lunedì 9 luglio 2018

Contro i mulini a vento

Ma andrò avanti lo stesso, in un modo o in un altro: e lo dice uno che, come migliaia di altri , ha usato l'eskimo e marciato come un deficiente per sostenere idee non sue, e che quando ha provato ad aprire bocca si è sentito dire "abbiamo deciso che ...": ma non doveva decidere questo pomeriggio l'assemblea? C'è gente che si muove per sostenere idee e ragioni altrui, decise da altri, e quando le viene chiesta un'opinione non è quasi mai per sapere che cosa pensa o ne pensa, ma se è d'accordo con quanto dice il leader o quanto sostiene la direzione del partito. C'è poi la cosa curiosa, tutta nostra non so, ma da sempre si sente dire che 
" non è in agenda" oppure "non è all'ordine del giorno": della serie attaccati al tram. Ora vedere le magliette rosse, le scarpette rosse, il gay pride, El Papa che prega per la pace, oltre a tutti quelli che , non essendoci ancora un bel delitto estivo, si devono accontentare dei ragazzi intrappolati nelle grotte per poter riempire i minuti di vuoto dei
tg , dà a me personalmente molto fastidio. Già soffrono perché devono parlare di calcio senza poter leccare i piedi alla nostra nazionale, che non c'è, né possono leccarli ai loro Ronaldo o Neymar , perché anche loro non ci sono: quindi non rimane che parlare non di quello che è importante per noi, chiedendolo alla gente e andando in giro per le strade, ma di quello che conta per El Papa, Trump, Merkel , Mattarella. Anzi, cinici come sono, gli è andata di lusso perché alcuni maschi, sempre loro , hanno ucciso la propria moglie o partner o compagna come si dice oggi nel politicamente corretto: peccato che ci sia stata anche una donna che ha ucciso il marito o partner che dir si voglia e anche un figlio che ha ucciso il padre, quindi un parricidio. Ma non hanno voluto approfondire troppo, siamo d'estate e alcuni, magari i famosi tuttologi sono in ferie o lo sono le trasmissioni spacca palle. Ed è quindi con dispiacere che vedo che i temi a me cari non vengono neanche sfiorati, o se lo sono stati, sono stati visti dal punto di vista del sovra indebitamento, mettendo in evidenza che è colpa esclusiva del debitore. Un po' come per la storia delle tasse o imposte non versate, dei contributi non pagati, dei lavoratori assunti in nero e pagati poco: ragazzi, se uno i soldi non ce li ha come deve fare? Se avessi ,come forse avrò , un ristorante da 30 o 40 coperti, vorrei che facesse i 40 coperti almeno ogni giorno: ma per gestirlo oltre al cuoco, dovrò avere l'aiuto cuoco o un aiuto in cucina, e almeno un cameriere. Secondo voi quanto dovrebbe fatturare un locale per poter sostenere tutte le spese? Se questo ragionamento o esempio, lo fate anche per una qualsiasi attività commerciale, comincerete a capire, che non sono i 1.000 euro mensili o i 1.400 che il negozio deve tirare fuori, ma quelli per le varie tasse comunali, l'enel, i contributi per i lavoratori, la Siae, il wifi, oltre allo stipendio per chi è titolare. E poco importa se è gestito da marito e moglie o dai partner, e che magari non tornano a casa e stazionano nel negozio facendo orario continuato (magari abitano lontano e, come molti dipendenti sopratutto nella GDO hanno due o tre ore di pausa che non permette di andare a casa,pranzare riposarsi e tornare a lavoro). Ecco che forse, dico forse, se si analizza e ci si interroga ma da dove arrivano o devono arrivare i soldi delle tasse e dei miei contributi di lavoratore, sia io cameriere  o cuoco o commesso o autista , la risposta è nel costo del pranzo o del caffè al bar o della t shirt , che non possono essere sottocosto , ma che, a conti fatti, e con quello che oggi la gente può permettersi e sostenere sono troppo bassi : o per meglio dire, il costo basso o ritenuto equo, non copre la previdenza e talvolta pure gli stipendi di molti dipendenti. Se tu vedi due o tre camerieri, l'aiuto cuoco e il lavapiatti e il cuoco, più il titolare in sala ...ecco, fatti due conti e poi guarda il costo del menù, guardati intorno e calcola i presenti, e tira le somme. Non devo insegnare niente a nessuno, però non mi venite a raccontare balle : chi fa pagare poco e non ha il giro , non ce la fa neanche a pagare stipendi dignitosi e ancor meno a versare i contributi. E se andate a vedere (adesso entriamo nel vivo) le motivazioni nelle istanze di fallimento, spesso sono i dipendenti che vantano stipendi arretrati (ho letto e ve l'ho scritto mesi fa: anche 18 mesi! Cazzo, ne hanno avuto di coraggio e di grasso intorno per restare a lavorare per un anno e mezzo, senza ricevere lo stipendio, e parlo non di camerieri che potrebbero ricevere le mance ...pos permettendo, ma di un agenzia di viaggi) e mancati versamenti contributivi, oltre a essere in arretrato con l'affitto e , dulcis in fundo c'è sempre lei, l'agenzia delle entrate ed equitalia. Quando si finisce in tribunale e quando si ha a che fare con il fisco e lo stato in genere, 2 + 2 non fa mai 4, ma farà 16 o 25: si scopre a proprie spese che cosa è l'ingiustizia, che cosa vuol dire non avere gli amici nei posti giusti, l'avere un commercialista e un legale che lavorano solo se li paghi bene e puntualmente. Diversamente chiudi e finisci sul lastrico, a meno che non sia un bancarottiere di professione e che ha nascosto soldi e proventi, ma non è il nostro caso. Ecco che finito nel libro nero dei falliti, registro e libro che non dovrebbero più esistere, capisci che anche se tutto è finito, qualora volessi ricominciare, non puoi perché nessuna banca ti finanzia, perché nessuno assume uno che è stato dichiarato fallito (almeno, in Italia, da noi quindi, è così: è curioso leggere, se c'è ancora on line, cosa dicono e scrivono quindi, nelle pagine ufficiali del sito dell'Ue, perché c'è qualcosa che invita a ricominciare, ma se non ricordo male, devi avere un sacco di requisiti di quelli che non si possono possedere). Di solito chi fallisce , almeno nei mesi precedenti il fallimento, ha emesso qualche assegno a vuoto o ha qualche cambiale andata in protesto, bollette da pagare, e quindi è finito tra i protestati e nel libro nero dei cattivi pagatori e quindi anche dentro la banca dati delle centrali rischi: il punto è che da lì non esci. La cosa ,e qui mi scaldo anche se non serve a niente, che mi fa incazzare è che nessun partito ha preso a cuore questo problema: ricordo che se la signora Marcella o il signor Giovanni vengono dichiarati falliti e chiudono, potrebbero far parte di un nucleo familiare di tre o quattro persone, che si ritrovano coinvolte volenti o nolenti nel fallimento; ma c'è da dire che ci sono i mesi precedenti il fallimento ,mesi in cui si vive male, stressati e vessati, e che poi c'è il dopo fallimento, quando con il curatore e il cancelliere vengono a contarti i peli del culo, e poi arrivano gli altri che portano via quadri e tutto ciò che possono e devono. E questo solo per parlare delle persone coinvolte direttamente, perché poi ci sono i dipendenti stessi, compresi quelli che magari hanno generato l'istanza, e che riceveranno un pugno di mosche, e tutto l'indotto che sparisce, dai caffè al bar a chi stampa i biglietti da visita o ripara il registratore di cassa o la stampante, tutti con meno clienti. E' vero che morto un Papa se ne fa un altro, ma qui è un strage che dura da decenni:la colpa ce l'ha Silvio e Romano, e tutti quelli che se ne sono fregati o hanno minimizzato. Nelle loro riforme ci sarebbe il caso in cui non potresti fallire: ma se tu vai a leggerti le istanze e le dichiarazioni di fallimento in un qualunque portale di fallimenti, vedrai che nessuno rientra in quella casistica, ma sono tutti fottuti alla grande. Ti fanno fallire per 20 mila euro cagati che devi dare di affitto arretrato o che dovresti dare ai dipendenti? Tu dici, ma è possibile? Certo che no: ma poi scopri che c'è l'agenzia delle entrate che reclama 250 mila euro, che non sono altro che i soldi che tu negli anni non hai potuto versare e non li hai versati non perché ti sei comprato una casa, un motoscafo o il locale dove lavori; non li hai versati perché non li hai prodotti, generati, perché il tuo lavoro non ti permetteva di crearli. Ma allora non prendevi i dipendenti: infatti chi può evita di assumere. Conosco persone che, pur non essendo eroi, lavorano 14 16 ore al giorno; sono di quella genia di cui parlavo prima, gente che arriva presto e parcheggia dove non si paga, lascia l'auto ferma tutto il giorno fino a sera, non torna a casa perché non può, morirà forse di infarto perché stressata e fiaccata dal lavoro che deve fare e che , se lo stato permettesse, potrebbe far svolgere a un altro, dando vita così a uno stipendio. Invece tu fallisci, lui non lavora, e tu stato non prendi un cazzo, perché la maggior parte dei falliti non ha ricchezze nascoste, e sopratutto che cosa ti prendi? Un furgone che ha 18 anni e che se vale molto te lo pagano 500 euro? Ma non farmi ridere! O un forno a microonde che ne vale 35 e che nuovo costa 100? Quando si capirà che è l'impostazione sbagliata, allora si dovrà cambiare, magari sanando tutte le posizioni aperte o che lo rimangono in ogni caso, e magari attraverso banche che fanno le banche, permettere l'accesso al credito. Concludo: avete mai visto gente che manifesta per cose simili, a parte chi si incatena ai cancelli o si barrica in casa per evitare lo sfratto? Avete mai visto i vari Don dei miei stivali, o i politicanti da talk show , o quelli che difendono i diritti di tutti (tranne quelli delle persone di cui parlo io, logicamente) regalare le magliette colorate o meglio ancora organizzare sit in o altro tipo di manifestazioni per i falliti , i protestati , le vittime della crisi? Non credo. Un capitolo a parte meriterebbe il discorso sull'usura, ma aspetto che entro l'anno arrivi una sentenza e ne riparleremo, forse.  

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