martedì 31 luglio 2018

Qualche insegnamento dalla vita

Tranquilli , non devo farvi nessuna morale, oltretutto sarei un pessimo insegnante. Tuttavia il fatto di leggere notizie sul telefonino mi ha portato a leggere storie di luoghi che conosco ma riguardanti persone che al 99% non conoscevo. Il fatto è che si vengono a sapere cose che in taluni casi non si vorrebbero conoscere, ma poi quando ci ripensi ti viene da chiederti che forse tu, la tua storia, la tua stessa vita verrà letta su uno smartphone, ci sarà gente che neanche la leggerà o anche potrebbe divenire ,non dico oggetto di culto, ma di curiosità morbosa. Penso a me stesso, leggo di una ragazza dell'età delle mie, che soffre di un male tremendo da quando aveva 15 o 16 anni, ma che decide, o la vita le impone, di reagire , di lottare: in famiglia, come ce ne sono tante, trova supporto , c'è chi crede in lei, le vuole dare un mano eccetera Ecco che di storie simili, di persone investite da un'auto pirata o finite fuori strada chissà come, ce ne sono tante, forse troppe , perché come si sa, se si beve non si guida, e ancor meno ci si droga, così come se si prende un farmaco occhio agli effetti collaterali e al doping. Dicevo che la vita

Accoglienza? Non ti reggo più...basta!

Da buon sardo ho sintonizzato la tv su Videolina, per seguire il tg ma dopo l'inizio del secondo servizio (su cinque segnalati dal conduttore che è pure direttore, tipo Mentana per intenderci) ho spento la tv e me ne sono andato. Sono, per la cronaca, le 2 e 7 minuti del pomeriggio. Il primo servizio è stato su 4 giovani sardi (i quattro mori?) intolleranti verso un giovane di colore che gli serviva,al tavolo, della birra: non volevano che la birra gliela servisse un cameriere di colore. Il gestore poi li ha invitati ad andarsene via. Subito dopo un servizio su Alghero, città dell'accoglienza che invita a integrarsi e ti accoglie nelle case... non ce l'ho fatta e me ne sono andato. Pensavo, in verità, che il tg aprisse con questa 

Ancora migranti in Sardegna: a Sant'Antioco sbarcati in 14

lunedì 30 luglio 2018

C'è troppa arrendevolezza

Che governare non sarebbe stata una passeggiata è nelle cose: se anche avessimo una nazione in fase economica ascendente, la gente e pure i media e chi siede all'opposizione, si aspetta sempre qualcosa in più. E chi è stato detronizzato si adopera affinché chi governa faccia , in modo tale che possa così sbagliare: ecco, vedete? Non sanno fare niente e quel poco che fanno è inutile, non serve anzi...ci riporta indietro! C'è al contrario, ed è questo il motivo del titolo del post, chi legge nei continui attacchi che il governo subisce da parte sia di Mattarella che dei media, un piano ben preciso, di quelli a tempo, e che stando ad esempio a ciò che scriveva ieri Blondet, è previsto si attui ai primi di settembre. In sintesi, si tratterebbe di vedere la Lega o meglio proprio Salvini, attaccata frontalmente dalla magistratura per quei famigerati 49 milioni di euro, e forse lo stesso Salvini colpito da un avviso di garanzia; a tutto questo si dovrà aggiungere l'attacco dei mercati, che sempre secondo Blondet altro non sarebbe che la BCE (dato che è lei che compra i nostri titoli, e quelli degli altri paesi), ma siccome non ci facciamo mancare mai niente, ecco che potrebbero continuare ad arrivare migranti sui barconi (e questo avviene ancora oggi) . Non dimenticherei i continui

domenica 29 luglio 2018

Germania : i migranti lanciano una "campagna antirazzista" . Fra poco anche da noi?

Un militante antirazzista 25enne, Ali Can, ha lanciato una campagna che coinvolge migliaia di tedeschi immigrati, di prima o seconda generazione: #MeTwo, dove “two” sta per “due culture”.
Sulla scia del movimento Metoo e dopo la polemica sul calciatore tedesco di origine turca Mesut Özil, criticato per essersi fatto immortalare in alcune foto con Recep Tayyip Erdogan, i giovani in questione hanno deciso di postare sui social network le loro storie di matrice razzista nel quotidiano. In poco tempo, l’hashtag è salito in testa alle tendenze di Twitter in Germania. La vicenda ha riaperto il dibattito sull’integrazione nel Paese.
La parola #MeTwo fa riferimento ai due cuori, “uno tedesco e uno turco”, che Özil ha

Nuovo record di acquisizioni di cittadinanza italiana.

Fondazione ISMU (Iniziative e Studi sulla Multietnicità) rende noto che nel 2017 si è registrato un nuovo record di acquisizioni di cittadinanza italiana: secondo le stime Istat i nuovi cittadini sono stati 224mila (Istat, Indicatori demografici 2017).
Negli anni precedenti il numero dei nuovi cittadini è sempre più cresciuto: si è passati dai 65mila del 2012 ai 101mila del 2013, ai 130mila del 2014, per arrivare ai 178mila nel 2015 e ai 202mila nel 2016. In totale, negli ultimi sei anni, i nuovi cittadini sono stati 900mila (cifra che sale a 1,1 milioni se consideriamo l’ultimo decennio).
Tra i nuovi cittadini quasi un terzo ha meno di 15 anni. Nel 2016 (ultimi dati disponibili), dei 202mila nuovi cittadini, 64mila erano minori di 15 anni (quasi uno su tre). Inoltre va sottolineato che i neoacquisiti alla cittadinanza italiana di quest’ultimo decennio, essendo molto spesso giovani, hanno senz’altro contribuito alla nascita di bambini con nazionalità italiana (appunto perché figli di genitori divenuti italiani).

venerdì 27 luglio 2018

Mattarella : occasione sprecata

Ha fatto bene il Presidente a ricordare il caso della bambina colpita da un colpo di fucile a piombini: forse non sa che con i piombini vengono colpiti pure cani e gatti, e purtroppo anche altri bambini. Ai miei tempi, anni 60, non era raro vedersi sequestrare il fucile portato a scuola, e sopratutto sentirsi raccontare di bambini che hanno perso la vista per colpa di un proiettile. Casi analoghi, di gente pazza o esasperata, ce ne sono tutti i giorni, o quasi, ma non tutti vengono ricordati dai Presidenti siano questi della repubblica, del senato o della camera: dal vecchietto che spara sui bambini che giocano in modo chiassoso davanti a casa sua a quello che non vuole più subire il furto di frutta o bestiame. Non fanno più nemmeno notizia. Invece, come scrivevo nel titolo, il presidente mi pare si sia dimenticato di parlare di Ivan, il ventiquattrenne che si è suicidato due domeniche fa: non credo ne abbia parlato, se l'ha fatto, mi scuso. Era e sarebbe ancora un'occasione per parlare di aziende che

Guerra valutaria. Il corvo disse al merlo che era nero.

Giuseppe Sandro Mela.

2018-07-27.

2018-07-25__Guerra_Valute__001

Cercare di comprendere cosa stia succedendo al mercato mondiale delle valute è fenomeno di comprensione molto difficile.

Ecb ed EU. Adesso inizia il gioco duro sui tassi di interesse. La pacchia è finita.

Forex, oltre 4 trilioni di dollari scambiati ogni giorno.

Foreign Exchange Market e cambio euro dollaro. Le dimensioni.

*

Se da una parte sicuramente ben poco delle reali situazioni ed intenzioni è reso noto al grande pubblico, anche a quello usualmente bene informato, da altra parte capire cosa stia accadendo richiederebbe uno sforzo mentale davvero severo, che riesce a ben poche persone. Però tentare ne varrebbe la pena.

In primo luogo, il rapporto che intercorre tra due valute è determinato da una congerie di concause, alcune delle quali possono funzionare da trigger: è un complesso sistema multivariato, e per di più non lineare. La mente umana tende, si direbbe in via naturale, a cercare di semplificare i termini del problema, enucleando alcune regolette. Per esempio, che una valuta debole faciliti le esportazioni. Orbene, questa è una verità parziale, molto parziale: facilita le esportazioni che non abbiano contratti predeterminati di lungo termine, e solo per un breve lasso di tempo: poi iniziano i dolori di doversi rifornire di materie prime a costi aumentati. Il caso cinese è paramount: se è vero che un renminbi sottovalutato faciliti le esportazione sarebbe altrettanto vero che pesa come un macigno nell’import di energetici, dei quali la Cina è quasi priva. Si dovrebbe sempre diffidare dalle mezze verità.

mercoledì 25 luglio 2018

Due o tre cose su Marchionne

Ora che è morto e fuori dai giochi, perché pare dovesse o volesse restare alla guida della Ferrari, nei talk show è pieno di leccapiedi. A dire il vero, nei giorni scorsi , anche nei vari interventi gli esperti e anche i tuttologi avanzavano l'idea che avesse rivoluzionato la Fiat: ha solo fatto ciò che la proprietà desiderava ,e l'ha fatto a qualunque costo. Ma sopratutto ha fatto ciò che gli è stato concesso di fare e che forse altri non avrebbero potuto: dà solo fastidio che le critiche sia positive che negative, vengono adesso che lui, antipatico finché si vuole, non può replicare. E' l'unico punto che mi può vedere tra i leccapiedi: per il resto, sono contrario e lo ero anche quando Ciampi invitava a investire in Cina, a delocalizzare, a regalare tecnologia o meglio ancora know how a paesi stranieri, e se proprio devo farei programmi in accordo con le forze lavoro. Se poi chiedo sacrifici ai miei lavoratori, non posso di certo essere pagato come lo sono stati certi capi delle forze dell'ordine o lo sono ancora numerosi funzionari di stato e parastato. Non per andare fuori tema, ma alcuni funzionari dirigenti della regione sarda,

Età media : confronto tra presente e passato (con qualche suggerimento)

martedì 24 luglio 2018

La questione dell’età media è quello che la società moderna si vanta di offrire rispetto al passato

 

La longevità nell’uomo Paleolitico e Moderno. Quanto viviamo meglio rispetto al passato  

Nell’antichità gli essere umani erano forti, magri e non soffrivano delle patologie croniche più frequenti dell’era moderna: tumori, diabete, obesità, malattie cardiovascolari, demenza senile.
 
Ma avevano una vita più breve? Cercheremo di fare chiarezza su questa opinione diffusa per comprendere i dati storici, alimentari e i vari fattori che contribuiscono alla mortalità e al calcolo statistico.

Sicuramente la modernità ha offerto il benessere diffuso attraverso un migliore igiene, farmaci salvavita e terapie di pronto soccorso, ma allo stesso tempo ha riempito le nostre tavole di alimenti industrializeppi di sostanze che danneggiano 

Potremmo infatti scoprire che, facendo riferimento alla nostra storia remota, abbiamo l’opportunità di apprendere molto dal nostro passato per alimentarci in modo diverso, facendo più esercizio fisico, dormendo di più in accordo col ciclo circadianostressandocidi meno e dedicando più tempo alle relazioni sociali autentiche. In questo modo possiamo cambiare in meglio la nostra esistenza sotto tutti i punti di vista, fisico, mentale e spirituale.  

L’età media nell’antichità. La confusione tra longevità e aspettativa di vita  

martedì 24 luglio 2018

Le verità nascoste – di Raffaele Salomone Megna

Le verità nascoste – di Raffaele Salomone Megna



“ Le verità nascoste ” di Raffaele SALOMONE MEGNA

Il nove luglio ultimo scorso    SKY ha mandato in onda lo speciale “Euro sì, euro no. La parola agli italiani”, condotto in studio da Alessandro Marenzi, che verteva sostanzialmente sull’analisi dei risultati di un sondaggio  eseguito da Quorum/Youtrend in esclusiva per la testata.
Trasmesse anche una serie di  interviste ad imprenditori ( esportatori ) e famiglie ( con mutuo ).
Quando si parla di indagini statistiche il limite tra scientificità e ciarlataneria è molto esiguo, per cui  diamo per scontato che per l’argomento in questione sia stata stabilita correttamente la rappresentatività del campione e   sia stato scelto un metodo di campionamento adeguato e che tutto sia stato fatto secondo quanto indica la dottrina.
Infatti, la finalità di questo articolo è quella di operare una critica alla trasmissione “ tout cort ” e di dimostrare come con domande, poste in maniera differente, dal campione prescelto  ci sarebbero state risposte assolutamente diverse.
Nello speciale erano altresì invitati   per commentare i risultati gli ospiti di cui appresso:

Sebastiano BARISONI  conduttore di Radio 24, la radio de il “ Sole 24 ore”, e membro del consiglio di amministrazione di OXFAM Italia, ONG internazionale specializzata in aiuti umanitari e progetti di sviluppo;

Guido BRERA cofondatore e responsabile dei sistemi informativi ( CIO )  di Kairos, la società di gestione del risparmio più importante d’Italia, finanziere e scrittore;

Daniela DI CAGNO professore ordinario di Microeconomia presso la Facoltà di Economia della Luiss “Guido Carli” di Roma, libera università fondata da Umberto Agnelli ( Confindustria )  nel 1974;

Antonino GALLONI, detto Nino, che non necessita di presentazioni  ai lettori di Scenari Economici.

Come si evince ictu oculi, il parterre degli invitati era piuttosto sbilanciato a vantaggio del pensiero economico mainstream senza contare il Marenzi stesso che, nonostante facesse professione di terzietà ed imparzialità, aveva sempre un sorriso sardonico tutte le volte che ha parlato Nino Galloni, cosa questa  particolarmente deprecabile.

Germania . Verso l'introduzione della legione straniera (la storia non ha insegnato niente, a quanto pare)

Giuseppe Sandro Mela.

2018-07-24.

Soldatesse 001

Mutatis mutandis, stiamo rivivendo lo stesso identico fenomeno magistralmente descritto da Peter Heather ne La Caduta dell’Impero Romano.

Come i romani, così i tedeschi hanno iniziato a rinnegare il proprio retaggio religioso, storico, culturale e sociale; quindi, infrolliti nell’agiatezza e chiusi dell’altera superbia di essere per diritto i padroni del mondo, hanno quasi cessato di prolificare. Far figli è roba da eterosessuali socialmente arretrati. Si reputavano essere troppo civili per fare il servizio militare, che avevano delegato a barbari più o meno romanizzati, nella idea delirante che questi si sarebbe fatti ammazzare per difendere gli interessi dei loro padroni. Poi, ciliegina sulla torta, avevano un solenne disprezzo per quelli che chiamavano ‘i barbari‘.

L’otto agosto 378 i risultati si videro sul campo di Adrianopoli, ove i goti distrussero l’intero esercito romano dell’impero orientale: non se ne salvò manco uno che fosse uno. Poi, il 24 agosto 410 i visigoti di Alarico misero a sacco Roma, che in breve precipitò dal milione e passa di abitanti a meno di ventimila anime.

«Lo scempio in cui cadde la città fu compiuto comunque non tanto dai Goti stessi, quanto dagli ex schiavi assetati di vendetta»

Chi si fosse preso la briga di leggere Ammiano Marcellino avrebbe ben notato come i Goti non avessero la mano leggera con le padrone di una volta, ed anche con le loro figlie, che, se non si fossero diportate a modo, come conviene ad una schiava, finivano senza tanti complimenti al rogo

* * *

Nell’attuale Germania di 82.7 milioni di abitanti, 9.2 milioni sono stranieri e 18.6 milioni sono di ascendenza straniera. Ma la quasi totalità dei 27.8 milioni di stranieri sono in fascia di età lavorativa. Se è vero che il tasso di fertilità medio vale al momento 1.59, sarebbe altrettanto vero che quello delle femmine tedesche autoctone si attesti attorno allo 0.8.

domenica 22 luglio 2018

Sexy toys e porno. Un mercato al femminile in crescita del 40% .

Giuseppe Sandro Mela.

2018-07-23.

Vincent van Gogh - Gli Scarponi

Questo è un mercato in continua espansione, che cresce al ritmo del 40% l’anno, e che fatturerebbe circa quindici miliardi, ma in questo settore l’evasione è così elevata che le stime più realistiche indicherebbero un centinaio di miliardi ogni anno.

«Secondo quanto riferiscono gli ultimi dati, sono sempre più le donne ad acquistare sex toys rispetto agli uomini, per un utilizzo da sole o in compagnia del proprio partner. A conferma di tale impressione supportata dai dati di vendita, il fatto che siano stati i gadget dedicati alla coppia i più richiesti nel 2017, con un incremento del 40% rispetto all’anno precedente: kit per il bondage e per i giochi di ruolo sono tra i sex toys più apprezzati e utilizzati.» [Fonte]

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«women are not only dominating the adult toy industry as owners, but as users of products as well.»

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I sey toys più evoluti sono a scheletro metallico e vanno a corrente, alcuni erogano 500 watt. Il povero cromosoma Y si trova spiazzato: sarebbe una performance disumana.

I kit di bondage vanno alla grande perché con i toys la femmina riesce a raggiungere uno stato orgasmico continuativo: se è stata adeguatamente e saldamente legata non può svincolarsi ed il partner può farle protrarre il godimento per ore. Poi, ovviamente, serve per slegarla. Un po’ quello che accadde ad Ulisse con le sirene.

Il tasso di assuefazione è la quasi totalità, così come è quasi impossibile che dopo esperienze del genere la femmina si adatti ad un rapporto normale: sarebbe dar da bere latte ad un etilista.

Germania. Manca il personale qualificato (e che parli il tedesco)

Giuseppe Sandro Mela.

2018-07-22.

2018-07-20__Vecchietti__001

I dati di fatto sono inequivocabili.

Germania. La demografia che stritola. Mancano tre milioni di lavoratori. – Vbw.

Germania. Mancano 1.6 milioni di lavoratori esperti, Meister. – Handelsblatt.

Germania. Gigante dai piedi di argilla. – Handelsblatt

Germania. Incidenza economica del calo demografico. – Bloomberg.

Deutsche Bundesbank. Si moltiplicano i segnali di un disastro annunciato. 

Germania. Realtà geografica, non più umana, politica ed economica.

Germania. Mancano ora 35,000 insegnanti, nel 2025 ne mancheranno 105,000.

Germania. Demografia. Accademia Tecnica. Mancano dieci milioni di lavoratori.

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Secondo Destatis, l'istituto di Statistica tedesco, a fine 2017 in Germania vivevano 82.741 milioni di persone, delle quali 9.576 milioni erano stranieri e 18.6 milioni di cittadini tedeschi ma con ascendente straniero.

A fronte di 792,131 nascita si aveva 910,902 morti: il saldo è negativo.

Ma questi dati aggregati possono trarre in inganno.

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In Germania il 12.82% della popolazione è nella fascia 0 - 14 anni (5.3 mln ♂ e 5.028 mln ♀).

Nella fascia 65 anni e più confluisce il 22.06% della popolazione.

Nella fascia lavorativa 24 - 65 anni vi sono in totale 44.348 milioni di persone.

Due fatti da evidenziare.

- Il rapporto anziani / giovani è invertito rispetto la norma: i vecchi son quasi due volte i giovani.

- I 9.576 milioni di stranieri sono quasi totalmente nella fascia lavorativa, per cui in essa vi sono 34.772 mln di autoctoni. Il rapporto stranieri / autoctoni è quindi 9.576 / 34.772 = 0.27. Circa un terzo della popolazione attiva è straniero.

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Però il tasso di natalità di 8.6 nascite ogni 1,000 abitanti è retto prevalentemente dalla componente straniera. Se il tasso di fertilità globale si assesta all'1.45, quello relativo alle donne autoctone è inferiore allo 0.8.

Mentre per molti sarebbe facilmente comprensibile che gli autoctoni imponessero agli stranieri residenti di non proliferare, qui stiamo assistendo al fenomeno inverso. Sono gli autoctoni, le persone di etnia tedesca, a rifuggire dalla proliferazione, condannandosi così alla estinzione.

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Tirando le somme per una sintesi, la popolazione tedesca autoctona sta avviandosi alla estinzione: nel volgere di qualche decennio essa sarà più che dimezzata.

Fatto questo bramato e voluto da alcuni, temuto ed avversato da altri.

Di sicuro emergeranno molti problemi.

Le notizie da "non riportare" o da "riportare ma per smontarle"

Come immaginavo anche da noi, a Cagliari, per non farci mancare nulla è arrivato il presidio a sostegno dell'accoglienza ai rifugiati: nessuna persona è illegale, così almeno avrebbero detto, e ne sono sicuro dato che i TG ne hanno amplificato e diffuso i messaggi. Potrei ironizzare ma preferisco andare al sodo: sinceramente non me ne frega niente, o meglio me ne frega qualcosa nel momento in cui non c'è interesse né c'è stato per " i protestati, i falliti,per chi è iscritto nelle centrali rischi, per chi è finito e rimane nell'elenco dei cattivi pagatori,per chi non ha accesso al credito, per chi vede che si stanziano soldi pubblici per far avviare aziende da extracomunitari/migranti e scopre che per quelli sardi e italiani come lui soldi non ce ne sono o sono troppo pochi, per chi è scavalcato da extracomunitari nell'assegnazione delle case, eccetera eccetera eccetera". Il senso l'avete capito, e in ogni caso se devo riportare notizie come quella del presidio eccetera eccetera, d'ora in avanti lo farò per cercare puntigliosamente e con cattiveria, di

Decidono il gioco e le regole

Non nominerò nessuno, così non dovrei correre pericoli e non dovrò neppure cancellare o veder cancellato il post oppure oscurato il sito.
Tuttavia è palese che ci sono giornali e giornalisti, politici e politicanti, che decidono ciò di cui si deve parlare e anche dove e come: possiamo pensare allo sbarco sulla Luna, e loro scelgono i punti su cui battere e chi è l'esperto di turno, magari di qualche associazione strana dove ci sono solo gli eletti. Così come ci sono ,al contrario, temi di cui non si deve riparlare come l'11 settembre. Di altri argomenti si parla solo attraverso comunicati di agenzia, di voci vicine a ...: e si fornisce subito il giudizio, il parere, che viene da una voce che non ammette nessuna replica, e cioè l'opinione pubblica internazionale, o altre volte i mercati. Dipende anche dal tema, ma di norma si sta nel vago, un po' come dire "i lettori", senza specificare nient'altro. Tra le regole c'è quella di non riferire, di non riportare, commenti di persone non accreditate: per cui il mio blog è salvo, non verrà citato, nessuna frase o pensiero varcherà la soglia della celebrità, al pari di altri che pur essendo fatti molto meglio e da gente competente, scritti in italiano, proprio per il richiamo che possono avere, sono ritenuti pericolosi e da non citare assolutamente. Penso anche solo alle questioni sulla Costituzione, ai trattati , all'Ue, e

sabato 21 luglio 2018

La solita mancanza di preparazione

Ammettiamo pure che chi ora è al governo ci sia perché ha avuto culo. Proprio per questo motivo la cosa più importante da fare, adesso, è saper rispondere alle domande dei cittadini, dei giornalisti , ed essere in grado di affrontare i politici e coloro di parte avversa. Per fare ciò è indispensabile studiare, conoscere, capire, e sopratutto non rispondere né con slogan né con frasi fatte. Quindi chi è stato apostrofato con termini come fascista o populista, sa bene che è inutile rispondere in maniera analoga: e proprio perché ci sono i mezzi per cambiare e dimostrare con i fatti chi si è veramente, che è bene non scendere ai livelli degli insulti gratuiti. Se mettiamo da parte queste battaglie da stadio, cui immagino neppure chi ne fa parte ci crede veramente, siamo al punto in cui è indispensabile aver studiato ed essere preparati, saper rispondere con competenza e in modo che anche chi segue o legge gli interventi, comprenda, e si convinca che non sono parole vuote o slogan. La conferma che bisogna mettere il culo sulla sedia e informarsi

venerdì 20 luglio 2018

Ci girano intorno e talvolta pure lontano

Non mi va di esaltarmi , né credo di essere migliore , al massimo posso essere diverso (non in quel senso) ma aver letto del suicidio di Ivan, un giovane di 24 che potrebbe essere mio figlio, mi ha fatto pensare e riportando il post (precedente a questo) mi ha permesso di commentare con dei pensieri che sono il titolo del post. Oggi ho commentato,in modo più esteso sempre la stessa notizia, che già ieri avevo ritrovato anche con particolari più precisi, al punto che pur essendo sardo conosco il posto per esserci stato,per ragioni di lavoro: mi direte, allora che cosa c'è che hai aggiunto? Ho voluto,e lo rifaccio anche adesso ma più in breve, richiamare l'attenzione sia sui motivi che inducono al suicidio, tipo revoca o mancata concessione di linea di credito, di fido; sia sulle persecuzioni di Equitalia e fisco in senso lato; sia il fatto che media e tg e talk show fanno il tifo e la propaganda ,forse anche gratis, alla GDO ai supermercati , ai bricoman e Ikea, a discapito delle realtà più piccole e che sono la tradizione e il nostro modo di intendere il mercato e il lavoro. Aggiungo e chiudo: ricordavo che oltre a Ivan occorre ricordare i familiari di Ivan e di tutti quelli che, come lui sono stati vittima di economicidio, hanno lasciato familiari e collaboratori nello sconforto e nelle difficoltà, oltre a tutti quelli che pur non avendo avuto il coraggio e la determinazione per porre fine alla propria vita, muoiono abbandonati da tutti: per loro non ci sono raccolte fondi o sms solidali, non ci sono leggi da far approvare e mettere subito in pratica,in atto. E per questo che tutti o quasi i commenti che ho letto stanno lontani e girano intorno ma non toccano e non affrontano temi veri, quelli che interessano davvero le persone. 

giovedì 19 luglio 2018

Per lui niente magliette rosse ? Nessuna raccolta di firme ? E i volontari dove sono?

Giovane imprenditore si toglie la vita nella sua azienda

MORGANO – Un giovane imprenditore di solo 24 anni si è tolto la vita all’interno del capannone della sua azienda a Morgano. E’ successo domenica mattina in via Bosco, dove ha sede il capannone.
Come scrive www.oggitreviso.it, a trovare il corpo senza vita è stato il fratello con il quale il ragazzo si era dato appuntamento per sgomberare il capannone dal quale, il giorno successivo, sarebbe scattato lo sfratto.
Il giovane imprenditore aveva ereditato l’attività dal padre, deceduto nel gennaio scorso, ma pare che la situazione economica dell’azienda non fosse buona. Accanto al corpo del 24enne i carabinieri hanno trovato un foglio dove indicava le disposizioni inerenti alla sua attività.
fonte http://www.imolaoggi.it/2018/07/19/giovane-imprenditore-si-toglie-la-vita-nella-sua-azienda/

Cina . Ceec 16 + 1 . L'occidente inizia a preoccuparsi

Giuseppe Sandro Mela.

2018-07-19.

Ceec. 16 + 1. 002. Bassa Risoluzione

Nell’attesa che, a Dio piacendo, l’Unione Europea si liberi di Mr Juncker e di Mr Tusk, e magari anche della ingombrante presenza di Frau Merkel, la Cina prosegue imperterrita la sua penetrazione dell’Europa dell’est.

Questo incipit apparentemente tranchant constata come gli umori attuali del corpo elettorale si siano distanziati da detti personaggi in modo così marcato da renderli sicuramente legalmente in opera, ma screditati politicamente: rappresentano sé stessi, non l’Unione Europea.

China’s European Diplomacy

What Is China’s Objective With the 2018 16+1 Summit?

Cina. Ulteriore potenziamento del Ceec, Europa dell’est.

Cina e Slovenia. Laboratorio di supercalcolo in Ljubljana.

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«Sofia, Bulgaria hosted the annual China-CEEC think tank conference on June 29 under the theme of “Advancing 16+1 Cooperation Platform – the Way Ahead.” The conference was part of the official calendar of events of the 7th CEEC-China 16+1 Summit»

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«The 16+1 was established in 2012 as a multilateral platform facilitating cooperation between China and 16 Central and Eastern European countries (CEEC).»

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«In recent years, the platform’s summits have attracted a lot of attention, especially in Western Europe»

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«The intensifying level of engagement between the 16 countries in the CEE region and China has considerably alarmed Brussels and Berlin»

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«Many Western European observers and policymakers have raised concerns about the potential risks of growing Chinese presence in Eastern Europe, claiming that Beijing’s major interest in engaging with the region is a part of its long-term strategy to undermine EU unity»

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La dirigenza dell’Unione Europea ed i capi dei Governi delle nazioni più ricche stanno guardando con crescente apprensione il consolidarsi dei rapporti commerciali della Cina con i paesi dell’est europeo. Temono, a ragione, che alla lunga il baricentro politico ed economico si sposti verso la Cina.

Questi timori stanno aumentando giorno per giorno, e più che a ragione. Ma nella realtà dei fatti la Cina, nel costituire il Ceec, il 16 + 1, ha occupato uno spazio lasciato vuoto dall’Unione.

L’errore di maggiore portata è stato quello di voler imporre la propria Weltanschauung  a paesi che proprio non ne volevano sapere.

mercoledì 18 luglio 2018

17 luglio 1918. La fine dei Romanov

Giuseppe Sandro Mela.

2018-07-17.

Tomba_002

Cento anni fa i comunisti sterminarono tutti i membri della famiglia imperiale Romanov.

Tutte le rivoluzioni esigono la testa dei capi dei precedenti regimi. Poi, non sazie, quelle dei collaboratori e dei sostenitori, infine di tutti gli oppositori. Ed andrebbe financo bene se si fermassero lì: ma la storia insegna che non si fermano per nulla.

Olivier Cromwell fece decapitare Re Carlo I. La rivoluzione francese fece altrettanto con Re Luigi XVI. Poi, tutti gli altri.

C’è poco da fare: la storia è scritta con il sangue.

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Questo è un sunto schematico degli avvenimenti.

«Jakov Michajlovič Jurovskij fu incaricato di occuparsi personalmente della preparazione, dell’esecuzione e del successivo occultamento dell’eccidio della famiglia imperiale e delle persone che l’avevano seguita: in totale sarebbero morte 11 persone. Venne nominato comandante della Casa a destinazione speciale, ossia della Casa Ipat’ev, dove erano detenuti lo zar deposto Nicola II e tutta la sua famiglia, e nelle loro ultime settimane di vita gestì i ritmi della casa.

I Romanov vivevano sotto stretta sorveglianza e la prolungata convivenza con le guardie rosse era costellata di soprusi e angherie da parte di queste ultime verso l’ormai impotente famiglia, specialmente verso le figlie adolescenti dell’ex sovrano Ol’ga, Tat’jana, Marija e Anastasija. Sotto il precedente comandante della casa, i furti e gli scherzi triviali verso la famiglia erano all’ordine del giorno e i Romanov avevano persino difficoltà a tutelare la salute cagionevole del figlio minore di Nicola II, Aleksej, malato di emofilia, e della ex zarina Aleksandra Fëdorovna, sofferente di sciatica.

Con l’arrivo del commissario Jakov Michajlovič Jurovskij il regime della Casa a destinazione speciale cambiò: le guardie furono disciplinate a non avere contatti con i prigionieri e i furti cessarono improvvisamente.

Jurovskij si informava giornalmente da Nicola Romanov circa la salute della moglie e del figlio, talvolta accettava di portare qualche richiesta all’esterno e permise alle suore di un convento vicino di portare latte e uova fresche per i prigionieri. Nel frattempo effettuava tutti i preparativi per l’esecuzione.

Nella seduta del Soviet dove si sarebbero decisi i bersagli dei carnefici, le guardie rosse si rifiutarono di sparare sui figli e Jurovskij dovette chiamare ex prigionieri di guerra austro-ungarici che avevano aderito alla rivoluzione a cui spiegò tutto in tedesco; fra di loro si dice fosse presente anche il giovane Imre Nagy, in realtà è appurato che l’Imre Nagy ivi presente fosse soltanto un omonimo e si consideri che all’epoca questo nome era parecchio diffuso.

martedì 17 luglio 2018

Cane mangia cane

O il più classico mors tua vita mea. O si nasce ricchi o si sposa una persona ricca, diversamente occorre sbarcare il lunario, in maniera nobile e non per forza dover arrivare a fine mese affannati. Però rimane valido il titolo del post: arrangiarsi , non insegnare la strada ad altri, se ci sono canali privilegiati non farsi scrupolo di usarli. Ho un amico che lavora nell'ufficio dove devo presentare una richiesta di finanziamento? Gli chiederò lumi, mi aspetto che mi dica qualcosa in più. Idem per tutto il resto. Certo oggi è pieno di occhi ed orecchie, non posso sapere se è monitorato e sotto osservazione, tuttavia sembra sempre più valido il vecchio detto "se non lo fai tu, lo farà un altro" o anche "lo fanno tutti". Questa mia spinta verso le scorciatoie è dettata da un certo lassismo che noto, da un buon mesetto, nel governo : sopratutto da parte del ministro dell'economia o del ministro che dovrebbe interessarsi di sviluppo, di equitalia e cose simili. Sinceramente i migranti hanno rotto i coglioni: aiutiamoli a casa loro, requisiamo i beni che i loro capi di stato con l'ausilio di chi li ha finanziato le infrastrutture (chi è stato? il fondo monetario o la banca mondiale o l'Ue?) e cerchiamo i presunti complici, quelli che hanno dato e concesso i fondi per riceverne una parte che è finita in conti offshore . Queste cose o dicerie non me le

lunedì 16 luglio 2018

Giovagnoli: perché la Chiesa nel medioevo ha distrutto i nostri alberi millenari, non a caso venerati dai popoli europei


Solo questo, oggi, possiamo dirti: ciò che non siamo, ciò che non vogliamo. Era il manifesto poetico e politico di Eugenio Montale, sotto il fascismo. Letteratura a suo modo eroica, da Premio Nobel: ermetismo, frammentismo. Bandire le convenzioni letterarie, le leziosità, i virtuosismi formali e accademici. La verità, innanzitutto. Da allora, la poesia si è frantumata in un “solve et coagula” decisamente alchemico, che a volte l’ha fatta anche risorgere, sotto mentite spoglie, persino nell’universo mercenario degli spot pubblicitari. Di alchimia si occupa un poeta dei nostri giorni, molto sui generis: si chiama Michele Giovagnoli e faceva la guida naturalistica sui monti delle Marche, tra le ultime foreste di cerro. Poi si è ammalato, ed è entrato in crisi. Un problema al colon: incurabile, per la medicina ufficiale – ma non per il bosco: «Sono entrato nel bosco di notte, e il bosco mi ha guarito», racconta, ai microfoni di “Border Nights”. «Già l’indomani, i medici hanno constatato la mia completa guarigione. Mi hanno chiesto se fossi stato a Lourdes: ma quello è l’ultimo posto dove sarei andato». Già, perché il poetico alchimista Giovagnoli – un folletto, dalla chioma che ricorda quella di Branduardi – ha intrapreso una battaglia personale contro il potereche, racconta, ha condannato a morte le foreste primordiali, quelle degli alberi millenari. Pochi lo sanno, ma fu proprio la Chiesa di Roma – nel nono secolo dopo Cristo – a decretare la distruzione sistematica degli alberi antichi, venerati dalla popolazione.

VAFFANCOOL


Ho partecipato alla presentazione di una piattaforma web studiata apposta per gli avvocati. Ciò che mi ha colpito non è tanto il contenuto dell’offerta veicolata, quanto piuttosto il linguaggio utilizzato da chi aveva concepito, ideato, realizzato l’applicazione. Non parlavano la lingua italiana, in senso propriamente detto, ma piuttosto un suo imbarazzante imbastardimento infarcito di termini inglesi. A un certo punto, un po’ per divertimento un po’ per ingannare la noia, ho cominciata a contarli. Fluivano con una regolarità sconcertante: ogni sei o sette parole indigene – zac – te ne piazzavano una inglese, con l’effetto del sale nel caffè. E non erano solo i classici vocaboli multiuso che, ormai, li senti pure nei nostri mercati rionali: espressioni parassite come ‘step’ o ‘password’ non sono manco più straniere per quanto le abbiamo abusate fino all’usura allo stesso modo di un vecchio paio di scarpe da tennis (anche ‘tennis’, in effetti, è un vocabolo immigrato, a ben pensarci).
 
Nel caso della riunione di cui sopra – studiata da ingegnosi programmatori italiani per intraprendenti avvocati italiani, si badi bene –, grandinava solo roba fresca di giornata. Ecco una breve cernita della mia vendemmia di pochi minuti: knowledge transfer, sharing, best practice, peer, scientific committee, delivery, claim, permission, owner, note wireframe, compliance, smart contract; per non parlare dei neologismi verbali anglo-italianizzati tipo l’orrendo ‘uplodare’. Ora, la questione dell’imbarbarimento di una lingua ‘indigena’ è vecchia come il cucco. C’entrano l’imperialismo militare (il latino era la lingua madre dell’Europa romanizzata), oppure culturale (il greco era l’idioma principe dell’età ellenistica) o, infine, mercantile (l’inglese è lo slang dell’Evo competitivo odierno tutto tarato sui consumers, sul business, sul marketing). Tuttavia, c’è anche un sottile risvolto psicologico, mai approfondito, in questo fenomeno. E risiede nel fondamentale complesso d’inferiorità che ci ha ‘abituati’ anche a questo aspetto del mondo globalizzato: accettare, e digerire senza batter ciglio, una terminologia così ‘gratuita’, perché sganciata da una reale necessità, ed ‘esibita’, perché pronunciata con l’affettazione insopportabile dei nuovi tipi umani english style, da apparire stupida se non volgare.
 
E ciò persino in un consesso di professionisti avvezzi ad impiegare tutt’oggi, nei loro atti, meravigliose locuzioni bimillenarie come: in re ipsa, res ipsa loquitur, inaudita altera parte. E invece finiamo per organizzare meeting dove si fanno breefing per parlare british; parliamo così, ci facciamo parlare così, perché stiamo perdendo financo l’ultimo residuo brandello di senso d’appartenenza patrio costituito dal comune patrimonio linguistico. Insomma, esprimersi in un ricco e fluente italiano è diventata una roba da sfigati (scusate, volevo dire da nerd), mentre infarcire il proprio flusso discorsivo con le orrende parole chiave (scusate, volevo dire keywords) di cui sopra è davvero fico (scusate, volevo dire cool). Peccato: proprio rivendicare un fiero utilizzo del nostro immenso, multiforme ed incisivo bagaglio lessicale, potrebbe rappresentare il primo passo per ritrovare anche l’orgogliosa sensazione della nostra smarrita identità nazionale.
 
Francesco Carraro

I credenti vivono mediamente 6.48 anni in più degli atei.

Giuseppe Sandro Mela.

2018-07-16.

2018-06-28__I credenti vivono mediamente 6.48 anni in più degli atei.__001

«Social Psychological and Personality Science is a peer-reviewed academic journal that covers research in social and personality psychology. Its editor-in-chief is Simine Vazire (University of California, Davis). It was established in 2010 and is published by Sage Publications. The journal is jointly owned by four different societies: the Association for Research in Personality, European Association of Social Psychology, Society of Experimental Social Psychology, and Society for Personality and Social Psychology.

The journal is abstracted and indexed in PsycINFO and Scopus. According to the Journal Citation Reports, its 2015 impact factor is 2.325, ranking it 14 out of 62 journals in the category "Psychology, Social"» [Fonte]

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Quando una rivista scientifica occupa il 14° posto nella graduatoria delle sessantadue altre riviste quotate nella categoria di interesse si è guadagnata una solida posizione di autorevolezza nel mondo dei ricercatori.

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Di recente dr Laura Wallance e Collaboratori sono usciti con un documentato articolo sull'aspettativa di vita delle persone credenti o non credenti.

Laura E. Wallace, Rebecca Anthony, Christian M. End, and Baldwin M. Way.

Does Religion Stave Off the Grave? Religious Affiliation in One’s Obituary and Longevity

Journal Social Psychological and Personality Science.