è possibile che ci siano i soliti che si girano a guardare il culo delle donne; è vero che chi è in crisi di astinenza non fa caso all'età e alla forma, al punto che è un classico,di certe donne, affermare che per "i maschi va bene anche il buco del lavandino".La realtà è che non è così. Ci sono stati episodi di violenza sessuale? Sì.Ma anche falsi episodi,con le persone assolte. Quindi, direi, che come luogo è abbastanza tranquillo o che pericoli ,se ci sono, sono anche tenuti a bada. Ci sono stati episodi di stalking,sia al maschile che al femminile. L'articolo rimanda al sito femminismo a sud - storie di egemonie culturali e pretese uguaglianze . Altra considerazione che mi dà fastidio è aver letto alcune considerazio di una signora di origine tedesca e che si è trasferita in Sardegna dove abita da decenni: ora mi ha fatto un po' rabbia il suo generalizzare sul comportamento dei sardi e le sue considerazioni su alcune esperienze con uomini, di cui uno mi pare sia pure l'ex marito o compagno come si dice oggi (oggi non ci si sposa, per cui uno è compagno o partner o altro, ma non moglie o marito). Riporterò alcune domande che le ha rivolto il giornalista e le sue risposte:la donna oggi ha 53 anni ed è capitata nell'isola quando ne aveva 18, e da 30 anni vive in Sardegna.
Per i sardi le colpe sono sempre degli altri?
Questo è un tema che mi fa infuriare. Ripetete da sempre che vi hanno disboscato l'isola...e poi i belgi a Costa Rei, e l'Aga Khan in Costa Smeralda, e i ricchi del mondo che vi hanno rubato e vi rubano tutto. Benissimo: e voi? dov'eravate nel frattempo? Stesso discorso per le servitù militari.
In che senso?
Ve le hanno imposte, d'accordo. Ma quanti protestano, quanti provano ad opporsi? Da sei anni la Sardegna è sotto osservazione dell'Antimafia, significa che nella vostra regione ci sono pericolose attività criminali. Vi risulta che se ne parli nei dibattiti, nei confronti politici e sociali?Nossignore,la risposta è silenzio.
Per un periodo ha svolto diversi lavori in Sardegna.
Quando è passata alla vendita dei bulloni?
Quando ero ancora iscritta all'università in Germania e la borsa di studio si stava esaurendo.Prima ho insegnato tedesco in un corso professionale dove nessuno era interessato a imparare, poi sono passata al piano bar di una discoteca e lì mi hanno proposto (la vendita d)i bulloni.
E lei?
Ho accettato con entusiasmo , era un lavoro no? Ho girato l'isola in lungo e in largo scoprendo un altro difetto dei sardi: molti non distinguono al volo destra e sinistra.
Che c'entra con i bulloni?
Chiedevo indicazioni, indicavano con la mano la destra e mi dicevano: giri a sinistra subito...
Donne.
Quelle sarde sono, come dite voi?, azzure. Portano con sè le caratteristiche del matriarcato: ti passano ai raggi ics, hanno poco tatto e sono poco propense alla condivisione.
Siamo un popolo di camerieri?
Non lo so, sicuramente poco accoglienti. Nei negozi si ha la sensazione di essere tollerati a fatica.
Colpa nostra la sorte che ci tocca?
Ogni popolo ha la sua storia. In Sardegna bisogna ancora aspettare che maturino i tempi della consapevolezza.
Ho estratto alcune domande e risposte di questa intervista che Giorgio Pisano ha fatto a Ramona Rinderhagen, e che è stata pubblicata domenica scorsa su l'unione sarda: non l'ho riportata tutta ma spero dia modo di capire che cosa pensa la "tedesca", che idea si è fatta e ha. Ovvio che non condivido un sacco di cose che ha detto. E lo dico per esperienza. Anch'io ho girato, non tantissimo ma per fortuna non ho vissuto in prigione,e non ho solo osservato ma ho interagito, non ho assistito soltanto a discussioni altrui ho anche partecipato. L'idea che mi sono fatto è che in alcuni luoghi la gente pensa "chissà che cosa è venuto a fare qui, magari per affari, ma porta soldi e forse ritorna e ne porta altri": chi pensa così, di solito, è legato al mondo degli affari , forse ha un negozio o è il ristoratore o barista della superstrada, ma potrebbe anche essere il responsabile della proloco.Altri ,magari legati a un lavoro subordinato, pensano che sia un invasore, un potenziale rompi: se la scena si svolgesse in spiaggia o in una discoteca, il forestiero è visto dai maschi della zona un pericoloso cacciatore di femmine della zona, onde per cui è bene tenerlo a distanza o con le buone o con una lezione. Dalle nostre parti ma so che anche altrove è così, in estate al mare e d'inverno in montagna, ci sono sempre scazzottate, spedizioni punitive, fino alle tragedie vere e proprie di omicidi (forse involontari, dovuti all'uso e abuso di alcol e droghe).Fatti simili avvengono anche durante sagre paesane, e il periodo è questo. Su latre considerazioni,come l'accoglienza nei negozi , sono in disaccordo totale: ci sono realtà ,piccole, dove i clienti sono solo quelli del posto, come può accadere in un negozio di generi alimentari di un paese di 500 abitanti, che ha la "merce" di fatto prenotata, e fare un panino in più o meglio vedere una persona che non si conosce, è raro. Ecco la diffidenza più che la sgarbatezza.
La destra con la sinistra mi pare strano,ma possibile: può aver incontrato dei dislessici, come mia figlia che lo è e deve prestare un poco più di attenzione, anche se di fatto non si rende conto, o meglio ancora è convinta di aver detto giusto e solo se glielo faccio notare si accorge e provvede. Quanto all'uso della destra ,alcuni che non sono mancini nè ambidestri usano una mano sola per fare segni, non sono vigili urbani. Sulle donne: è vero che c'è matriarcato ma nelle zone interne e quando si affida(va) lo stipendio alla moglie perchè provvedesse ai vari pagamenti oltre che a fare la spesa quotidiana. Nelle zone urbane non è così ma alcune tradizioni vogliono ancora che sia la donna a sobbarcarsi un sacco di incombenze: ricordo quando una delle mie figlie stava male e fu ricoverata in ospedale, che dato che la mamma stava allattando la sorella più piccola e non potendo stare lei in ospedale, sono stato io con lei. L'ho accompagnata a fare le visite ,l'ho accudita, ho dovuto dormire in ospedale per alcuni giorni: per me,maschio, ovviamente vigeva il coprifuoco, dato che nelle altre stanze c'erano "le mamme". Io stavo ,in ogni caso, vestito mentre erano loro che giravano in vestaglia. Per certe cose non mi facevo un problema allora nè me lo pongo oggi: quando ne hai vista una le hai viste tutte.Ma si sa i pregiudizi, e l'intervista ne indicherebbe altri, come lui ,il primo marito, che non voleva spingere il passeggino, che alcune persone mostrano ancora di avere. Chissà perchè anche riguardo agli scontrini fiscali (argomento non trattato nell'intervista) a me li rilasciano, anche se so che l'evasione fiscale che fanno o farebbero idraulici,parrucchieri o baristi, è limitata all'8 o 9% del totale: ma il titoli dei tg devono indicare dei nemici ben visibili affinchè gli altri non si vedano. (era una frase che volevo scrivere e l'ho fatto). Sulle donne diffidenti, potrei dire che è così anche altrove:ma faccio notare due cose , la prima è che di solito fanno comunella tra di loro e noi maschi poco sappiamo di ciò che dicono; l'altra è che alcune non accettano che "ci si provi". Capisco che dia fastidio essere tormentate e che ci siano persone che non accettano il "no": ma dovrebbe essere comprensibile che un maschio gradisca interagire con una femmina e viceversa. Mi rendo conto che è un tema che richiede maggior spazio per cui mi fermo qui.
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