martedì 31 dicembre 2013
La Lettonia è entrata nell'euro
Pace all'anima loro!
Lo scopo finale della Massoneria: distruggere il Cristianesimo
Per raggiungere i propri scopi la Massoneria ha
come obiettivo finale la distruzione del Cristianesimo. Infatti il
messaggio cristiano ostacola il disegno massonico, in quanto essendo una
fede dogmatica, cioè che sostiene una Verità assoluta, impedisce di
realizzare l’uguaglianza tra le diverse religioni, attraverso il comune
rispetto dell’Essere Supremo, in favore di una religione universale.
Definire dunque il proselitismo “una solenne sciocchezza” come ha fatto Papa Francesco è un messaggio molto pericoloso perché rischia di annacquare l’importanza della diffusione corretta della fede cristiana. http://www.repubblica.it/cultura/2013/10/01/news/papa_francesco_a_scalfari_cos_cambier_la_chiesa-67630792/
Gesù Cristo la pensava in maniera differente…
Definire dunque il proselitismo “una solenne sciocchezza” come ha fatto Papa Francesco è un messaggio molto pericoloso perché rischia di annacquare l’importanza della diffusione corretta della fede cristiana. http://www.repubblica.it/cultura/2013/10/01/news/papa_francesco_a_scalfari_cos_cambier_la_chiesa-67630792/
Gesù Cristo la pensava in maniera differente…
Semi proibiti e nuovi vincoli per l'orticoltura: colpa dell'Ue, ovviamente
Semi proibiti e nuovi vincoli per l’orticoltura. L’11 dicembre è scaduto il termine che i deputati del Parlamento Europeo avevano per presentare emendamenti al testo con il quale la Commissione di Barroso intende introdurre una nuova regolamentazione per il mercato delle sementi. Un testo molto criticato dalle associazioni che raccolgono le realtà contadine di base che si battono per un’agricoltura sostenibile, per la libera circolazione dei semi e per la preservazione della biodiversità. Il nuovo regolamento, infatti, punta a sostituire 12 precedenti direttive europee. Secondo l’associazione europea “Seed Freedom”, sono in arrivo «condizioni ancora più limitative e ulteriore standardizzazione delle sementi». Lo scambio dei semi «conoscerà nuove restrizioni». Conseguenza: «Ciò che costituisce la base del nostro cibo diventerà parte di regole di mercato». Per le varietà locali, gli ortaggi rari e i frutti antichi, il nuovo regolamento «significherà barriere burocratiche ed economiche che saranno molto difficili da oltrepassare», mentre «diventerà più complicato anche l’accesso alle varietà biologiche».
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sabato 28 dicembre 2013
Viene quasi voglia di alzare le mani
Quando si espongono certi fatti, sopratutto riguardanti la situazione economica del paese, e quando si propongono soluzioni e correttivi, ma non si viene capiti.
Quando si dimostra che alcune scelte dei governi passati e di alcune amministrazioni pubbliche locali sono risultate ,non solo sbagliate ma anche assai dannose per l'economia, e non si viene capiti.
Ecco che alla luce di quanto sopra si alzano le mani ma non si deve pensare che questo sia un segno di resa: si alzano le mani per picchiare, forte, chi si ostina ad applaudire i vari centri commerciali, chi piange perché Ikea è lontana da casa, chi è triste perchè non c'è Mc Donald o perchè Decathlon ha aperto un punto vendita in un'altra città.
Queste persone che ignorano i danni fatti da chi ha permesso, sposando e accettando le direttive europee in materia commerciale, sono le stesse che inondano di commenti che applaudono la chiusura dei locali commerciali nei centri cittadini, convinti che i commercianti chiudono perché fanno prezzi troppo alti: questi commentatori, che evidentemente non sono persone che lavorano in regime di concorrenza (leale), sono quelli che facevano la ola quando i finanzieri o chi per loro chiedevano l'esibizione di scontrini a chi usciva dai negozi che loro avevano deciso di controllare .
Quando si dimostra che alcune scelte dei governi passati e di alcune amministrazioni pubbliche locali sono risultate ,non solo sbagliate ma anche assai dannose per l'economia, e non si viene capiti.
Ecco che alla luce di quanto sopra si alzano le mani ma non si deve pensare che questo sia un segno di resa: si alzano le mani per picchiare, forte, chi si ostina ad applaudire i vari centri commerciali, chi piange perché Ikea è lontana da casa, chi è triste perchè non c'è Mc Donald o perchè Decathlon ha aperto un punto vendita in un'altra città.
Queste persone che ignorano i danni fatti da chi ha permesso, sposando e accettando le direttive europee in materia commerciale, sono le stesse che inondano di commenti che applaudono la chiusura dei locali commerciali nei centri cittadini, convinti che i commercianti chiudono perché fanno prezzi troppo alti: questi commentatori, che evidentemente non sono persone che lavorano in regime di concorrenza (leale), sono quelli che facevano la ola quando i finanzieri o chi per loro chiedevano l'esibizione di scontrini a chi usciva dai negozi che loro avevano deciso di controllare .
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giovedì 26 dicembre 2013
Disagio
In questo mondo capita ,assai spesso, di sentirsi a disagio: guardando le vetrine con orologi da 2mila o da 13mila euro, oppure perché si percepisce come qualcosa di inutile ciò che si fa ogni giorno.
Certamente il disagio aumenta se ciò che si fa quotidianamente è anche dannoso: penso a chi svolge un lavoro ,che so, in banca e deve dire di no a un prestito, piuttosto che all'ufficiale giudiziario che deve pignorare i beni di un moroso.
Ecco che il disagio aumenta o diventa più tangibile, quando si capisce che il tempo passa e che si va incontro, magari fra 43 anni 6 mesi tre giorni 2 ore e 15 minuti, alla morte: certo che allora ,potresti dire, non te ne importa più niente, che saranno affari loro se si scannano come bestie.
Il punto è che oggi, come pure dieci anni fa, su questa valle di lacrime ci sei tu , io e milioni di altre persone: il punto è che ,evidentemente, per alcuni le cose vanno bene così, per altri so che addirittura vanno meglio ,mentre altri soffrono le pene dell'inferno.
E non è solo una questione che non hanno i soldi per comprarsi le Hogan o pagare le rate dell'auto, è che risulta difficile capire che cosa ci stanno a fare qui, su questa terra.
A parte mangiare e fare sesso, giocare o andare al mare, esaurite alcune incombenze come quelle alimentari e sessuali, che cosa resta?
Anche chi si isola, da buon anacoreta, riesce davvero a capire il senso della vita?
Poi possiamo parlare anche del senso della morte: ma ora è più importante capire perché una persona si trova qui, e se ha o meno da svolgere qualche compito particolare.
Non ho visto tante persone fare come ,si dice, fece san Francesco, ovvero abbandonare tutto per fare altro: ho visto gente derubata dallo stato, dalle banche, dai creditori, persone ridotte in miseria, e io sono una di queste.
Che cosa avrei potuto fare, sennò? Intanto continuando a lavorare avrei creato altri posti di lavoro, oltre a conservare il mio. Se avessi potuto iniziare il mio progetto, che è del 1995 (giusto per la cronaca), di certo la differenziazione nello smaltimento e riciclo degli arredi, insieme ad altre attività ad esso collegate, sarebbe credo ancora in piedi.
Ma le cose sono andate diversamente, nessuno ci ha creduto, le aree pip, industriali e artigianali, dove avevo presentato domanda sono ancora ferme: nessuno si è mai fatto vivo.
Ma anche in questo caso può essere lo scopo di una vita quello di ripulire ,ridare vita, recuperare qualcosa da oggetti e manufatti che stanno andando nelle discariche?
Certamente il disagio aumenta se ciò che si fa quotidianamente è anche dannoso: penso a chi svolge un lavoro ,che so, in banca e deve dire di no a un prestito, piuttosto che all'ufficiale giudiziario che deve pignorare i beni di un moroso.
Ecco che il disagio aumenta o diventa più tangibile, quando si capisce che il tempo passa e che si va incontro, magari fra 43 anni 6 mesi tre giorni 2 ore e 15 minuti, alla morte: certo che allora ,potresti dire, non te ne importa più niente, che saranno affari loro se si scannano come bestie.
Il punto è che oggi, come pure dieci anni fa, su questa valle di lacrime ci sei tu , io e milioni di altre persone: il punto è che ,evidentemente, per alcuni le cose vanno bene così, per altri so che addirittura vanno meglio ,mentre altri soffrono le pene dell'inferno.
E non è solo una questione che non hanno i soldi per comprarsi le Hogan o pagare le rate dell'auto, è che risulta difficile capire che cosa ci stanno a fare qui, su questa terra.
A parte mangiare e fare sesso, giocare o andare al mare, esaurite alcune incombenze come quelle alimentari e sessuali, che cosa resta?
Anche chi si isola, da buon anacoreta, riesce davvero a capire il senso della vita?
Poi possiamo parlare anche del senso della morte: ma ora è più importante capire perché una persona si trova qui, e se ha o meno da svolgere qualche compito particolare.
Non ho visto tante persone fare come ,si dice, fece san Francesco, ovvero abbandonare tutto per fare altro: ho visto gente derubata dallo stato, dalle banche, dai creditori, persone ridotte in miseria, e io sono una di queste.
Che cosa avrei potuto fare, sennò? Intanto continuando a lavorare avrei creato altri posti di lavoro, oltre a conservare il mio. Se avessi potuto iniziare il mio progetto, che è del 1995 (giusto per la cronaca), di certo la differenziazione nello smaltimento e riciclo degli arredi, insieme ad altre attività ad esso collegate, sarebbe credo ancora in piedi.
Ma le cose sono andate diversamente, nessuno ci ha creduto, le aree pip, industriali e artigianali, dove avevo presentato domanda sono ancora ferme: nessuno si è mai fatto vivo.
Ma anche in questo caso può essere lo scopo di una vita quello di ripulire ,ridare vita, recuperare qualcosa da oggetti e manufatti che stanno andando nelle discariche?
Prima noi
Quante volte abbiamo sentito, pensato o pronunciato quelle due parole, "prima noi"? Cioè, prima gli italiani, quelli che vivono qui, che hanno e vogliono mantenere viva la propria terra.
E per tante volte che abbiamo sentito, pensato o pronunciato quelle due parole, abbiamo dovuto sentire altri che ci tacciavano di razzismo, intolleranza, incomprensione.
Noi , penso, non siamo nè razzisti nè intolleranti: o meglio, non possiamo tollerare che nello stilare una graduatoria per posti di lavoro, per una casa, per progetti da finanziare e via dicendo, vengano inseriti e privilegiati, coloro che non sono nati qui, se pure lavorano qui mandano i soldi all'estero.
Così come abbiamo, assai spesso , a che fare con persone che qui non consumano, cioè non comprano se non l'indispensabile e ,quando comprano qualcosa, di norma è roba del discount o della grande distribuzione.
Ciò che mi viene difficile da accettare è che qualcuno, chissà perchè e per come, ha o avrebbe inserito delle norme che, effettivamente favoriscono, nell'elargire alcuni servizi, extracomunitari e stranieri in genere: in questa maniera , fatto 100, 70 oppure 80 sono per gli italiani, mentre 20 o 30 per chi non lo è.
In questa maniera si riduce, oltretutto, quanto sarebbe fruibile per chi è nato , vive e vuole o vorrebbe vivere qui.
Ma non solo: la cosa che dà fastidio, e l'ho pure come sapete sperimentata direttamente, è che chi in qualche maniera amministra o gestisce fondi (di vario genere e a vario titolo), in qualche maniera favorisce gli stranieri, li commisera, o per dirla più chiaramente li foraggia.
Ora che arriviamo ,qui in Sardegna almeno, a elezioni regionali, voglio vedere se ci sarà qualcuno che avrà la capacità e la forza di favorire i sardi o chi comunque se anche non è nato qui, ci vive e ci vuole vivere.
E non mi riferisco ai soliti che anelano a una, forse anche giusta , indipendenza, ma a chi "leggi alla mano", dice se e cosa si può fare e cosa , seppure desiderato e giusto, non si può.
Spero anch'io che siano finiti i tempi di prese per il naso, di persone che ,dopo che vanno a prendersi diecimila euro al mese, oltre a sparire e a non informare chi li ha eletti, allorchè rilasciano qualche timida intervista, mettono le mani avanti affermando che "i tempi per cambiare la normativa non ci sono" o che "si sono presentate altre priorità" , tipo bilanci e cose simili.
Ecco che di gente così non ce ne facciamo niente.
So bene che si possono adoperare frasi più forti ma sapere che come nazione, comune o regione , stanzi soldi per gli extracomunitari e ti dimentichi di chi è nato e vive qui, ecco che fa rabbia.
E per tante volte che abbiamo sentito, pensato o pronunciato quelle due parole, abbiamo dovuto sentire altri che ci tacciavano di razzismo, intolleranza, incomprensione.
Noi , penso, non siamo nè razzisti nè intolleranti: o meglio, non possiamo tollerare che nello stilare una graduatoria per posti di lavoro, per una casa, per progetti da finanziare e via dicendo, vengano inseriti e privilegiati, coloro che non sono nati qui, se pure lavorano qui mandano i soldi all'estero.
Così come abbiamo, assai spesso , a che fare con persone che qui non consumano, cioè non comprano se non l'indispensabile e ,quando comprano qualcosa, di norma è roba del discount o della grande distribuzione.
Ciò che mi viene difficile da accettare è che qualcuno, chissà perchè e per come, ha o avrebbe inserito delle norme che, effettivamente favoriscono, nell'elargire alcuni servizi, extracomunitari e stranieri in genere: in questa maniera , fatto 100, 70 oppure 80 sono per gli italiani, mentre 20 o 30 per chi non lo è.
In questa maniera si riduce, oltretutto, quanto sarebbe fruibile per chi è nato , vive e vuole o vorrebbe vivere qui.
Ma non solo: la cosa che dà fastidio, e l'ho pure come sapete sperimentata direttamente, è che chi in qualche maniera amministra o gestisce fondi (di vario genere e a vario titolo), in qualche maniera favorisce gli stranieri, li commisera, o per dirla più chiaramente li foraggia.
Ora che arriviamo ,qui in Sardegna almeno, a elezioni regionali, voglio vedere se ci sarà qualcuno che avrà la capacità e la forza di favorire i sardi o chi comunque se anche non è nato qui, ci vive e ci vuole vivere.
E non mi riferisco ai soliti che anelano a una, forse anche giusta , indipendenza, ma a chi "leggi alla mano", dice se e cosa si può fare e cosa , seppure desiderato e giusto, non si può.
Spero anch'io che siano finiti i tempi di prese per il naso, di persone che ,dopo che vanno a prendersi diecimila euro al mese, oltre a sparire e a non informare chi li ha eletti, allorchè rilasciano qualche timida intervista, mettono le mani avanti affermando che "i tempi per cambiare la normativa non ci sono" o che "si sono presentate altre priorità" , tipo bilanci e cose simili.
Ecco che di gente così non ce ne facciamo niente.
So bene che si possono adoperare frasi più forti ma sapere che come nazione, comune o regione , stanzi soldi per gli extracomunitari e ti dimentichi di chi è nato e vive qui, ecco che fa rabbia.
martedì 24 dicembre 2013
Mancanza di visione globale
Mi riferisco a siti che affrontano temi che spaziano dall'11/9 agli ufo ...e oltre.
E' quanto avviene circa le domande si misteri e sulle cose che, credo, ognuno di noi vuole sapere. E' anche vero, come sostengono in molti, che ciò che è importante per me, ad esempio il mistero della morte, per altri sia una questione ,se non irrilevante, quanto meno di poca importanza, e non debba campeggiare tra gli argomenti prioritari.
Tuttavia mi preme invece fa presente come sia assente qualcosa che inquadri tutti i principali argomenti che, possono, in una certa misura dirsi collegati o collegabili.
Partiamo dal mistero della vita, cui dovrebbe seguire quello che motiva la nostra razza come quella dominante rispetto agli altri animali e piante, per arrivare all'archeologia, alle piramidi, alle razze scomparse, fino al mistero della morte passando prima a interrogarsi se c'è vita in altri pianeti, all'universo infinito eccetera eccetera.
Tra gli eccetera inserirei ,ad esempio, i viaggi nel tempo, la magia, i fantasmi, le percezioni extrasensoriali, la durata stessa della vita e la guargione dalle malattie.
Ora ,giusto per non andare lontano, ricordo che alcuni luminari, hanno affermato che se ci fosse stata comunicazione tra le varie discipline scientifiche, il mondo ne avrebbe beneficiato dato che alcune scoperte e applicazioni tecnologiche sarebbero nate in anticipo.
Non so se ciò sarebbe stato un bene o un accelerazione verso la distruzione, ma sapere ciò che stanno facendo o hanno fatto gli altri in altre discipline, non farebbe male.
Auguri di buon natale.
E' quanto avviene circa le domande si misteri e sulle cose che, credo, ognuno di noi vuole sapere. E' anche vero, come sostengono in molti, che ciò che è importante per me, ad esempio il mistero della morte, per altri sia una questione ,se non irrilevante, quanto meno di poca importanza, e non debba campeggiare tra gli argomenti prioritari.
Tuttavia mi preme invece fa presente come sia assente qualcosa che inquadri tutti i principali argomenti che, possono, in una certa misura dirsi collegati o collegabili.
Partiamo dal mistero della vita, cui dovrebbe seguire quello che motiva la nostra razza come quella dominante rispetto agli altri animali e piante, per arrivare all'archeologia, alle piramidi, alle razze scomparse, fino al mistero della morte passando prima a interrogarsi se c'è vita in altri pianeti, all'universo infinito eccetera eccetera.
Tra gli eccetera inserirei ,ad esempio, i viaggi nel tempo, la magia, i fantasmi, le percezioni extrasensoriali, la durata stessa della vita e la guargione dalle malattie.
Ora ,giusto per non andare lontano, ricordo che alcuni luminari, hanno affermato che se ci fosse stata comunicazione tra le varie discipline scientifiche, il mondo ne avrebbe beneficiato dato che alcune scoperte e applicazioni tecnologiche sarebbero nate in anticipo.
Non so se ciò sarebbe stato un bene o un accelerazione verso la distruzione, ma sapere ciò che stanno facendo o hanno fatto gli altri in altre discipline, non farebbe male.
Auguri di buon natale.
venerdì 20 dicembre 2013
Orosei, operaio di 51 anni muore in una cava .E' stato schiacciato da due blocchi di marmo
Incidente sul lavoro in una cava di marmo a Orosei.
La
vittima è Charl Knap, 51 anni, di origini polacche. L'uomo, sposato e
padre di due figli, è stato schiacciato da due blocchi nella "Cava Marmi
Elena". L'incidente si è verificato intorno alle 6 e 30 del mattino.
L'operaio è morto sul colpo. Sul posto i carabinieri della stazione di
Orosei e della compagnia di Siniscola, diretti dal capitano Andrea
Senes, e un'ambulanza del 118.
fonte unionesarda.it
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Disoccupato e sfrattato si suicida impiccandosi sul balcone di casa
Il dramma a Torino: non lavorava da mesi ed era stato appena sfrattato
l'uomo di 50 anni che ieri sera si è tolto la vita. A lanciare l'allarme
è stato un vicino di casa
Redazione20 dicembre 2013
TORINO - Ha deciso di farla finita dopo la notifica dello sfratto, impiccandosi sul balcone di casa. Un uomo di cinquant'anni si è tolto la vita nel suo alloggio in via Borsi a Torino.
A trovarlo, con una corda intorno al collo, è stato il vicino di casa poche ore dopo che si era consumata la tragedia.
Avvisati e giunti sul posto, gli agenti di Polizia hanno subito ipotizzato che si potesse trattare di un suicidio. Indagando sulle cause che avrebbero spinto la vittima all'estremo gesto, si è scoperto che meno di 24 ore prima l'uomo aveva ricevuto una notifica di sfratto, che lo avrebbe costretto ad abbandonare l'alloggio in cui da tempo viveva. Il suicida era un operaio che non era mai riuscito a ottenere un contratto a tempo indeterminato, e da alcuni mesi era rimasto senza lavoro, non riuscendo a pagare l’affitto.
Davanti all'ufficiale giudiziario non aveva fatto alcuna scenata, ma era rimasto semplicemente in silenzio. Il cinquantenne non ce l'ha fatta però ad abbandonare il suo appartamento e ha preferito farla finita. (da TorinoToday)
http://www.today.it/citta/suicidio-torino-via-borsi-disoccupato.html
Redazione20 dicembre 2013
TORINO - Ha deciso di farla finita dopo la notifica dello sfratto, impiccandosi sul balcone di casa. Un uomo di cinquant'anni si è tolto la vita nel suo alloggio in via Borsi a Torino.
A trovarlo, con una corda intorno al collo, è stato il vicino di casa poche ore dopo che si era consumata la tragedia.
Avvisati e giunti sul posto, gli agenti di Polizia hanno subito ipotizzato che si potesse trattare di un suicidio. Indagando sulle cause che avrebbero spinto la vittima all'estremo gesto, si è scoperto che meno di 24 ore prima l'uomo aveva ricevuto una notifica di sfratto, che lo avrebbe costretto ad abbandonare l'alloggio in cui da tempo viveva. Il suicida era un operaio che non era mai riuscito a ottenere un contratto a tempo indeterminato, e da alcuni mesi era rimasto senza lavoro, non riuscendo a pagare l’affitto.
Davanti all'ufficiale giudiziario non aveva fatto alcuna scenata, ma era rimasto semplicemente in silenzio. Il cinquantenne non ce l'ha fatta però ad abbandonare il suo appartamento e ha preferito farla finita. (da TorinoToday)
http://www.today.it/citta/suicidio-torino-via-borsi-disoccupato.html
domenica 15 dicembre 2013
Desiderio di suicidio
Diceva bene chi indica che numerosi italiani sono infelici: aggiungo che sono anche tristi, con poche speranze di diventare felici o comunque con voglia di fare , di cambiare.
Nel mio caso personale sento di poter dire che "la mia parte l'ho fatta": ho contribuito a procreare, ho nel bene e nel male una famiglia, ho creato posti di lavoro e trovato lavoro a chi non ne aveva, ho dato e dò consigli e pareri a chi me li chiede, ho soddisfatto anche miei desideri sessuali (non tutti forse, ma più della norma).
Una cosa che non ho fatto e di cui ho rimpianto è di non avere avuto la seconda possibilità, e di non essere riuscito ad entrare in politica: nel primo caso mi fa rabbia che dopo il fallimento non ho potuto riprendere il lavoro, il mio lavoro.
Per la politica , è vero che non ho mai provato nè chiesto di candidarmi e non ho nemmeno mai frequentato, da maggiorenne almeno, nessuna sede di partito: è il rammarico minore.
Ora debbo dire che mi sono rotto i coglioni, mi sento infastidito, amareggiato e senza più carica , senza forze: per cui se avessi la possibilità mi ritirerei a vita privata e, avendo soldi, curerei un orticello, andrei a cercare funghi.
Ma non posso permettermelo, per cui farla finita sarebbe la cosa migliore.
Ci penserò.
Ovviamente nel mio caso si parlerebbe di persona debole: in verità il non aver la possibilità della seconda opportunità, di non ricevere ascolto da parte delle autorità preposte, il no delle banche , l'assenza di tutela da presunte associazione di categoria, nonchè le persone che ti ignorano...ecco che motivi per togliersi di mezzo ce ne sono.
Nel mio caso personale sento di poter dire che "la mia parte l'ho fatta": ho contribuito a procreare, ho nel bene e nel male una famiglia, ho creato posti di lavoro e trovato lavoro a chi non ne aveva, ho dato e dò consigli e pareri a chi me li chiede, ho soddisfatto anche miei desideri sessuali (non tutti forse, ma più della norma).
Una cosa che non ho fatto e di cui ho rimpianto è di non avere avuto la seconda possibilità, e di non essere riuscito ad entrare in politica: nel primo caso mi fa rabbia che dopo il fallimento non ho potuto riprendere il lavoro, il mio lavoro.
Per la politica , è vero che non ho mai provato nè chiesto di candidarmi e non ho nemmeno mai frequentato, da maggiorenne almeno, nessuna sede di partito: è il rammarico minore.
Ora debbo dire che mi sono rotto i coglioni, mi sento infastidito, amareggiato e senza più carica , senza forze: per cui se avessi la possibilità mi ritirerei a vita privata e, avendo soldi, curerei un orticello, andrei a cercare funghi.
Ma non posso permettermelo, per cui farla finita sarebbe la cosa migliore.
Ci penserò.
Ovviamente nel mio caso si parlerebbe di persona debole: in verità il non aver la possibilità della seconda opportunità, di non ricevere ascolto da parte delle autorità preposte, il no delle banche , l'assenza di tutela da presunte associazione di categoria, nonchè le persone che ti ignorano...ecco che motivi per togliersi di mezzo ce ne sono.
nuova proposta choc del duo Turco Kyenge: riservare il 10% dei posti dirigenziali agli immigrati
ANSA)
– ROMA, 14 DIC – Quote anche per gli immigrati, per favorire il loro
accesso ai “gradi alti” della società: è la proposta che la Fondazione
Nilde Iotti ha lanciato oggi, nel corso della cerimonia del Premio
Melograno 2013 al Maxxi di Roma.
“E’
tempo di prevedere una quota di almeno il 10% per gli immigrati negli
organismi di partiti, sindacati, associazioni e imprese” ha detto la
presidente della Fondazione, Livia Turco. E anche il ministro per
l’Integrazione Cècile Kyenge, italiana ma di nascita congolese, ha
sottolineato la necessità di uno “stimolo” su questo tema. “Un po’ come è
successo con le quote rosa per le donne – ha spiegato il ministro –
bisogna agevolare l’inclusione”.
Sono
seguite polemiche dopo la “creativa” proposta di Livia Turco (Pd) che
chiede di destinare una quota del 10 per cento agli immigrati per i
posti dirigenziali per sindacati, partiti e aziende. Ovviamente, la
proposta è stata subito accolta dal ministro Cecile Kyenge. «Ogni giorno
esponenti di questo governo ne inventano una per far arrabbiare la
gente – ha detto Patrizia Bisinella, senatore della Lega Nord -.
L’ultima trovata delle punte di Renzi in fatto di immigrazione –
Turco-Kyenge- è imbarazzante. Forse non sanno che il Paese sta cercando
di evolversi e di passare da un sistema clientelare e assistenzialista
(come quello delle quote) a un sistema meritocratico. Con
l’esasperazione raggiunta dalla gente in questo stato capace di essere
solo vessatorio, manca anche questa trovata per far saltare un sistema
sociale già al collasso. Mi auguro che dal Pd si smarchino da questa
folle proposta».
sabato 14 dicembre 2013
Nella guerra del futuro non ci saranno vincitori
Serghei Duz, Redazione Online
Nel suo Appello al Parlamento il presidente russo Vladimir Putin ha toccato il tema di un pronto attacco disarmante. Secondo le sue parole, Mosca sta seguendo con attenzione i rispettivi piani e nessuno deve farsi delle illusioni riguardanti la possibilità di ottenere la supremazia militare sulla Russia.
Si tratta della concezione americana PGS, Prompt Global Strike (Pronto Attacco Globale). L'idea principale è di poter avere la possibilità di sferrare un attacco non-nucleare in qualsiasi punto del globo terrestre non oltre 60 minuti dopo aver preso la decisione.
La concezione PGS prevede l'impiego delle più moderne tecnologie. Di quelle già conosciute – missili balistici intercontinentali con cariche attive da guerra non-nucleari ad alta precisione. Dei moderni – sistemi ipersonici d'attacco e armi cinetiche. Sono perni resistenti alla fusione fabbricati di volframio e lunghi alcuni metri, lanciati con alta precisione da un'orbita circumterrestre. Delle tecnologie del futuro – mezzi della neutralizzazione a distanza delle cariche nucleari dell'avversario basati sulla fisica di alte tecnologie.
Nel suo Appello al Parlamento il presidente russo Vladimir Putin ha toccato il tema di un pronto attacco disarmante. Secondo le sue parole, Mosca sta seguendo con attenzione i rispettivi piani e nessuno deve farsi delle illusioni riguardanti la possibilità di ottenere la supremazia militare sulla Russia.
Si tratta della concezione americana PGS, Prompt Global Strike (Pronto Attacco Globale). L'idea principale è di poter avere la possibilità di sferrare un attacco non-nucleare in qualsiasi punto del globo terrestre non oltre 60 minuti dopo aver preso la decisione.
La concezione PGS prevede l'impiego delle più moderne tecnologie. Di quelle già conosciute – missili balistici intercontinentali con cariche attive da guerra non-nucleari ad alta precisione. Dei moderni – sistemi ipersonici d'attacco e armi cinetiche. Sono perni resistenti alla fusione fabbricati di volframio e lunghi alcuni metri, lanciati con alta precisione da un'orbita circumterrestre. Delle tecnologie del futuro – mezzi della neutralizzazione a distanza delle cariche nucleari dell'avversario basati sulla fisica di alte tecnologie.
giovedì 12 dicembre 2013
Tasse? "Lo Stato italiano è bastardo". Le dure parole del parroco di Iglesias
A
Carbonia e Iglesias arrivano le cartelle Tares e il parroco del
quartiere di Serra Perdosa scende in campo contro le troppe tasse.
Contro
la valanga di tasse in arrivo a Natale scende in campo anche il parroco
della chiesa di San Pio X di Serra Pedrosa, il quartiere popolare di
Iglesias, con un duro attacco sul suo profilo Facebook allo Stato
italiano: "Che tristezza - scrive il parroco sulla sua bacheca - anche
se offensivo e maleducato ritengo ancora di più ad oggi che lo "STATO
ITALIANO E' BASTARDO!!!!" Famiglie disperate che nel tempo del Natale
dovranno pagare la seconda pesante rata della Tares e altre sorprese in
arrivo nel 2014!!! Nella nostra terra manca il lavoro, manca tutto e si
continua a chiedere soldi ai cittadini che vivono nella fame e di sole
pensioni e senza ricevere neppure servizi !!!".
E poi giù una valanga di commenti degli amici e dei conoscenti di don Giorgio.
In
questi giorni i cittadini di Carbonia e Iglesias stanno ricevendo le
cartelle della Tares, con aumenti anche del 100 per cento rispetto allo
scorso anno.
I dettagli della notizia oggi in edicola con L'Unione Sarda nell'articolo di Andrea Scano e Miriam Cappa.
Persone cattive d'animo e menefreghiste
Quel tipo di persone, purtroppo, esistono: ieri ho visto un servizio a "la gabbia" in cui si vedevano numerosi appartamenti, la cui gestione affittuaria dovrebbe essere, salvo errore, comunale, sfitti da anni e non assegnati.
Idem come sopra succede qui da noi , in Sardegna, dove una buona parte di questi immobili è gestita dalla regione sarda: l'altro ieri, ad esempio, una signora single con figlia a carico, a Siliqua, è stata sfrattata e l'appartamento chiuso.
Per continuare su questi temi, sabato prossimo a Pisa, davanti al comune ci sarà una manifestazione i cui temi saranno, oltre il lavoro anche quello di immobili sfitti e non assegnati.
A Sant'Antioco, in Sardegna, ci sono ancora persone che vivono in alloggi provvisori ,da anni oramai, e soltanto perché alcune situazioni non vengono sbloccate: trattasi in alcuni casi dei soliti fondi, in altri di controversie con chi deve edificarle.
Idem come sopra succede qui da noi , in Sardegna, dove una buona parte di questi immobili è gestita dalla regione sarda: l'altro ieri, ad esempio, una signora single con figlia a carico, a Siliqua, è stata sfrattata e l'appartamento chiuso.
Per continuare su questi temi, sabato prossimo a Pisa, davanti al comune ci sarà una manifestazione i cui temi saranno, oltre il lavoro anche quello di immobili sfitti e non assegnati.
A Sant'Antioco, in Sardegna, ci sono ancora persone che vivono in alloggi provvisori ,da anni oramai, e soltanto perché alcune situazioni non vengono sbloccate: trattasi in alcuni casi dei soliti fondi, in altri di controversie con chi deve edificarle.
lunedì 9 dicembre 2013
Perché senza risposta
Tante volte leggendo dei post perché nessuno dei miei dubbi fosse presente nei vari ,e talvolta numerosi, commenti.
Prendiamo il male del secolo, il cancro: come mai i vari ricchi e famosi, non ricorrono alle cure dei vari Di Bella o comunque alternative? E se è vera la prevenzione o lo stile di vita, come mai nonostante alcuni di questi vip conducano una vita, non dico morigerata ma comunque distante da stravizi, incappano come altri comuni mortali in queste disgrazie?
Pensavo che chi può, pagando, e pagando bene, richiedere l'ausilio di luminari alternativi, dovrebbe farlo: se dovesse succedere a me, potendo, pagherei per restare in vita e ,sopratutto, per non soffrire.
C'è poi la questione delle scie chimiche: e anche in questo caso mi chiedevo se mai qualcuno si fosse preso la briga di rivedere, in film datati, in vecchi filmati (anche familiari, tipo super8 o vhs) ,o in quadri e dipinti, qualcosa che si possa avvicinare o perfino essere una scia chimica.
Anche in questo caso, nisba: nessuno che avesse idee simili alle mie.
Altra questione riguarda i dati che vanno a finire nelle centrali rischi, nonchè quelli cartacei vecchi di anni: come mai nessuno si prende a cuore la sorte di persone che vengono iscritte nei libri neri e ci rimangono vita natural durante? E perché nessuno vieta l'uso di questi dati, la loro conservazione (cartaceo) in archivi digitali o tradizionali?
Parlando di protesti e falliti: avete sentito qualche politico che si è fatto paladino di queste migliaia di persone e delle loro famiglie?
Prendiamo il male del secolo, il cancro: come mai i vari ricchi e famosi, non ricorrono alle cure dei vari Di Bella o comunque alternative? E se è vera la prevenzione o lo stile di vita, come mai nonostante alcuni di questi vip conducano una vita, non dico morigerata ma comunque distante da stravizi, incappano come altri comuni mortali in queste disgrazie?
Pensavo che chi può, pagando, e pagando bene, richiedere l'ausilio di luminari alternativi, dovrebbe farlo: se dovesse succedere a me, potendo, pagherei per restare in vita e ,sopratutto, per non soffrire.
C'è poi la questione delle scie chimiche: e anche in questo caso mi chiedevo se mai qualcuno si fosse preso la briga di rivedere, in film datati, in vecchi filmati (anche familiari, tipo super8 o vhs) ,o in quadri e dipinti, qualcosa che si possa avvicinare o perfino essere una scia chimica.
Anche in questo caso, nisba: nessuno che avesse idee simili alle mie.
Altra questione riguarda i dati che vanno a finire nelle centrali rischi, nonchè quelli cartacei vecchi di anni: come mai nessuno si prende a cuore la sorte di persone che vengono iscritte nei libri neri e ci rimangono vita natural durante? E perché nessuno vieta l'uso di questi dati, la loro conservazione (cartaceo) in archivi digitali o tradizionali?
Parlando di protesti e falliti: avete sentito qualche politico che si è fatto paladino di queste migliaia di persone e delle loro famiglie?
Sentinelle in Piedi aggredite a Bergamo
Dalle parole si passa ai fatti. La legge
sull’omofobia non è ancora stata approvata e già abbiamo potuto
assistere a numerosi i casi di aggressione verbale e mediatica nei
confronti di chi chiede la libertà di poter affermare, senza
discriminare nessuno, che la famiglia è quella composta da un uomo e una
donna.
Ma mai fino ad ora si era passato ai fatti: vegliare in difesa della libertà di espressione può ora portare persino a rischiare seriamente la propria incolumità. Succede a Bergamo, dove una veglia pacifica e silenziosa delle “Sentinelle in piedi” a favore della libertà di espressione e contro il ddl Scalfarotto è stata aggredita da un gruppo di ragazzi dei centri sociali: solo il pronto intervento della polizia è riuscito a evitare il pestaggio.
Ma mai fino ad ora si era passato ai fatti: vegliare in difesa della libertà di espressione può ora portare persino a rischiare seriamente la propria incolumità. Succede a Bergamo, dove una veglia pacifica e silenziosa delle “Sentinelle in piedi” a favore della libertà di espressione e contro il ddl Scalfarotto è stata aggredita da un gruppo di ragazzi dei centri sociali: solo il pronto intervento della polizia è riuscito a evitare il pestaggio.
venerdì 6 dicembre 2013
Per qualche euro in più !
Che ci siano persone attaccate al denaro, non è una cosa di oggi , ma che con la scusa di offrire un servizio migliore e un prezzo più vantaggioso per i clienti si operi in modo da eliminare alcuni elementi della "filiera", beh mi lascia un po' perplesso.
Mi riferisco, per andare al sodo, a chi opera vendite on line by passando il negoziante che, a sua volta, by passa l'agente di commercio: succede infatti che alcuni mobilieri italiani, con ragioni tutte discutibili, abbiano deciso di fare a meno di alcune figure storiche e spesso bistrattate, come il rappresentante o l'arredatore degli showroom ad esempio, abbattendo o riducendo dei costi.
Essendosi riuniti in un consorzio hanno logicamente fatto leva sul numero di articoli che possono "ordinare" nell'arco di un mese o di un trimestre.
Mi riferisco, per andare al sodo, a chi opera vendite on line by passando il negoziante che, a sua volta, by passa l'agente di commercio: succede infatti che alcuni mobilieri italiani, con ragioni tutte discutibili, abbiano deciso di fare a meno di alcune figure storiche e spesso bistrattate, come il rappresentante o l'arredatore degli showroom ad esempio, abbattendo o riducendo dei costi.
Essendosi riuniti in un consorzio hanno logicamente fatto leva sul numero di articoli che possono "ordinare" nell'arco di un mese o di un trimestre.
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giovedì 5 dicembre 2013
Ricevo e pubblico
Roma, venerdì 6 dicembre, alle ore 20,30, a Garbatella. Operazioni di "falsa bandiera" e tecniche di destabilizzazione della Repubblica italiana. Al cuore della dipendenza. Ne parliamo con Stefania Limiti. Info qui: http://indipendenza.lightbb.
Qui l'evento su facebook: https://www.facebook.com/
Reggio Emilia, venerdì 13 dicembre, alle ore 21. Spirale del debito, crisi economica indotta, finalità geopolitiche. Capire perché e come uscirne. Info qui: http://indipendenza.lightbb.
Qui l'evento su facebook: https://www.facebook.com/
Partecipate e divulgate
(se vi interessa e vi va, ovviamente)
mercoledì 4 dicembre 2013
Il tribunale per crimini di guerra di Kuala Lumpur condanna Israele
Il 25 Novembre 2013, al termine della seconda
sessione del processo: Palestinesi contro lo stato di Israele e il
generale Amos Yaron, il Tribunale per crimini di guerra di Kuala Lumpur
emette sentenza di condanna di entrambi gli imputati. I crimini
esaminati iniziano dagli anni '40, espongono in dettaglio il massacro di
Sabra e Chatila, quando le truppe israeliane erano comandate da Yaron,
l'operazione Piombo Fuso su Gaza, ed arrivano fino a oggi: furto
dell'acqua, arresti arbitrari, negazione del vitto, detenzioni illegali.
venerdì 29 novembre 2013
E il tempo è volato
Come sappiamo quasi tutti, non si ha idea reale del tempo che passa quando dormiamo: ma chiunque di noi ha atteso una persona che ritarda o, peggio che mai è in attesa di una risposta, di un verdetto, o di sapere qualcosa che è importante, ecco che i minuti diventano lunghi come ore.
Tuttavia se ci guardiamo indietro , sopratutto quando abbiamo superato una certa età, nel mio caso i 50, ci rendiamo conto che il tempo è volato.
Ma c'è un'altra cosa che , almeno a me, preoccupa e che forse riguarda anche altre persone: e si tratta delle cose che avrei voluto fare ,e non ho fatto.
E le cose che ancora potrei fare e che vorrei fare.
Tuttavia se ci guardiamo indietro , sopratutto quando abbiamo superato una certa età, nel mio caso i 50, ci rendiamo conto che il tempo è volato.
Ma c'è un'altra cosa che , almeno a me, preoccupa e che forse riguarda anche altre persone: e si tratta delle cose che avrei voluto fare ,e non ho fatto.
E le cose che ancora potrei fare e che vorrei fare.
giovedì 21 novembre 2013
Per alcuni sì, per altri no
Se qualcuno ha provato nella propria vita , per necessità o meno, a chiedere un favore o una cortesia, avrà notato come questa sia stata riservata ad altri e non a lui: o anche il contrario, cioè avrà avuto soddisfazione e visto negare il piacere ad altri.
Oggi accade lo stesso, nel senso che leggendo i commenti sulle vicende che hanno colpito il nordest della mia regione, la Sardegna, non posso non osservare come alcuni tessano elogi riguardo a chi, giustamente, si è rimboccato le maniche per rimettere, nel più breve tempo possibile, le cose a posto.
Oggi accade lo stesso, nel senso che leggendo i commenti sulle vicende che hanno colpito il nordest della mia regione, la Sardegna, non posso non osservare come alcuni tessano elogi riguardo a chi, giustamente, si è rimboccato le maniche per rimettere, nel più breve tempo possibile, le cose a posto.
Sabato 23 novembre a Bologna
Bologna, 23 novembre. Debito, crisi indotta, sovranità.
Cause e via d'uscita. Le ragioni di "Indipendenza" - c/o il Ristorante
Lacapagira via della Grada 6/B, Bologna Centro, dalle ore 14,30
Qui l'evento su facebook: https://www.facebook.com/ events/213201098862694/
Qui sul forum di "Indipendenza": http://indipendenza.lightbb. com/t1148-bologna-23-novembre- debito-crisi-indotta-sovranita
Partecipa e divulga.
Qui l'evento su facebook: https://www.facebook.com/
Qui sul forum di "Indipendenza": http://indipendenza.lightbb.
Partecipa e divulga.
martedì 19 novembre 2013
I famosi posti di lavoro che non si vogliono creare
Si tratta dei posti di lavoro che da Gustavo Piga a Maurizio Blondet, dal sottoscritto a Vittorio Sgarbi, sono stati individuati nel settore turistico con riferimento a musei, siti archeologici, beni artistici.
Altri posti di lavoro si possono creare se si decide di sistemare il dissesto idrogeologico, monitorando il territorio ma intervenendo nel ripristino o comunque mettendo in sicurezza le aree interessate da questi fenomeni e devastate dall'attività e lasciate nell'incuria dall'uomo.
Purtroppo sono parole e nei fatti si deve vivere nel terrore che quando si vede qualcosa come ciò cui abbiamo assistito ieri in Sardegna, ma nell'anno passato è stata la volta della Toscana e della Liguria, c'è poco da aggiungere all'accusa di menefeghismo che alberga in chi è al governo.
Parole dure? Certo se si pensa ai numeri verdi e all'invio di denaro e di tecnici e aiuti umanitari nelle aree oltre confine colpite da sismi, tifoni o calamità naturali in genere, e si lascia il proprio territorio nello stato in cui lo possiamo vedere nei filmati o ,per i più coraggiosi e per i volontari, di persona.
Possiamo rivotare persone che non hanno a cuore la nazione? No.
Possiamo credere che siccome non ci sono soldi per la manutenzione del territorio le cose devono restare così come sono,mentre i miliardi per le banche per le superpensioni ci sono e si trovano? No, non dobbiamo credere a chi nella scala dei valori mette al primo posto i soldi da dare alle banche e all'Europa, a chi fa spot per mandare aiuti all'estero mentre in Emilia, in Toscana , in Abruzzo e in altre regioni (ricordiamo il Veneto di alcuni anni fa o abbiamo dimenticato?) le cose le hanno fatte i cittadini e senza o con scarso aiuto da parte dello stato?
Ecco che se apriamo gli occhi possiamo vedere chi non votare ma, purtroppo, non vediamo nessuno che si prenda a cuore la nazione.
Altri posti di lavoro si possono creare se si decide di sistemare il dissesto idrogeologico, monitorando il territorio ma intervenendo nel ripristino o comunque mettendo in sicurezza le aree interessate da questi fenomeni e devastate dall'attività e lasciate nell'incuria dall'uomo.
Purtroppo sono parole e nei fatti si deve vivere nel terrore che quando si vede qualcosa come ciò cui abbiamo assistito ieri in Sardegna, ma nell'anno passato è stata la volta della Toscana e della Liguria, c'è poco da aggiungere all'accusa di menefeghismo che alberga in chi è al governo.
Parole dure? Certo se si pensa ai numeri verdi e all'invio di denaro e di tecnici e aiuti umanitari nelle aree oltre confine colpite da sismi, tifoni o calamità naturali in genere, e si lascia il proprio territorio nello stato in cui lo possiamo vedere nei filmati o ,per i più coraggiosi e per i volontari, di persona.
Possiamo rivotare persone che non hanno a cuore la nazione? No.
Possiamo credere che siccome non ci sono soldi per la manutenzione del territorio le cose devono restare così come sono,mentre i miliardi per le banche per le superpensioni ci sono e si trovano? No, non dobbiamo credere a chi nella scala dei valori mette al primo posto i soldi da dare alle banche e all'Europa, a chi fa spot per mandare aiuti all'estero mentre in Emilia, in Toscana , in Abruzzo e in altre regioni (ricordiamo il Veneto di alcuni anni fa o abbiamo dimenticato?) le cose le hanno fatte i cittadini e senza o con scarso aiuto da parte dello stato?
Ecco che se apriamo gli occhi possiamo vedere chi non votare ma, purtroppo, non vediamo nessuno che si prenda a cuore la nazione.
lunedì 18 novembre 2013
Da nessuno, nessuna proposta - 2
A tutti quelli cui nessuno pensa, intendo dire i commercianti e gli artigiani, per esempio, occorre aggiungere gli insegnanti, gli agricoltori e i pastori, nonché i pescatori e altre categorie di lavoratori di solito bistrattate.
Se di alcuni ci si ricorda solo quando muoiono durante il lavoro, ad esempio gli agricoltori o i pescatori, altri tipo gli insegnanti sono stati definiti lavativi, e vengono visti come troppo pagati rispetto al poco che fanno.
Logicamente è un'opinione che non condivido, anzi il loro stipendio dovrebbe essere aumentato e la possibilità di aggiornarsi o promuovere e realizzare programmi didattici alternativi, deve essere consentito e incentivato: è dalla formazione dei giovani che dipende il futuro della nazione.
Ma siccome viviamo il presente, c'è da realizzare un programma di interventi che consenta di riprendere a poter vivere: le persone devono avere piacere di stare al mondo e non soltanto sperare che le cose, chissà come, cambino in meglio.
Quanti anni dobbiamo aspettare e sperare? Certo che se i media continuano a inseguire solo i casi di baby squillo e a parlare di Silvio e company, allora ci vorrà molto tempo.
Se di alcuni ci si ricorda solo quando muoiono durante il lavoro, ad esempio gli agricoltori o i pescatori, altri tipo gli insegnanti sono stati definiti lavativi, e vengono visti come troppo pagati rispetto al poco che fanno.
Logicamente è un'opinione che non condivido, anzi il loro stipendio dovrebbe essere aumentato e la possibilità di aggiornarsi o promuovere e realizzare programmi didattici alternativi, deve essere consentito e incentivato: è dalla formazione dei giovani che dipende il futuro della nazione.
Ma siccome viviamo il presente, c'è da realizzare un programma di interventi che consenta di riprendere a poter vivere: le persone devono avere piacere di stare al mondo e non soltanto sperare che le cose, chissà come, cambino in meglio.
Quanti anni dobbiamo aspettare e sperare? Certo che se i media continuano a inseguire solo i casi di baby squillo e a parlare di Silvio e company, allora ci vorrà molto tempo.
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Da nessuno, nessuna proposta
Se non ci avete fatto caso i media, e credo anche il web, non presenta niente di nuovo a livello di proposte, non dico per uscire dalla crisi, ma per migliore la qualità della vita dei cittadini italiani.
Quando c'è qualche cosa di nuovo, questa riguarda le aziende che devono esportare ma non tocca minimamente gli interessi dei piccoli commercianti o degli artigiani ,che vedono sempre più di rado clienti.
In sostanza nessuno parla di diminuire l'iva, nè di rinegoziare i debiti verso lo stato, intesi come cartelle esattoriali ,tasse o multe che siano: a mio parere sarebbe indispensabile permettere di mettersi in regola con nuove regole e senza che queste ultime siano dei cappi al collo.
Giustamente c'è chi ha osservato che è inutile diliuire in 120 mesi un debito verso Equitalia, quando non si ha un reddito: e chi conosce la procedura per ottenere questa dilazione sa bene che per ottenerla è necessario dimostrare di possedere determinati requisiti.
Chi come me è pratico o conosce il fallimento, sa che numerosi falliti non avevano, ad esempio, la contabilità in ordine, e ciò ha impedito loro di usufruire di alcuni meccanismi che avrebbero impedito il fallimento stesso o almeno di far valere la cessazione dell'attività stessa entro i termini che impediscono la dichiarazione di fallimento.
Detto ciò fa rabbia vedere che non esiste nessun progetto atto a restituire alle città le attività commerciali e artigianali: logicamente con qualcosa al passo coi tempi.
Pare che le uniche attività gradite ai comuni e allo stato siano quelle degli extracomunitari,e a seconda delle aree geografiche privilegiano i cinesi.
Anche qui a Cagliari proliferano i parrucchieri e ,recentemente, anche le sartorie: queste prima erano inglobate nei negozi di abbigliamento,ma per creare delle vere e proprie strade occupate solo da attività gestite dai cinesi ecco che prendere in affitto e occupare un'altra vetrina, fa parte di una strategia ben precisa.
Ma di questi problemi importa poco o niente.
Quando c'è qualche cosa di nuovo, questa riguarda le aziende che devono esportare ma non tocca minimamente gli interessi dei piccoli commercianti o degli artigiani ,che vedono sempre più di rado clienti.
In sostanza nessuno parla di diminuire l'iva, nè di rinegoziare i debiti verso lo stato, intesi come cartelle esattoriali ,tasse o multe che siano: a mio parere sarebbe indispensabile permettere di mettersi in regola con nuove regole e senza che queste ultime siano dei cappi al collo.
Giustamente c'è chi ha osservato che è inutile diliuire in 120 mesi un debito verso Equitalia, quando non si ha un reddito: e chi conosce la procedura per ottenere questa dilazione sa bene che per ottenerla è necessario dimostrare di possedere determinati requisiti.
Chi come me è pratico o conosce il fallimento, sa che numerosi falliti non avevano, ad esempio, la contabilità in ordine, e ciò ha impedito loro di usufruire di alcuni meccanismi che avrebbero impedito il fallimento stesso o almeno di far valere la cessazione dell'attività stessa entro i termini che impediscono la dichiarazione di fallimento.
Detto ciò fa rabbia vedere che non esiste nessun progetto atto a restituire alle città le attività commerciali e artigianali: logicamente con qualcosa al passo coi tempi.
Pare che le uniche attività gradite ai comuni e allo stato siano quelle degli extracomunitari,e a seconda delle aree geografiche privilegiano i cinesi.
Anche qui a Cagliari proliferano i parrucchieri e ,recentemente, anche le sartorie: queste prima erano inglobate nei negozi di abbigliamento,ma per creare delle vere e proprie strade occupate solo da attività gestite dai cinesi ecco che prendere in affitto e occupare un'altra vetrina, fa parte di una strategia ben precisa.
Ma di questi problemi importa poco o niente.
domenica 17 novembre 2013
I dimenticati
Chi si ricorda dei vari disastri ambientali, delle calamità naturali, che hanno colpito ieri quella regione, l'altro ieri quell'altra? E chi si ricorda delle aree geografiche colpite da tsunami o terremoti, da inondazioni o carestie, da guerre o attentati? E quanti di noi hanno inviato sms, fatto collette alimentari e non, raccolto vestiario e medicinali?E poi cosa è successo? Ve lo dico io anche se credo già lo sappiate: non è successo proprio niente. La cosa che però a me personalmente dà molto fastidio, anzi fa incazzare, è vedere e sapere che le autorità italiane spendono parole in cui promettono denaro e aiuti per le popolazioni colpite da calamità. Il fatto è che di solito queste promesse di aiuto sono rivolte alle popolazioni di nazioni straniere. E per noi italiani che cosa c'è? Per le nostre scuole, le strade, le infrastrutture, le ditte che chiudono, le persone che si suicidano per la crisi? Sembra quasi che gli italiani siano cittadini di serie B o C. Del resto si pensa ai centri di accoglienza per gli immigrati, si parla del loro sfruttamento,della loro integrazione, del rispetto delle tradizioni altrui, dello ius soli, di come reperire soldi per loro, ma del negozio italiano che chiude, che fallisce, della riduzione di tasse, dell'accesso al credito, niente di niente.
giovedì 14 novembre 2013
Tutti contro tutti : in risposta ad alcuni rivenditori di mobili della Sicilia
Premetto che mi baso su una segnalazione comparsa sul GDA Giornale dell'arredamento edito dalla Rima Edizioni, del settembre 2013, pubblicato nella rubrica "spazio libero". Cosa è successo? Siccome non so se ci sia o meno il copyright, sintetizzo e scrivo ciò che ho capito, che poi è un classico nel settore arredamento. I rivenditori di mobili siciliani si lamentano che alcuni agenti e rappresentanti di commercio, attraverso studi di progettazione e architettura d'interni, intercettino clienti che normalmente si rivolgerebbero al negozio tradizionale. Per questo motivo hanno scritto ad alcune aziende più rappresentative per segnalare il fatto, che si protrae da tempo,e perché vi pongano rimedio. Il punto è che i negozianti dovrebbero lamentarsi anche di ciò che avviene nel web, dove ci sono alcuni siti aziendali in cui le aziende produttrici vendono direttamente, effettuano preventivi al cliente finale; così come ci sono portali dedicati al mobile e che con la scusa della divulgazione vendono direttamente o attraverso finti outlet o indirizzando i nominativi verso alcuni negozi "privilegiati". O ancora come non dimenticare le volte che gli agenti di commercio segnalano o accompagnano o presentano dei potenziali clienti, fiduciosi che il rivenditore proporrà i mobili che l'agente rappresenta per poi scoprire che il negoziante ha venduto mobili della concorrenza? O come,e per esperienza diretta, non ricordare il negoziante che usa un prodotto per venderne un altro? Ho perso diverse forniture di sedie per la collettività, perché un fanfarone ha usato un mio campione di seduta con tavoletta scrittoio per vendere poi ciò che lui voleva e dove lui forse guadagnava di più? E come non far notare che al 90% o forse diciamo anche all'80% di molti mobilieri ha la brutta abitudine di vendere solo e soltanto i mobili di quelle aziende che fanno pubblicità sui giornali e in tv? Allora siccome anch'io devo vivere , dopo aver leccato piedi e altre parti del corpo inutilmente, dopo aver presentato inutilmente novità e qualità che non ha niente da invidiare a quella delle aziende più blasonate (e che magari offrono viaggi premio o premi in denaro o altra natura), dopo aver ricevuto solo porte in faccia o false promesse, ecco che mi tocca adoperare altri canali di vendita.
In ogni caso posso suggerire a quei mobilieri di non comprare più niente da quelle aziende ma di comprare altrove: magari da quelle aziende che non fanno pubblicità ma offrono sostanza, qualità e pure prezzo. So che non è piacevole rinunciare allo scudo, all'insegna, alla pubblicità in apparenza gratuita, al nome: ma è anche meglio brillare di luce propria piuttosto che di luce riflessa. Motivate la qualità , usate e trovate argomenti convincenti per vendere. Mi dispiace che ciò che è accaduto da voi non sia accaduto da noi, in Sardegna , dove un nome noto si è espresso con aria di sufficienza nei confronti della categoria cui appartengo, ossia quella degli agenti e rappresentanti di commercio: il succo è che nel loro negozio ne ricevono pochi. Certo non li vogliono, desiderano comprare senza intermediari. Allora ben venga la legge del contrappasso e vi punisca. Come? Saltando voi mobilieri come anello: uno in meno.In questo caso il vostro.
In ogni caso posso suggerire a quei mobilieri di non comprare più niente da quelle aziende ma di comprare altrove: magari da quelle aziende che non fanno pubblicità ma offrono sostanza, qualità e pure prezzo. So che non è piacevole rinunciare allo scudo, all'insegna, alla pubblicità in apparenza gratuita, al nome: ma è anche meglio brillare di luce propria piuttosto che di luce riflessa. Motivate la qualità , usate e trovate argomenti convincenti per vendere. Mi dispiace che ciò che è accaduto da voi non sia accaduto da noi, in Sardegna , dove un nome noto si è espresso con aria di sufficienza nei confronti della categoria cui appartengo, ossia quella degli agenti e rappresentanti di commercio: il succo è che nel loro negozio ne ricevono pochi. Certo non li vogliono, desiderano comprare senza intermediari. Allora ben venga la legge del contrappasso e vi punisca. Come? Saltando voi mobilieri come anello: uno in meno.In questo caso il vostro.
mercoledì 13 novembre 2013
Cagliari, è morta la gattina Bettina:a luglio fu ustionata con l'acido
Bettina, la gattina ustionata dall'acido muriatico a Cagliari, è morta.
Chi
lo scorso luglio voleva sterminare i gattini nati e cresciuti in via Is
Cornalias, aveva usato l'acido muriatico. Quattro erano morti, uno era
sopravvissuto. Bettina, curata nella clinica Veterinaria Frongia, si era
salvata nonostante le gravi ustioni. E' morta a distanza di quattro
mesi dall'atto di violenza. In ospedale, nel tentativo di salvare i
cuccioli, era finita anche la donna che accudiva i gattini.
Altro che rateizzare i debiti, la norma approvata va bene a Equitalia
di GIUSEPPE LEPORE
Tutti i contribuenti che aspettavano la promessa
possibilità di rateazione a 120 rate dei propri debiti immaginavano che
una norma come questa fosse stata scritta in un unico comma che
recitasse quanto segue:
premesso,
1) che la situazione economica drammatica del paese è un dato che non ha bisogno di essere dimostrato
2) che la situazione economica dei contribuenti è peggiorata a causa del punto 1)
tutto ciò premesso TUTTI quelli che hanno in corso una rateazione o hanno ricevuto o riceveranno una cartella HANNO DIRITTO a richiedere una rateazione del debito in 120 rate.
Questo è ciò che sarebbe stato necessario senza virgole parentesi distinguo e varie. Invece no. I politici hanno nuovamente dimostrato di non capire il dramma dei contribuenti e si permettono di giocare con le loro vite, scrivendo una norma che sembra fatta proprio per evitare che possa esser adottata. La norma appena pubblicata in Gazzetta può esser paragonata a una scalata di una montagna da parte di un soggetto con una gamba sola senza mani e con uno zaino sulle spalle pesante il doppio del proprio peso. Impossibile se non per pochi fortunati. Vediamo infatti cosa sono riusciti ad inventarsi pur di non permettere ai contribuenti di poterne beneficiare.
premesso,
1) che la situazione economica drammatica del paese è un dato che non ha bisogno di essere dimostrato
2) che la situazione economica dei contribuenti è peggiorata a causa del punto 1)
tutto ciò premesso TUTTI quelli che hanno in corso una rateazione o hanno ricevuto o riceveranno una cartella HANNO DIRITTO a richiedere una rateazione del debito in 120 rate.
Questo è ciò che sarebbe stato necessario senza virgole parentesi distinguo e varie. Invece no. I politici hanno nuovamente dimostrato di non capire il dramma dei contribuenti e si permettono di giocare con le loro vite, scrivendo una norma che sembra fatta proprio per evitare che possa esser adottata. La norma appena pubblicata in Gazzetta può esser paragonata a una scalata di una montagna da parte di un soggetto con una gamba sola senza mani e con uno zaino sulle spalle pesante il doppio del proprio peso. Impossibile se non per pochi fortunati. Vediamo infatti cosa sono riusciti ad inventarsi pur di non permettere ai contribuenti di poterne beneficiare.
martedì 12 novembre 2013
Forces Occultes: Film-Denuncia sulla Massoneria. Autori giustiziati, la Rai Censura
La trama
Forces Occultes è un film francese del 1943. È il più importante film-denuncia sulla massoneria. Un deputato francese, in buona fede ma ingenuo, viene cooptato dalla massoneria. Dopo il rito di iniziazione, cominciano le delusioni di Avenel. Il deputato capisce che la maggior parte dei massoni utilizza l’ordine solo per ottenere favori, guadagnare soldi e prestigio e aggirare le leggi dello stato. Ma c’è di più. Avenel scopre che oltre alle misere ambizioni dei massoni di basso grado, esiste una volontà massonica internazionale molto più inquietante. Sarà infatti la massoneria francese a far entrare la Francia nella seconda guerra mondiale. Avenel proverà a fermare l’entrata in guerra ma sarà accoltellato da alcuni “fratelli” e si sveglierà in ospedale quando il conflitto è ormai iniziato.
Le conseguenze
Lo sceneggiatore del film, Jean-Marie Rivière, venne arrestato, mentre il regista, Jean Mamy (sotto lo pseudonimo di Paul Riche) e il produttore, Robert Muzard, vennero giustiziati per il loro ruolo nella realizzazione di questa pellicola.
Forces Occultes è un film francese del 1943. È il più importante film-denuncia sulla massoneria. Un deputato francese, in buona fede ma ingenuo, viene cooptato dalla massoneria. Dopo il rito di iniziazione, cominciano le delusioni di Avenel. Il deputato capisce che la maggior parte dei massoni utilizza l’ordine solo per ottenere favori, guadagnare soldi e prestigio e aggirare le leggi dello stato. Ma c’è di più. Avenel scopre che oltre alle misere ambizioni dei massoni di basso grado, esiste una volontà massonica internazionale molto più inquietante. Sarà infatti la massoneria francese a far entrare la Francia nella seconda guerra mondiale. Avenel proverà a fermare l’entrata in guerra ma sarà accoltellato da alcuni “fratelli” e si sveglierà in ospedale quando il conflitto è ormai iniziato.
Le conseguenze
Lo sceneggiatore del film, Jean-Marie Rivière, venne arrestato, mentre il regista, Jean Mamy (sotto lo pseudonimo di Paul Riche) e il produttore, Robert Muzard, vennero giustiziati per il loro ruolo nella realizzazione di questa pellicola.
domenica 10 novembre 2013
GB : Google Earth controllerà i contribuenti
Gli agenti della tributaria britannica hanno
iniziato ad acquisire le tecnologie di pedinamento dei cittadini. Grazie
alle foto di Google Earth, gli ispettori potranno avere informazioni
complete sullo stile di vita e sul reale status finanziario dei
cittadini, vedendo quale auto si usa, in quale casa si abita e altro.
Google Earth è l'ultimo metodo nella lotta del Her Majesty's Revenue and Customs contro cittadini e organizzazioni che nascondono i propri redditi. Al momento lo Stato risulta creditore per mancate tasse escusse per una somma di 35 miliardi di sterline
http://italian.ruvr.ru/2013_11_10/Google-Earth-controllera-i-contribuenti/
pubblicato dal blogger Onofrio su comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=64941
Google Earth è l'ultimo metodo nella lotta del Her Majesty's Revenue and Customs contro cittadini e organizzazioni che nascondono i propri redditi. Al momento lo Stato risulta creditore per mancate tasse escusse per una somma di 35 miliardi di sterline
http://italian.ruvr.ru/2013_11_10/Google-Earth-controllera-i-contribuenti/
pubblicato dal blogger Onofrio su comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=64941
venerdì 8 novembre 2013
Ben ritrovati
Torno a scrivere qualcosa, con notevole ritardo e avendo visto "passare" temi e questioni che avrei voluto dibattere o comunque sottoporre anche a chi legge. In questi mesi, per farla breve, ho avuto un'esperienza lavorativa più o meno positiva, e che spero prosegua: aspetto ,infatti, notizie in merito. Mentre sul fronte blog , mi sono solo informato attraverso i soliti canali, quali luogocomune , comedonoschisciotte, stampalibera, rischiocalcolato, effedieffe e numerosi altri, da grillo ad agoravox, da luigiboschi a giannilannes eccetera. Ora per entrare nel vivo, vorrei riportare il link http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&view=article&id=270107:il-superstato-canaglia-senza-freni&catid=83:free&Itemid=100021
di un articolo di Maurizio Blondet. Ecco il titolo dell'articolo, "il superstato canaglia", forse non è azzeccato come invito alla lettura ma
di un articolo di Maurizio Blondet. Ecco il titolo dell'articolo, "il superstato canaglia", forse non è azzeccato come invito alla lettura ma
martedì 23 luglio 2013
Fino a quando non si parlerà chiaro, non cambierà niente
In questo caso Grillo docet, con oltre 8 milioni di voti: e se qualche altro avesse il coraggio, ma ancor prima la capacità di aver visto cosa fare, e attraverso i media, compresi quelli che proprio il M5S ritiene superati, riuscisse a far passare le parole giuste? E per giuste non intendo roba da presa per il culo, in stile politicante del cazzo, che sa già che non farà niente se non pensare ad accumulare ricchezze e far lavorare le aziende amiche. Perché è giusto ricordare le promesse fatte e non mantenute: il milione di posti di lavoro? Non mi hanno fatto lavorare, la sinistra ci ha boicottato, poi è arrivata la crisi che, ovviamente , ha colpito tutti. Ecco che non possiamo non stare in guardia verso chi promette ma non dice come intende provvedere e rendere attuattivi quei decreti, quelle leggi o disposizioni. E' facile sparare
lunedì 22 luglio 2013
Politici che si vergognano e cittadini che si incazzano
Pur rendendosi conto di non essere all’altezza della loro funzione, i politici difficilmente si schiodano dalle loro poltrone. Cosa possono fare i cittadini per smetterla di subire? Agire in proprio senza aspettare direttive.
La responsabile regionale del PD sardo, Valentina Sanna, annuncia con una lettera aperta le sue dimissioni dal Partito, dopo aver constatato che ormai da troppo tempo gli ideali dei suoi elettori vengono sistematicamente traditi. (https://www.facebook.com/valentina.sanna.374) Brava. Forse. Non è dato sapere se queste dimissioni siano una boutade in vista di un mutamento di casacca, avendo fiutato – da brava isolana – il cambiamento del vento. Vedremo nei prossimi mesi se questa mossa prelude ad un tentativo di “avanzamento di carriera” nell’agone politico, che lei stessa ammette essere dominato da personaggi di ben altro livello rispetto ad un misero Presidente Regionale del Partito, quando afferma
Dalla Francia sappiamo come andrà a finire.
È uscito in Francia un libro davvero
impressionante, «La répression pour tous?», «La repressione per tutti?»,
dell'imprenditore e attivista politico François Billot de Lochner
(Lethielleux, Parigi 2013). Di passaggio a Parigi, ho potuto raccogliere
qualche ulteriore testimonianza sui fatti di cui si parla, ma il volume
- il cui titolo evoca il «matrimonio per tutti», omosessuali compresi,
introdotto in Francia dalla legge Taubira, e la «manifestazione per
tutti» che vi si è opposta - parla da solo.
La collezione di violenze poliziesche contro chi manifesta per la famiglia criticando il matrimonio e le adozioni omosessuali in Francia è impressionante, ma rischia di fare perdere di vista un passaggio essenziale, che pure il volume spiega. La polizia - opportunamente istruita dal potere esecutivo - non interviene in nome di presunte leggi che vietino di manifestare contro il governo o il Parlamento. Non ci sono leggi simili in Francia. Interviene, bastona e usa i gas lacrimogeni perché in Francia c'è una legge sull'omofobia. Una legge del 2004 che permette d'intervenire in modo duro contro chi promuove la discriminazione razziale o fondata sul genere, emendata a due riprese nel 2008 e nel 2012. Oggi la legge punisce anche chi - così recita l'articolo 1 - «crea un clima ostile» a un'etnia, una razza o un «orientamento sessuale». Chi ha manifestato contro la legge Taubira è stato accusato di «creare un clima ostile» agli omosessuali, crimine che è punito con la prigione e permette l'arresto del pericoloso criminale colto in flagrante mentre esprime la sua ostilità.
La collezione di violenze poliziesche contro chi manifesta per la famiglia criticando il matrimonio e le adozioni omosessuali in Francia è impressionante, ma rischia di fare perdere di vista un passaggio essenziale, che pure il volume spiega. La polizia - opportunamente istruita dal potere esecutivo - non interviene in nome di presunte leggi che vietino di manifestare contro il governo o il Parlamento. Non ci sono leggi simili in Francia. Interviene, bastona e usa i gas lacrimogeni perché in Francia c'è una legge sull'omofobia. Una legge del 2004 che permette d'intervenire in modo duro contro chi promuove la discriminazione razziale o fondata sul genere, emendata a due riprese nel 2008 e nel 2012. Oggi la legge punisce anche chi - così recita l'articolo 1 - «crea un clima ostile» a un'etnia, una razza o un «orientamento sessuale». Chi ha manifestato contro la legge Taubira è stato accusato di «creare un clima ostile» agli omosessuali, crimine che è punito con la prigione e permette l'arresto del pericoloso criminale colto in flagrante mentre esprime la sua ostilità.
L’economia reale della Sardegna negli ultimi 20 anni
Dopo buone prestazioni registrate negli anni novanta, le performance della Sardegna sono in calo.
Il Pil pro capite della Sardegna cresce del 12,4% tra il 1995 e il 2001, segue
Il Pil pro capite della Sardegna cresce del 12,4% tra il 1995 e il 2001, segue
L’Europa che Avanza: In Spagna Cambiata la Costituzione per permettere il Prelievo Forzoso dai Conti Correnti
Poi non dite che non vi avevamo avvisato, in Europa e a maggior ragione nei paesi ad alto debito e deficit si prepara la confisca dei beni dei cittadini per ripagare il debito.
In Spagna fino a ieri non si poteva fare nessun prelievo forzoso dai conti dei cittadini a causa di una norma costituzionale, da oggi si può la norma è stata cambiata. Ufficialmente si è trattata di una “necessità” per permettere l’introduzione di un bollo (come in italia sui c/C). Eh si quando le banche… ooops lo Stato ha necessità, la costituzione viene cambiata in un lampo.
Peccato una delle cose buone della Spagna oggi è morta.
mercoledì 17 luglio 2013
Perché no al “matrimonio” gay
Da diverso tempo si assiste ad una formidabile pressione politica, mediatica e culturale affinché in Italia venga concesso il diritto di sposarsi tra persone dello stesso sesso.
Siamo consapevoli che non tutte le persone con tendenze omosessuali rivendicano questo diritto; siamo anche consapevoli che le persone con tendenze omosessuali desiderano, come gli altri, sperimentare una vera relazione d’amore. Tuttavia siamo contrari alla introduzione nell’ordinamento giuridico italiano del cosiddetto matrimonio gay.
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martedì 16 luglio 2013
Il trucco di alcuni spregiudicati stranieri che continua...
Scroccano la pensione per i parenti all’estero
Una legge prevede l’assegno sociale per gli over 65: Allo straniero basta fare richiesta per il ricongiungimento familiare.
Roma - Il Pdl e la Lega denunciano il fenomeno da tempo. Ma da alcuni mesi sono i blitz delle Fiamme Gialle ad accendere i riflettori sui tanti casi di truffe ai danni dell’Inps da parte degli immigrati che ottengono l’erogazione dell’assegno sociale per congiunti «over 65», in realtà residenti all’estero.
Pensioni gratis agli stranieri, è boom...
enza aver mai versato contributi incassano 7.156 euro l'anno
Gli extracomunitari con carta di soggiorno fanno arrivare in città i genitori over 65 che all'Inps chiedono il 'vitalizio'
Tredici mensilità da 550,5 euro, mentre un modenese non ne incassa più di 500 pur avendo versato contributi per anni
(21 maggio 2008)
Ci sarebbe una certa preoccupazione anche a Modena per il dilagare di richieste d' assegni sociali da parte di immigrati che, a quanto sembra, stanno mettendo in seria difficoltà l'Inps. Non esistono cifre precise del fenomeno a livello modenese (il fenomeno è nazionale), anche perchè i funzionari dell'ente di viale Reiter - contatti anche ieri - spiegano che dati e informazioni possono essere forniti solo dalla Direzione Generale di Roma. Dalla capitale ci
Gli extracomunitari con carta di soggiorno fanno arrivare in città i genitori over 65 che all'Inps chiedono il 'vitalizio'
Tredici mensilità da 550,5 euro, mentre un modenese non ne incassa più di 500 pur avendo versato contributi per anni
(21 maggio 2008)
Ci sarebbe una certa preoccupazione anche a Modena per il dilagare di richieste d' assegni sociali da parte di immigrati che, a quanto sembra, stanno mettendo in seria difficoltà l'Inps. Non esistono cifre precise del fenomeno a livello modenese (il fenomeno è nazionale), anche perchè i funzionari dell'ente di viale Reiter - contatti anche ieri - spiegano che dati e informazioni possono essere forniti solo dalla Direzione Generale di Roma. Dalla capitale ci
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La polizia italiana è succube dell'FBI
LA POLIZIA ITALIANA È SUCCUBA DELL’ FBI ANCHE A COSTO DI VIOLARE LA LEGGE. STORIA DI UNA EXTRAORDINARY RENDITION
GIUSEPPE LO PORTO, ANNI 79, UN GRAVISSIMO CASO DI ABUSO DELLE NORME SULL’ESTRADIZIONE A DANNO DI UN CITTADINO ITALIANO INNOCENTE E GRAVEMENTE AMMALATO, CON LA COMPLICITA’ ATTIVA DELL’ARMA DEI CARABINIERI E DELLA POLIZIA DI STATO
Giuseppe Lo Porto, anni 79, gravemente ammalato, cardiopatico portatore di pace-maker e recentemente operato all’Ospedale di Belluno per tumore alla prostata, il 7 maggio 2012 è stato tratto in arresto dai Carabinieri di Pieve di Cadore, in esecuzione del decreto R. EP 584 2005 SR del ministero di Giustizia, del 26.6.2006, e rinchiuso nel carcere di Belluno.
Giuseppe Lo Porto, al tempo facoltoso imprenditore con cittadinanza statunitense aveva sposato una signora americana già divorziata e ne aveva adottato i due figli, da essa avuti nel precedente matrimonio. Dovette rinunciare alla cittadinanza italiana, poiché solo più tardi sarebbe intervenuta la normativa sulla doppia cittadinanza.
Quando il suo patrimonio raggiunse un livello considerevole, la moglie di Giuseppe Lo Porto chiese il divorzio e denunciò abusi sessuali nei confronti della figlia Kathryn.
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Caccia alle streghe contro gli omofobi
Per rendersi conto di quanto siano pericolosi gli
interventi legislativi in materia di omofobia, basta attraversare la
Manica. In Gran Bretagna aleggia un clima da terreur jacobin, che
alimenta la preoccupante escalation di quella che è diventata una vera e
propria caccia alle streghe contro chiunque possa anche vagamente
apparire in odore di omofobia. Per chi stenta a crederci può leggere un
intelligente articolo della nota giornalista conservatrice britannica
Melanie Phillips apparso sul Daily Mail del 24 gennaio 2011 che ha
parlato del rischio di un nuovo maccartismo delle lobby gay, (Yes, gays
have often been the victims of prejudice. But they now risk becoming the
new McCarthyites).
I casi legali relativi a vittime di questa folle caccia all’omofobo che va avanti da anni non sono isolati ed eccezionali. In nome delle famigerate norme con cui si intende combattere il fenomeno omofobico (e che si tenta di importare anche in Italia) si sta realizzando una vera e propria strategia persecutoria.
Fra i tanti, scegliamo un caso simbolo per ciascuno degli ultimi anni.
2009: LA NONNINA INQUISITA
I casi legali relativi a vittime di questa folle caccia all’omofobo che va avanti da anni non sono isolati ed eccezionali. In nome delle famigerate norme con cui si intende combattere il fenomeno omofobico (e che si tenta di importare anche in Italia) si sta realizzando una vera e propria strategia persecutoria.
Fra i tanti, scegliamo un caso simbolo per ciascuno degli ultimi anni.
2009: LA NONNINA INQUISITA
Legge Omofobia: ecco cosa potrà accadere
Tratto da La nuova Bussola quotidiana
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-legge-omofobia-ecco-cosa-potr-accadere-6870.htm
Diamo per scontato che il Parlamento non andrà in ferie senza aver prima approvato la legge cosiddetta antiomofobia. Diamolo per scontato perché martedì prossimo il provvedimento viene votato in Commissione giustizia, alla Camera, e subito dopo – probabilmente la settimana successiva – ci sarà l’approvazione dell’Aula. Poiché finora nessuno nel Palazzo ha espresso serie riserve verso la nuova normativa – anzi, il testo base prossimo a essere votato viene dall' unificazione di tre proposte di legge, una delle quali del Pdl, primo firmatario il capogruppo Brunetta –, è da immaginare un iter rapido anche al Senato. E’ giusto così: che cosa mai saranno quisquilie come incentivi seri allo sviluppo, la sorte dell’Imu o dell’aumento dell’Iva, o le emergenze sociali e di ordine pubblico per le quali non si hanno strumenti adeguati? È tutto secondario! La priorità del momento è annientare le discriminazioni omofobe: è questione di civiltà. Esattamente come la legalizzazione dell’incesto, divenuta operativa col decreto legislativo varato dal governo nei giorni scorsi (esercitando una delega votata con legge dal precedente Parlamento nel novembre 2012) è stata presentata come la fine della differenza tra figli di serie A e figli di serie B!
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-legge-omofobia-ecco-cosa-potr-accadere-6870.htm
Diamo per scontato che il Parlamento non andrà in ferie senza aver prima approvato la legge cosiddetta antiomofobia. Diamolo per scontato perché martedì prossimo il provvedimento viene votato in Commissione giustizia, alla Camera, e subito dopo – probabilmente la settimana successiva – ci sarà l’approvazione dell’Aula. Poiché finora nessuno nel Palazzo ha espresso serie riserve verso la nuova normativa – anzi, il testo base prossimo a essere votato viene dall' unificazione di tre proposte di legge, una delle quali del Pdl, primo firmatario il capogruppo Brunetta –, è da immaginare un iter rapido anche al Senato. E’ giusto così: che cosa mai saranno quisquilie come incentivi seri allo sviluppo, la sorte dell’Imu o dell’aumento dell’Iva, o le emergenze sociali e di ordine pubblico per le quali non si hanno strumenti adeguati? È tutto secondario! La priorità del momento è annientare le discriminazioni omofobe: è questione di civiltà. Esattamente come la legalizzazione dell’incesto, divenuta operativa col decreto legislativo varato dal governo nei giorni scorsi (esercitando una delega votata con legge dal precedente Parlamento nel novembre 2012) è stata presentata come la fine della differenza tra figli di serie A e figli di serie B!
domenica 14 luglio 2013
In merito ai fallimenti
Qualche precisazione è d'obbligo sennò sembra che tutti quelli che falliscono cessano l'attività per colpa dello stato. Il che è vero per la pressione fiscale, perché partecipare a un appalto tra fideiussioni bancarie o assicurative, marche da bollo e dichiarazioni, spese postali eccetera, costa un occhio, ma è anche vero che chi riceve un'istanza di fallimento, deve presentare una dichiarazione di vigenza o un'autocertificazione in cui si dichiara che "quei fatti (cioè istanza di fallimento) non si sono verificati nell'ultimo quinquennio. Diversamente il primo informato, ovviamente concorrente, lo fa presente e ti escludono dalla gara. Ecco che qui sì che hai le gambe tagliate, ecco che non puoi lavorare: non solo se per sbaglio o ragione devi ricevere soldi dallo stato, ma perché non potresti. Tra l'altro occorre vedere chi si accoda all'istanza, chi va dal giudice per dire "anche a me deve soldi...ecco le ingiunzioni": finchè arrivano le banche e il gioco si chiude. Per te e la tua azienda. Quindi leggere che tre su dieci o quante sono, chiudono perché lo stato non paga, sembra quasi dire aiutiamo quelle: e le altre? Se la devono prendere in quel posto ? Vuol dire fare figli e figliastri, privilegiare e guardare con un occhio di riguardo quelle aziende, quasi a dire che falliscono perché lo stato non paga. Sarà anche vero, ma non per tutte le ditte: e infatti penso a tutte le altre, alla mia ad esempio e al fatto che tutti se ne sono sbattuti e fregati. E oggi io dovrei guardare e magari prodigarmi per quelli che falliscono? Mai! Mi hanno evitato, ignorato, deriso, riso sotto i baffi, negato ogni aiuto : nessuna pietà nè clemenza, nessun prelievo fiscale o altro, che non sia retroattivo e valga anche per me. Quando dal mio blog gridavo di fare qualcosa, di dare la seconda opportunità, cioè quindi ripulendo i nomi contenuti nelle centrali rischi, tutti avevano altro da pensare.Oggi che tocca loro, ecco che se la fanno addosso, cercano aiuto. No, non è giusto che le cose vadano bene solo per loro.
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istanza
Laura Boldrini viene denunciata ai Carabinieri
Fonte: http://patrick.blog.tiscali.it/2013/07/12/laura-boldrini-viene-denunciata-ai-carabinieri/
Davide
Fabbri Rappresentante del “Movimento Lavoro e Rispetto” il 30 giugno
scorso si è presentato al Comando di Milano Marittima della Legione dei
Carabinieri dell’Emilia Romagna per formalizzare una ratifica di
denuncia, con testimoni, nei confronti del presidente della camera Laura
Boldrini, in quanto, costei l’8 aprile 2013 a domanda di un giornalista
che le chiedeva testualmente: “Con quale criterio saranno assegnate le case popolari” ella rispondeva: “Saranno date prima ai rom e agli extracomunitari con figli a carico”. Davide Fabbri in quanto cittadino Italiano, si è sentito, come tutti noi del resto,profondamente discriminato da
queste parole poiché, come molti altri Italiani, è stato a suo tempo
privato due volte del diritto di una casa popolare nel Comune residente
di propria appartenenza. Difatti, con queste decisioni, Laura Boldrini,
decide di appropriarsi arbitrariamente mediante un abuso d’ufficio di un
bene nato dal risparmio dei cittadini Italiani tutelato dall’art. 47
della Costituzione Italiana. Da parte nostra riceve tutto l’appoggio e
la massima stima.
venerdì 12 luglio 2013
San Giuda Superstar ovvero Carl Anderson
di Enzo Romeo
Gesù e Giuda amici per sempre. Anche dopo il tradimento e la crocifissione. Non è un vangelo apocrifo, è la storia vera di due uomini, due cantanti e attori. Ted Neeley, ovvero Gesù, un bianco texano; e Carl Anderson, ossia Giuda, afroamericano della Virginia. Magnifici protagonisti di Jesus Christ Superstar, il film diretto nel 1972 da Norman Jewison e tratto dall’opera rock di Tim Rice e Andrew Lloyd Webber.
Carl se n’è andato nel febbraio 2004. I medici gli diagnosticarono una leucemia mentre era in tournée nei teatri americani con l’ennesima versione di Superstar. Ted stenta ancora a farsene una ragione, sente di aver perso un fratello. Quando lo ricorda non riesce a trattenere le lacrime: «Mi manchi, Carl», sussurra guardando nel vuoto. Poi racconta l’ultima volta che lo vide nei panni di Giuda: «Accadde in luglio, sette mesi prima della sua morte, a Filadelfia. Carl fu magnifico, vibrante come non mai. S’era ancora migliorato. Ormai era entrato completamente dentro il personaggio, ne aveva compreso a pieno il tormento». Ai suoi funerali Ted cantò I Only Want To Say, il brano del Getsemani. «Ho provato la stessa emozione di quando lo cantai nel film», dice mentre si asciuga gli occhi umidi.
Gesù e Giuda amici per sempre. Anche dopo il tradimento e la crocifissione. Non è un vangelo apocrifo, è la storia vera di due uomini, due cantanti e attori. Ted Neeley, ovvero Gesù, un bianco texano; e Carl Anderson, ossia Giuda, afroamericano della Virginia. Magnifici protagonisti di Jesus Christ Superstar, il film diretto nel 1972 da Norman Jewison e tratto dall’opera rock di Tim Rice e Andrew Lloyd Webber.
Carl se n’è andato nel febbraio 2004. I medici gli diagnosticarono una leucemia mentre era in tournée nei teatri americani con l’ennesima versione di Superstar. Ted stenta ancora a farsene una ragione, sente di aver perso un fratello. Quando lo ricorda non riesce a trattenere le lacrime: «Mi manchi, Carl», sussurra guardando nel vuoto. Poi racconta l’ultima volta che lo vide nei panni di Giuda: «Accadde in luglio, sette mesi prima della sua morte, a Filadelfia. Carl fu magnifico, vibrante come non mai. S’era ancora migliorato. Ormai era entrato completamente dentro il personaggio, ne aveva compreso a pieno il tormento». Ai suoi funerali Ted cantò I Only Want To Say, il brano del Getsemani. «Ho provato la stessa emozione di quando lo cantai nel film», dice mentre si asciuga gli occhi umidi.
giovedì 11 luglio 2013
Riusciamo a capire ciò che gli animali ci dicono?
Tonara, se la fedeltà vince la morte
La lezione del cucciolo senza nome
Il cagnolino "Senza nome"
Per
mesi ha fatto la guardia davanti alla tomba in cui era stato sepolto il
suo padrone. Poi il cagnolino fedele è stato investito e ucciso da
un'auto.
La storia del cagnolino di Tonara,
fedele sino alla morte, s'incrocia con quella del padrone di cui ha
vegliato la tomba. Peppe Zucca, una vita di sfortuna e solitudine alle
spalle, aveva trovato proprio nel bastardino color miele e in altri
quindici animali (tra cani e gatti) fonte di consolazione e compagnia.
Per tutti, a Tonara, l'animale era Senza nome.
Letizia
Zucca racconta la storia di suo fratello e del suo fedele compagno di
vita sull'inserto Estate dell'Unione Sarda. L'intervista è di Piera Serusi.
Giovedì 11 luglio 2013 09:25 unionesarda.it
Da non dimenticare il caso ,mi pare di ieri, a Milano dove un cane, mi pare di nome Charlie, è fuggito via allorché il padrone , un certo Damiano (s.e.) cui faceva compagnia, è stato investito da una Ferrari (con targa tedesca) e che, ovviamente, non si è fermata (non se ne sarà accorto il guiditore?).Il padrone, pare senza fissa dimora, era così disperato che i vigili urbani si sono prodigati fintanto che non sono riusciti a ritrovare la bestiolina.
mercoledì 10 luglio 2013
Lo psichiatra che ha scoperto il deficit d’attenzione, prima di morire ammette che si tratta di un disturbo fittizio
Sette mesi prima di morire, il famoso psichiatra americano Leon
Eisenberg, che ha scoperto il disturbo da deficit di attenzione e
iperattività (ADHD), ha detto che si tratta di “un esempio di malattia
immaginaria”.
L’affermazione, fatta dall’eminente studioso, è stata pubblicato dal settimanale tedesco Der Spiegel.
I primi tentativi di spiegare l’esistenza di questo disturbo sono stati negli anni ’30. I medici che allora avevano in cura bambini dal carattere irrequieto e con difficoltà di concentrazione formulavano la diagnosi di sindrome postencefalica, anche se la maggior parte di loro non era mai stato affetta da encefalite.
Fu proprio Leon Eisenberg negli anni ’60 a tornare a parlare del disturbo. Nel 1968 tale diagnosi fu inclusa nel “Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali ”
Uno dei principali risultati di Eisenberg è stato quello di convincere la comunità scientifica a credere che l’ADHD avesse cause genetiche. L’idea che il bambino sia nato già con il disturbo fa sparire il senso di colpa dei genitori e il trattamento farmacologico non viene messo in discussione. Pochi mesi prima della sua morte tuttavia, Eisenberg ha confessato che secondo lui uno psichiatra infantile dovrebbe in realtà cercare di stabilire le cause psicosociali che possono provocare determinati comportamenti. Si tratta però di un processo che richiede molto tempo, e quindi “prescrivere una pillola per l’ADHD è molto più veloce “.
Accanto a queste rivelazioni è interessante menzionare un altro studio, condotto dalla psicologa americana Lisa Cosgrove. Secondo questo ricercatrice, dei 170 membri appartenenti al gruppo di lavoro del DSM, il 56% intratteneva una o più relazioni finanziarie con le aziende farmaceutiche.
Fonte: RT – Actualidad/Ciencia del 25 maggio 2013
Fonte: Lo psichiatra che ha scoperto il deficit d’attenzione, prima di morire ammette che si tratta di un disturbo fittizio
05/25/2013
I primi tentativi di spiegare l’esistenza di questo disturbo sono stati negli anni ’30. I medici che allora avevano in cura bambini dal carattere irrequieto e con difficoltà di concentrazione formulavano la diagnosi di sindrome postencefalica, anche se la maggior parte di loro non era mai stato affetta da encefalite.
Fu proprio Leon Eisenberg negli anni ’60 a tornare a parlare del disturbo. Nel 1968 tale diagnosi fu inclusa nel “Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali ”
Uno dei principali risultati di Eisenberg è stato quello di convincere la comunità scientifica a credere che l’ADHD avesse cause genetiche. L’idea che il bambino sia nato già con il disturbo fa sparire il senso di colpa dei genitori e il trattamento farmacologico non viene messo in discussione. Pochi mesi prima della sua morte tuttavia, Eisenberg ha confessato che secondo lui uno psichiatra infantile dovrebbe in realtà cercare di stabilire le cause psicosociali che possono provocare determinati comportamenti. Si tratta però di un processo che richiede molto tempo, e quindi “prescrivere una pillola per l’ADHD è molto più veloce “.
Accanto a queste rivelazioni è interessante menzionare un altro studio, condotto dalla psicologa americana Lisa Cosgrove. Secondo questo ricercatrice, dei 170 membri appartenenti al gruppo di lavoro del DSM, il 56% intratteneva una o più relazioni finanziarie con le aziende farmaceutiche.
Fonte: RT – Actualidad/Ciencia del 25 maggio 2013
Fonte: Lo psichiatra che ha scoperto il deficit d’attenzione, prima di morire ammette che si tratta di un disturbo fittizio
05/25/2013
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Dopo gli F-35 arrivano 12 navi da guerra per tre miliardi
Koveos su La Notizia - Venti miliardi l’anno per
le spese militari. E paghiamo noi. Miliardi che escono dalle casse dello
Stato e che nessun governo ha mai tagliato. Solo per il personale il
ministero della Difesa liquiderà quest’anno 9 miliardi e mezzo di euro
di stipendi. E questo è niente.
La Marina ha annunciato l’acquisto di 12 nuove navi con un costo di 250 milioni a unità, per un totale di 3 miliardi. Ma la lista della spesa (dichiarata dal dicastero) è ancora lunga: un miliardo e mezzo di euro per 249 blindati freccia, 200 milioni per 4 sommergibili di nuova generazione, 655 milioni per le fregate Fremm, 60 milioni per un numero non precisato di elicotteri da combattimento, a cui vanno aggiunti esborsi per portaerei, missili
terra aria, mortai e siluri.
E per fortuna che il nostro Paese non è in guerra! Eppure, a scanso di guerre termonucleari globali, ospitiamo sul nostro territorio 70 bombe atomiche statunitensi B-61 (20 nella base di Ghedi a Brescia e 50 nella base di Aviano a Pordenone) adatte al trasporto sui nuovi 90 cacciabombardieri F35, il cui costo di acquisto – ricordiamo – si attesta sui 14 miliardi di euro.
La Marina ha annunciato l’acquisto di 12 nuove navi con un costo di 250 milioni a unità, per un totale di 3 miliardi. Ma la lista della spesa (dichiarata dal dicastero) è ancora lunga: un miliardo e mezzo di euro per 249 blindati freccia, 200 milioni per 4 sommergibili di nuova generazione, 655 milioni per le fregate Fremm, 60 milioni per un numero non precisato di elicotteri da combattimento, a cui vanno aggiunti esborsi per portaerei, missili
terra aria, mortai e siluri.
E per fortuna che il nostro Paese non è in guerra! Eppure, a scanso di guerre termonucleari globali, ospitiamo sul nostro territorio 70 bombe atomiche statunitensi B-61 (20 nella base di Ghedi a Brescia e 50 nella base di Aviano a Pordenone) adatte al trasporto sui nuovi 90 cacciabombardieri F35, il cui costo di acquisto – ricordiamo – si attesta sui 14 miliardi di euro.
Una tassa europea per promuovere i gay
di Tommaso Scandroglio
Gli obiettivi del millennio sono otto punti programmatici che tutti i 191 stati membri dell’ONU si sono impegnati a realizzare entro il 2015. Dato che questa data si avvicina e l’Unione Europea si è accorta che tali obiettivi sono ben lungi dall’essere stati raggiunti, ecco che si guarda già al dopo 2015 e si stilano le linee operative future per tutti i paesi europei. Il 5 giugno scorso a tal proposito è stato approvato il “Report sugli obiettivi di sviluppo del millennio – definizione del quadro post-2015” elaborato dalla Commissione sviluppo del Parlamento europeo. Nella genericità e quindi fumosità di questo documento di 38 pagine si possono intravvedere sicuramente aspetti positivi in merito alla lotta alla povertà e alla discriminazione, nonché riguardo alla tutela dei diritti fondamentali per i cittadini europei. Ma se poi si gratta un po’ via la vernice dorata che è stata stesa sopra questi principi si scopre cose intende l’Unione europea per “povertà”, “discriminazione” e “diritti fondamentali”.
martedì 9 luglio 2013
Verso lo sprofondo
Aver visto e sentito le parole del Papa sui migranti e sulle cause di quelle scelte di vita, cioè scappare via da guerre e ingiustizie varie già mi ha lasciato perplesso: come amante della storia e dei gialli classici, avrei pensato che è bene approfondire e scoprire e individuare le cause e concause. Invece mi pare troppo sbrigativo attribuire il tutto alla globalizzazione individuando in essa anche chi ,semmai, è stato globalizzato e ora viene cinesizzato, come per gli italiani che vogliono lavorare in un call center o fare concorrenza ai pummarò. Avrei preferito che il Papa,potendolo fare perché se vuole può farlo, avesse detto che alcuni paesi vengono destabilizzati dalle rivoluzioni colorate, dalle femen, da gente che paga affinché un paese si blocchi e si paralizzi affinché poi si cambi il regime o si faccia cadere un governo. Ma visto che c'era poteva parlare anche di come non solo i paesi africani o asiatici, ma anche i pigs o
lunedì 8 luglio 2013
E chi se ne frega!
Ho letto ,con una certa noia mista a fastidio, il titolo sui fallimenti che è riportato dal quotidiano "la Stampa" e che ha offerto a diversi blog e siti di fare da eco a questa notizia. Il vero titolo, a mio parere ,cioè opinione di chi è stato dichiarato fallito oltre 9 anni fa, sarebbe dovuto essere quello di questo post, ovvero "ma chi se ne frega". Sono forse una persona insensibile? Sono un menefreghista delle sofferenze altrui? Proprio tu che ci sei passato scrivi queste cose e usi questi termini? Certo, e ne userei anche peggiori e più forti se non ci fosse,come di fatto c'è, il reato di opinione. Premetto che non mi riferisco ai fallimenti pilotati, quindi entrano in argomento tutti i fallimenti dovuti a banche o enti creditori, aziende o persone fisiche (anch'esse creditrici), dipendenti che diventano creditori: poi ci sono i debitori che possono,anche loro, creare dei buchi negli incassi, laddove tu ipotizzi che ti paghino entro tale data e ,invece , un corno. E ciò non vale solo per lo Stato
domenica 7 luglio 2013
PdL presenta nuova legge ammazza-blog
Pdl presenta nuova legge ammazza-blog: omesso controllo anche per i commenti
La responsabilità penale sarebbe a carico del gestore del sito o blog che non cancella entro 24 ore i commenti che possono configurare la commissione di reati. M5S: "E' norma contro sito di Beppe Grillo"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 6 luglio 2013
Omesso controllo per tutte le testate online e anche per i commenti dei lettori ad ogni singolo articolo o post. E’ questo il contenuto di un disegno di legge presentato il 2 luglio scorso dal deputato del Pdl Salvo Torrisi e che si è immediatamente guadagnato il nomignolo di “legge ammazza-blog”. Qualora la normatvia dovesse essere approvata, tutti i blog subirebbero serie ripercussioni, primo fra tutti quello di Beppe Grillo, di gran lunga il più letto in Italia. Ed è proprio dall’house organ del M5S che partono le accuse contro la norma. “Che la nuova legge Ammazza blog sia pensata in primis per il blog di Beppe Grillo lo fa pensare lo stesso firmatario del disegno di legge, Salvo Torrisi del Pdl, quando spiega che ‘non c’è nessuna censura nei confronti dei 5 stelle. Ma internet non può continuare a essere il luogo virtuale dell’impunità” si legge sul sito dell’ex comico genovese.
“Il reato di omesso controllo, fino a questo momento limitato alle testate giornalistiche e al loro direttore (o vicedirettore) responsabile – è scritto sul blog – sarebbe esteso a tutte le testate online, prendendo in considerazione anche i commenti a piede di ogni articolo o post. Proprio questo esplicito riferimento ai commenti fa pensare al blog di Grillo”. La spiegazione è assai semplice: “Secondo il ddl, la responsabilità penale sarebbe a carico del gestore del sito o blog che non cancella entro 24 ore i commenti che possono ‘configurare la commissione di reati’ – è il pensiero del leader M5S – Ovviamente, soprattutto per i siti molto seguiti è un lavoro praticamente impossibile. Basti pensare che, ogni giorno, ogni singolo post che appare sul blog di Beppe Grillo ha centinaia se non migliaia di commenti. Ma quali sono i reati che si possono compiere solo scrivendo un commento? Fondamentalmente due: diffamazione e vilipendio. Punire il titolare di un sito per quanto scritto nei commenti è concepibile solo da chi il web non lo conosce”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/06/pdl-presenta-nuova-legge-ammazza-blog-omesso-controllo-anche-per-commenti/648068/
La responsabilità penale sarebbe a carico del gestore del sito o blog che non cancella entro 24 ore i commenti che possono configurare la commissione di reati. M5S: "E' norma contro sito di Beppe Grillo"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 6 luglio 2013
Omesso controllo per tutte le testate online e anche per i commenti dei lettori ad ogni singolo articolo o post. E’ questo il contenuto di un disegno di legge presentato il 2 luglio scorso dal deputato del Pdl Salvo Torrisi e che si è immediatamente guadagnato il nomignolo di “legge ammazza-blog”. Qualora la normatvia dovesse essere approvata, tutti i blog subirebbero serie ripercussioni, primo fra tutti quello di Beppe Grillo, di gran lunga il più letto in Italia. Ed è proprio dall’house organ del M5S che partono le accuse contro la norma. “Che la nuova legge Ammazza blog sia pensata in primis per il blog di Beppe Grillo lo fa pensare lo stesso firmatario del disegno di legge, Salvo Torrisi del Pdl, quando spiega che ‘non c’è nessuna censura nei confronti dei 5 stelle. Ma internet non può continuare a essere il luogo virtuale dell’impunità” si legge sul sito dell’ex comico genovese.
“Il reato di omesso controllo, fino a questo momento limitato alle testate giornalistiche e al loro direttore (o vicedirettore) responsabile – è scritto sul blog – sarebbe esteso a tutte le testate online, prendendo in considerazione anche i commenti a piede di ogni articolo o post. Proprio questo esplicito riferimento ai commenti fa pensare al blog di Grillo”. La spiegazione è assai semplice: “Secondo il ddl, la responsabilità penale sarebbe a carico del gestore del sito o blog che non cancella entro 24 ore i commenti che possono ‘configurare la commissione di reati’ – è il pensiero del leader M5S – Ovviamente, soprattutto per i siti molto seguiti è un lavoro praticamente impossibile. Basti pensare che, ogni giorno, ogni singolo post che appare sul blog di Beppe Grillo ha centinaia se non migliaia di commenti. Ma quali sono i reati che si possono compiere solo scrivendo un commento? Fondamentalmente due: diffamazione e vilipendio. Punire il titolare di un sito per quanto scritto nei commenti è concepibile solo da chi il web non lo conosce”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/06/pdl-presenta-nuova-legge-ammazza-blog-omesso-controllo-anche-per-commenti/648068/
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sabato 6 luglio 2013
Bidelli e idraulici (sono loro i colpevoli?)
In un recente spot andato in onda con una certa insistenza sui canali RAI, l'Agenzia delle Entrate di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Presidenza del Consiglio hanno tentato di convincerci che veniamo tassati per il nostro bene, che più diamo allo Stato, più ci verrà restituito. “Se tutti pagano le tasse, le tasse ripagano tutti. In servizi” recitava il messaggio. Ma per ConfContribuenti questa è pubblicità ingannevole ed ha segnalato l’illecito all’AGCOM. Nella segnalazione si puntualizza come sia la maggioranza parlamentare eletta coi voti di una parte minoritaria del paese a decidere chi può attingere alle risorse raccolte attraverso l’imposizione fiscale.[1]
Uno degli esempi più recenti riguarda il salvataggio della Monte dei Paschi con i soldi dell'IMU: 3,9 miliardi di euro passati dalle tasche di noi contribuenti a quelle della banca per volere del governo e certamente non di noi cittadini, che in cambio di quel salvataggio non riceveremo alcun servizio.[2]
venerdì 5 luglio 2013
Frasi choc nel tema di fine anno: "Gli ebrei sono di una razza inferiore"
Un
tema sul razzismo vira decisamente verso l'antisemitismo. Da qui il
voto basso, la reazione dello studentessa su Facebook, la bocciatura.
Scrive
nel compito in classe sul razzismo che quella ebrea "è una razza
inferiore". Il docente, nella correzione del lavoro, l'ultimo dell'anno
scolastico, sottolinea gli errori storici e le citazioni di presunti
studiosi della genia umana. Quindi decide di valutarlo con il voto:
insufficiente. La ragazza si ripresenta a scuola con degli opuscoli dai
quali avrebbe estratto il succo del suo tema. La docente spiega che si
tratta di teorie dalle basi inconsistenti. Qualche ora dopo, su
facebook, nel profilo della studentessa, la foto del compito con tanto
di correzioni e una lunga serie di epiteti e insulti alla "insegnante
comunista del c... che difende gli ebrei". Frasi lette e commentate da
diversi utenti e dagli amici dell'adolescente. Qualcuno, però, ha
pensato di fotografare il piccolo "forum" e mostrarlo all'insegnante. A
quel punto nasce "il caso". All'unanimità la scuola decide per il cinque
in condotta, un voto che significa bocciatura.
Tutti i dettagli nell'articolo di Vito Fiori sull'Unione Sarda oggi in edicola.
unionesarda.it
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Le uccidono i gattini con l'acido muriatico. Cagliari, donna di 59 anni ustionata nella notte
Le
uccidono con l'acido muriatico i gattini che stava accudendo nel
sottoscala del suo palazzo e lei, forse nel tentativo di salvarli, o per
abbracciarli per l'ultima volta, rimane ustionata alle braccia, al
torace e all'addome.
Protagonista del fatto su
cui stanno indagando i carabinieri della Stazione di Sant'Avendrace a
Cagliari, una 59enne residente in palazzina in via Cornalias. La donna è
ricoverata nell'ospedale Marino con ustioni di primo, secondo e terzo
grado. Quando i carabinieri durante la notte sono arrivati nella
palazzina, assieme ai medici del 118, hanno trovato la donna seduta nel
sottoscala con in grembo i quattro cuccioli di gattini ormai morti. Si
prendeva da tempo cura dei gatti della zona e in particolare di alcuni
nati da poche settimane a cui portava da mangiare e che aveva collocato
in una cuccetta, ricavata in una cesta, nel sottoscala in cui abita. Ma
quelle attenzioni nei confronti degli animali non sarebbero state
gradite. Secondo quanto accertato dai carabinieri, poco dopo mezzanotte
qualcuno ha raggiunto il sottoscala cospargendo le bestiole di acido
muriatico. La donna, probabilmente svegliata dal miagolare dei gattini,
si è subito precipitata per controllare vedendo, però, che ormai l'acido
stava facendo scempio delle bestiole. Sul posto, poco dopo, sono giunti
un'ambulanza e i carabinieri che ora hanno avviato le indagini su
quanto accaduto.
unionesarda.it---------
Dopo la bella notizia di ieri, turbata in ogni caso dalla domanda "perché un cane si trova in mare" e ,nel pomeriggio dal "bambino aggredito dal proprio cane" (caso da chiarire), ecco che questo episodio fa terminare la settimana in un pessimismo che ha dell'incredibile. Come già detto altre volte, riporto queste notizie perché credo che le bestie abbiano qualcosa da insegnarci, e perché se gli animali vengono trattati bene anche noi umani stiamo meglio. Chi ha compiuto questo gesto da "arancia meccanica", al pari di chi,come uno stronzo questa mattina,in Via Garibaldi (a Cagliari) ha portato via (dall'ape) la scopa che usa lo spazzino e l'ha nascosta, trattasi di individui che vivono interiormente dei disagi, non sanno nemmeno perché sono al mondo.E mai forse lo sapranno.
giovedì 4 luglio 2013
Zero privacy : il futuro progettato dal vero potere mondiale
Secondo Marlon Brando, la privacy non era «semplicemente un diritto, ma un prerequisito assoluto per vivere». Bei tempi. Oggi, «proteggere è veramente un parolone, anche un po’ improprio», accusa Glauco Benigni: «Ciò che appare è che la sfera pubblica globalizzata – i governi, i militari, i trader, i tecnocrati – vogliano impedire che la raccolta e il trattamento dei dati sia ostacolata dal sacrosanto bisogno di riservatezza, e per far questo hanno organizzato un sistema molto complesso di protezione regolata, al quale è impossibile sottrarsi e nel quale è quasi impossibile intervenire». Ma allora Orwell aveva ragione? «La domanda ormai appare retorica». Governi ossessionati dalla sicurezza, trader ossessionati dal guadagno e tecnocrati facilitatori del controllo formano una terna che non consente scampo: «La privacy è stata abbindolata, sedotta e stuprata da bambina. E ora, i suoi stupratori travestiti da padri di famiglia ne fanno mercimonio».
A Carloforte un cane salvato in mare: era rimasto impigliato nelle reti
L'episodio è avvenuto al largo dell'Isola di San Pietro.
Un
pescatore ha soccorso e tirato a bordo un cane rimasto impigliato tra
le reti. Il naufrago a "quattro zampe", stremato, è stato affidato al
veterinario. Non ha il microchip.
unionesarda.itOgni tanto una buona notizia: vivendo il presente fa piacere leggere epiloghi del genere.
lunedì 1 luglio 2013
QR code: il codice per la lettura veloce ora a portata di tutti
Forse lo avete notato su magliette, cataloghi, pagine pubblicitarie, sulle confezioni di prodotti come alimentari, tinte per capelli (Garnier per citare un esempio), nelle etichette di vini e bevande, prodotti cosmetici e farmaceutici, per la cura dell’auto.
Molti brand di fama internazionale lo utilizzano, come Prénatal, Ikea, dall’anno scorso anche la storica agenda Smemoranda, la nota catena di profumerie Limoni e molti altri. Ma anche festival e fiere, musei, ristoranti, agenzie turistiche. Perfino l’industria musicale.
Molti brand di fama internazionale lo utilizzano, come Prénatal, Ikea, dall’anno scorso anche la storica agenda Smemoranda, la nota catena di profumerie Limoni e molti altri. Ma anche festival e fiere, musei, ristoranti, agenzie turistiche. Perfino l’industria musicale.
lunedì 24 giugno 2013
Fermamente contrario
Quando leggo che si approvano protocolli d'intesa che so, contro la violenza sulle donne, o quando si vogliono a tutti i costi far prevalere i diritti di alcuni su altri, mettiamo che si tratti di omosessuali o extracomunitari ( ho sentito e mi pare che l'ho pure scritto che, proprio un extracomunitario , che si era prodigato per farsi preparare una pratica di finanziamento, facendosi compilare e dare tutte le dritte per non sbagliare, ha poi "ritirato la delega e tolto quindi l'incarico di occuparsene" alla persona che gli stava seguendo il tutto". Motivazione? Tanto a me, siccome sono extraocomunitario, i soldi me li danno), provo un senso di fastidio.
Mi sento come una persona defraudata, privata di determinati diritti, tutelata meno o addirittura poco e ,talvolta, per niente.
Mi sento come una persona defraudata, privata di determinati diritti, tutelata meno o addirittura poco e ,talvolta, per niente.
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I Befera "stroncano l'Impero
vecchio * articolo che è sempre attuale.
DI MAURIZIO BLONDET effedieffe.com
Un piccolissimo imprenditore si dà fuoco davanti a una sede dell’Agenzia delle Entrate. Una cinquantina di piccoli imprenditori si sono già tolti la vita, schiacciati dalla triplice ganascia delle banche che non fanno credito, della recessione, dei clienti (o dello Stato) che non pagano, e dell’esazione fiscale.
«Contiamo di fare ancor meglio nel 2012», dichiara Attilio Befera, il capitesta di Equitalia (450 mila euro annui), nel comunicare i trionfi della sua torchia: 12,7 miliardi di euro incassati l’anno scorso, con un aumento del 15,5% rispetto all’anno prima.
DI MAURIZIO BLONDET effedieffe.com
Un piccolissimo imprenditore si dà fuoco davanti a una sede dell’Agenzia delle Entrate. Una cinquantina di piccoli imprenditori si sono già tolti la vita, schiacciati dalla triplice ganascia delle banche che non fanno credito, della recessione, dei clienti (o dello Stato) che non pagano, e dell’esazione fiscale.
«Contiamo di fare ancor meglio nel 2012», dichiara Attilio Befera, il capitesta di Equitalia (450 mila euro annui), nel comunicare i trionfi della sua torchia: 12,7 miliardi di euro incassati l’anno scorso, con un aumento del 15,5% rispetto all’anno prima.
lunedì 17 giugno 2013
Sui Protocolli dei Savi Anziani di Sion
Premessa: secondo alcuni sono dei falsi ma invito a leggere le osservazioni che non sono e non appaiono campate per aria, anzi una volta tanto le trovo interessanti. E' lunghetto ma ne vale la pena.
Nei primi anni del Novecento iniziò a circolare in Europa un misterioso e controverso libro dal titolo “I Protocolli dei Savi Anziani di Sion”. Al suo interno veniva descritto con precisione il piano di conquista del mondo da parte della comunità ebraica, che si sarebbe dovuto realizzare attraverso il controllo dei punti nevralgici delle moderne società occidentali, quali la finanza, la stampa, l’economia, gli eserciti militari, la morale e la cultura.
Nei primi anni del Novecento iniziò a circolare in Europa un misterioso e controverso libro dal titolo “I Protocolli dei Savi Anziani di Sion”. Al suo interno veniva descritto con precisione il piano di conquista del mondo da parte della comunità ebraica, che si sarebbe dovuto realizzare attraverso il controllo dei punti nevralgici delle moderne società occidentali, quali la finanza, la stampa, l’economia, gli eserciti militari, la morale e la cultura.
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