giovedì 27 settembre 2012

Educazione ...sessuale, molestie, stalking e mobbing

Ma forse, nei programmi scolastici e in quelli familiari, di questioni simili se ne parla se,appunto, scoppia il caso. Nel mio piccolo è capitato quando una delle mie figlie ha chiesto un parere e voluto approfondire l'argomento molestie. E da genitore, maschio, ho avanzato sia delle riserve che dei veri e propri dubbi. Le ho anche spiegato come sia facile cadere in trappole sopratutto ora che, se fai un complimento o chiedi qualcosa in più su una persona, rischi davvero un'incriminazione: in passato era sufficiente che una persona fosse maggiorenne. In quel caso potevi invitarla a uscire, ad andare in discoteca, a vedere il tramonto o a casa tua: oggi tutte queste azioni sono molestie.
Quando vado in autobus ,ad esempio, me ne sto per gli affari miei e,come direbbero a Quark , mi ritaglio i miei cm2 di area controllata, onde evitare il contatto fisico che è il primo passo per venire accusati di "fare la mano morta o di strusciarsi o sfregarsi addosso a un altro". In poche parole non voglio rogne nè voglio cercarmele. Nelle scuole, a meno di approfondimenti dovuti a casi di cronaca, si parlerà poco o niente di educazione sessuale: forse il richiamo lo offrono ,come traccia, la storia e la filosofia, la biologia o l'ora di religione. In ogni caso sono ottime occasioni per alimentare discussioni e informare. Peccato che ci si debba attenere all'aspetto formale, un po' come quando si leggono gli articoli della costituzione o si enuncia un teorema: è quello , punto e basta. Certo si possono sollevare obiezioni, ma la legge è quella, anche se può essere sbagliata. Una persona fa in modo di passare sotto casa , davanti al portone di un tale che vuole incontrare: può essere un caso di stalking. Metti una persona che ha scarse competenze in un altro ufficio? Può essere un caso di mobbing. Dici a un tale che ha un bel fisico palestrato, con dei bei bicipiti? Può essere un caso di molestie sessuali. Oggi è così. Arrivati a questo punto, non so se sia un bene non affrontare questi temi nelle scuole e lasciarli, se mai, alla famiglia, meglio se allargata: così si sentono tante campane e si rimane frastornati e il risultato sarà che i figli seguiranno il proprio istinto, le proprie inclinazioni, ascolteranno la propria coscienza. Diversamente il risultato sarà di avere dei cittadini, politicamente corretti, molto formali, molto falsi: se ci guardiamo intorno ne vediamo tanti.

Nessun commento:

Posta un commento