lunedì 10 settembre 2012

L'altra logica di Wikipedia, e Google.

Il problema principale di Wikipedia (e Google) che restano peraltro le cose di gran lunga migliori, è che sono strutturati, nei temi "sensibili" per orientare in un certo modo. Parlo di strutturati inteso già come algoritmi.
Wikipedia funziona pressapoco così: se l'utente si informa su un argomento sensibile "capisce" qual'è il suo grado di conoscenza, dal tipo di ricerca stessa. Per cui se uno ad esempio cerca "XXX" Wikipedia sa che questo utente si sta informando sull'argomento generale, cioè XXX, quindi non deve essere uno molto informato, se no cercherebbe sicuramente qualcosa di più specifico, e gli dà una versione politicamente corretta di XXX, con rimando a links di approfondimento altrettanto politicamente corretti.


Se però l'utente cerca "XXXyyzz" o yyzz ma chiaramente attinente a XXX, cioè l'argomento XXX ma con una ricerca specifica yyzz, allora Wikipedia ragiona così: "questa la sa" e la mostra, anche per salvaguardare la sua imparzialità e correttezza. E così via, se uno ricerca "XXXyyzzaabac" Wikipedia ragiona: "anche questa la sa" e la mostra.
Poi semmai in quei casi può esserci un tipo di commento che tende riga dopo riga verso un giudizio, o presenta solo delle parti o degli autori, o non indirizza verso fonti peraltro esistenti, oppure insiste su "qualche dubbio ancora resta" "controverse talune circostanze" "parrebbe stabilito, ma..." "sembrerebbe confermato, però" ecc..
Parlo di argomenti sensibili ovviamente, dove anche vengono letteralmente censurati o stravolti pezzi interi di storia che però ricercando opportunamente, cioè appena appena mostrando conoscenza, improvvisamente appaiono con pagine e pagine. "Questa la sapeva".

Ma anche cose abbastanza innocue talvolta hanno comunque un taglio di un certo tipo, pur se parliamo di cose differenti dagli argomenti sensibili, non parliamo quindi di censura o ribaltamento totale dela verità.
Faccio un esempio facile: se si guarda a "Telaio meccanico" si vede la sua storia, ed è fatta bene.
In particolare nell'800 ebbe un'importanza cruciale nell'industrializzazione, ne fu anzi uno dei primi se non il primo esempio.
Viene infatti riportato da Wikipedia:
Nel XIX secolo la produzione tessile si meccanicizza e razionalizza, il telaio esce da un ambito artigianale e domestico per diventare uno degli artefici della rivoluzione industriale. Dai 23.000 impiegati nel settore del 1834, si passa ai 331.000 del 1851 (in Inghilterra).

Ora che capisce l'utente medio? Che il telaio portò sviluppo e occupazione, infatti dai 23.000 ai 331.000. Quindi industrializzazione---->progresso---->occupazione----> tutto positivo.

Questo è fuorviante. Fino ad allora in quasi tutte le case c'era un telaio artigianale, (Wikipedia non lo nega, e dice "artigianale e domestico" per correttezza ma lo lascia cadere lì in modo sfumato non spiegando cosa significava in realtà) e con quello si produceva la "pezza" di cotone che era considerata e valeva come il denaro. (Tutt'oggi è rimasto in uso dire "Pezzatura" per i titoli e anche si dice in che "taglio" uno desidera avere le banconote).
Ogni famiglia arrotondava il bilancio o anche viveva grazie a questo telaio artigianalee alla pezza che poi vendeva.
L'industrializzazione, il telaio meccanico, che produceva con poche persone migliaia di "pezze", mandò in frantumi questa economia familiare e mandò in miseria decine di milioni di persone, che si organizzarono anche talvolta e andarono ad assaltare con bastoni e forconi quelle fabbriche, causa della loro rovina, e infatti le fabbriche furono spesso difese da militari e polizia.

Le 23.000 manifatture precedenti, paragonate alle 331.000 successive, di cui facenno Wikipedia, erano invece quelle manifatture per stoffe complicate che necessitavano di telai grandi, complicati e costosi, di una struttura industriale e di manodopera, e che esistevano anche prima.
Non erano i telai familiari con cui le famiglie facevano le pezze di cotone. Quindi è una maniera piuttosto fuorviante di presentare le cose e l'intento è mostrare il progresso industriale come esclusivamente positivo ed esente da pecche o da costi sociali.
Un'informazione più aderente avrebbe detto: scomparvero, a fronte delle 331.000 manifatture industriali, decine di milioni di telai familiari, in quanto non reggevano quei prezzi e fu una tragedia in tutta Europa.
Le persone si trasformarono quindi in operai, ma solo in piccola parte, bastandone poche ora coi telai meccanici, e prima di assorbirne un numero elevato nelle industrie passarono decine di anni, e le loro condizioni economiche e la loro vita da operai non era nemmeno lontanamente paragonabile a quella precedente, essendo poi che la domanda di lavoro era enorme rispetto all'offerta per cui i salari erano miserabili, gli orari pesanti e l'ambiente di lavoro orribile.
I 331.000 posti creati non vanno poi paragonati ai 23.000 inducendo a pensare che fu una gran crescita, ma ai milioni e milioni che persero un lavoro, e cioè i telai meccanici ne occuparono solo 331.000 di quei milioni. Un pò diverso.

Ma dire queste cose sarebbe "reazionario", non "progressista"
Guai.

Ed è un esempio solo su un tema innocuo, non "sensibile".
Si può non mentire, tecnicamente, ma dipingere lo stesso le cose in modo opposto alla realtà, senza problemi.
fonte :
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=51781#top 

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