponesi? Sarà che ci sono eccezioni, e ne ho citato nel mio post dove ,ironizzando un pochino, dicevo che forse dovevo nascere cinese: del resto la bellissima Bmw serie 5 ultimo modello, bianca e tutta pulita sia dentro che fuori, la guidava un cinese, e non credo che fosse lo chauffeur di qualche riccone nostrano. Per altro anche qui ci sono casi di cinesi che non hanno concluso granché, al punto che nel settore ristorazione, sopravvivono quelli del "all can you eat", mentre altri ristoratori tradizionali stanno cercando di vendere le proprie attività e , da quanto ne so, senza riuscirci. Una chicca può essere questa: non siamo solo noi italiani, e a seconda del settore merceologico, più del nord o del sud a fare bidoni, a lasciare stecche, a fuggire dopo aver incassato. Pare che uno di questi abbia steccato un tale che gli aveva, nella scorsa stagione, affidato in gestione uno stabilimento balneare, con tanto di ristorante e tutti gli annessi e connessi: tra le bastonate un conto, di 60mila euro, per quanto riguarda smaltimento di rifiuti e tasse comunali (e ,aggiungo io, forse anche demaniali) non pagato, e la manutenzione non fatta (immagino porte, infissi , sanitari eccetera). Lo dico perché mi hanno offerto questo locale, questo stabilimento, e mi hanno sparato 300 mila euro di spese per rimetterlo a posto, per renderlo presentabile: forse con una cifra del genere, cui va aggiunta la stecca dei 60 mila, e 100 mila di gestione, se davvero avessi tutti quei soldi, credo che se li amministrassi con oculatezza, riuscirei a campare e discretamente. Un amico voleva liberarsi lui del proprio locale, che purtroppo io non posso prendere in gestione , e ho parlato proprio con dei cinesi , già ristoratori, e mi han chiesto loro se riuscivo a vendergli l'attività perché, è finita la cuccagna anche per loro. Se poi si ipotizzano o si fantastica su di loro, ne vengono fuori delle belle, ma è un'altra storia e che merita un altro post.

Ogni giorno ci dobbiamo ricordare di qualcosa : impariamo a ricordarci di noi

Che non si debbano dimenticare le stragi , le violenze che ci sono state nei secoli, dovrebbe far parte ,se non della logica, quanto meno della necessità di voler sapere e conoscere: il che comporta anche il voler e dover approfondire, cosa questa che tanti, sopratutto riguardo ai campi di concentramento nazisti, preferiscono che non si facciano ulteriori domande. E' così, punto e a capo. Peccato perché uno come me, che  crede essere un appassionato di storia, non può non voler sapere di più: e della storia non è che mi interessa,solamente, conoscere le date delle battaglie o delle incoronazioni o degli armistizi, ma sapere come vivevano e cosa facevano le persone, i popoli, com'era la vita quotidiana. E ho solo citato alcuni esempi, ma ce ne sarebbero tanti altri ma ne riferisco solo di uno: come mai ,tante opere di ingegneria, tante costruzioni sono state realizzate in tempi che, ai miei occhi, appaiono molto più brevi se, le stesse opere, dovessero essere create oggi? 
Ma il punto centrale del post è un altro: ricordiamoci che dobbiamo, in un modo e nell'altro, che abbiamo o possiamo avere rapporti con gli altri, e per questo motivo è importante comunicare, usare un linguaggio che sia comprensibile e accettato da entrambi. Perciò, pur condividendo ad esempio che ci sono stati eccidi e violenze che, essendo quasi alla fine della guerra potevano e dovevano essere evitati, non è logico che ci sia un obbligo di stato nel dover ,come avviene in paesi non democratici, essere obbligati a partecipare attivamente e in maniera visiva, a un dolore che ,se anche c'è, non è indispensabile palesare. Anche perché tante persone, che io conosco, e che non sono né naziste né amano la violenza, pur non riuscendo a capire le ragioni delle azioni compiute dai nazisti verso ebrei e omosessuali o verso i nemici stessi di altre nazioni, si chiedono, perché dovrebbero, loro che sono nate anni dopo questi fatti, sentirsi non solo in colpa e quasi responsabili ma, come già è avvenuto (e forse avviene,ancora) pagare i "famosi danni di guerra". Non faccio paragoni, ma qualcuno spieghi se c'è logica nei bombardamenti di Dresda o nel lancio delle due atomiche: logica nel piegare e prostrare una nazione, nemica, che si vuole annientare. Se è così, mi sta bene la spiegazione, che mi ricorda la "distruzione di Cartagine", e solo perché sta nel Mediterraneo ed è vicina, ma da che mondo è mondo, si sa come vanno le azioni di guerra, e senza doversi ricordare della "Ciociara". E senza voler fare confronti e paragoni o voler stilare classifiche per sapere se un eccidio è stato peggiore di un altro. Ecco perché dobbiamo ricordare chi siamo e chi vogliamo essere, onde non ricadere , anzi cadere, in errori commessi, a nostro modo di vedere e con l'etica e la morale odierna, dai nostri nonni o bisnonni. Di certo non possiamo farci carico di colpe altrui, e se proprio dobbiamo e vogliamo fare qualcosa, bonifichiamo le zone di guerra dalle mine anti uomo, evitiamo di produrre ancora armi nucleari, e come diceva il buon "Pertini", svuotiamo gli arsenali e riempiamo i granai, o come faceva Mao, diamo gli attrezzi ai contadini e deponiamo i fucili. Sì, lo so che Mao ha mandato a morte migliaia e migliaia di persone, per non parlare delle cazzate fatte proprio in campo agricolo: vi dice niente la storia dello sterminio degli uccelli e dell'invasione di cavallette o locuste e gli anni di carestia in Cina? C'è tutta una letteratura in merito, e riguarda, il concetto di improvvisazione o, come direbbero le nonne, che "la fretta è cattiva consigliera" o l'altra massima che "per la fretta la gatta fece nascere i micini ciechi". Ora sentire ,ad esempio, il sindaco di un paese del varesotto , sparare cavolate circa la giornata della Memoria, io che pur ritengo che non sia indispensabile un giorno preciso del calendario perché ci si ricordi che i rastrellamenti si possono compiere anche oggi e proprio perché tante persone, forse anche stimabili, dopo il 27 gennaio magari si dimenticano di cosa hanno ricordato il giorno prima, le direi di non partecipare a manifestazioni pubbliche, e che nessuno la costringe, e lasci liberi gli altri di ricordare. Semmai l'invito è proprio quello di studiare un po' di scienze della comunicazione, tatto zero: se è questo il modo in cui invita i cittadini a pensare ai migranti, siamo ancora a fermi a quel tipo di interviste in cui ti viene chiesto se "sei o no contro qualcosa", invece di chiederti "se e che cosa vuoi fare". Così come ci sono quelli che vogliono smantellare, rottamare, ma mai e po mai li senti dire che cosa vogliono realizzare: al massimo sono quelli del "noi faremo", e mai che ci sia qualcosa fatto da loro da poter vedere o esaminare e da prendere come esempio. E questo perché c'è fretta: fretta di decidere. Ci ricordiamo ancora i titoli dei giornali quando c'era il governo di Monti? "Fate presto". Che manica di buffoni e leccapiedi! Tutta gente che poneva l'accento sul loden, sul look :certo che non ci hanno detto che il mister messo lì come senatore a vita, aveva nel suo curriculum "solo una pubblicazione una"! E magari come è accaduto per i filmati della Nasa dell'allunaggio, l'hanno pure persa. Un solo consiglio, dato da chi non è di nessun ramo, dato che sono un essere strisciante, non un rettiliano però: fermiamoci, qualche volta, a riflettere e a pensare. Riflettiamo, ragioniamo e poi,se ci viene bene pensiamo, costruiamo qualcosa ,da fare o da non fare. E stiamo fuori dagli schemi mentali, quelli del ragionamento binario, del "mi dica sì o no": e cazzo! Lasciami esporre il mio pensiero ,a modo mio, con i miei tempi . Il post ormai l'ho scritto, e non voglio cancellarlo: avrei voluto dire di più e qualcosa di diverso.  


venerdì 26 gennaio 2018

Quello che è giusto, è giusto ... o almeno così dovrebbe essere

Sarà un post diverso dal solito, almeno per i toni. Veniamo al sodo: se avete letto il post precedente, quello sulle "panchine" per intenderci, ho pure commentato quel post sul sito di Blondet, ma per ragioni di spazio spero sia stato solo un commento io mio e non un post. Infatti vorrei evidenziare alcuni aspetti che, seppure in modo diverso, ha in parte toccato anche Maurizio Blondet. Potrei partire dalla considerazione che ormai da anni, fa il Pd e non solo lui: il lavoro te lo devi cercare; se non lo trovi non è colpa "nostra" ma tua; forse non sei troppo flessibile, e in ogni caso non spetta a noi ,governo, trovartelo. Già da Radio Capital il buon Vittorio Zucconi, se la prendeva con i greci quando questi iniziavano a protestare, e non mancava occasione, giustamente, di prendersela anche con Berlusconi e subito dopo con Grillo. E mi sta tutto bene, se però si entra nel merito delle questioni e non, in stile Grillo e Travaglio (di allora, almeno) con psiconani : quindi rendere, ad esempio, le nostre carceri come quelle americane,e quindi farle diventare delle "sedi staccate" di grosse aziende o terziste di queste, non mi sta bene (alcune già ospitavano call center, di Tim se non erro). Eppure era ed è stato un'idea di Forza Italia, di inizio secolo. E non è forse simile a quella di far arrivare manodopera a poco prezzo dai paesi africani e asiatici, così da tenere il costo del lavoro ancora più basso e conveniente per le aziende (non solo italiane,ovviamente)? Oltre a far ingrassare coop, magari rosse, e altri pseudo imprenditori, magari degli albergatori? Mi pare ce ne fosse uno proprio dei 5 stelle, in Veneto, e con parenti falliti (quindi come me) ma, al contrario mio,ben inseriti e con le amicizie giuste (infatti non hanno beni bloccati o che sono stati venduti all'asta). Ora alla luce di solo questo inizio di post, come non pensare che, è vero che non si devono usare le panchine per bivaccare, che le foto dei parchi cittadini italiani sono eloquenti, che l'interno delle stazioni ferroviarie e i loro esterno fa pena e anche schifo, però se è logico correre ai ripari per non riparare ,di continuo, l'arredo urbano e non permetterne la distruzione , è più giusto intervenire per evitare che le persone, sopratutto gli italiani, debbano dormire in strada o sotto i ponti, e fare in modo che si esca da situazioni del genere. Lasciare le cose così come sono, usare le nuove panchine "a tempo" o senza schienale o volutamente scomode, non aiuta di certo i senzatetto a trovare un alloggio: logico che se non hai soldi e un lavoro, non trovi una casa in affitto né potrai arrivare ad acquistarla. Se come forma mentis adottiamo quella raccontata nel post precedente, non ci dobbiamo poi meravigliare se la gente in difficoltà occuperà le abitazioni altrui, e se ci saranno episodi di violenza: e questo non vale solo per chi è senza casa, ma varrà anche per coloro che vengono sfrattati, che hanno la casa all'asta, pignorata, e svenduta. Raccontava sempre Blondet, in post ormai difficili da ritrovare e che avevo ripreso anch'io nel mio "vecchio blog" ospitato su leonardo.it, che poco prima e poi anche durante la bolla immobiliare negli Usa, quindi siamo nel 2006/2007 e anni successivi, i cittadini americani, ormai sotto sfratto, riducevano in condizioni che definire pietose è poco, le belle abitazioni che dovevano abbandonare: belle case, di quelle da 500 metri quadrati, dove i sanitari venivano spaccati in mille pezzi, al pari degli infissi. E poco importa se poi gli ufficiali giudiziari o i cacciatori di taglie, inseguivano nei boschi e nelle località sperdute dei "poveri diavoli" (mia definizione, con tanto di rispetto e comprensione, perché anch'io ho vissuto esperienze simili, pur non arrivando a distruggere la casa: forse perché sono stato ,io,un coglione, e avrei dovuta farla saltare in aria. col senno di poi, forse, sarebbe stata la cosa giusta).Quindi è giusto dare una mano alle persone in difficoltà, nel mio caso ad esempio offrire la seconda opportunità, o invece sbattersene i coglioni, e "peggio per te che non sai stare al mondo"? Mezze misure non ne vedo, o meglio, le adottano anche i comuni quando, come è successo in diverse città, tolgono le panchine, sigillano i rubinetti pubblici, innaffiano anche le panchine con la scusa che gli ugelli sono orientati male o troppo efficienti, chiudono i parchi pubblici alle 21 o alle 22 così da impedirne la frequentazione, o facendo pagare l'uso dei bagni pubblici: in questo modo scaricano il fardello su caritas e altre associazioni di assistenza. E questo sarebbe il loro modo di risolvere le difficoltà di questi esseri umani? E non mi riferisco esclusivamente ai piddini, è un discorso che vale per tutti. Certo dai tempi del governo Monti gli occhi e gli strali, sono stati per lui e per chi gli ha tenuto bordone, a cominciare proprio da Silvio, che non ha fatto niente per contrastare quel governo, e lasciando fare a quelli successivi. Ma le sue colpe vanno ricercate prima, quando lui è stato al governo e non ha mantenuto le promesse, anzi: vogliamo parlare di Equitalia e delle ganasce fiscali e dei superpoteri dati al fisco? Mica glieli ho dati io o voi, mica voi o io abbiamo lasciato le cose come stavano, perché seppure possiate avere idee e punti di vista o intenzioni diversi dalle mie, anche voi che leggete credo avevate di sicuro in mente qualcosa che lui e Monti e compagni non hanno concretizzato. Ecco che io non attribuisco tutte le colpe a un partito, ma ciò non cambia la sostanza. E queste sono piccole cose, perché le altre che non ho menzionato ,sono le vere questioni su cui intervenire: ma per farlo, chi se ne volesse interessare, dovrebbe studiare o dare questa incombenza a chi mastica quelle cose. Sul blog o sito orizzonte48 c'è un ottimo post, in verità più di uno, ma quello che vi suggerisco riguarda se e come si può uscire dai trattati internazionali: leggetelo ,ne vale la pena, anche se è lungo.  

Arredo urbano ostile. Per l'era Plutocratica.

Articolo di Maurizio Blondet https://www.maurizioblondet.it/arredo-urbano-ostile-lera-plutocratica/
Dal rapporto Oxfam.
L’1% della popolazione mondiale più ricca  nel 2017  s’è presa l’82 % della ricchezza prodotta da tutti gli altri nel mondo.
Un nuovo miliardario è nato ogni 2 giorni. Il più rapido aumento di miliardari della storia.  Attualmente ci sono  2043 miliardari nel modo.
42  persone detengono da sole  quanto i 3,7 miliardi  di esseri umani più poveri.
I tre americani più ricchi in Usa possiedono quanto la metà della popolazione statunitense più povera, 160 milioni di persone.  E’ ormai un dati consolidato: non solo l’1% più ricco possiede più  del 99 per cento restante, ma ha evitato di pagare 200 miliardi di dollari  di imposte grazie alle elusioni che consente la globalizzazione e la  transnazionalità.
Il regime in cui viviamo è dunque non una qualche “democrazia”  o pluralismo, ma la  Plutocrazia.  La Plutocrazia  compiuta,  portata cioè al suo vertice massimo, senza   compromessi  né complessi e senza scrupoli.  Come ha scritto Paolo Borgognone, “nella società aperta – aperta cioè a recepire i processi di sradicamento e pauperizzazione imposti dal capitalismo liberale a milioni di persone a fronte del continuo arricchimento di un pugno di oligarchi transnazionali e trans gender – i poveri, gli homeless, vivono completamente abbandonati a se stessi, senza alcun aiuto né considerazione da parte delle istituzioni pubbliche.  [Esiste] una correlazione molto stretta tra liberalismo politico-culturale (open society) e povertà di massa”.
Manchester. Spine contro i senzatetto.
Teniamo a mente queste parole mentre   osserviamo  che, come ogni regime giunto alla massima fioritura, anche quello della Plutocrazia sviluppa la sua tipica architettura.   Quest’architettura è più visibile  nel mondo anglo-americano, dove la plutocrazia è al suo vertice –   e il suo sottoprodotto, la pauperizzazione di massa, più visibile.
Un abitante di Seattle ha notato e fotografato queste rastrelliere da bici piazzate dal Comune sotto un cavalcavia della Higway 99.  A domanda il  Comune  ha spiegato che il loro scopo non è di assicurarci biciclette, ma di impedire che i senzatetto (che erano stati appena cacciati via) tornassero ad accamparsi.
Nella città canadese di Calgary,  a svolgere la stessa funzione di deterrenza ai senzatetto sono delle sfere di pietra grosse come bocce da bowling sotto il Louise Bridge, che impediscono di attendarsi.
Gli aeroporti  internazionali  sono integralmente concepiti   con architettura ostile.  Per esempio, sono deliberatamente scarsi di panchine o sedute.   Il Terminal 5  di Heathrow, dove passano 35  milioni di passeggeri l’anno, ha solo 700 sedili:   per giunta concepiti in modo che sia impossibile sdraiarsi (come in tutti gli altri aeroporti del mondo).   La sola possibilità di sedersi per lo stanco viaggiatore è in uno dei 25 ristoranti. A pagamento della consumazione.

A New York, ostilità senza ornamenti.
Spuntano dovunque, nelle capitali della   open society panchine scoraggia-dormienti: brutali a New York,   estetizzanti a Tokio o Londra, ma lo scopo è lo stesso. Impedire ai poveri di distendersi, o di farci i loro bisogni.  O anche solo di stare lì a lungo.
Panchina repelle-dormienti
Unpleasant Design (Progettazione Sgradevole) o “Hostile Architecture”, hanno chiamato due giovani designer, Gordan Savicic e Selena  Savic, questo nuovo stile di arredo urbano.
“Le progettazioni sgradevoli non sono progetti non riusciti”, precisano, “anzi sono progettazioni ben riuscite, nel senso che vogliono e riescono a dissuadere da certe attività”.
Non-panchine per fermata d’autobus. Si può appogiare il sedere, non sedersi. Men che meno dormirci.
Per esempio, “le panchine nelle stazioni dei treni  e degli autobus, o negli aeroporti o in pubbliche vie. Sono concepite sì per offrire una seduta, ma solo per un tempo limitato. Quindi sono restrittive,   a volte apertamente a volte in modi sottili.
Apprendiamo senza stupore che il primo creatore  di Hostile Architectureplutocratica fu Robert Moses, l’urbanista-dittatore che costruì la New York degli anni ’20: sopra le strade che portavano a Long Island fece voltare dei ponti pedonali in pietra bassi, in modo che non ci passassero sotto gli autobus. Ciò, al dichiarato scopro di impedire ai negri  poveri, che usavano i mezzi pubblici, di  godere   della spiaggia,  riservata da Moses a soli possessori di auto.
Panchina di Camden
Lo stile sgradevole ha persino i suoi capolavori: così la Panchina  di Camden, raffinatamente concepita per impedire ogni attività salvo sedercisi, e per pochissimo. E’ inamovibile.  Non ci si può dormire. Non ha  fessure dove possa essere lasciata spazzatura o  gli spacciatori, nascondere la droga; è impraticabile allo skateboarding, è anti-furto perché la rientranza al suolo consente a chi siede di tenere la borsa o cartella tra le proprie gambe. E’ anche anti-graffiti, perché coperta di una vernice  repellente lo spray.
Già perché la Plutocrazia, come sempre, fa riemergere il suo opposto speculare, le “classi pericolose” (così le chiamava l’impero britannico nella prima rivoluzione industriale), i tossici, gli scioperati disoccupati permanenti, gli inoccupabili,   i mendicanti aggressivi, le baby gangs di ragazzini che né studiano né lavorano. Una sub-umanità formicolante che nei suoi quartieri degradati  impone il suo regime, l’Oclocrazia (il potere della plebaglia) sui poveri onesti, ma spesso pretende di sconfinare  per esempio negli immensi shopping centers del lusso. Per tenere lontane queste torme arroganti, lo unpleasant design ha trovato soluzioni,  bisogna ammetterlo, geniali.
A Mansfield (Regno Unito), l’angolo dello shopping arcade dove si agglomeravano i teppisti adolescenti a sbevacchiare e insultare, è stato fornito di illuminazione a luce rosa – che esalta i brufoli dell’acne; unita  alla diffusione di musica classica strumentale, che i giovanissimi aborrono, ha il potere di respingerli infallibilmente.  Nottingham ha illuminato a luce rosa due sottopassi che erano diventati il covo permanente di due bande giovanili,  e quei parassiti sono scomparsi, rendendo i sottopassi di nuovo sicuri.
Geniale l’illuminazione a luce blu nelle toilettes pubbliche:  rende impossibile ai tossicodipendenti usarle per iniettarsi la dose, dato che non riescono a vedersi le vene.

WC a luce blu contro i drogati.

La città di Glasgow ha cambiato l’illuminazione delle strade adottando lampioni a luce blu, con l’intenzione  iniziale apparire più chic: con e si è accorta che l’effetto è stata una riduzione impressionante” della piccola criminalità.  La città giapponese di Nara ha adottato le stesse luci blu ottenendo lo stesso risultato; un  sottopasso di una tangenziale di Tokio, illuminato a luce blu, ha visto ridursi gli incidenti d’auto.  La stazione Gumyoji di Yokohama era sinistramente famosa per il numero di suicidi che si gettavano sotto il treno  saltando dalla piattaforma, con  deplorevole danno della regolarità del servizio; dall’adozione di  luci blu, nessun suicidio è più avvenuto.
Glasgow a luce blu. Ha ridotto il crimine.
La città   di Colonia è stata la prima a sperimentare, nella stazione ferroviaria, un deterrente assoluto contro coloro che  pisciano negli angoli bui: una vernice nano-tecnologica super-idrorepellente, che fa sì che l’urina   rimbalzi sulle scarpe e  i pantaloni del criminale pisciatore.   Immediatamente l’ha adottata San Francisco   per le zone dove si accampano le sue migliaia di senzatetto.  Sta per adottarla anche Manchester.  Sommessamente mi sentirei di consigliarla a Milano e Roma non solo per i  pisciatori illegali, ma   soprattutto per frustrare i sub-umani  che riempiono  le mura pubbliche di graffiti.
L’urina rimbalza e punisce il pisciatore. Adotatto in Germania e San Francisco.  
Quasi tutte queste progettazioni sgradevoli hanno scopi approvabili, mirano a migliorare la sicurezza o  l pulizia dei luoghi pubblici.  Ovviamente secondo la logica della Plutocrazia  –  capitalismo estremo, nessun investimento sociale e pubblico, il cattivismo come modo di vita, la perversione come metodo  che accetta la più scandalosa iniquità.  Non è soltanto che risolvono i sintomi del problema (come dormire sui marciapiedi) e non la causa,il dilagare dei senzatetto nelle città più  ricche della Società Aperta, su cui la Plutocrazia non si pone alcuna domanda; è che il  suo design “allontana” i miserabili dalle zone privilegiate  con spine e spuntoni, allo stesso modo impersonale  con cui sul duomo di Milano  sono state installate delle punte per allontanare i piccioni e impedir loro di defecare sul marmo rosa, ma  senza ridurre il loro numero (perché i teneri animalisti protesterebbero). E’ questa specifica architettura insieme “pseudo-umanitaria” e scostante, anti-umana,  fatta di non-luoghi gelidi e metallici in attesa dell’abitante futuro che sostituirà  pisciatori selvaggi  perché senza casa, disoccupati di lunga durata, e tutta l’umanità divenuta superflua: il robot o il cyborg transumano.
Ciascuno può valutare come fu l’architettura di altre epoche,  non solo  la Roma barocca sovrapposta  stupendamente alla medievale e all’antica  fra cui la gente vive  volentieri, ma Viterbo e la piazza di Vigevano e   quella di Ascoli, fatte  per l’incontro cordiale fra uomini pur nella distinzione sociale fra umili e nobili, ricchi e prelati.
L’arredo urbano ostile rompe con quel passato. Ma è perfettamente coerente con la  filosofia delle più pagate archistar che sgorbiano le città inserendovi vandalicamente (ma fra gli applausi dei committenti pubblici e privati)  le loro asimmetrie e grattacieli pendenti  che provocano nausea ai passanti. Lo ha spiegato una volta per tutte Daniel Libeskind , forse la maggiore delle archistar e j: lodando  la Bauhaus  perché   fu “nel campo del sacro che  la Bauhaus dichiarò guerra e portò devastazione…Gli dei furono rovesciati, gli ordini infranti, le mura abbattute, il centro rimosso”, disse rapito d’entusiasmo”.  La Hostile Architecture è cominciata da lì.
Panchina a pagamento. Pechino.
anti-homeless- Londra.  
Tokio, sedersi sì, dormire no.  Esempio di Unpleasant Design estetizzante.

giovedì 25 gennaio 2018

Lei può

Giuseppe Sandro Mela.

2018-01-25.

2018-01-25__Merkel_Armi__001

Comme d'habitude, il titolo del Deutsche Welle riporta una mezza verità.

Germany's cabinet approved record-breaking arms exports.

Fatto vero ed incontestabile, ma riportato in modo non completo.

«Germany's current government has approved massive arms exports to countries in conflict areas ... to dictatorships»

Sono due cose totalmente differenti.

I dittatori sanguinari che pagano bene le armi con le quali reggersi al potere sono benefattori dell'umanità, intendendo ovviamente per 'umanità' Frau Merkel, Herr Schulz e loro sodali.

*

È anche vero che i tedeschi esportano bare cingolate.

Siria, Leopard 2 decimati dall'ISIS: la Turchia dimentica la Storia e riceve una dura lezione

Erdogan fa la guerra ai curdi con i carri armati venduti dalla Germania: polemica

Focus: i politici tedeschi sono indignati per i carri armati americani in Germania

*

«Germany's current government has approved massive arms exports to countries in conflict areas, according to a new report»

*

«Angela Merkel's government has approved over €25.1 billion ($30.9 billion) worth of weapons sales since taking power in 2014»

*

«This puts the current administration, a coalition of Merkel's center-right Christian Democrats (CDU) and the center-left Social Democrats (SPD), above any other German government in modern history»

*

«Ahead of the 2013 coalition agreement, the SPD had pledged to impose strict rules on exporting weapons»

*

«it was "unbelievable" that Germany would deliver weapons to dictatorships»

*

«The top-ten list also features three Middle Eastern nations involved in the Yemen conflict – Egypt, Saudi Arabia, and the United Arab Emirates»

* * * * * * * *

Alcune considerazione diventano a questo punto mandatorie.

- Per anni la Germania è andata predicando quanto fosse disetico ed immorale fornire armamenti a paesi in guerra: aveva fatto il sermone a destra e manca, ergendosi a giudice severo morale.

- La Große Koalition aveva più volte fatto approvare al Bundestag mozioni di fuoco contro i venditori di armi, che aveva etichettato con termini alieni all'usuale linguaggio diplomatico.

- Adesso, per raccattare 31 miserabili miliardi di dollari, vende di tutto a paesi belligeranti. E questo sarebbe ancora il meno.

- Vende armamenti a paesi "dictatorships": ossia a regimi dittatoriali che ignorano cosa sia la umana pietas. Ma vendendo loro armamenti, ed in dovizia, altro non fa che sostenere proprio quei regimi dittatoriali che a parole dice di combattere.

*

Ma la cosa più scandalosa di tutte è che questa decisione non è stata presa da un governo lecitamente eletto.

Frau Merkel è in regime di prorogatio, ossia per le leggi tedesche potrebbe gestire solo la ordinaria amministrazione: e sicuramente la vendita di tali quantità di armamenti esula di gran lunga dall'ordinaria amministrazione.

Non solo.

Leggi e procedure avrebbero imposto un passaggio parlamentare: mentre invece, quella che il Deutsche Welle pudicamente denomina "current administration" ha deciso in modo autonomo, alla chetichella.

* * * * * * * *

Nessuno intende usare parole forti e dure senza un adeguato motivo.

Tuttavia questa situazione richiederebbe invero parole dure, durissime.


→ Deutsche Welle. 2018-01-24. Germany's cabinet approved record-breaking arms exports

Germany's current government has approved massive arms exports to countries in conflict areas, according to a new report. The CDU-SPD cabinet also set new records for selling weapons, despite pledges to reduce it.

*

Angela Merkel's government has approved over €25.1 billion ($30.9 billion) worth of weapons sales since taking power in 2014.

This puts the current administration, a coalition of Merkel's center-right Christian Democrats (CDU) and the center-left Social Democrats (SPD), above any other German government in modern history, public broadcaster ARD reported on Tuesday.

The most drastic change comes in exports to nations outside EU and NATO – Berlin approved €14.48 billion in arms between 2014 and 2017. This marks a 47 percent increase compared to the 2010-2013 cabinet, which was also run by Merkel.

Ahead of the 2013 coalition agreement, the SPD had pledged to impose strict rules on exporting weapons. The deal also placed the SPD's Sigmar Gabriel at the head of Germany's economy ministry, giving him key oversight of the exports.

Left accuses the cabinet of 'moral decay'

Germany's ARD said their report was based on data provided by the economy ministry, following an inquiry by the Left party. The broadcaster said the data was preliminary and that the numbers could still rise.

"Four years ago, the SPD promised to turn away from export policy that was purely based on economy," Stefan Liebich from the Left party told ARD. "In reality, the floodgates were not closed, but opened even wider."

The Left's parliamentary leader Dietmar Bartsch went a step further on Wednesday, saying it was "unbelievable" that Germany would deliver weapons to dictatorships.

"The numbers that have now been published show that there also a measure of moral decay which I have not thought possible," Bartsch said, describing the exports as a "total failure" of the ruling coalition.

The leftist politician also said Germany's weapons deliveries to Turkey needed to "stop right away."

Germany's Greens also bluntly criticized the government, describing their failure to rein in arms exports as a "statement of bankruptcy."  

The cabinet has been violating its own rules on exporting arms, said the party's foreign policy expert Omid Nouripour, despite Sigmar Gabriel's "sermonizing."

Weapons go to conflict zones

The top importer of German arms is Algeria, which imported €1.36 billion in recent years. The top-ten list also features three Middle Eastern nations involved in the Yemen conflict – Egypt, Saudi Arabia, and the United Arab Emirates.

The report comes at a difficult time for the German government, amid the uproar sparked by photos of German-build tanks deployed by Turkey in Syria. They also cast doubt on the current talks between CDU and SPD on forming then next government, which also include a pledge to "toughen" the rules on arms exports.

------------------------------------------------------
Chissà se e come hanno riportato la notizia di cui sopra, quella delle armi per intenderci,i media che ,soltanto ieri, hanno riportato alcune parole e pensieri che la Merkel ha pronunciato a Davos (per me, Davos, ha l'accento sulla "a": così come si è sempre pronunciato, forse sbagliando). Infatti ieri , la signora Tosta e Dura, ne avrebbe dette di cotte e di crude a Trump: ergo è un'eroina, da portare in trionfo. Peccato che ciò che dice è solo nel suo interesse, e di quello del suo paese e dei paesi "satelliti" della Germania. So bene anch'io, che il Trump non è uno stinco di santo e che fa gli interessi del proprio paese (schiacciando il nostro e l'Europa e chiunque sia di ostacolo ai suoi progetti): siamo solo noi italiani che lecchiamo piedi e parti sporgenti del corpo di questi individui, che poco hanno da invidiare ai dittatori e ai vari Erdogan o a Putin o Maduro, e non sono certo esempi da imitare o da indicare. L'unica cosa buona che fanno, di solito, è fare gli interessi della propria nazione, precisando che trattasi di norma di denaro e favori e potere che va verso gli industriali e verso coloro che poi finanziano campagne elettorali o,come nel caso di Lula in Brasile, regalano appartamenti in cambio di appalti. Purtroppo, come si sa, la culona andava bene quando c'erano le elezioni in Francia, affinché lei parlasse male dei populisti, di chi criticava (allora come oggi) l'Ue e i suoi meccanismi ; così come oggi mettono il naso negli affari nostri, dicendo che ci vuole più Europa. Ci vuole lavoro e vita degna di essere vissuta: tutto ciò che loro, Merkel e Gentiloni o Macron, non possono né vogliono dare. Guarda caso, tutte persone che non hanno messo al mondo eredi: senso della famiglia e del futuro ZERO!