Sull’isola vi sono già ben 85 tribunali islamici attivi
(e persino gli inglesi, a quanto pare, vi ricorrono per ottenere
divorzi più veloci!).
In questo periodo è stata persino avanzata una proposta di legge per consentire la poligamia,
abrogando la norma ancora esistente che la considera reato e di cui si
fanno bellamente potenti baffi le corti islamiche. D’altra parte in Gran
Bretagna è stata lanciata anche l’idea di un assegno di mantenimento
per le mogli di uomini poligami, no?
Non è finita. Nel Paese di Sua Maestà britannica sono diffusamente tollerate tutte le mutilazioni sessuali, fino all’infibulazione
(che però non riguarda solo le donne musulmane, ma anche cristiane,
ebree, animiste africane). Per fortuna almeno questo fenomeno sta
indignando non poco gli inglesi.
Non poteva mancare l’indottrinamento dei bambini musulmani a scuola attraverso le madrasse, dove
essi imparano che sono haram (“peccato”) la musica e la ginnastica
delle ragazzine (al limite “praticabile” indossando il velo);
dove la letteratura inglese è ridotta ad 1/5, dove si insegna di fatto
solo la storia islamica del califfato (che i fanatici islamici sperano
d’introdurre in Europa!) e che la scienza è inutile perché il mondo l’ha creato Allah. E il discorso è chiuso, se non si vuole pure essere tacciati di blesfemia/apostasia.
Il “programma” islamically correct si trova tranquillamente su un network chiamato Saudi Students Schools and Clubs, a cui fanno riferimento 40 scuole islamiche part-time e legato all’Ufficio culturale dell’Arabia Saudita,
ovvero il primo regime islamico che sarebbe stato opportuno spazzare
via, per un’autentica “Primavera araba” … Se non fosse per il solito
cinico giogo dei petrodollari e per il fatto che l’Arabia è la culla
dell’islam.
Che dire dunque per concludere? God saves Great Britain from the Islamic extremism and from itself (anche perchè gli attentatori islamici del 7 luglio 2005 a Londra erano tutti cittadini britannici)!
da Il Jester
Nessun commento:
Posta un commento