martedì 24 luglio 2012

Ingratitudine , irriconoscenza e varie

Anthony De Mello riportava una massima che recita ,più o meno, così: ti lamenti che hai trovato un ingrato? Ringrazia il cielo che ne hai incontrato uno, adesso, dopo tanti anni. E, sottointeso, spera di non doverne trovare altri nella tua vita. Certo anche nostro Signore si lamentava e ricordava : ma non erano dieci ? Però è tornato indietro soltano uno . Il fatto è che, carità interessata a parte, ci prodighiamo nell'aiutare il prossimo e ci creiamo delle aspettative di riconoscenza al riguardo: il punto è che non è così. Infatti le risposte che ,lamentado il fatto, possiamo rimediare sono all'incirca le seguenti: sei tu che ti sei offerto di farlo; chi te lo ha chiesto? ho domandato forse qualcosa? e poi,se non volevi farlo, perchè lo hai fatto? ah, perchè, secondo te hai fatto qualcosa?  L'elenco sarebbe ancora lungo, ma più o 
meno ci siamo capiti, ovvero la colpa,alla fine , è sempre nostra. E se ci pensiamo bene, è vero: dobbiamo fare i cavoli nostri e non quelli altrui dato che rimediamo rimproveri e stoccate. A me personalmente dà molto fastidio l'impossibilità a spiegare e motivare certe scelte che faccio per me o quando fornisco consigli, o meglio ancora quando sono chiamato (o mi offro: dipende dai punti di vista) a fare valutazioni e considerazioni o indirizzare scelte. Purtroppo ho necessità di spiegarmi e non posso solo dire : farei così o cosà. No!  ho bisogno proprio fisico di mostrare il percorso del ragionamento: certo il mio è un caso grave di rincoglionimento perenne, ma devo motivare le scelte, perchè non vedo solo bianco o nero, talvolta non vedo proprio niente.Ecco che in passato ho sofferto molto,per ragioni di cuore, quando non ho avuto modo di replicare e spiegarmi con Anna . Ma ormai è acqua passata, ma se ogni tanto il pensiero riaffiora vuol dire che non è che è davvero passata: non è proprio scesa. Cristina, una cara conoscente cui ho chiesto,inutilmente, di verificarmi se un negozio di mobili è ancora aperto oppure no, mi ha direttamente snobbato. Le email non sono tornate indietro, ma non ha mai risposto: è da febbraio che ho chiesto e lei picche, anzi neppure quelle.Peccato, perchè invece quando è capitato l'inverso, che lei avesse bisogno, non mi sono mai tirato indietro. Non mi piango addosso, solo che nel mio dna non è presente la giusta cattiveria: merda sì, infatti so essere molto stronzo, proprio nel carattere, ma è assente la giusta cattiveria, quella che ti fa rendere giustizia e portare rispetto dal prossimo.

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