articolo molto interessante con "spunti" importanti. buona lettura.
Alcuni
lettori chiedono notizie sulla mia salute e li ringrazio. A seguito
dell’amputazione ho avuto due versamenti di liquido nel polmone
sinistro, quello sano, cioè mai colpito da niente. Con due toracentesi
sono andato a posto. Proseguo la cura Di Bella intensivamente, anche a
scopo cautelativo, perché i grandi interventi chirurgici possono
provocare ricadute, ed ogni giorno rilevo un miglioramento generale. Si
può dire, incrociando le dita, che mi sento bene.
I primi 8
mesi del 2012 sono stati devastanti per l’economia del nostro Paese – e
per quella della società occidentale nel suo complesso. Tutti lamentano
una crisi economica – a parte una fascia di popolazione in sicurezza per
sé e per i figli (e i nipoti?) – classe media immiserita, attività che
chiudono, ristoranti vuoti, vacanze di 2/3 giorni.
L’incredibile è che la soluzione sarebbe elementare perchè siamo di
fronte ad una crisi delle più banali: mancano i soldi? Li stampi lo
Stato e li distribuisca ai cittadini, anche attraverso l’attivazione di
grandi opere durevoli e di utilità pubblica, infrastrutturali e non, o
prestandoli a tasso zero, o regalandoli agli indigenti. I soldi
dovrebbero spesi all’interno del territorio, incrementando la ricchezza
di singoli e di imprese. Naturalmente qualunque utilizzo disonesto del
denaro ottenuto andrebbe punito.
Ci vuole solo un politico che
abbia il coraggio di far riappropriare lo Stato della sua sovranità
monetaria. Tutto sommato siamo milioni, in Europa centinaia di milioni,
gli altri sono centinaia, complici e servi compresi. Potrebbe sfaldarsi
un castello di carte. Si triplichi lo stipendio alle Forze dell’Ordine,
alla minima trasgressione delle nostre leggi l’immigrato venga espulso
immediatamente, il delinquente grave fucilato e le pene per i malavitosi
siano severissime e – soprattutto – applicate.
Le tasse vanno abolite; se serve denaro lo Stato se ne approvvigioni stampandolo.
L’agricoltura e l’allevamento sono le basi dell’economia (i servizi non
si mangiano). L’obiettivo mondialista, introdotto da Blondet in un suo
recente articolo, è quello di rendere sementi ed animali sterili, per
schiavizzare i popoli che se ne devono riapprovvigionare. Quello delle
sementi sterili è un processo già in parte affermato. Fate una prova:
comprate nel vostro vivaio una piantina di pomodori, o di peperoni, o di
zucchine, o di melanzane, o di insalata; una volta piantati, i frutti
saranno rigogliosi; ripiantate quello che è restato l’anno successivo;
il frutto sarà un miserabile e patetico stele. Fortunatamente i
contadini, quelli che lo sono da almeno da almeno 3 generazioni,
istintivamente e saggiamente, conservano le loro sementi (sempre meno
purtroppo). Questa tradizione va incrementata al massimo.
Lo
stesso vale per gli animali: quelli comprati ex novo sono sterili;
tenderanno sempre più, con ogni tipo di allettamento, a ritirarvi gli
animali fertili per abbatterli.
I risultati si vedono già nelle
città: la grande distribuzione ha quasi distrutto la bottega; a Milano,
per fare un solo esempio, la carne e il pesce, fatte salve eccezioni
per accedere alle quali occorre un mutuo, sono intrise d’acqua. Lo
stesso vale per la frutta e la verdura.
Un’altra
importantissima risorsa per il nostro Paese è il turismo; qui non
avremmo rivali al mondo, ma il suo funzionamento è ormai una questione
di ordine pubblico, da far rispettare ferocemente, come ha documentato
Blondet nel suo stupendo articolo «Sotto l’imperio dello stupido».
Le classi sfortunate vanno protette con una Sanità totalmente gratuita e
di livello. Scrivo per il Lazio. Roma ha ovviamente grandi difficoltà
dovendo servire un’utenza di milioni di persone. Approfondisco il tema
per il viterbese. C’è un grande ospedale, il Bel Colle (dove non
troverete mai un abitante del posto). Un lager (si salvano singole
professionalità di medici deontologicamente e tecnicamente preparati).
Per il resto disorganizzazione totale, sadici nel corpo infermieristico e
in quello degli ausiliari, molti invertiti. Chi esce vivo di lì ha
grandi doti di sopravvivenza, oltre che spirituali. È il frutto del
«grande è bello», teoria discutibile. Ovviamente i piccoli ospedali, che
andrebbero invece potenziati e resi simili a cliniche svizzere,
vogliono chiuderli, e lo stanno facendo. È il caso del piccolo ospedale
di Acquapendente, che serve comunque migliaia di persone. Diretto dal
Primario dottor Brenci è la clinica svizzera di cui sopra. Nonostante
varie chiusure di reparti – grazie Polverini, o chi la manovra, Robin
Hood al contrario, che è riuscita a far odiare la destra in una
provincia tendenzialmente di destra – c’è un ottimo Pronto Soccorso (a
cui hanno levato la sala parto…), un’ottima radiologia, un ottimo
laboratorio analisi, e la possibilità di usufruire della chirurgia in
day hospital per un primo intervento (poi il paziente morirà al Bel
Colle…) a cui è stato ovviamente levato l’anestesista. Il personale, ben
selezionato, è tecnicamente e relazionalmente di livello. I pazienti si
dimettono quasi malvolentieri. Perché non frazionare la Sanità in tante
strutture analoghe? Non so se il decentramento sia antieconomico. Ma La
Sanità serve al business o è al servizio del malato?
L’Italia
dovrebbe essere affiancata da altri Stati nazionali europei, compresi
gli Stati orientali, importante linfa vitale per l’Europa bianca, che
vivano nella pace e nell’armonia, affratellati da una religione che ha
prodotto una civiltà superiore (vogliono il protestantesimo e
l’ortodossia? Va bene così, ci penseranno Dio e la Chiesa) ciascuno
dotato della propria sovranità monetaria.
Sarebbe importante
anche avere buoni rapporti con i popoli islamici, in prevalenza oppressi
da governi venduti agli USA (vedi il caso degli Stati della penisola
arabica) con l’India e anche con la Cina, se rinuncia alle sue mire
egemoniche e privilegia il suo immenso mercato interno.
È solo
qualche flash. Sembrano obiettivi impossibili? Lo sono se continuano a
circolare disinformazione, paura, corruzione morale, individualismi e
particolarismi. La storia ha dimostrato invece che l’uomo, soprattutto
se si affida a Dio, è in grado di realizzare qualunque impresa.
Coraggio!
Fabio de Fina
http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&view=article&id=93196:sovranita-monetaria&catid=83:free&Itemid=100021
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