Ha
picchiato selvaggiamente la moglie - una ventenne di Porto Empedocle,
figlia di un tunisino - facendola finire in ospedale solo perché la
giovane, a causa del gran caldo, si era levata il velo che teneva sul
volto, in mezzo alla strada.
Lui, 19 anni,
egiziano, in pantaloncini e canottiera viste le giornate di caldo
torrido che ora, dopo Nerone e Caligola, è portato da "Lucifero". Lei,
la moglie ventenne nata a Porto Empedocle (Agrigento) da padre tunisino,
incinta di pochi mesi, infagottata come prescrive l'islam, col velo
attorno alla testa. La ragazza chiede al marito se può far circolare
l'aria sul capo, liberare i capelli, respirare un po'. Lui si agita e
ribatte aggressivo.
Ma il caldo è troppo forte e la
donna per un attimo non pensa a leggi religiose e diktat di moda
musulmana ma solo a sentirsi meglio: si scopre il capo. E allora il
ragazzo non capisce più nulla: picchia selvaggaiemnte la moglie,
schiaffi, pugni, senza pensare neanche un momento al piccolo nel ventre
materno.
Una vicenda triste accaduta ieri
pomeriggio in via Crispi nel centro di Porto Empedocle dove la giovane
ha vissuto per anni senza curarsi della religione vestendo
all'occidentale e frequentando i ragazzi della città, con usi e costumi
occidentali, fino al matrimonio che, forse, è stato riparatore.
Alla
scena hanno assistito numerose persone. Alcune hanno anche tentato di
intervenire per impedire al giovane invasato di malmenare la sua donna
ma lui ha continuato minacciando anche i passanti. Dopo il pestaggio
l'egiziano è andato via. Poi è stato fermato dalla polizia. E' stato
identificato e denunciato per lesioni perosnali.
La
vittima è stata portata nel reparto di Ginecologia dell'ospedale
agrigentino "San Giovanni di Dio" dov'è tenuta sotto osservazione. I
medici vogliono monitorare il feto e capire se ha risentito delle
violente botte.
La coppia vive a Torino per motivi
di lavoro. Era rientrata a Porto Empedocle per una breve vacanza, e dopo
aver fatto visita ai genitori di lei, stava percorrendo via Crispi
quando si è scatenata la furia di matrice religiosa. "Non riuscivo a
respirare - ha raccontato la ventenne ai poliziotti - e ho chiesto a mio
marito di poter togliere il velo qualche minuto. Lui ha cominciato a
gridare arrabbiato. Ma io non potevo resistere e l'ho tolto. Lui mi ha
picchiata perché si è sentito offeso".
unionesarda.it
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