Dopo i vari sistemi da Grande Fratello che fanno
diventare sempre più reale il mondo orwelliano, come il DAS a New York,
l'FBI sta implementando un progetto di riconoscimento facciale che
aiuterà ad accumulare e archiviare informazioni su ogni americano al
costo di un miliardo di dollari.
Il Federal Bureau of Investigation ha raggiunto una pietra miliare nello
sviluppo del suo programma Next Generation Identification (NGI) e sta
ora attuando il database di intelligence in luoghi segreti in tutto il
paese, secondo quanto riportato dal New Scientist in un articolo di
questa settimana. L'FBI aveva esposto il progetto nel 2005 spiegando,
attraverso un documento di agosto 2006 (PDF), al Dipartimento di
Giustizia che il loro nuovo sistema sarà un aggiornamento dell'attuale
sistema integrato automatizzato di identificazione delle impronte
digitali (IAFIS) che tiene traccia dei cittadini con precedenti penali
in tutta l'America. "Il programma NGI è una raccolta di iniziative volte
a migliorare o ampliare i servizi esistenti di identificazione
biometrica", ha spiegato il suo amministratore al Dipartimento di
Giustizia, aggiungendo che il progetto, "ospiterà maggiori informazioni
per l'elaborazione e condivisione a sostegno dell'anti-terrorismo". "La
missione del programma NGI Office è quello di ridurre le attività di
terroristi e criminali, attraverso il miglioramento e l'espansione
dell'identificazione biometrica e lei informazioni penali storiche
attraverso la ricerca, la valutazione e l'applicazione di tecnologie
avanzate all'interno dell'ambiente IAFIS". "Come risultato delle
iniziative dell'NGI, l'FBI sarà in grado di fornire servizi per
migliorare l'interoperabilità tra le parti interessate a tutti i livelli
governativi, comprese le autorità locali, statali, federali, e partner
internazionali". Così, lo strumento diventa più di un semplice database
di fotografie e impronte digitali, in quanto, come l'FBI ha dichiarato
qualche anno fa, questo programma potrebbe essere utilizzato per
identificare, monitorare e tenere traccia dei movimenti di alcuni
individui. Il sistema è stato testato nello stato del Michigan
all'inizio di quest'anno e altri test pilota si terranno a Washington,
in Florida e Carolina del Nord.
Secondo il loro rapporto del 2006, il programma di NGI utilizza
"requisiti speciali nei Servizi Latenti, Riconoscimento facciale e
Biometria Multimodale", che "consentiranno al FnewBI di istituire un
sistema di identificazione delle impronte digitali di terroristi che è
compatibile con altri sistemi; aumenta l'accessibilità e il numero dei
documenti IAFIS di impronte digitali di terroristi". Nel corso di una
presentazione del 2010 (Pdf ) realizzata dal Centro Biometrico
d'Intelligence dell'FBI, l'agenzia "mostrato" perché la tecnologia di
riconoscimento facciale ha bisogno di essere implementata. In
particolare, l'FBI ha detto che la tecnologia potrebbe essere utilizzata
per "l'identificazione di soggetti in dataset pubblici", così come per
"attuarere sorveglianza automatizzata in luoghi panoramici" e "tracciare
soggetti in movimento", quindi l'NGI è più di un semplice database di
foto segnaletiche misto con impronte digitali - l'FBI ha ammesso che
questo suo progetto supera di gran lunga la ricerca di criminali,
includendo capacità di sorveglianza spettacolari. Nell'insieme, è un
sistema senza precedenti che va oltre la fantascienza. Il New Scientist
riporta che in uno studio del 2010 la tecnologia utilizzata da NGI
riesce ad essere precisa nello scegliere i sospetti da un pool di 1,6
milioni di foto segnaletiche nel 92% dei casi. Il sistema è stato
testato in via sperimentale, nello stato del Michigan, all'inizio di
quest'anno, e sono previsti test pilota a Washington, in Florida e nella
Carolina del Nord. Secondo il rapporto di New Scientist di questa
settimana, l'implementazione completa del programma è iniziato e l'FBI
si aspetta che la propria infrastruttura d'intelligence sarà operativa
negli Stati Uniti entro il 2014.
Nel 2008, l'FBI ha annunciato di aver incaricato la Lockheed Martin
Transportation and Security Solutions, una delle aziende preferite del
Dipartimento della Difesa, con l'autorizzazione a progettare,
sviluppare, testare e implementare il sistema di NGI. Thomas E. Bush
III, l'ex agente dell'FBI che ha contribuito a sviluppare i requisiti
del sistema NGI, ha dichiarato al NextGov.com: "L'idea era quella di
essere in grado di collegare e utilizzare questi identificatori
biometrici". In questo modo vengono raccolti senza nessun permesso da
parte dei diretti interessati (i cittadini), un'enorme numero di dati
mettendo i fatti personali relativi a milioni di americani nelle mani di
pochi membri del Pentagono che possono 'giocarci' a loro piacimento".
La questione delle libertà civili è aperta. Jim Harper, direttore della
politica di informazione del Cato Institute, aggiunge a NextGov che il
sistema di riconoscimento facciale puo' essere collegato ai social
network disponibili al pubblico al fine di costruire grandi profili. Il
riconoscimento facciale "è più preciso con un Google o Facebook, perché
si avranno ovunque da una mezza dozzina a una decina di foto per
individuo, mentre immagino che l'FBI abbia una o due foto segnaletiche"
dice Harper. Questi file saranno poi arricchiti dalle forze dell'ordine a
livello locale, federale e internazionale, e le banche dati
d'intelligence includeranno di tutto, dai primi piani di occhi e iride
agli interessi online, potrebbero essere condivisi tra gli uffici.
L'FBI si aspetta che il sistema NGI includa inizialmente 14 milioni di
fotografie, per il momento il progetto è in pieno svolgimento ma in soli
due anni, con il ritmo della tecnologia e dei nuovi collegamenti creati
costantemente dalle forze dell'ordine potrebbe consentire un database
che raggiunga cifre di molto più elevate. Come riportato dal sito
RT.COM, nella città di Los Angeles, fotografare nello spazio pubblico è
considerato "sospetto", e autorizza la polizia (LAPD) a redigere
rapporti se sospettano di un qualsiasi individuo. Tali relazioni, che
non necessariamente comportano arresti, crimini, oneri o anche
interrogatori con l'indagato, possono essere depositate, analizzate,
archiviate e condivise con le agenzie federali e locali e collegate in
tutto il paese in enormi centri di condivisione dati. Allo stesso modo,
le trasmissioni video in diretta da migliaia di telecamere di
sorveglianza in tutto il paese possono essere inviate agli stessi centri
come parte del TrapWire, il grande sistema di spionaggio rivelato da
Wikileaks nelle settimane scorse.
"Il riconoscimento facciale crea enormi problemi di privacy a differenza
delle impronte digitali", ha dichiarato all'inizio di quest'anno il
senatore statunitense Al Franken (D-Minnesota) al sottocomitato della
Commissione Giustizia del Senato in materia di privacy, tecnologia e
legge. "Una volta che qualcuno ha la tua foto, puo' ottenere il vostro
nome, può trovare il vostro account di social network e che puo'
monitorarti mentre sei in strada, nei negozi che visiti, negli edifici
governativi in cui entri". Nella sua testimonianza alla Carnegie Mellon
University, il professor Alessandro Acquisti ha detto al senatore
Franken che "la convergenza del riconoscimento facciale, con le reti
sociali online e il facile accesso ai dati, hanno reso possibile con
l'utilizzo di dati di dominio pubblico attraverso tecnologie a basso
costo, inferenze sensibili partendo semplicemente da un volto anonimo".
E' un sistema che minaccia il diritto alla privacy.
http://www.net1news.org/lfbi-implementa-sistema-di-identificazione-biometrica.html
visto su comedonchisciotte.org
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