Le TLC saranno libere di installare antenne sopra le nostre case senza chiedere più il permesso. Padroni a casa nostra.
Non deve passare inosservata e diventare legge, questa norma liberticida (odio questa parola, ma quando ce vò ce vò) che ci toglie anche il diritto di disporre del tetto della nostra casa o del nostro condominio.
In nome dello "sviluppo", il ministro Passera ha predisposto una
norma che concede a tutte le compagnie di telecomunicazioni
l'installazione di antenne su qualsiasi tetto, in totale libertà e senza chiedere permesso a nessuno. I condomìni non potranno opporsi, e riceveranno solo un indennizzo a discrezione delle compagnie.
Io credo, anche se non sono un giurista, che una simile norma sia del tutto
anticostituzionale.
E' completamente assurdo che una compagnia privata usi il mio tetto per
fare il suo business e io sia costretto a concederlo, come se si
trattasse di un esproprio forzato che oltretutto fa crollare il valore delle abitazioni. Quando poi, per un pannello fotovoltaico, la legge difende con tanta dovizia ambiente, paesaggio e panorama.
Per tacere dell'inesausta querelle sui danni alla salute: il fatto che "non sia provato" non vuol dire che dobbiamo subirlo per forza.
Che lo "sviluppo" per il nostro ineffabile Ministro significhi ulteriori soprusi e prepotenze
non meraviglia; come non meraviglia che vada a vantaggio delle solite 4
compagnie anziché della collettività. Come non meraviglia infine che in
Italia "tecnologia" significhi ancora e sempre telefonini, telefonini e telefonini. Beata ignoranza.
di Debora Billi
http://petrolio.blogosfere.it/2012/09/decreto-sviluppo-antenne-libera-tutti-e-i-tetti-non-sono-piu-nostri.html
una volta c'era chi voleva mettere campi da tennis o giocare a basket o a calcetto: poi sono venuti quelli che volevano mettere il "verde" o addirittura proprio coltivare "l'orto in cielo". Poi quelli dei pannelli solari e del fotovoltaico. Ora questi scimuniti delle antenne private selvagge: avevano già occupato i campanili! anni fa...
Nessun commento:
Posta un commento