mercoledì 31 gennaio 2018
In che cosa vuoi credere? A chi vuoi dare retta?
In alcune occasioni, poco prima della cena, accendo la tv e mi tocca sorbirmi o "dalla vostra parte" o " 8 e 1/2" : in verità se posso lascio l'apparecchio spento e preferisco parlare con mia moglie mentre le do una mano a preparare la cena. Il punto è che le volte che guardo questi o altri programmi di approfondimento, ecco che alcuni temi vengono affrontati in maniera che proprio mi fanno andare di traverso il cibo. Ieri Belpietro a rete 4 , con quell'atteggiamento che pure Sgarbi ha criticato, e cioè da "pesce in barile", chiedeva a un giornalista forse del "sole 24 ore", da dove secondo lui potevano arrivare i soldi per reddito di cittadinanza e cose simili. Mi è venuto in mente che sul sito cobraf.com Zibordi spiegava come politiche simili, cioè a debito, erano realizzabili. Ecco perché mi stupisce che gente come Belpietro o anche Del Debbio non si informino e non rispondano pan per focaccia. Mi viene quindi da pensare se sono io che voglio credere a Zibordi e ad altri che sono convinti che si possa spendere e migliorare la qualità della vita di tutti, o se invece hanno ragione gli altri, amici o simpatizzanti del Mario Monti di buona memoria e delle politiche di austerità e contenimento. In effetti se uno fosse il famoso funzionario regionale da 10 mila, anzi era da 13 mila euro al mese (regione Sardegna, ai tempi di Renato Soru) forse pieno di menefreghismo e di egoismo, me ne potrei sbattere i coglioni: sarei uno dei tanti che vedendo gente ,anzi persone, che hanno perso il lavoro, penserei come mai non se ne cercano un altro. Sarei il solito saccente che pontifica, dall'alto delle sue migliaia di euro, e distribuisce non soldi ma inviti a essere flessibili e meno pretenziosi, e sopratutto di accontentarsi di retribuzioni basse e di andare a seguire corsi di formazione. Facile vero? Quando si ha uno stipendio anche più basso, che so i famosi 4 mila euro al mese e con tanto di ferie e fine settimana liberi? Bella la vita così, vero? Si lo so, anche qui a Cagliari , in Comune c'è gente, la chiamiamo così, gente, che prende 80 mila o anche 90 mila euro all'anno, lavorando le stesse ore di quelli che percepiscono 1.500 max 2 mila euro al mese. Concludo dicendo che mi dà proprio fastidio che pur vedendo persone, candidati preparati, come Bagnai per esempio, e che si sanno spiegare e difendere, dall'altra non ci sia inserito nel programma qualcosa di più preciso e chiaro per tutti: qualche cosa tipo "che la spesa a debito si può fare" e che le nostre aziende possono risorgere. Logico che si dovrebbe auspicare anche una ripresa dei consumi interni, nel senso di acquistare nei negozi italiani, prodotti italiani, e con un livello qualitativo buono se non ottimo: ma è tutto l'insieme, dalle infrastrutture al paesaggio, dalla spiaggia alla città, che deve essere rivisto e migliorato. Solo così una persona potrà dire che l'Italia è un bel posto dove trascorrere una vacanza, dove studiare e, dove un italiano ha piacere di vivere. Oggi abbiamo cittadini che scappano, se sono pensionati e hanno soldi: e immigrati che arrivano o vengono traghettati nella penisola, perché è un affare gestire poi la permanenza in Italia. Ora c'è chi afferma che prima vengono gli italiani. Va bene. Ma occorre che costui spieghi ,per filo e per segno, che cosa vorrà dire, dal 4 marzo, e sempre che venga eletto, "prima gli italiani". Non so a chi credere , a chi dare retta.
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