Considerazioni di Cesare Dal frate ed estratti trovati al link
http://goofynomics.blogspot.it/2012/09/in-viaggio-con-goofy-parte-vii-beato-te.html
E' da un anno che studio economia e raccolgo evidenze dirette,
soprattutto le "confessioni" spontanee dei soloni che ci governano.
Nulla è nascosto, tutto avviene alla luce del sole e viene ammesso e
teorizzato. E' come la lettera di Poe: era così in evidenza che nessuno
se ne accorgeva. Riporto alcune "confessioni" di Mario Monti (tratte dal
libro/intervista Intervista sull'Italia in Europa, 1998!!!):
p. 40-41 Domanda del giornalista (Federico Rampini)"Perché la
Commissione europea ha accettato di diventare il capro espiatorio su cui
scaricare l'impopolarità dei sacrifici?"
Risposta di Monti: "Perché, tutto sommato, alle istituzioni europee
interessava che i Paesi facessero politiche di risanamento. E hanno
accettato l'onere dell'impopolarità ESSENDO PIU' LONTANE, PIU' AL
RIPARO, DAL PROCESSO ELETTORALE. Solo che questo un po' per volta ha
reso grigia e poi nera l'immagine dell'Europa presso i cittadini".
Mie personali considerazioni: Monti (e non solo, basta leggere le
relazioni BCE sul MES) ripete come un disco rotto che il governo
dell'economia deve essere "al riparo dal processo elettorale" cioè non
democratico. Ora vado a recuperare un altro passaggio in cui dice le
stesse cose circa l'indipendenza della Banca Centrale e la costruzione
dell'Unione europea.
In questo passo, p.51, Monti spiega come il motore dell'integrazione
europea sia stata la paura (o il terrorismo psicologico per uscire
dall'eufemismo):
"La minaccia esterna di oggi si chiama concorrenza. Questo è un fattore
potente di spinta per l'integrazione, anche se l'Europa reagisce troppo
lentamente a questa minaccia. [...] Un altro fenomeno che viene
percepito come minaccia esterna, e che sta spingendo l'Europa verso una
maggiore integrazione, è la minaccia immigrazione. [...] QUINDI LE PAURE
SONO STATE ALL'ORIGINE DELL'INTEGRAZIONE, LE PAURE HANNO CAMBIATO
NATURA, PERO' RIMANGONO TRA I MOTORI DELL'INTEGRAZIONE".
Sull'indipendenza della banca centrale (p. 84, fu Monti il relatore del
rapporto sull'indipendenza della Banca d'Italia sulla cui base Andreatta
decise il divorzio!!):
"Il rapporto fra democrazia e Banca Centrale è come un deposito che la
politica fa in un luogo di lunga durata a cui affida in custodia valori
che ritiene importanti. La stessa politica sa che questi valori saranno
meglio tutelati, se affidati a qualcuno che può permetterselo trovandosi
AL RIPARO DAL PROCESSO ELETTORALE".
AL RIPARO DAL PROCESSO ELETTORALE
AL RIPARO DAL PROCESSO ELETTORALE
AL RIPARO DAL PROCESSO ELETTORALE
Monti è un disco rotto, quando si parla di economia, che sia in ballo la
commissione europea o lo statuto delle banche centrali, parte il disco
rotto...
Interessanti i due commenti dell'amico blogger Georgejefferson
Ulteriori dichiarazioni
«Io penso che in parte le nostre decisioni abbiano contribuito ad
aggravare la situazione congiunturale. E’ ovvio, solo uno stolto può
pensare di incidere su un male strutturale, nato da decenni, senza
determinare un aggravamento nel breve periodo che deriva da una
riduzione della domanda interna»
http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-b6975ce0-8b25-496a-8293-8f5064cbe696.html
Mario Monti, con sincerità disarmante, nell'intervento al Forum
Ambrosetti di Cernobbio ha detto: "Mi permetterei di suggerire al mio
successore che ormai il governo dell'Italia si fa in gran parte a
Bruxelles, con l'attiva partecipazione italiana".
http://www.informarexresistere.fr/2012/09/14/fine-della-sovranita-nazionale/#axzz27QeX3ML1
Mario Monti nel '93,....notare l'ultimo capoverso.
ROMA – Un anno dalla svalutazione: parla il rettore della Bocconi, Mario
Monti. Professore, provi a fare un bilancio e a individuare cosa può
accadere
Il 13 settembre 1992, quando Amato annunciò la svalutazione in Tv,
sembrava un fatto essenzialmente italiano mentre in effetti è stato di
portata più generale. Questo può arrecare consolazione.
Potremmo dire: “non siamo stati gli unici a saltare, ma anzi siamo stati i primi a vedere la strada da seguire”.
Però può anche portare a considerazioni più preoccupate su come altri
paesi stanno cercando di reagire alla crisi dello Sme e come noi stiamo
cercando di reagire”.
In che senso?
“Nel senso che vi è una tendenza in Italia a considerare la svalutazione
come uno degli elementi positivi del nuovo panorama, anche da parte di
coloro che fino al 13 settembre scorso si erano pronunciati a favore del
mantenimento del cambio. Io sono tra questi e perciò mi sono chiesto
ogni tanto in che cosa fosse giusta e in che sbagliata la posizione che
poi è stata smentita dai fatti”.
E che risposte si è dato?
“Un punto dove certamente ho visto male riguarda le conseguenze inflazionistiche. Perché L'INFLAZIONE E' BASSA….
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/09/12/la-svalutazione-ci-ha-fatto-bene.html
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=52307
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