venerdì 9 settembre 2016

Semplice conclusione

Ieri in un tg sardo, la responsabile credo del poliambulatorio di Cagliari dove due giorni la settimana visitano i migranti o ,per meglio dire, gli stranieri in visita o in transito a Cagliari e in zona, sosteneva che non c'è nessun allarme riguardo malattie tipo scabbia o tbc: la notevole presenza di migranti aveva messo in guardia su possibili nuove malattie o il ritorno di vecchie .
Aggiungeva anche che questo tipo di allarmismo, che alcuni avevano colto al balzo , poteva provocare fenomeni di intolleranza e razzismo (populismo non l'ha detto,se non sbaglio) nella popolazione.
Non so se sia un dovere, così come ci viene presentato e imposto dalla prefettura, anzi dalle prefetture (perché riguarda tutta la nazione), ma il fatto di vedere destinato denaro e attenzioni verso queste persone, che ne avranno pure necessità, a scapito delle stesse attenzioni che non ci sono per gli italiani, ecco che fa scattare la rabbia che è indirizzata in primis verso il governo e quindi la prefettura, e poi, per logica, verso i migranti e per estensione a chi ne ha cura gratis e ,sopratutto, per chi ci sta guadagnando (vedi coop, onlus, associazioni varie cattoliche e non).


mercoledì 7 settembre 2016

Non c'è peggior sordo ...

Così dicevano le nonne quando rimproveravano il nipotino che, proprio sentendo quelle parole cominciava, anzitutto a capire che aveva sbagliato qualcosa, ma anche ad apprendere detti e proverbi che sono meno scontati di quanto sembri. E mi devo riferire a commenti che ho lasciato in giro in rete sui migranti e che , come sempre, sono lettera morta, non avendo raccolto nessun richiamo: nessuno se li è filati.
Venendo ai fatti, e sintetizzo, che cosa avevo scritto? 
Semplicemente che mi sembra strano , oserei dire sospetto, che lo stato trovi per i migranti: a) un luogo per il centro di identificazione; b) case o caseggiati o altro dove farli dormire e alloggiare ; c) che di queste ultime incombenze se ne facciano carico società o cooperative private o enti ecclesiasti e , logicamente, dietro lauti compensi (che hanno portato, alcuni, a girare pare in Ferrari e in ogni caso a speculazioni); d) che si strombazzi sempre e comunque che si tratta di persone (i migranti) che provengono da aree o nazioni in cui c'è la guerra mentre, proprio la settimana scorsa, qui a Cagliari, un addetto della capitaneria di porto, affermava che la maggior parte delle persone sbarcate quel giorno (circa 600 e passa) erano migranti per ragioni economiche e non rifugiati