Non è la politica che trasforma in cacca morale gli uomini e le donne
che le si dedicano, sono gli uomini e le donne moralmente di cacca che
si buttano in politica.
Il fatto che il potere corrompa e il potere assoluto corrompa
assolutamente è un’asserzione vera ma descrive un effetto, come a dire –
se bevi un wiskey lo reggi, se ne bevi cinque ti ubriachi, se ne bevi
diciotto vai in coma etilico – verissimo, embè?
La questione è che è ampiamente documentato e comprovato che ci sono
persone particolarmente portate all’abuso di alcol, droghe, farmaci o
adrenalina da innescare nei modi più fantasiosi (dal bungee jumpin’
all’attraversare a tutta velocità gli incroci col semaforo rosso).
Questo secondo me è vero esattamente anche per la politica, una
persona equilibrata, che sa come attribuire il valore al suo prossimo e
come auto attribuirselo perchè sa produrre un valore di qualche tipo
(valore che altri individui gli riconoscono fino a pagarglielo), non
aspira a fare politica. Aspira a vivere tranquillamente e
produttivamente. Al contrario un persona non perfettamente equilibrata
e, come si diceva una volta, non ‘in pace con Dio e con gli uomini’,
desidera influenzare la vita altrui, direi, imporre qualcosa a qualcuno.
Ricordate l’aneddoto di quel cliente buttato fuori dalla scorta dal
ristorante perchè aveva apostrofato Bossi che si era acceso un sigaro?
Per questa gentaglia il potere è meglio che scopare (e non rischi
l’ictus …).
Un detto mafioso che tutti conoscono dice « cumannari è megghiu ca
futtiri (comandare è meglio che fottere) ». Per una persona in gamba e
per bene, no. Per un politico è esattamente così.
di Mauro Gargaglione
contributor Riecho Economia e Libertà
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da Riecho Blog Economia e Libertà
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