venerdì 26 gennaio 2018
Quello che è giusto, è giusto ... o almeno così dovrebbe essere
Sarà un post diverso dal solito, almeno per i toni. Veniamo al sodo: se avete letto il post precedente, quello sulle "panchine" per intenderci, ho pure commentato quel post sul sito di Blondet, ma per ragioni di spazio spero sia stato solo un commento io mio e non un post. Infatti vorrei evidenziare alcuni aspetti che, seppure in modo diverso, ha in parte toccato anche Maurizio Blondet. Potrei partire dalla considerazione che ormai da anni, fa il Pd e non solo lui: il lavoro te lo devi cercare; se non lo trovi non è colpa "nostra" ma tua; forse non sei troppo flessibile, e in ogni caso non spetta a noi ,governo, trovartelo. Già da Radio Capital il buon Vittorio Zucconi, se la prendeva con i greci quando questi iniziavano a protestare, e non mancava occasione, giustamente, di prendersela anche con Berlusconi e subito dopo con Grillo. E mi sta tutto bene, se però si entra nel merito delle questioni e non, in stile Grillo e Travaglio (di allora, almeno) con psiconani : quindi rendere, ad esempio, le nostre carceri come quelle americane,e quindi farle diventare delle "sedi staccate" di grosse aziende o terziste di queste, non mi sta bene (alcune già ospitavano call center, di Tim se non erro). Eppure era ed è stato un'idea di Forza Italia, di inizio secolo. E non è forse simile a quella di far arrivare manodopera a poco prezzo dai paesi africani e asiatici, così da tenere il costo del lavoro ancora più basso e conveniente per le aziende (non solo italiane,ovviamente)? Oltre a far ingrassare coop, magari rosse, e altri pseudo imprenditori, magari degli albergatori? Mi pare ce ne fosse uno proprio dei 5 stelle, in Veneto, e con parenti falliti (quindi come me) ma, al contrario mio,ben inseriti e con le amicizie giuste (infatti non hanno beni bloccati o che sono stati venduti all'asta). Ora alla luce di solo questo inizio di post, come non pensare che, è vero che non si devono usare le panchine per bivaccare, che le foto dei parchi cittadini italiani sono eloquenti, che l'interno delle stazioni ferroviarie e i loro esterno fa pena e anche schifo, però se è logico correre ai ripari per non riparare ,di continuo, l'arredo urbano e non permetterne la distruzione , è più giusto intervenire per evitare che le persone, sopratutto gli italiani, debbano dormire in strada o sotto i ponti, e fare in modo che si esca da situazioni del genere. Lasciare le cose così come sono, usare le nuove panchine "a tempo" o senza schienale o volutamente scomode, non aiuta di certo i senzatetto a trovare un alloggio: logico che se non hai soldi e un lavoro, non trovi una casa in affitto né potrai arrivare ad acquistarla. Se come forma mentis adottiamo quella raccontata nel post precedente, non ci dobbiamo poi meravigliare se la gente in difficoltà occuperà le abitazioni altrui, e se ci saranno episodi di violenza: e questo non vale solo per chi è senza casa, ma varrà anche per coloro che vengono sfrattati, che hanno la casa all'asta, pignorata, e svenduta. Raccontava sempre Blondet, in post ormai difficili da ritrovare e che avevo ripreso anch'io nel mio "vecchio blog" ospitato su leonardo.it, che poco prima e poi anche durante la bolla immobiliare negli Usa, quindi siamo nel 2006/2007 e anni successivi, i cittadini americani, ormai sotto sfratto, riducevano in condizioni che definire pietose è poco, le belle abitazioni che dovevano abbandonare: belle case, di quelle da 500 metri quadrati, dove i sanitari venivano spaccati in mille pezzi, al pari degli infissi. E poco importa se poi gli ufficiali giudiziari o i cacciatori di taglie, inseguivano nei boschi e nelle località sperdute dei "poveri diavoli" (mia definizione, con tanto di rispetto e comprensione, perché anch'io ho vissuto esperienze simili, pur non arrivando a distruggere la casa: forse perché sono stato ,io,un coglione, e avrei dovuta farla saltare in aria. col senno di poi, forse, sarebbe stata la cosa giusta).Quindi è giusto dare una mano alle persone in difficoltà, nel mio caso ad esempio offrire la seconda opportunità, o invece sbattersene i coglioni, e "peggio per te che non sai stare al mondo"? Mezze misure non ne vedo, o meglio, le adottano anche i comuni quando, come è successo in diverse città, tolgono le panchine, sigillano i rubinetti pubblici, innaffiano anche le panchine con la scusa che gli ugelli sono orientati male o troppo efficienti, chiudono i parchi pubblici alle 21 o alle 22 così da impedirne la frequentazione, o facendo pagare l'uso dei bagni pubblici: in questo modo scaricano il fardello su caritas e altre associazioni di assistenza. E questo sarebbe il loro modo di risolvere le difficoltà di questi esseri umani? E non mi riferisco esclusivamente ai piddini, è un discorso che vale per tutti. Certo dai tempi del governo Monti gli occhi e gli strali, sono stati per lui e per chi gli ha tenuto bordone, a cominciare proprio da Silvio, che non ha fatto niente per contrastare quel governo, e lasciando fare a quelli successivi. Ma le sue colpe vanno ricercate prima, quando lui è stato al governo e non ha mantenuto le promesse, anzi: vogliamo parlare di Equitalia e delle ganasce fiscali e dei superpoteri dati al fisco? Mica glieli ho dati io o voi, mica voi o io abbiamo lasciato le cose come stavano, perché seppure possiate avere idee e punti di vista o intenzioni diversi dalle mie, anche voi che leggete credo avevate di sicuro in mente qualcosa che lui e Monti e compagni non hanno concretizzato. Ecco che io non attribuisco tutte le colpe a un partito, ma ciò non cambia la sostanza. E queste sono piccole cose, perché le altre che non ho menzionato ,sono le vere questioni su cui intervenire: ma per farlo, chi se ne volesse interessare, dovrebbe studiare o dare questa incombenza a chi mastica quelle cose. Sul blog o sito orizzonte48 c'è un ottimo post, in verità più di uno, ma quello che vi suggerisco riguarda se e come si può uscire dai trattati internazionali: leggetelo ,ne vale la pena, anche se è lungo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento