articolo di Paolo Franceschetti http://paolofranceschetti.blogspot.it/2012/09/ancora-sul-blackout-prossimo-venturo.html
Premessa.
Ho deciso di scrivere questo articolo per parlare l’ennesima volta del
blackout previsto per fine anno, per rispondere alle innumerevoli
domande che mi giungono ogni giorno via facebook o per posta, sempre del
seguente tenore: ma secondo te in quale data si farà? Ma alla fine il
blackout ci sarà o no?
Le fonti della notizia e il problema di fondo.
Iniziamo col dire che l’idea di un blackout prossimo venturo non è
un’idea mia o una teoria, ma una notizia ormai ufficiale che può essere
tratta da diverse fonti.
Anzitutto la notizia parte dalla Nasa, che ha annunciato ormai da qualche anno il pericolo di una tempesta solare, che potrebbe bruciare tutti i generatori di corrente elettrica alternata. Una tempesta solare già ci fu nel 1859;
le linee elettriche si interruppero per ore, e alle due di notte i
testimoni dell’epoca raccontano che ci fu un chiarore come se fosse
mezzogiorno; a quell’epoca però l’umanità non dipendeva come oggi
dall’elettricità e quindi i danni furono quasi nulli. Attualmente invece
un’ipotesi del genere significa una vera
catastrofe; impossibilità di
rifornirsi di benzina, impossibilità di scambiare merci con denaro per
via del blocco di carte di credito, bancomat e altro, impossibilità di
accedere ai conti correnti anche recandosi nella sede della banca, dato
che oggi è tutto elettronico e automatizzato, impossibilità di reperire
cibo nelle grandi città, blocco del traffico e delle telecomunicazioni.
La notizia è stata ripresa anche dai principali quotidiani, da
Repubblica a Il Sole 24 ore, fino ai settimanali pseudo-scientifici come
Focus.
Un esempio a questo link:
http://www.repubblica.it/tecnologia/2009/05/10/news/2012_allarme_nasa_black_out_sulla_terra-1823508/
Abbiamo poi un rapporto ufficiale dell’UE che sostanzialmente dice le
stesse cose. E’ probabile per fine anno che una tempesta solare possa
bloccare l’elettricità in tutto il mondo provocando un blackout globale.
Questo il link dove è possibile prendere visione del documento:
http://ipsc.jrc.ec.europa.eu/fileadmin/repository/sta/docs/SWAD_OUTCOME_EUR.pdf
Le mie ricerche in proposito.
Voglio allora raccontare come sono arrivato ad avere la notizia del
blackout e come mi sono convinto che la notizia sia più che plausibile.
Appresi la notizia l’anno scorso da un amico di Solange che, anni fa,
aveva lavorato nei corpi speciali e nei servizi segreti. Non so bene
come ebbe la notizia, ma so che è una persona della cui serietà mi fido
ciecamente. Non mi fido invece assolutamente delle fonti da cui lui
possa prendere le notizie, ritenendolo in questo senso una persona
manipolata e manipolabile, e soprattutto non mi fido delle notizie che
pervengono a noi (me e Solange) dato che spesso ho notato una tendenza a
fornirci notizie false o depistanti da ambienti diversi, che hanno il
solo scopo di farci perdere tempo, energie, e spesso credibilità,
andando appresso a notizie assolutamente fasulle.
La prima cosa che feci fu quindi riflettere sulla possibilità che una
notizia del genere fosse vera o meno, e se fosse plausibile che, nei
piani dell’élite economico-finzianziaria che ci governa, un simile
progetto possa essere funzionale ai piani perseguiti dalla sinarchia.
In effetti, pensai che una catastrofe del genere sarebbe perfetta per
creare una situazione di emergenza che poi giustificherebbe leggi
eccezionali di tipo restrittivo e la militarizzazione dei territori.
Ora, dal momento che questo non farebbe che accelerare dei processi
naturali che sono già instaurati, come la crisi finanziaria, le guerre
inutili che ci sono quasi in ogni parte del pianeta, e la sistematica
politica di distruzione delle culture cosiddette primitive, nonché le
culture orientali e islamiche, in effetti mi parve che un blackout
globale possa essere solo un modo per accelerare i processi di
distruzione in atto ovunque.
Agli eunuchi psichici che leggendo questa affermazione rideranno
dandomi del pazzo visionario, ricordo che un’élite che ha il coraggio di
scatenare guerre in suolo islamico facendo un milione e mezzo di morti
in Iraq, centinaia di migliaia in Afghanistan, che ha la faccia tosta di
invadere la Libia raccontandoci la favoletta che lo fa per portare la
democrazia, o per proteggere la cittadinanza civile dalle prepotenze di
Gheddafi, può avere anche la faccia tosta di provocare un blackout
globale attribuendo la colpa ad una tempesta solare.
In fondo, si tratterebbe di un altro 11 settembre, con la sola differenza che i morti sarebbero qualche milione in più.
Queste riflessioni le condividevo un giorno con un mio amico,
Valerio, una persona intelligente ed appassionato di ogni genere di
motori; nella sua vita ha lavorato anche ai gruppi elettrogeni svolgendo
non ricordo quale mansione alla centrale di Montalto di Castro quando
fu riconvertita da centrale nucleare in centrale termoelettrica.
Mi raccontò Valerio che il giorno del blackout generale che avvenne
in Italia nell’estate del 2003 (quando la corrente andò via in alcune
zone per oltre dodici ore), dopo qualche ora ebbe l’intuizione di
prendere l’auto e fare un giro alla centrale di Montalto. Avendoci
lavorato, Valerio sapeva che questa era predisposta per essere
autosufficiente in caso di sospensione dell’energia elettrica per cause
esterne. Quando vide che anche la centrale era spenta, capì che
quell’evento era stato programmato dolosamente.
La
TV e i giornali dettero ufficialmente la notizia della causa
raccontando la favoletta di un albero che accidentalmente si era
abbattuto su un cavo della corrente elettrica che trasportava energia
dalla Svizzera all’Italia.
Dopo il racconto di Valerio, andai allora a reperire il rapporto
stilato dalla commissione di esperti nominata dal governo in quel
frangente per individuare le cause del disastro.
Il responso della commissione fu abbastanza confuso e individuò tutta
una serie di possibili cause, ma concludendo anche che non era stato
possibile effettuare altre indagini su alcuni aspetti di rilievo per i
quali si richiedevano ulteriori approfondimenti.
Una cosa poi che mi ha colpito è che la storia del black out torna
nelle previsioni di diversi personaggi. Da Padre Pio, che previde “tre
giorni di buio per l’umanità”, alla Madonna di Medjugorje, a Paramahansa
Yogananda, tutti prevedono per questo periodo una catastrofe, e in
qualche caso (sto parlando di Swami Kryiananda, allievo di Yogananda) si
è arrivati a indicare con esattezza “tre settimane di blackout totale”.
A queste riflessioni è seguita l’osservazione di diversi blackout in
varie parti del mondo: California (5 milioni di persone al buoio nella
città di Los Angeles, durato un intera giornata), India (due giorni di
buio per 600.000 persone a fine luglio), Belgio (a settembre del 2011,
un evento che ha bloccato anche i lavori del parlamento europeo che ha
sede a Bruxelles).
Quello che mi ha sorpreso, in questi casi, è la spiegazione ufficiale
data dai media: un errore umano, si è detto per il caso californiano e
belga, senza spiegare di quale errore si trattasse.
Altra cosa che poi mi ha stupito, in questi anni, è vedere persone
della più diversa estrazione culturale e sociale, pur senza avere le
notizie e le fonti che ho io, dare per scontata un imminente catastrofe.
Un mio amico contadino, Moreno, mi disse tranquillamente che sì, lui
da anni si aspetta una catastrofe, intuendola dai provvedimenti
deliranti dell’UE in materia di agricoltura (in effetti l’UE ha
effettuato una politica il cui unico fine, evidentissimo, era sfasciare
l’agrocoltura e far abbandonare i campi dai contadini; pensiamo al
provvedimento per chi lascia i campi incolti, alle quote latte, alla
brevettazione dei semi, all’imposizione obbligatoria in tutto il mondo,
da parecchi anni, di solo granoturco OGM rendendo antieconomico per gli
agricoltori coltivare grano di buona qualità, ecc.). “Non c’è altra
ragione per questi provvedimenti, se non il voler creare un giorno una
situazione in cui la gente rimarrà senza prodotti della terra”. Per
questo motivo non ha venduto la terra che ha, pur essendo di fatto
antieconomica.
Un imprenditore che conosco, proprietario di alcuni supermercati, mi
ha detto che ha stivato in casa centinaia di litri di acqua, perchè sa
per certo che stanno per chiudere molti supermercati; il che, in alcune
zone di città industriali, provocherà il caos, perchè esistono interi
quartieri di città come Milano in cui non esiste più un solo negozio di
alimentari.
Conclusioni. Il blackout ci sarà o no?
A questo punto rispondo alle due domande che mi fanno ogni giorno regolarmente su facebook o sulla posta elettronica.
Il blackout ci sarà o no? Non lo so e non sono in grado di
prevederlo. Pur sperando di no, credo che difficilmente l’élite al
potere potrà resistere ad un’occasione così ghiotta, come fare milioni
di morti in pochi giorni e in tutte le parti del mondo, per accelerare
il processo di crisi che porterà ad una sorta di dittatura globale e
centralizzata. E’ pur vero che la situazione economica e finanziaria è
talmente disastrosa che anche senza blackout potranno provocarsi lo
stesso le conseguenze catastrofiche di una sospensione della corrente
elettrica; se chiudessero le banche (quasi tutte prossime alla
bancarotta) e i supermercati (la maggior parte dei quali è sull’orlo del
fallimento, e grazie agli ultimi demenziali provvedimenti del governo
Monti il loro fallimento si sta avvicinando a passi da gigante), il
risultato sarà lo stesso: impossibilità di comprare beni di prima necessità e caos sociale.
In altre parole, non so se ci sarà un blackout o no, ma comunque
presto verrà creata una situazione sociale molto simile, con la chiusura
di banche e supermercati, gente alla fame e conflitti sociali violenti.
L’importante, per chi comanda, è il fine. Il mezzo, in fondo, conta
poco, e se con i recenti provvedimenti del governo Monti, almeno in
Italia, si riuscirà a raggiungere l’agognato risultato di portare al
caos l’economia, in fondo potrebbero anche rinunciare al blackout.
All’estero ovviamente creeranno situazioni analoghe.
Quanto durerà? Non sapendo se e quando ci sarà non posso neanche
sapere, ovviamente, la sua durata. Tuttavia non mi trovano d’accordo le
pessimistiche previsione di alcuni che parlano di decenni di buio (come
fa ad esempio il telefilm che è uscito di recente in America).
Penso infatti che ridurre il mondo ad un deserto dove regna
l’anarchia, non sia il fine degli attuali governanti, i quali hanno
bisogno del consenso popolare, di masse adoranti che li odiano ma che
poi si prostrano ai loro piedi. Credo quindi che il blackout – se ci
sarà – durerà qualche giorno, forse le tre settimane di cui parla
Kryiananda, giusto il tempo di portare il caos, affinché la sinarchia
possa riportare poi l’ordine.
Ordo ab chao, è uno dei motti della massoneria. E l’ordine sarà quel
Novus ordo seclorum (Nuovo ordine mondiale) che è stampato anche nelle
monete da un dollaro americane.
E la crisi, in fondo, la dobbiamo proprio a quel dollaro americano,
cui ci siamo legati indissolubilmente a partire dagli accordi di Bretton
Woods del 1944.
Era tutto scritto già nelle banconote. Bastava solo domandarsi il
significato di quella frase; cosa che, credo, non ha mai fatto nessun
cittadino europeo ma anche americano.
Conclusioni. Speriamo che l’evento non si verifichi, ma nel frattempo
prepariamoci al peggio, facendo scorte di viveri e acqua, cercando per
quanto possibile di vivere in campagna e di attrezzarci a vivere in modo
autosufficiente e naturale, e preparandoci a cambiare tutti i parametri
su cui eravamo soliti basare la nostra comoda vita.
Non necessariamente per stare peggio. Anzi…
Poscritto.
Finisco riportando la frase di un ufologo e studioso italiano, Roberto Pinotti.
La riporto perché è di uno studioso su posizioni completamente opposte
alla mia. Io sono un complottista spinto, lui è un anticomplottista e
sminuisce la maggior parte dei fenomeni, compresi quelli ufologici, in
forte contrasto con Corrado Malanga e Maurizio Baiata di cui io, invece,
condivido le posizioni.
Questo è quello che scrive sulla sua bacheca facebook:
Vedo che, nel mio intervento precedente, da molti non sono stato
capito. Purtroppo molta gente non legge i commenti e quindi mi è sempre
più difficile comunicare poiché sicuramente verrò frainteso. Sarò quindi
ancora più esplicito e schietto come mi sollecitava qualcuno, senza
fare altri giri di parole. Io per mia natura non sono un
cospirazionista; vi invito però a non farvi cogliere impreparati
da qualsiasi evento possa accadere indipendentemente da chi o cosa lo
faccia accadere: guerre, crisi, carestie, tempeste solari sono
solo alcuni degli scenari possibili. Pensate a voi, ai vostri cari, alla
vostra conoscenza, alla vostra cultura. Difendeteli e attingete forza
da essa! Alcuni eventi, secondo me, gravi, ci saranno e non saranno contenibili. Ritengo che chi non sarà preparato verrà lasciato indietro e quindi questi eventi saranno positivi poiché indurranno un cambio generazionale e provocheranno una diffusa consapevolezza che il sistema attuale non è quello corretto. Signori, consentitemi una battuta: siamo a scadenza, come le mozzarelle !
Signori, forse non riesco a spiegarmi. Ricordatevi che prima
di essere un ufologo sono un sociologo. Non pensate a invasioni aliene;
i problemi sul tappeto sono molto ben terrestri. Quando vi esorto a
prepararvi vi invito a fare soprattutto uno sforzo mentale. Non e’
affatto certo che un domani avremo uno stato sociale come quello
attuale. Prepararsi vuol dire non dare nulla per scontato e capire prima
di tutto questa cosa: il mondo puo’ cambiare.
visto su stampalibera.com e copiato e postato su questo blog
http://www.stampalibera.com/?p=51920#more-51920
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