venerdì 30 marzo 2018

Di Gesù Cristo nessuno ne vuole più parlare , se non per ...

Dire "oh Cristo Santo Benedetto!" In alternativa a "Santo Cielo!" o al più nobile "Santi Numi!" Purtroppo parlare di Gesù e del suo messaggio chi, come il Papa dovrebbe farlo, non lo fa più e le poche volte che ne parla lo fa in maniera sbagliata. Capisco tutto quello che vuole, cioè che la fede è un dono di Dio, e che , giusto per scendere al suo livello (del Papa intendo) è come il coraggio, o ce l'hai o non ce l'hai: tuttavia mi sembra che da tempo manchi ,nel web e nei media, chi difenda o anche soltanto parli di Gesù e del suo messaggio. Semmai si parla di famiglia, di aborto, e c'è chi attraverso documenti storici afferma che "Gesù Cristo non è mai esistito", è un impostore così come lo sono coloro (forse ebrei?) che hanno "inventato il cristianesimo e il cattolicesimo in particolare": dove sono i difensori della fede cristiana? Tutti impegnati a fare altro:magari all'anima ,sempre che a questo punto esista e costoro ne siano convinti, ci si penserà in un letto di ospedale o quando qualche nostro caro è al pronto soccorso (facciamo in codice giallo, per non essere cattivi). Da quando nel web scrivo cavolate , cioè dal 2004 ad oggi, mi sono sempre chiesto e ho sottolineato come "se la si prende sempre coi cattolici e giammai con i fedeli e il credo di altre religioni": e vorrei ,e chiudo, metterci dentro anche le cosiddette "sette", che io non addito con significato negativo o dispregiativo. Ogni volta che c'era da parlare di eutanasia o aborto, ad esempio, si intervistavano sempre i vescovi o cardinali, mai che uno cercasse un imam o un anziano o qualche buddista o maestro zen o rabbino capo.

Poi dicono che uno cambia paese

Elmas, in aeroporto con 30mila euro in contanti: fermato

Oggi alle 14:52 - ultimo aggiornamento alle 15:59

L'aeroporto di Elmas
Tentava salire in aereo con 30mila euro in contanti. La persona, pizzicata all'aeroporto Elmas di Cagliari dalla Guardia di Finanza, aveva con sé questa somma perché - ha riferito - gli era stata data dal titolare dell'attività commerciale dove è dipendente, per pagare una merce, una volta arrivata a destinazione.
Ma le Fiamme Gialle non hanno potuto farlo partire: in base alle norme che disciplinano l'utilizzo del denaro contante sono infatti vietate transazioni in contanti per importi superiori a tremila euro.
Per questo i due, titolare e dipendente, rischiano una multa che potrebbe arrivare fino a 50mila euro. (Unioneonline/DC)
http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2018/03/30/elmas_in_aeroporto_con_30mila_euro_in_contanti_fermato-68-712848.html
Speriamo che sia vero che la Lega ,se andrà al governo come mi auguro, tolga il limite dell'uso dei contanti!


mercoledì 28 marzo 2018

Intanto in Francia Macron. Tra il dire ed il fare ci sono di traverso 180 scioperi annunciati.

Giuseppe Sandro Mela.

2018-03-28.

Rivoluzione_francese__001__

Una cosa sono le promesse fatte in campagna elettorale ed una completamente differente è il riuscire a portarne a compimento almeno una.

«La Société Nationale des Chemins de fer Français (Società nazionale delle ferrovie francesi) (SNCF) è una delle principali aziende pubbliche francesi. Essa esercita la doppia attività di società ferroviaria incaricata da una parte dello sfruttamento commerciale dei servizi di trasporto ferroviario, dei passeggeri e delle merci e opera anche lo sfruttamento e la manutenzione della rete ferroviaria nazionale francese. I dipendenti sono circa 450.000 (compresi i dipendenti delle partecipate presenti in tutto il mondo es. geodis, arep ecc.).

Nel 2011 aveva 245,090 salariati, scesi a 149,500 nel 2015.» [Fonte]

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«With unions and the opposition divided, Macron has pushed through a liberalization of France’s labor code and cut taxes on capital in his first year in office.»

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«It will be the first gauge of public support for unions ahead of a planned 36 days of strikes at the railway operator SNCF starting in early April.»

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«It will be the first gauge of public support for unions ahead of a planned 36 days of strikes at the railway operator SNCF starting in early April.»

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«The four unions planning the strikes also are angered by the government’s decision to impose the changes by decree.»

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«The test may be tough for Macron as workers plan 180 demonstrations across the country, severe disruption in commuter trains and school shutdowns»

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In Francia il 29% delle persone in attività lavorativa è dipendente di pubblica amministrazione. Ma se si conteggiassero anche i dipendenti delle società partecipate, il numero degli statali salirebbe a quasi il 48%.

Da questo punto di vista la Francia è una delle nazioni europee con la maggiore presenza dello stato nel sistema economico.

Questa situazione genera due forti motivi di tensione sociale.

Il primo motivo consiste nella irrequietezza dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni che sentono avvicinarsi il momento in cui numero e privilegi dovranno essere consistentemente ridimensionati. Temono, a buon diritto, sulla futura stabilità del proprio posto di lavoro.

Il secondo motivo è una forte tensione sociale nel contesto francese. Il tasso di disoccupazione è elevato: 9.2% al dicembre 2017. Tuttavia questo potrebbe anche essere il meno. Il comparto pubblico non è stato nemmeno sfiorato dalla austerità, che ha falcidiato il comparto produttivo privato, l'unico che abbia dovuto pagare per tutti. Ma in un sistema ove quasi la metà della forza lavoro è protetta ed illicenziabile perché dipendente di pubblica amministrazione, il tasso di disoccupazione reale sale al 18%, e gran parte dei disoccupati sono persone licenziate, che hanno perso il lavoro.

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Le conseguenze sono tensioni sociali severe. I paria guardano con grande rancore i dipendenti pubblici, come i sanculotti guardavano un tempo la nobiltà. Solo che si organizzino e potremmo assistere a scene davvero ben poco gradevoli.

Secondo l'Observatoire de la Politique Nationale, Mars 2018, il 57% dei francesi disapprova vivamente l'operato del Presidente Macron.

Tanto si stanno avvicinando le elezioni dapprima municipali e quindi regionali.


→ Bloomberg. 2018-03-25. Macron Faces First Major Strike as Unions Oppose Planned Reforms

- Rail workers set 36 strike days through June against changes

- Trains, schools, airports to be affected on Thursday

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French President Emmanuel Macron faces his first day of major protest as rail workers, teachers and air-traffic controllers will walk out to oppose his plans to overhaul their status as civil-service workers and expand competition.

The test may be tough for Macron as workers plan 180 demonstrations across the country, severe disruption in commuter trains and school shutdowns. Paris public transport faces only limited disruption, with metros and buses running close to normal service. Labor unions plan their biggest protest against changes at SNCF, the indebted national railroad, with less than half of high-speed trains and as few as a quarter of regular inter-city services to run normally on Thursday.

“It’s an alert to the government,” said Laurent Berger, the head of CFDT, one of France’s four major labor unions that called the strike. “The government must hear the civil servants who are very worried,” he said on RTL on Thursday, adding that his concern was that the government wouldn’t “listen at all.”

With unions and the opposition divided, Macron has pushed through a liberalization of France’s labor code and cut taxes on capital in his first year in office. Next, he’s planning to overhaul jobless benefits, simplify France’s retirement systems and streamline parliamentary procedures.

With air-traffic controllers walking out, 30 percent of all flights arriving or departing from Paris airports will be cancelled. Air France says it will operate 60 percent of its domestic flights at Orly airport and 75 percent of its medium-haul flights from Charles de Gaulle airport.

It will be the first gauge of public support for unions ahead of a planned 36 days of strikes at the railway operator SNCF starting in early April. Taking on its 74,000 workers will be tough for Macron. Under the proposed changes, future hires at the railroad won’t have the job security, early retirement and special pensions of existing workers, and train lines will be opened to competition.

The four unions planning the strikes also are angered by the government’s decision to impose the changes by decree. Union leaders say planned consultations on the details are just window dressing.

martedì 27 marzo 2018

Solo un’élite illuminata ha il diritto di governare il popolo



  

Sarkozy e la Hathor Pentalpha, superloggia del terrorismo

La lapidazione pubblica di un politico di rango non ha mai un’unica paternità: di solito sono tante le nubi che, a un certo punto, si trasformano in tempesta. E per un ex presidente della Francia, cioè di una delle cinque potenze atomiche con diritto di veto al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, il solo fatto di essere trattenuto in stato di fermo in una stazione di polizia, alla stregua di un criminale comune, costituisce l’atto d’inizio – il più eclatante – di una vera e propria demolizione a reti unificate. I giornali parlano di vendetta a distanza da parte degli ex fedelissimi di Gheddafi: prima di essere assassinato “su ordine dei servizi francesi”, il raiss di Tripoli avrebbe finanziato sottobanco, in modo cospicuo, la campagna elettorale di Sarkozy per le presidenziali del 2007 (in cambio di cosa?). 

Gli italiani ricordano ancora l’irridente impudenza con cui l’allora capo dell’Eliseo, insieme ad Angela Merkel, seppellì in mondovisione il moribondo Berlusconi, incalzato da mille inchieste e travolto dallo scandalo delle “olgettine”. Un sinistro preludio, per l’Italia, all’austerity di lì a poco imposta con il diktat della Bce firmato Draghi e Trichet, corroborato dal crollo delle azioni Mediaset e dall’esplosione pilotata dallo spread. «Gli italiani sono dei bambinoni deficienti, non si sono nemmeno accorti che siamo stati noi a inviargli il “fratello” Mario Monti, il nostro uomo», con l’incarico di sabotare l’economia del Belpaese, precipitandolo nel baratro della crisi: legge Fornero, pareggio di bilancio in Costituzione.

Lo dicono, nell’appendice del bestseller “Massoni” (edito da Chiarelettere a fine 2014), quattro pesi massimi della supermassoneria internazionale, protetti dall’anonimato ma «pronti a manifestarsi, nel caso qualcuno ne contestasse le affermazioni». Non ce n’è stato bisogno: Monti, Napolitano e gli altri si sono ben guardati dal chiedere all’autore del saggio, Gioele Magaldi, di rendere pubblica l’identità di quei quattro “vecchi saggi” del massimo potere in vena di rivelazioni. Accanto a un mediorientale e a un asiatico, a parlare sono uno statunitense (che ricorda da vicino lo stratega Zbigniew Brzezinski, da poco scomparso) e un francese, il cui identikit di eminenza grigia potrebbe benissimo corrispondere a quello di Jacques Attali, già plenipotenziario di Mitterrand e poi “padrino” e king-maker di Emmanuel Macron. 
 
La tesi del libro, assolutamente dirompente, è stata oscurata dai media mainstream: da decenni, il mondo sarebbe nelle mani di 36 Ur-Lodges, potentissime superlogge massoniche sovranazionali. Dopo l’iniziale dominio delle organizzazioni di ispirazione progressista, dall’era Roosevelt fino ai Kennedy, il potere sarebbe passato all’ala neo-conservatrice (Kissinger, Rockefeller, Rothschild) dopo il duplice omicidio di Bob Kennedy e del “fratello” Martin Luther King.

A seguire: una guerra segreta senza risparmio di colpi – da un lato il Cile del massone Pinochet e la Grecia dei colonnelli, ma anche i ripetuti tentativi di golpe in Italia con la complicità della P2 di Gelli, e dall’altro la Rivoluzione dei Garofani in Portogallo scattata non a caso il 25 aprile (del ‘74). Poi, lo sciagurato patto “United Freemansons for Globalization” per spartirsi la torta mondiale sdoganando il neoliberismo. Con in più una scheggia impazzita: la Ur-Lodge “Hathor Pentalpha”, nella quale – secondo Magaldi – figura anche il nome di Sarkozy, accanto a quelli del turco Erdogan, protagonista degli odierni orrori in Medio Oriente, e del britannico Tony Blair, l’indimenticato inventore delle inesistenti “armi di distruzone di massa” di Saddam Hussein, ovvero “la madre di tutte le fake news”. 

Saddam e la guerra in Iraq, cioè Bush junior, dopo la prima Guerra del Golfo scatenata da Bush senior. Il Rubicone è stato varcato con l’opaco, devastante maxi-attentato dell’11 Settembre (e la conseguente invasione dell’Afghanistan, seguita dalle guerre in Iraq e in Libia, dalla “primavera araba”, dall’atroce conflitto in Siria). 

Terrorismo “false flag”, sotto falsa bandiera – da Al-Qaeda all’Isis – secondo un copione basato sulla più accurata disinformazione, fotografato alla perfezione dall’immagine di Colin Powell che, alle Nazioni Unite, agita una prova falsa come la celebre “fialetta di antrace” per raccontare che il regime di Baghdad sarebbe stato pronto a sterminare l’umanità. Non fu solo una drammatica sterzata politica imposta dai “neocon” Usa, sostiene Magaldi: la strategia della tensione internazionale, che produce guerre in Medio Oriente e leggi speciali negli Usa e in Europa per rispondere agli attentati “islamici”, corrisponde alla sanguinosa strategia della “Hathor Pentalpha”, la «loggia del sangue e della vendetta» creata da Bush (padre) dopo la bruciante sconfitta alle primarie repubblicane inflittagli nel 1980 da Ronald Reagan. 

In questo modo, Magaldi spiega anche i due attentati simmetrici che seguirono, nel 1981: qualcuno sparò a Reagan il 30 marzo, e – per rappresaglia – i sostenitori occulti di Reagan armarono la mano di Ali Agca, che il 13 maggio sparò a Papa Wojtyla, eletto al soglio pontificio con il determinante appoggio di Brzezinski, allora vicino a Bush. Due minacciosi avvertimenti, con firme opposte ma identico stile: né a Washington né a Roma si sparò per uccidere.

Fantapolitica? Ne ha tutta l’aria: a patto di rassegnarsi all’idea che sia proprio la geopolitica a esser diventata “fanta”, rendendo possibile l’impensabile. «Dispongo di 6.000 pagine di documenti che comprovano quanto affermato nel mio libro», ribadisce Magaldi, a scanso di equivoci. Il problema? Nessuno, finora, gliene ha chiesto conto: meglio la congiura del silenzio, di fronte a pagine così sconcertanti e imbarazzanti. Le grandi scelte strategiche del pianeta – sottolinea l’autore – sono state messe a punto negli ultimi 30-40 anni da superlogge storicamente neo-aristocratiche come la “Three Eyes” e la “Compass Star-Rose”, insieme alla “Edmund Burke”, alla “Leviathan”, alla “White Eagle”. Sono loro a dominare ministeri, banche, università, istituzioni internazionali finanziarie “paramassoniche” come il Fmi e la Bce. Obiettivo: sdradicare Keynes dalla politica economica dell’Occidente: via il welfare e i diritti del lavoro, guerra alla sinistra sindacale, demonizzazione del debito pubblico, privatizzazione universale, fine dello Stato sociale come garante del benessere diffuso. Svuotare la democrazia, per restituire il potere all’oligarchia – finanza, industria, multinazionali – secondo un modello neo-feudale: solo un’élite “illuminata” ha il diritto di governare il popolo. E la tenebrosa “Hathor Pentalpha”?
 
«Semplicemente, la “Hathor” ha ritenuto che tutto questo non bastasse. Non era sufficiente il lavoro della Trilaterale, del Bilderberg, del Council on Foreign Relations: il nuovo ordine antidemocratico (come già in Italia durante gli anni di piombo, ma stavolta su scala mondiale) andava imposto con il terrorismo, a partire proprio dall’11 Settembre». Specchietto per le allodole, il saudita Osama Bin Laden reclutato dalla Cia in Afghanistan negli anni ‘70, in funzione anti-sovietica. «Bin Laden fu iniziato alla “Three Eyes”: me lo confidò proprio l’uomo che lo affilò, Brzezinski». Lo stesso Brzezinski, aggiunge Magaldi, rimase deluso dalla scelta di Bin Laden di passare poi alla “Hathor Pentalpha”, la superloggia dei Bush. Simboli eloquenti: Hathor è uno dei nomi della dea egizia Iside, cara ai massoni, e il suo nome in inglese è, appunto, Isis. 

«Anche l’uomo che si fa chiamare Abu Bakr Al-Baghdadi, stranamente rilasciato nel 2009 dal campo di prigionia iracheno nel quale era detenuto, è stato affiliato alla “Hathor Pentalpha”». Al-Baghdadi, il presunto capo del sedicente Isis: organizzazione terroristica che, quando ha perso terreno in Siria sotto il colpi dell’offensiva militare russa, ha cominciato a colpire l’Europa. Charlie Hebdo e Bataclan, Bruxelles, la strage di Nizza. «Tutti attentati spaventosamente stragistici, “firmati” con una simbologia nacosta e nient’affatto islamica, ma saldamente ancorata alle date-simbolo del martirio dei Templari nel 1300». 

Ne parla nel saggio “Dalla massoneria al terrrorismo” (Revoluzione) l’esperto simbologo Gianfranco Carpeoro, massone come Magaldi, altrettanto critico rispetto al potente mileu “latomistico” globalizzato, pronto anche a fare l’uso più cinico e spregiudicato di vasti settori dei servizi segreti, ridotti a strumenti di una “sovragestione” pericolosa, che sottomette gli Stati (e i governi eletti) ai disegni di una ristretta oligarchia. «Tutto quel sangue, in Europa, è nato da una rottura all’interno dell’ala reazionaria dell’élite supermassonica», ha ripetuto Carpeoro, in trasmissioni web-streaming come quelle di “Border Nights”.

Chi ha premuto sul tasto del neo-terrorismo interno – è la sua tesi – l’ha fatto per intimidire quegli elementi che, in seno all’oligarchia, si erano mostrati titubanti di fronte alla “linea dura”, quella delle stragi nelle piazze europee. Un allarme ripetuto più volte, nel 2017: «E’ in corso un’escalation, prepariamoci al peggio: in Europa potrebbe verificarsi un maxi-attentato come quello dell’11 Settembre». 

Previsione fortunatamente inesatta: «E’ vero», ammette Carpeoro, «le stragi sono cessate». Ma questo – spiega – dipende dal fatto che, “lassù”, si sono rimessi d’accordo su come agire, a cominciare proprio dalla Francia.
Ieri, all’Eliseo c’era Hollande, un politico da intimidire (come socialista ma anche come supermassone “di sinistra”, esponente della Ur-Lodge progressista “Fraternité Verte”), a capo di un establihment incalzato dal “populismo” di Marine Le Pen. Poi invece le elezioni hanno incoronato Macron, «che a differenza di Hollande – sostiene Carpeoro – è espressione diretta di quei circoli, responsabili della “sovragestione”», fino a ieri anche terroristica, all’occorrenza. E’ lo stesso Macron che, a giorni alterni, fa l’amicone dell’Italia, promettendo a Gentiloni – in cambio di cospicue cessioni di italianità – di difendere il Belpaese dai “cattivi” tedeschi. E’ cronaca: soldati italiani spediti in Niger a far la guardia all’uranio per conto dei francesi, voci sul ridisegno delle acque territoriali a favore dei pescatori francesi, vistosa ascesa del management transalpino nel cuore del “made in Italy”. 

Con Gentiloni e Macron, sostiene Federico Dezzani, l’Italia si auto-declassa al rango di neo-colonia francese, nell’illusione di trovare riparo dal rigore imposto dall’ordoliberismo teutonico. Sta davvero succedendo qualcosa di strano, “lassù”, se un big come Sarkozy finisce sotto interrogatorio in un commissariato di Nanterre? Significa che la famigerata superloggia “Hathor Pentalpha” è in discesa libera, nei piani alti della “sovragestione”? Inutile sperare in spiegazioni esaurienti: il mainstream si limiterà alle fonti giudiziarie sul caso Libiagate, mentre il pubblico assiste alla strana caduta di un ex superpotente come Sarkozy, in una Francia senza più attentati né stragi, dove l’oligarca Jacques Attali ha battezzato il nuovo regno di Macron, l’ex ragazzo prodigio della Banca Rothschild.

https://ningizhzidda.blogspot.it/2018/

Your beloved cage

di ALESSIA C. F. (ALKA) http://liberticida.altervista.org/
Il business sta già cambiando tramite nuove applicazioni e automatizzazioni. Immaginate di essere come Rebecca Bloomwood (https://it.wikipedia.org/wiki/I_Love_Shopping) e di soffrire di una irrefrenabile passione per lo shopping: ecco molto presto ci sarà una società – di tecnologia finanziaria – che sviluppa una app in grado di prestare denaro durante il meritato shopping. Una app che conosce la tua identità, interroga i tuoi conti bancari, la cronologia dei pagamenti e dei crediti, il tuo profilo sui social media: in un lampo ti garantisce una adeguata offerta di credito in pochi minuti. Tutta fantasia? No, la stanno già studiando veramente (andatevi a leggere gli studi di W. Brian Arthur di McKinsey.com).
Siamo ormai maturi ad applicare queste tecnologie nei trasporti, nella sanità, nelle forze armate, nel controllo del traffico aereo e anche in altri settori. E come ha scritto l’utente Ale C. “manca poco: tra un po’ sui sommergibili nucleari ci sarà, anziché l’ufficiale politico, l’ufficiale politicamente corretto”, quindi è meglio avere già una AI molto più razionale, just in case.
Le componenti AI ormai sono di pubblico dominio (siamo tutti profilati) e i dati sono anche raccolti da grandi aziende tecnologiche li incrociano con altri database. Prima di pensare a una massiccia disoccupazione è il caso di indicarvi che la rivoluzione tecnologica farà nascere nuove industrie e nuovi settori. Certamente sta cambiando l’economia della produzione e della distribuzione, ma mai come ora sto iniziando a pensare che cambieranno anche gli strumenti di misurazione e di valutazione dell’economia stessa. In futuro il PIL non sarà più l’unico strumento per misurare l’economia. Non nego che viviamo nell’era della grandi élite arroganti che ci hanno imposto il dilemma di disoccupazione, immigrazione e disuguaglianza, ma ormai siamo arrivati al nodo della questione: alle persone facciamo arrivare l’accesso a ciò che viene prodotto o no? Sarà un accesso stratificato con fasce ben catalogate e irregimentate? Cosa stanno sperimentando gli altri per decidere come suddividere le classifiche della piramide?
Analizziamo un dato, in futuro molti servizi virtuali saranno gratuiti. Ma rimane il problema di accedere ai beni materiali e ai servizi personali. Quindi si va delineando in modo chiaro il futuro: una base di inoccupati che camperà di reddito sociale di base, poi una grossa fascia composta da persone che lavorano (dove le settimane lavorative saranno più brevi) e persone che svolgono attività di volontariato retribuite (essere impiegati nella pubblica amministrazione non sarà più tanto figo e nemmeno sicuro, meglio avere tanta fantasia e inventare nuove necessità voluttuarie).
Progressivamente siamo catapultati in una nuova società dove il lavoro non sarà più al primo posto, dove saranno analizzati i dati della nostra vita e delle nostre finanze. Già adesso sanno tracciare i volti e le convinzioni politiche (DISQUS in questo senso fornisce materiale e termometri a gratis e in tempo reale!).
Ah che sbadata, a che cosa serviva il redditometro, il riccometro, lo spesometro e il risparmiometro? Per analizzarvi meglio, per poterci assistere meglio… Come nel 1800 e nel 1900 ci troveremo a combattere nuove guerre per ingiustizie: come nei secoli passati siamo di fronte a una nuova lotta sociale che almeno richiederà alcuni decenni. Insomma le nuove generazioni ritroveranno e riscopriranno la dimenticata lotta di classe in salsa moderna. A suon di sberle come storia insegna.
Il nuovo modello di economia digitale si sta sviluppando attraverso il nuovo social rating cinese, stanno valutando i cittadini attraverso le abitudini social. Cosa analizzano? Cosa fai, come vivi, il numero di infrazioni stradali, la fedeltà e l’affidabilità fiscale, l’uso della carta di credito. Analizzeranno i cinesi assegnando ad ogni cittadino un punteggio social e in base a questo sistema si controlla anche come i cittadini si comportano con quello che li circonda: nessun treno o aereo con bassi punteggi social. Un sistema creato attraverso i crediti sociali. Verrà misurata l’affidabilità di tutti i cinesi: se si comporteranno sui social in modo irrispettoso e se terranno comportamenti scorretti nei confronti della legge avranno un basso punteggio. Si verrà a creare una black list pubblica e sociale. Il blocco non è per sempre, col tempo molte cose si possono sanare, migliorare e farsi accreditare un migliore punteggio in base al ritrovato comportamento corretto, insomma solo se sei incivile vieni confinato! La Cina introduce anche un nuovo concetto: la Reputazione Social legata ad un punteggio che accumuli nel tempo.
Inutile lamentarsi del controllo sociale assoluto: in Cina è persino eccessivo, ma anche nella democratica Europa quando ci esprimiamo veniamo sottoposti a profilazione. Abbiamo e continuiamo a fornire materiale analizzabile e sensibile. Le nostre abitudini hanno aperto le porte del controllo e del consenso, dove coesistono insieme libertà e clausura sociale: molti lo fanno in libertà, altri pur di sfuggire a inutili profilazioni si muovono in punta di piedi e fanno di tutto per non lasciare nessuna traccia (questione di privacy).
Forniamo continuamente dati che permettono a società private di profilarci, poi votiamo le stesse persone che si occupano di questo e le mandiamo al governo in questo Paese. In Italia avete votato senza saperlo un partito che desidera il controllo sociale al fine di non farvi rivoltare contro quello che combattete (Oh non che gli altri non lo facciano, intendiamoci bene: lo fanno tutti). Un’analisi che non fa nessuno è che perfino Bruxelles apprezza il M5S perché è un partito profondamente Ademocratico al suo interno, un partito che ha un capo con potere di vita e di morte sui membri del movimento fuori e dentro al parlamento. E a Bruxelles piace molto mettersi d’accordo “col capo” che è quello che fa eseguire ciò che si è deciso, senza se e senza ma. Chi si azzarda ad obiettare qualcosa viene linciato internamente o direttamente, espulso e messo alla gogna a vita. In futuro potrebbe essere che i poteri forti supportino il M5S. La triste verità è che in futuro si potrà solo lanciare il sasso e nascondere la mano, ovvero si potrà manifestare il dissenso nel movimento ma di nascosto. Assomiglia molto al sistema cinese, non trovate?
Quindi ricordatevi che i media tradizionali e social media modelleranno la vostra opinione a suon di attentati false flag e con campagne per fasulle priorità/emergenze.
Anche se vivete in modo precario o non avete un futuro certo rimarrà sempre una base: Ha Stato Putin e il Terrorista Pre-segnalato Di Turno. Tra qualche anno, quando inizierete ad avere paura del Dragone Rosso, inizierà la storia Ha Stato Cina e lì forse non potrò darvi torto. Non si uscirà mai dalla gabbia, nemmeno con una guerra, anzi quella convince le masse in modo ancora più feroce rispetto agli attentati e alle supercazzole che ogni giorno ci rifilano. E ricordate la formula Ha Stato + la supercazzola di turno: in Francia il malumore sociale è forte e gli scioperi sono iniziati, Macron per distogliere l’opinione pubblica ha usato i soliti attentati terroristici per distogliere lo sguardo. Fatevi solo una FOTTUTA domanda: come mai in Italia non ci sono stati attentati terroristici? Provate a rispondervi ragionando da soli, vedrete che ne saltano fuori delle belle. OPEN YOUR MIND
https://www.rischiocalcolato.it/2018/03/your-beloved-cage.html

Pura curiosità:Italia. Prospezioni. M5S 34.9%, LN 23.5%, PD 17.5%.

Giuseppe Sandro Mela.

2018-03-26.

2018-03-06__Italia_Proiezioni__001

Index Research ha pubblicato le ultime prospezioni elettorali eseguite il 22 marzo.

Riportiamo il dato senza volerlo commentare.

lunedì 26 marzo 2018

I Quattro Livelli dell'Intuizione

di S. Wright
Traduzione di Anticorpi.info

Imparare a sviluppare l'intelligenza intuitiva è più importante oggi di quanto sia mai stato in passato. Secondo un recente studio UCLA, ogni giorno siamo bersagliati da uno tsunami di informazioni che ammonta a più di 174 giornali pieni di dati. 5 volte la quantità di informazioni a cui eravamo esposti 20 anni fa.
 
Di questo profluvio di dati fanno parte innumerevoli opinioni di esperti, guru e guide che ci dicono quello che dovremmo fare per vivere meglio.

In realtà l'unico sistema di guida capace di migliorare la nostra vita è la saggezza insita nella nostra naturale intelligenza intuitiva. Se ben sviluppata essa può condurci a scelte, idee e cambiamenti che ci guidino verso ciò che è realmente nel nostro interesse, aiutandoci a creare il sommo bene nella nostra vita. L'intuizione è un linguaggio sottile, non facile da comprendere nei vari modi con cui ci parla, fino a quando non riusciamo a sviluppare con essa un rapporto profondo, significativo e affidabile. L'intuizione opera nel nostro corpo e sistema nervoso su più livelli che vanno da una serie di impulsi binari delegati a proteggere la nostra sopravvivenza, fino a conversazioni eleganti, sofisticate e molto evolute.

Livello 1: Istinto Animale
Obiettivi: sicurezza e sopravvivenza.

Abbiamo tutti sentito parlare di questo livello di intuizione, e la maggior parte di noi può ricordare un momento in cui ha riconosciuto o percepito il suo influsso. L'istinto è la più nota e tradizionale interpretazione dell'intuizione, tuttavia non è che una minima parte del nostro sistema intuitivo. Non è una buona idea fare affidamento solo all'istinto per essere guidati verso il nostro più alto potenziale. L'istinto è semplice, essenziale e binario, il che significa che comunica tramite il sentimento degli opposti e usa impressioni elementari, ad esempio sì o nofermarsi o andaresicuro o non sicuroper trasmettere il proprio messaggio. Quando è in funzione, l'istinto animale è in grado di rispondere a domande come: "Questa scelta/persona è funzionale ai miei interessi? Posso prosperare in questo ambiente? Questa situazione sarà in grado di soddisfare i miei bisogni più profondi?"

Livello 2: Intelligenza Emotiva
Obiettivi: coraggio, compassione, comunicazione.

L'intelligenza emotiva ci induce ad adottare le pratiche del coraggio, della compassione, e della empatia per comunicare e connettersi con tutte le altre forme di vita nel nostro ambiente. Ci guida a decidere ciò che è appropriato dire o fare nei momenti di necessità e ci consente di connetterci e comunicare in modi spesso non verbali con persone, animali, e luoghi con modalità che non possono essere descritte a parole o attraverso il pensiero razionale. Questo centro di saggezza ci induce a porci domande, ad esempio: "La mia vita è piena di bellezza? Devo amare ciò che faccio? Come posso scoprire la mia felicità? Cosa farei se non avessi paura? Sto dando il meglio di me per la mia vita ed il mondo?"

Livello 3: Potere Visionario
Obiettivi: immaginazione, certezza visionaria, possibilità creative.

Il terzo livello dell'intelligenza intuitiva si colloca nell'ambito delle facoltà mistiche, molto frequentemente incomprese, della percezione extrasensoriale (ESP), la visione spirituale ampliata, il sogno lucido e altri eventi psichici elevati. A questo livello di intuizione le soluzioni straordinarie, i modi alternativi di fare le cose, e le nuove idee sono all'ordine del giorno. Quando attivo, questo centro di saggezza ci induce a porci domande come: "Cosa colgo di non immediatamente visibile, sotto forma di soluzione o possibilità? C'è qualcosa che sto sottovalutando? Quali aspirazioni coltivo, che sto auto-impedendomi di realizzare?"

Livello 4: Connessione con la Saggezza Universale
Obiettivi: consapevolezza universale e coscienza di unità.

Il quarto livello di intelligenza intuitiva è il più fisico dell'insieme. Essa è spesso attivata durante la meditazione profonda o altre pratiche di sensibilizzazione avanzate, e si manifesta talvolta durante le esperienze di pre-morte oppure periodi di grande stress o traumi. Il più elevato livello di intuizione che gli esseri umani possono raggiungere nel loro attuale status fisico è quella che consente di accedere al regno di tutte le cose e diventare consapevoli della profonda connessione con esse e della capacità creativa dell'intelligenza, fonte della nostra realtà. Quando siamo allineati con questo livello di intelligenza realizziamo che tutte le cose nella vita sono preziose e appropriate e che abbiamo il potere in noi di cambiare e guarire la nostra vita, se solo scegliamo di farlo.

A questo livello non esistono domande; esiste solo coscienza.

Man mano che si acquisisce familiarità con tali livelli di comunicazione, il rapporto con queste forme naturali di intelligenza crescerà, si evolverà e si espanderà fino al punto in cui non avrà più alcuna importanza ciò che il resto del mondo ci dice di fare e pensare. Con la guida diretta della saggezza saremo in grado di navigare in ogni tipo di situazione con gioia e grande soddisfazione.

Articolo in lingua inglese, pubblicato sul sito Waking Times
Link diretto:
http://www.wakingtimes.com/2014/08/08/four-levels-intuition/

Traduzione a cura di Anticorpi.info
http://www.anticorpi.info/2014/09/i-quattro-livelli-dellintuizione.html

IL NUOVO GOVERNO AUSTRIACO TAGLIA LE TASSE E RIDUCE IL DEFICIT DELLO STATO A ZERO! (TAGLIO COSTO ”MIGRANTI” DI 1 MLD)

Come tutti i paesi anche l’Austria deve varare la sua legge finanziaria ma il piano annunciato lo scorso mercoledì, e passato sotto silenzio per ciòc he riguarda “l’informazione” italiana, non e’ affatto una misura lacrime e sangue.
Infatti, l’attuale coalizione di governo frutto della schiacciante vittoria della destra in Austria, sta mantenendo la sua promessa elettorale di abbassare le tasse e ridurre la spesa sugli immigrati e se questo non fosse gia’ abbastanza positivo il governo punta l’anno prossimo a pareggiare il bilancio dello stato.
Ma cosa prevede questa finanziaria.
In una conferenza stampa il ministro delle finanze Hartwig Loeger ha dichiarato che l’obiettivo del governo e’ di avere un deficit di bilancio quest’anno dello 0,4% e l’anno prossimo di un deficit pari a zero e di raggiungere tutto questo tagliando le tasse e la spesa e approfittando delle maggiori entrate dovute alla crescita economica stimata al 3% del PIL e dei maggiori dividendi delle imprese a partecipazione statale.
Un parte importante del taglio alle spese consiste nel ridurre enormemente i sussidi per gli immigrati e i figli dei lavoratori che vivono all’estero.
In tutto il governo austriaco pensa di risparmiare un miliardo di euro di costi amministrativi e di guadagnare 250 milioni di euro in più dai dividendi delle partecipate pubbliche.
In passato dal calcolo del deficit pubblico le spese per i rifugiati venivano escluse ma adesso questo non e’ piu’ possibile e questa e’ una delle ragioni per cui il governo vuole tagliare i sussidi agli immigrati.
Per quanto riguarda il debito pubblico il governo pensa di portarlo dal 78,1% dell’anno scorso al 74,5% quest’anno e al 70,9% nel 2019.
Questa notizia riportata da Reuters e’ stata completamente censurata dalla stampa italiana perche’ si vuole far credere che non esistano alternative alle misure lacrime e sangue imposte dalla UE.
Ovviamente non e’ vero e l’Austria dimostra che e’ possibile tagliare sprechi e tasse per rilanciare la ripresa economica e un buon inizio in Italia sarebbe quello di tagliare i 4 miliardi di euro che spendiamo ogni anno per i finti rifugiati che servono solo per arricchire le coop.
Noi abbiamo deciso di riportare questa notizia perche’ vogliamo che il prossimo governo prenda esempio e faccia lo stesso in Italia.
http://www.stopeuro.news/il-nuovo-governo-austriaco-taglia-le-tasse-e-riduce-il-deficit-dello-stato-a-zero-taglio-costo-migranti-di-1-mld/

Ci sarà un collegamento con gli sbarchi? O con quanto sostengono le forze di polizia?


Rapina impropria in viale Sant'Avendrace a Cagliari, un arresto

Oggi alle 10:01

Viale Sant'Avendrace a Cagliari

Con l'accusa di rapina impropria, i carabinieri del Nucleo radiomobile di Cagliari hanno arrestato, nella notte, Ben Mohamed Hichem, 39enne di nazionalità algerina già noto alle forze dell'ordine.
L'uomo, senza fissa dimora, è entrato nell'auto che una donna, intenta a effettuare un'operazione allo sportello bancomat del Banco di Sardegna di viale Sant'Avendrace, aveva parcheggiato nelle vicinanze. Accortasi di quanto accadeva, la signora ha chiamato il 112 e si è avvicinata al 39enne per tentare di trattenerlo in attesa dell'arrivo della pattuglia.
Lui però è riuscito a divincolarsi fuggendo verso San Michele. Poco dopo è stato intercettato dai militari, che lo hanno arrestato e portato nelle camere di sicurezza del Comando provinciale di Cagliari. Oggi è previsto per lui il rito per direttissima.
(Unioneonline/s.s.)
http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2018/03/26/rapina_impropria_in_viale_sant_avendrace_a_cagliari_un_arresto-68-711372.html

Chissà che non venga denunciata la donna, o meglio "multata", perché non ha chiuso bene l'auto!