domenica 8 luglio 2018

Magliette rosse? Per molti, ma non per tutti

Delle magliette rosse, di don Ciotti o di Salvini, non me ne sbatte niente. Come pure me ne sono fregato del gay pride che si è svolto a Cagliari, come in altre città italiane. Delle cose che fra poco ricorderò, tuttavia ce ne ricordiamo in pochi, e forse quei pochi siamo, come numero intendo, la differenza tra il tutto e i molti delle magliette ricordate nel titolo del post. E di che cosa non si ricordano i molti? Fatta salva l'ignoranza che, come spesso succede ci mantiene all'oscuro, ma anche al riparo, da preoccupazioni cui non sapremo come occuparci, bisogna sapere che ci sono delle persone e delle aziende, che sono prigioniere non solo del fisco, ma di meccanismi tali che le condannano a non poter più risalire la china, così da potersi rimettere in sesto e , autonomamente e con un minore carico fiscale e debitorio, vivere e lavorare in armonia. Detto così e non essendo ancora, tuttavia, arrivato al sodo, la cosa appare di facile soluzione: una sorta di condono tombale, la flat tax , riduzione degli adempimenti fiscali , snellezza nella burocrazia sopratutto statale. Ma non ci sono solo questi aspetti, quelli più gravi sono altri, e sono tutti o quasi legati agli atti ingiuntivi, agli atti di precetto, alle esecuzioni mobiliari e immobiliari, all'iscrizione nelle centrali rischi, all'inserimento del proprio nominativo nell'elenco dei cattivi pagatori, a banche dati che non cancellano mai i dati anche se dovrebbero (del resto conservano da decenni l'archivio cartaceo e,cosa grave, lo usano), i protesti , l'accesso al credito pieno di vincoli e norme, le leggi sul fallimento e le ricadute sui falliti, e non dobbiamo dimenticarci dei suicidi e dei loro familiari. Né ci si deve scordare degli effetti e delle ricadute sia in ambito familiare che aziendale di quanto sopra: una ditta che chiude vuol dire meno caffè al bar della zona, meno acquisti negli ormai pochi negozi rimasti (tutti fagocitati da quell'animale che è la GDO tanto amata dai media insieme allo shopping online di amazoniana memoria), e vuol dire anche meno uso di auto (evviva dice qualcuno?) ma anche meno utilizzo di eventuali mezzi pubblici (ci sarà più posto e meno ressa alla fermata? o la linea e la fermata verrà soppressa? così poi vai a piedi che ti fa bene adesso che c'è caldo). Potrei proseguire ma è sufficiente che qualcuno, che potrei anche sfottere e riempire di insulti e parolacce , si ricordasse invece che solo e sempre delle scarpe e magliette rosse, anche di altre persone ,e sono tante, che vivono male e soffrono in silenzio. Almeno per adesso, per ora: perché se Dio vorrà e alcune cosette mie personali si sistemeranno, allora queste cose le porterò all'attenzione del maggior numero di persone. Ma non lo farò come fanno certe associazioni che si limitano, una tantum, a far sapere; non lo farò come fanno,sempre alcune associazioni , che fanno le parti ai cornuti e ti colpevolizzano facendoti venire la Sindrome di Stoccolma o almeno è ciò che ho visto e sentito la settimana scorsa in tv quando un tale diceva che i debiti vanno pagati. Ma come diceva qualcuno, si pagano e si onorano quando si possono pagare, e se si è messi in condizioni di farlo: il tizio, poverino, stordito e stressato dalla situazione non si ricorda di come Monti e l'Ue ci ha trattato? Ci ha impoverito e ci ha sottratto tutto o quasi quello che poteva, così come fanno con un fallito cui portano via i dischi in vinile e lo stereo e tutto ciò che possono e anche quello che non dovrebbero (se uno non conosce le leggi). Se mi porti via, come ho visto fare, l'affettatrice e il frigo, e sono un salumiere, ebbene ti dico che sei un figlio di puttana e ti auguro, anche se sono cristiano ed è domenica, ogni male possibile, cominciando con un bel incidente (da solo, non devono essere coinvolti altri, non sono un mafioso che ti farebbe fuori la famiglia fino alla settima generazione: tu sei il bastardo e la carogna, e solo tu devi essere punito, e sei mesi ingessato e allettato possono anche illuminarti, forse). Concludo: se ci sarà occasione propizia, si dovrà parlare di questi e altri temi legati alle  persone, agli economicidi: tutti parlano di migranti, di borse di studio per i rifugiati, di agevolazioni di tutti i tipi per i migranti e favorire la loro integrazione, e per quelli che sono qui e sono nati qui e vorrebbero restare qui, non c'è un tubo. Prima gli italiani vuol dire provvedere e rimediare , subito non fra qualche anno.

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