Ogni tanto capita di leggere commenti del genere "Voi siete qui a
lamentarvi della democrazia, ma il semplice fatto che possiate esprimere
liberamente la vostra opinione significa che non sapete apprezzare i
vantaggi del mondo in cui vivete".
In realtà, democrazia e libertà sono due cose ben diverse, che vengono assimilate troppo spesso l'una all'altra.
La
democrazia è un sistema di governo che permette ai cittadini di
scegliere i propri rappresentanti in Parlamento [1]. La libertà è un
principio astratto fra i più fondamentali ed importanti in assoluto
nella storia degli esseri umani, che molto raramente è stato davvero
rispettato nella storia stessa dell'umanità.
La confusione fra
democrazia e libertà, o meglio l'equazione automatica che spesso
facciamo fra le due cose, nasce da un motivo molto semplice, tutt'altro
che casuale: il sistema democratico prevede, come quintessenza stessa
del suo funzionamento, la "libertà" del cittadino di scegliere i propri
rappresentanti in Parlamento.
Il cittadino si sente "libero" di
votare per chi vuole lui, e presume automaticamente che riceverà in
cambio la stessa quantità di libertà che ha esercitato nell'esprimere il
suo voto.
Ma questo è tutt'altro che vero.
Non sta
scritto da nessuna parte che una volta ricevuto il nostro mandato, i
parlamentari ne faranno l'uso che noi intendevamo quando glielo abbiamo
conferito.
Se davvero il parlamentare (o partito) che abbiamo scelto ci dovesse "rappresentare" in Parlamento, ...
...
si batterebbe, ad esempio, per avere una maggiore informazione sulla
stampa riguardo alle cure alternative. Oppure si batterebbe per evitare
che i media continuino a diffondere bugie clamorose come quella dell'11
settembre, di Al-Qaeda o dei cattivi islamici che vogliono mettere a
ferro e fuoco il mondo (o chiederebbe almeno un'informazione più equa al
riguardo). Oppure ancora, si batterebbe perchè venga fatta luce sul
preoccupante fenomeno delle scie chimiche.
Perché invece tutto questo non accade?
Non
accade perché le persone (oppure il partito) che noi abbiamo scelto si
dimenticano immediatamente di "rappresentarci" in Parlamento, e si
approfittano invece del nostro mandato per partecipare a quel sistema di
potere che in realtà finisce per ritorcersi contro noi stessi.
La
nostra Costituzione stabilisce il totale diritto ad esprimere
liberamente le proprie idee, ma poi per un qualche motivo questa libertà
non viene affatto esercitata dagli organi di stampa, che vengono messi
invece sotto controllo dallo stesso sistema di potere che noi abbiamo
contribuito a legittimare.
La democrazia quindi è un'arma a
doppio taglio, che illude il cittadino di poter determinare il proprio
futuro grazie alle scelte elettorali, ma che poi approfitta
dell'incapacità del cittadino di usare correttamente quest'arma, e
ritorce contro di lui l'enorme potere che ne ha ricevuto.
Sta
quindi per prima cosa al cittadino di imparare a pretendere che i propri
rappresentanti facciano effettivamente ed esclusivamente ciò per cui
sono stati scelti, ed a punirli con una mancata e definitiva rielezione
al Parlamento nel caso in cui non lo facessero.
Finchè continui a
legittimare le stesse persone che già ti hanno messo le catene in
passato, sarai tu stesso a stringere nuovamente quelle catene ai tuoi
polsi.
Pensate che bello: siamo partiti da "democrazia uguale libertà", e siamo finiti a "democrazia uguale auto-prigionia".
Democrazia
e libertà sono due cose molto diverse: la prima la scegli, come
semplice sistema di governo, ma la seconda te la devi conquistare.
Massimo Mazzucco
1
- Lasciamo da parte il fatto che la scheda elettorale ci proponga una
libertà di scelta molto "limitata", e facciamo finta che nel momento di
apporre il voto noi stiamo veramente esercitando un gesto di totale
libertà. Ragioniamo intanto all'interno di questo paradigma, per non
complicare troppo le cose.
http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4087
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