I giorni che stiamo vivendo, almeno gran parte di noi per quanto sento e vedo in giro, obbligano ,appena se ne ha il tempo, a una riflessione.Perché e per chi dovrei ,come già sto facendo, sacrificarmi?Perché mai dovrei spremere le meningi onde trovare o aiutare a trovare soluzioni per risolvere la crisi, dare posti di lavoro, rinunciare ai piaceri della vita o a vivere in maniera dignitosa? Se riflettiamo bene, un ragionamento siffatto, non è sbagliato:non è il solito del "chi me lo fa fare", ma vorrei si andasse oltre, cioè maggiormente a fondo così da motivare,anche a livello filosofico e politico, un'eventuale scelta. Scelta che ,per forza di cose, compiamo volutamente o meno, costretti dal fatto che viviamo in questa prigione chiamata penisola. I prigionieri sono coloro, come me, inetti, che non hanno continuato gli studi, subito all'opera, al lavoro, vuoi per necessità vuoi per manifesta incapacità intellettuale: sta di
mercoledì 31 ottobre 2012
lunedì 29 ottobre 2012
Tornare indietro? No di certo
A scanso di equivoci è bene che si sappia che non sono un luddista nè un sostenitore della decrescita: se mai sostengo una decrescita ragionata e con un percorso percorribile senza traumi o lacerazioni sociali. Ciò che invece avviene oggi, è vedere fabbriche chiuse, i macchinari spediti all'estero, i soldi che sono stati versati ai vari imprenditori spariti (entrambi), i lavoratori che secondo i politici e gli esperti devono farsene una ragione e arrangiarsi. Ebbene io non ci sto a sentire e vedere discorsi del genere. Non mi sta bene il sindacalisti che sa fare solo discorsi pieni di frasi ad effetto che,però, hanno perduto sia il significato originale sia,da tempo, pure le battaglie. Siccome non si può fermare il progresso, si può però trovare il modo di fornire a tutti un sostentamento,dignitoso ovviamente,in pratica un reddito di cittadinanza , sicuro nel tempo: non dimentichiamo che siamo la nazione dei ripensamenti,che rivede le stime, che storna il denaro che occorre per le tredicesime e le sovvenzioni.Credo che ci siamo capiti.
Eppure , sfugge
A tanti di noi, forse perchè non toccati dalla crisi , sfuggono alcuni dati di fatto che sono stati evidenziati da Maurizio Blondet e ,prima ancora da altri blogger: e i dati parlano di riduzione del personale dovuta all'introduzione di tecnologia. E questa tecnologia, nelle loro considerazioni era riferita alla produzione di beni materiali, mentre io ho appurato anche dell'altro. Ho infatti notato come, diverse persone, in caso di emergenza dovessero arrangiarsi. Nel mio mondo, o meglio in quello che conosco e ho frequentato, poteva succedere che ti ritrovassi, nel bel mezzo di una manifestazione fieristica, senza biglietti da visita.E dopo aver dettato i tuoi dati, i riferimenti, scopri che c'è una bella macchinetta, tipo quelle che scattano le foto tessera, proprio di fianco a uno degli ingressi dei padiglioni.E se ti guardi in giro, secondo le città che frequenti e visiti, per lavoro o per diletto, ricordi che le avevi già viste altre volte quelle scatole giganti di metallo. Ecco che facendo due più due, scopri che quella tecnologia, messa a disposizione per strada ed accessibile a tutti, ha tolto e toglie lavoro ai tipografi così come, in passato ha fatto per i fotografi,la macchinetta scatta foto che è posta di fronte.
domenica 28 ottobre 2012
Cavallini a rischio estinzione:stanno morendo di fame e sete
L'immagine di un cavallino denutrito
Stanno
morendo di fame e sete i cavallini della Giara. La denuncia è partita
da Facebook ed è tornata d'attualità la richiesta di fondi per la
salvaguardia della razza unica al mondo.
Domani
pomeriggio ne parleranno seduti allo stesso tavolo i sindaci di Gesturi,
Tuili e Setzu insieme con il governatore Cappellacci. La mobilitazione è
partita dopo che su Facebook erano state postate foto di cavalli
denutriti. Intanto il sindaco di Gesturi Gianluca Sedda ha fatto sapere
ciò che domani chiederà a Cappellacci: "Sarebbe sufficiente che la
Regione Sardegna stanziasse dai 150 ai 200 mila euro l'anno e noi gestiremo al
meglio questo patrimonio con una Fondazione».
unionesarda.itvenerdì 26 ottobre 2012
L'amore tradito
L’Amore tradito Tratto da “L’ebrezza amorosa”
blog.libero.it
Antonio Sbisà
L’amore viene tradito quando viene affermato, evocato, e poi limitato, rimosso, distrutto. Questo avviene a tutti i livelli. L’amore viene tradito quando una persona non ama e non cura se stessa: così facendo non conosce direttamente l’amore. Amare vuol dire vivere, accogliere, sperimentare, un sentimento di gioia, di entusiasmo, di elevazione e di donazione, vissuto autonomamente nel proprio cuore, nella propria anima, nel proprio corpo, a prescindere dalle condizioni, dagli eventi e dalle persone esterne. Ma quando noi ci lasciamo vivere, subiamo, ci comportiamo meccanicamente, obbediamo passivamente alle istituzioni ed al potere, non accettiamo una parte del corpo o del carattere, sicuramente possiamo affermare che non viviamo l’amore, per noi ed in noi. Come poi potrebbero amarci gli altri, se non ci amiamo noi stessi?
blog.libero.it
Antonio Sbisà
L’amore viene tradito quando viene affermato, evocato, e poi limitato, rimosso, distrutto. Questo avviene a tutti i livelli. L’amore viene tradito quando una persona non ama e non cura se stessa: così facendo non conosce direttamente l’amore. Amare vuol dire vivere, accogliere, sperimentare, un sentimento di gioia, di entusiasmo, di elevazione e di donazione, vissuto autonomamente nel proprio cuore, nella propria anima, nel proprio corpo, a prescindere dalle condizioni, dagli eventi e dalle persone esterne. Ma quando noi ci lasciamo vivere, subiamo, ci comportiamo meccanicamente, obbediamo passivamente alle istituzioni ed al potere, non accettiamo una parte del corpo o del carattere, sicuramente possiamo affermare che non viviamo l’amore, per noi ed in noi. Come poi potrebbero amarci gli altri, se non ci amiamo noi stessi?
Quasi, quasi...mi ci vedo
E il terrore di poter essere io ,un giorno, al suo posto, mi fa fuggire lo sguardo altrove, cancella pensieri e idee. Vedere uno come potrei essere io, ridotto uno straccio, l'ombra di me stesso, ripulito alla bell'e meglio, con abiti dismessi, ma sopratutto sapendo ed essendo convinti che avevamo e abbiamo i numeri, le qualità e caratteristiche, e anche la voglia, per non dover finire così, impedisce ogni azione propositiva per tirar fuori dai guai, dalla povertà, dal disagio uno che è troppo simile a noi. Non vedo altra spiegazione al rifiuto, che ad esempio mi è stato riservato dalle varie associazioni, darmi una mano affinchè potessi tornare quello di una volta: quello che dava anche 4 buste paga, faceva girare soldi, portava (me lo si lasci dire) anche un po' di cultura nel mondo del mobile per ufficio in Sardegna. Ma così non è stato.Sono passati più di 8 anni e le cose, per me almeno, sono difficili. Nessuno, quando ti vede in quelle condizioni, ti offre un minimo di credibilità: a meno che tu non sia diverso, per colore della pelle o religione, per lingua o tradizione, oppure basta che non sia del posto. Allora ti danno una mano, ti fanno lavorare, si mettono al tuo servizio.
giovedì 25 ottobre 2012
Il dispiacere degli ultimi
Quando vediamo delle persone che stanno peggio di noi, pensiamo che questi siano dei "poveracci": se fanno qualcosa di scorretto e disdicevole, se commettono qualche piccolo crimine, diventano dei "poveri diavoli". Ma quando questi poveracci sono dei nostri, allora la nostra pietà e simpatia è minore: è un po' come per le disgrazie che più sono lontane e più attirano audience e denaro. Se succede qualcosa vicino a noi, non ci sono lacrime e ancor meno soldi. Ieri ,mi hanno riferito, che in una zona del porto, ove vige il divieto di pesca (pare sia così anche altrove, cioè nei vari porti italiani), c'era una persona che ,armata di canna da pesca, pescava in tutta tranquillità. Altri osservavano contrariati perchè costretti a pescare dalle barche: si chiedevano perchè a lui è permesso e a noi no?La risposta è stata data da chi ha interpellato le autorità portuali e si è sentito rispondere che "è un poveraccio, ma gli ho dato il permesso ,io, solo per oggi. Inutile dire che la persona che pescava è di colore. Morale: gli altri ci fanno sempre pena, i nostri no. Gli altri hanno gli aiuti, i nostri no. Il punto è che i nostri, siamo noi.
Come è cambiato il mondo del commercio:la vendita diretta
Come ho scritto nell'altro post, occhio, perchè nessuno può ritenersi al sicuro e anche le "rendite di posizione", il "farsi scudo con l'insegna del nome importante", sono cose che col tempo possono passare.E passando lasciano spazio ad altri modi di vendere. Anni fa Piero Angela presentò in un suo programma, forse in Quark Economia, un modo diverso di vendere scarpe e abbigliamento, con un buon livello di personalizzazione: senza dover ricorrere al sarto o al ciabattino in seconda battuta, si aveva la possibilità di scegliere il su misura in prima battuta: un negozio dove ,come in una sartoria, si rilevavano tutte le misure del soggetto che, individuato l'articolo, il modello e il colore, vedeva in anteprima il risultato e...poteva dare l'ok.Il prodotto finito poteva essere recapitato a casa del cliente. Oggi ,cose simili sono all'ordine del giorno, anche se con dei distinguo: vediamoli.
mercoledì 24 ottobre 2012
Ecco come è cambiato il mondo del commercio
Se mai ce ne fosse bisogno, ricordo che tutti, nel bene e nel male, siamo legati al commercio: è vero che ci sono attività che ,in apparenza, non sembrano influenzate dal denaro, dallo scambio tra beni e servizi e la moneta, ma non è proprio così. Avevo già postato qualcosa di simile e ogni volta che posso ritorno proprio su un aspetto che, a mio avviso, è troppo spesso ignorato, anzi è volutamente omesso: trattasi dell'emarginazione ed eliminazione dei collaboratori. Se avete presente un supermercato, di quelli con 20 o 30 casse per intenderci, avrete notato che da tempo esistono alcune casse senza cassiere. Vuol dire che la cosa l'hanno fatta digerire come possibilità di servire meglio il cliente, dato che sono casse sempre aperte, ma anche con l'idea di occupare la cassiera o il cassiere in altre mansioni. Occhio però! All'inizio.Per i primi mesi. Poi ci sarà stata, credo , o ci sarà (toccatevi pure dove volete, ma leggete fino alla fine) una riduzione del personale, proprio in virtù di questa,presunta, miglioria. E' per servirvi meglio.
martedì 23 ottobre 2012
Evasione, tassazione e corruzione: il danno e l'inganno
Le esportazioni di capitali sono un danno diretto
in termini di deprivazione monetaria, di perdita secca di mezzi da
parte del sistema-paese, che si ritrova con meno mezzi monetari per i
pagamenti dei debiti, gli investimenti produttivi, i consumi… Invece,
non sono un danno e una perdita secca i fatti (come il prelievo dei
tributi e l’evasione dei tributi) che determinano solo uno spostamento
di capitali da un soggetto A a un soggetto B all’interno del
sistema-paese. Se tali fatti facciano bene o male al paese, dipende da
un fattore diverso, ossia se il modo in cui spende il denaro il soggetto
B fa crescere l’economia di più o di meno rispetto al modo in cui lo
spenderebbe il soggetto A. In ogni caso, si è visto che, se il prelievo
fiscale effettivo supera stabilmente il 40% del pil, esso ha effetti
depressivi sull’economia. In Italia è al 55%.
Femminismo: una creazione Sionista mondialista
Femminismo: una creazione Sionista
Osserviamo e meditiamo su quello che è avvenuto negli ultimi anni nella riduzione del Ruolo della Madre e della Donna ad un mero tramite biologico di incubazione di nove mesi: l’uomo ingannato è il più felice, l’idiota retrogrado autodefinito come “maschilista”, che ride con stupide battute che mettono in ridicolo la donna, specie per quello che riguarda l’intimità. La Donna è stata ridotta a un mero oggetto di piacere decorativo, una vile mercanzia, denigrata, sfruttata. Una macchina da penetrazione. Salvo alcuni nobili casi, la Donna è trattata come un oggetto sessuale: se le mancano le tette c’è il silicone; se è in sovrappeso c’è la liposuzione. La pubblicità vende milioni con i suoi reggiseni e fondoschiena.
Mai come ora è stato sfigurato il suo ruolo naturale nella lotta per l’esistenza.
Osserviamo e meditiamo su quello che è avvenuto negli ultimi anni nella riduzione del Ruolo della Madre e della Donna ad un mero tramite biologico di incubazione di nove mesi: l’uomo ingannato è il più felice, l’idiota retrogrado autodefinito come “maschilista”, che ride con stupide battute che mettono in ridicolo la donna, specie per quello che riguarda l’intimità. La Donna è stata ridotta a un mero oggetto di piacere decorativo, una vile mercanzia, denigrata, sfruttata. Una macchina da penetrazione. Salvo alcuni nobili casi, la Donna è trattata come un oggetto sessuale: se le mancano le tette c’è il silicone; se è in sovrappeso c’è la liposuzione. La pubblicità vende milioni con i suoi reggiseni e fondoschiena.
Mai come ora è stato sfigurato il suo ruolo naturale nella lotta per l’esistenza.
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lunedì 22 ottobre 2012
razzismo norvegese,ma i mammoni italiani non sono per scelta
Italiani popolo di mammoni: ecco come ci vedono in Norvegia
di Celeste Bufalino
Una serie di spot della Obos, un’agenzia immobiliare norvegese, usa lo stereotipo degli italiani mammoni per spiegare ai ragazzi di non diventare come loro. Nel video, della durata di 1.27 minuti, si vedono alcuni trentenni che vivono a casa con la mamma:
http://www.youtube.com/watch?&v=ViqICoA5eRM
Le apprensive madri preparano da mangiare, rimboccano le coperte e addirittura fanno il bagno e la ceretta ai loro “bambini” un po’ troppo cresciuti, mentre i figlioli non sono buoni neppure a trovarsi una moglie da soli. Il messaggio? Entrare a far parte di Obos garantisce una progettualità e impedisce di ritrovarsi come i ragazzi del Belpaese.
di Celeste Bufalino
Una serie di spot della Obos, un’agenzia immobiliare norvegese, usa lo stereotipo degli italiani mammoni per spiegare ai ragazzi di non diventare come loro. Nel video, della durata di 1.27 minuti, si vedono alcuni trentenni che vivono a casa con la mamma:
http://www.youtube.com/watch?&v=ViqICoA5eRM
Le apprensive madri preparano da mangiare, rimboccano le coperte e addirittura fanno il bagno e la ceretta ai loro “bambini” un po’ troppo cresciuti, mentre i figlioli non sono buoni neppure a trovarsi una moglie da soli. Il messaggio? Entrare a far parte di Obos garantisce una progettualità e impedisce di ritrovarsi come i ragazzi del Belpaese.
Senza arte nè parte
C'è chi non ha la possibilità nè la capacità finanziaria per delocalizzare e non ha neppure i soldi per emigare: sono tante persone,almeno per quanto so, che pur volendo non possono. E' anche vero che ci sono dei blocchi mentali da dover superare: c'è la lingua straniera, c'è la difficoltà a intraprendere chissà quale lavoro, c'è soprautto lo sdradicamento. Una ragazza di un paese ubicato a 100 km da Cagliari, mi diceva che da un lato ci dicono che dobbiamo mantenere le radici, vivi i ricordi e le tradizioni poi però ci invitano a emigrare, a cercare lavoro altrove e a prendere armi e bagagli e trasferirci. La logica vuole che ci siano almeno due posizioni: restare e combattere per un mondo migliore , per cambiare quello che abbiamo vissuto finora.Oppure seguire i consigli ricevuti dalla ragazza di paese: te ne vai e non torni, maledicendo la tua regione, il tuo paese, e logicamente i suoi abitanti, di solito politici locali o prelati, persone che devono sempre vedere che cosa possono fare, ma che non fanno mai un tubo. Essere senza arte nè parte, è brutto, ma essere schiavi del lavoro, altrettanto.
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Un moccioso dentro la gabbia della modernità
L’habitat che circonda il “moccioso” dell’era tecnologica fin
dall’alba della sua venuta al mondo, condiziona per sempre il suo
domani, ed é l’imprinting che modellerà la sua futura personalità.
Televisione, video giochi, telefonino, play station e una montagna di
sterile e invadente tecnologia (futuri rifiuti da discarica), lo
deresponsabilizzano da ogni sforzo di analisi introspettiva e di
immaginazione – esattamente nel senso opposto della propaganda
sbandierata dal Sistema: “in questo modo sviluppano la fantasia!!!”.
E dopo? E con ciò?
Una coppia di amici, persone come me over 50, mentre si discuteva di politica e si parlava di un possibile confronto a 4 per i candidati del Pd, sperando che vengano fuori le questioni lavoro, patto d istabilità, rapporti con l'Ue eccetera, se ne sono venuti fuori con queste piccole,ma veritiere, considerazioni: e dopo? e con ciò? ma per me , per noi, che cosa cambia? e se anche cambiasse qualcosa, in quanto tempo ci saranno,per noi, effetti positivi? Loro hanno ragione da vendere, perchè si strombazzano effetti e ripercussioni su chi è in difficoltà ma ,all'atto pratico, benefici non ne vediamo con questo governo, nè pensiamo che il prossimo,seppure cambiasse i componenti, produrrà i cambiamenti scritti nei programmi di governo. Ma andiamo avanti.
sabato 20 ottobre 2012
Olocausto: la "verità" per legge!
...in arrivo la legge Mancino- "Mattogno"!
E' stato presentato al Senato un disegno di legge con questo testo:
All’articolo 3, comma 1, della legge 13 ottobre 1975, n. 654, e successive modificazioni (Legge "Mancino"),dopo la lettera b) è aggiunta la seguente:
«b-bis) con la reclusione fino a tre anni chiunque, con comportamenti idonei a turbare l’ordine pubblico o che costituiscano minaccia, offesa o ingiuria, fa apologia dei crimini di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra, come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello statuto istitutivo della Corte penale internazionale, ratificato ai sensi della legge 12 luglio 1999, n. 232, e dei crimini definiti dall’articolo 6 dello statuto del Tribunale militare internazionale, allegato all’Accordo di Londra dell’8 agosto 1945, ovvero nega la realtà, la dimensione o il carattere genocida degli stessi».
E' stato presentato al Senato un disegno di legge con questo testo:
All’articolo 3, comma 1, della legge 13 ottobre 1975, n. 654, e successive modificazioni (Legge "Mancino"),dopo la lettera b) è aggiunta la seguente:
«b-bis) con la reclusione fino a tre anni chiunque, con comportamenti idonei a turbare l’ordine pubblico o che costituiscano minaccia, offesa o ingiuria, fa apologia dei crimini di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra, come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello statuto istitutivo della Corte penale internazionale, ratificato ai sensi della legge 12 luglio 1999, n. 232, e dei crimini definiti dall’articolo 6 dello statuto del Tribunale militare internazionale, allegato all’Accordo di Londra dell’8 agosto 1945, ovvero nega la realtà, la dimensione o il carattere genocida degli stessi».
venerdì 19 ottobre 2012
Non sai come la polizia postale ti spia su Facebook e Co. ?
Senza dirlo a nessuno il ministero degli Interni italiano ha ottenuto dai vertici di Facebook le chiavi per entrare nei profili degli utenti anche senza mandato della magistratura. Una violazione della privacy che farà molto discutere.
«I suicidi sono espressione di un conflitto sociale»
INTERVISTA L'antropologa Anna Maria Rivera
Proprio ieri è uscito un libro disperante (per «noi italiani») nella sua drammatica attualità, Il fuoco della rivolta. Torce umane dal Maghreb all'Europa (edizioni Dedalo). Lo ha scritto Anna Maria Rivera, antropologa all'università di Bari.
Perché un libro così?
Ho seguito da vicino la rivoluzione del 14 gennaio in Tunisia e cercando di ampliare le mie ricerche con un taglio antropologico mi sono resa conto che il nodo era quello dell'autoimmolazione, un fatto drammatico che ha favorito lo scatenamento della rivoluzione e il rovesciamento del regime. Il ragazzo che si è dato fuoco a Tunisi non è un caso isolato, il fenomeno è molto diffuso e continua tutt'ora nei paesi del Maghreb, in Algeria soprattutto. Solo che nessuno ne parla più. Ero convinta che prima o poi sarebbe arrivato anche in Europa. A Palermo, il caso di Mourredine Adnane presenta analogie impressionanti con il caso tunisino, si è dato fuoco il 10 gennaio 2011, era un ambulante e aveva subìto delle vessazioni da una squadretta di vigili urbani. E dopo di lui ce ne sono stati altri. Ho intuito subito che sarebbe toccato molto presto agli italiani.
Proprio ieri è uscito un libro disperante (per «noi italiani») nella sua drammatica attualità, Il fuoco della rivolta. Torce umane dal Maghreb all'Europa (edizioni Dedalo). Lo ha scritto Anna Maria Rivera, antropologa all'università di Bari.
Perché un libro così?
Ho seguito da vicino la rivoluzione del 14 gennaio in Tunisia e cercando di ampliare le mie ricerche con un taglio antropologico mi sono resa conto che il nodo era quello dell'autoimmolazione, un fatto drammatico che ha favorito lo scatenamento della rivoluzione e il rovesciamento del regime. Il ragazzo che si è dato fuoco a Tunisi non è un caso isolato, il fenomeno è molto diffuso e continua tutt'ora nei paesi del Maghreb, in Algeria soprattutto. Solo che nessuno ne parla più. Ero convinta che prima o poi sarebbe arrivato anche in Europa. A Palermo, il caso di Mourredine Adnane presenta analogie impressionanti con il caso tunisino, si è dato fuoco il 10 gennaio 2011, era un ambulante e aveva subìto delle vessazioni da una squadretta di vigili urbani. E dopo di lui ce ne sono stati altri. Ho intuito subito che sarebbe toccato molto presto agli italiani.
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Un bimbo iperattivo colpisce la maestra. Intervengono i carabinieri: è polemica
Per
calmare le intemperanze di un bimbo disabile i dirigenti di una scuola
elementare trevigiana hanno fatto intervenire i carabinieri.
Il
piccolo, che soffrirebbe di iperattività e dislessia avrebbe colpito la
maestra che lo aveva richiamato, lanciandole contro un tubetto di
colla. L'intervento dei militari, come rileva la Tribuna di Treviso,
avrebbe riportato la calma tanto che lo scolaro sarebbe rimasto in aula
sino al termine delle lezioni. L'episodio non sarebbe isolato e già in
passato il piccolo avrebbe creato, a detta degli insegnanti alcuni
problemi 'consigliando' addirittura alcuni genitori a tenere a casa i
loro figli. L'ultimo episodio, che ha visto l'intervento di carabinieri,
è stato denunciato dalla madre del bambino. La direzione scolastica
sull'episodio non ha per ora voluto fornire la propria versione.
unionesarda.itla dislessia non è una malattia come non lo è ,secondo me, la iperattività.
L'uomo malato
Ripubblichiamo un articolo di Sergio Brundu – medico, e uno dei “Padri
Fondatori” del sito (luogocomune.net) - che sembra cogliere in modo lucido e preciso il
cuore del grande problema che, presto o tardi, la nostra società dovrà
affrontare: una sostanziale revisione dell’intero paradigma
medico-sociale che oggi viene chiamato “medicina moderna”.
L'UOMO MALATO - di Sergio Brundu
Nonostante la malattia sia un fenomeno che si riscontra presso tutti gli esseri viventi (anche le cellule si ammalano), è possibile constatare non solo l'esistenza di un gran numero di patologie che colpiscono esclusivamente l'uomo, ma è anche possibile identificare in esse una specifica modalità evolutiva ed espressiva. Tale constatazione, non trova una spiegazione esauriente in una diversa strutturazione anatomo - funzionale all'interno del regno animale, esistendo forti analogie tra i mammiferi superiori e l'uomo, (non esiste una biochimica specifica dell’uomo).
L'UOMO MALATO - di Sergio Brundu
Nonostante la malattia sia un fenomeno che si riscontra presso tutti gli esseri viventi (anche le cellule si ammalano), è possibile constatare non solo l'esistenza di un gran numero di patologie che colpiscono esclusivamente l'uomo, ma è anche possibile identificare in esse una specifica modalità evolutiva ed espressiva. Tale constatazione, non trova una spiegazione esauriente in una diversa strutturazione anatomo - funzionale all'interno del regno animale, esistendo forti analogie tra i mammiferi superiori e l'uomo, (non esiste una biochimica specifica dell’uomo).
mercoledì 17 ottobre 2012
Equitalia : arriva la vendetta dello Stato (carogna!)
Scattano i provvedimenti giudiziari a Napoli per i fatti dell'11 maggio scorso
Intanto il governo Monti porta a termine un nuovo blitz. Nessuno si potrà liberare di Equitalia per i prossimi due anni.
17 / 10 / 2012
Poco meno di dieci giorni fa il governo Monti ha portato a termine l'ennesimo blitz sulla pelle dei cittadini di questo paese. Con un decreto ad hoc è stata prorogata per altri due anni la concessione della riscossione dei tributi degli enti locali ad Equitalia, società s.p.a controllata dallo Stato. In questo modo, anche gli enti locali che volevano non rinnovare ad Equitalia la concessione per la riscossione non potranno più farlo. In questi giorni sono arrivati i provvedimenti giudiziari per i fatti avvenuti davanti alla sede di Equitalia a Napoli in Corso Meridionale lo scorso 11 maggio.
Intanto il governo Monti porta a termine un nuovo blitz. Nessuno si potrà liberare di Equitalia per i prossimi due anni.
17 / 10 / 2012
Poco meno di dieci giorni fa il governo Monti ha portato a termine l'ennesimo blitz sulla pelle dei cittadini di questo paese. Con un decreto ad hoc è stata prorogata per altri due anni la concessione della riscossione dei tributi degli enti locali ad Equitalia, società s.p.a controllata dallo Stato. In questo modo, anche gli enti locali che volevano non rinnovare ad Equitalia la concessione per la riscossione non potranno più farlo. In questi giorni sono arrivati i provvedimenti giudiziari per i fatti avvenuti davanti alla sede di Equitalia a Napoli in Corso Meridionale lo scorso 11 maggio.
martedì 16 ottobre 2012
Chiavari, sfonda vetrina dell'agenzia delle entrate
Signora «pignorata» sfonda la vetrina
dell'Agenzia delle Entrate con la sua 500
A Chiavari la protesta di una donna albanese di 40 anni. La donna sarà sottoposta ad una visita psichiatrica
Esasperata dalle troppe tasse che l'hanno portata al pignoramento, un'albanese di 40 anni che gestisce un bar a Chiavari si è lanciata con la sua Fiat 500 contro la vetrina della locale Agenzia delle Entrate, sfondandola. In quel momento negli uffici dell'Agenzia si trovavano sei dipendenti. Nessuno è rimasto ferito.
STATO DI CHOC - La donna è stata portata in stato di choc prima al pronto soccorso, poi in commissariato. Dalle prime informazioni dovrebbe essere sottoposto a visita psichiatrica.
16 ottobre 2012 | 15:48
http://www.corriere.it/cronache/12_ottobre_16/chiavari-pignorata-agenzia-entrate_b1ea20d4-1796-11e2-834a-587475fb3e23.shtml
e una visita psichiatrica a chi fa esasperare le persone per le troppe tasse quando hanno in mente di farla?
postato da helios su comedonchisciotte.org
come diciamo a Cagliari, quando succedono "certi fatti": ta peccau! oppure anche ta lastima!
dell'Agenzia delle Entrate con la sua 500
A Chiavari la protesta di una donna albanese di 40 anni. La donna sarà sottoposta ad una visita psichiatrica
Esasperata dalle troppe tasse che l'hanno portata al pignoramento, un'albanese di 40 anni che gestisce un bar a Chiavari si è lanciata con la sua Fiat 500 contro la vetrina della locale Agenzia delle Entrate, sfondandola. In quel momento negli uffici dell'Agenzia si trovavano sei dipendenti. Nessuno è rimasto ferito.
STATO DI CHOC - La donna è stata portata in stato di choc prima al pronto soccorso, poi in commissariato. Dalle prime informazioni dovrebbe essere sottoposto a visita psichiatrica.
16 ottobre 2012 | 15:48
http://www.corriere.it/cronache/12_ottobre_16/chiavari-pignorata-agenzia-entrate_b1ea20d4-1796-11e2-834a-587475fb3e23.shtml
e una visita psichiatrica a chi fa esasperare le persone per le troppe tasse quando hanno in mente di farla?
postato da helios su comedonchisciotte.org
come diciamo a Cagliari, quando succedono "certi fatti": ta peccau! oppure anche ta lastima!
Da contribuente a suddito
Potrebbe essere la moglie del commercialista di via Giustiniana a Roma, 63 anni, che si e' sparato alla testa dopo il rifiuto della sua banca a concedergli un prestito da poche migliaia di euro. O quel piccolo imprenditore veneto che ha scelto di farla finita dentro il capannone della sua azienda, rimasto ormai scheletrito. Quella che scrive alla Voce e' solo la figlia di una fra le tante vittime di un fisco disumano, che ha assunto l'immagine macabra del killer, impassibile artefice di quell'Italia degli onesti che si suicida a catena.
Sono 68, dall'inizio dell'anno, i casi accertati di cittadini del nostro Paese che non ce l'hanno fatta. «A spingere mio padre - ci dice Angela, la chiamiamo cosi' - non e' stata l'oppressione dei debiti, ma il sentirsi parte di quella ingiustizia a prova d'impunita' contro cui ha sempre combattuto nell'arco di una vita».
Un altro caso, come tanti. M. e' un piccolo imprenditore edile del napoletano, uno che paga gli operai anche nei lunghi mesi in cui il lavoro non c'e' e bisogna incrociare le braccia per intere settimane, in attesa che spunti una
lunedì 15 ottobre 2012
Giorgio Gaber "La presa del potere"
video del 1973 , già proposto e riproposto, ma non diffuso come merita: ecco perchè lo ripropongo.
Sacchi di sabbia... fucili da caccia...
O come diceva qualche altro, "rimettiamoci la maglia , i tempi stanno per cambiare": peccato che si parli sempre del futuro, che come si sa non esiste, curvatura dello spazio, stringhe o altro che dir si voglia, sono solo sulla carta. Noi viviamo il presente: un presente merdoso, per tante persone che leggono, purtroppo ( a questo punto la penso così) cose scritte perlopiù da persone con la pancia e le tasche piene o ben riempite.Cioè persone che non temono il futuro come i disoccupati, i falliti, come coloro che sono sempre in competizione con altri e che devono essere flessibili:chi legge è spesso senza speranza e non tutti possono attraversare la frontiera a piedi.
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domenica 14 ottobre 2012
RIBELLARSI E’ UN DIRITTO. COMINCIAMO ?
“Chi uccide il tiranno è lodato e merita un premio”
san Tommaso d’Aquino
“L’albero della libertà deve essere annaffiato di tanto in tanto dal sangue dei patrioti e dei tiranni. E’ il suo concime naturale”.
Thomas Jefferson
Signori, abbiamo dato come “diritto acquisito” la libertà dall’oppressione. Invece , si tratta di una conquista che si deve strappare agli oppressori, facendo loro paura. Ed anche peggio: Tommaso d’Aquino, un santo, non considera omicidio l’uccisione del tiranno. Oggi, i tiranni e oppressori sono numerosissimi e insaziabili del nostro denaro: sono i politici che abbiamo votato e i loro compari imbucati nel settore pubblico. Con mezzi legali non è possibile cacciarli dal potere, perchè costoro hanno “occupato” la legalità: si aumentano gli stipendi “per legge” (la votano loro), rigettano i tagli “per legge”, tormentano noi cittadini con la burocrazia, ci perseguitano chiamandoci evasori, ed è tutto legale. Noi cittadini, che li paghiamo, siamo sottoposti a soprusi, punizioni arbitrarie intollerabili.
venerdì 12 ottobre 2012
Massacri ovunque, ma gli stipendi d’oro non si toccano
Che i tagli agli stipendi fossero
incostituzionali lo sospettavamo da tempo. Da veri ingenui, però,
pensavamo che la cosa valesse soprattutto per gli stipendi più bassi,
per i sommersi, per i portatori non più sani di sacrifici necessari.
Proprio pochi giorni fa abbiamo appreso con tristezza (e senza sorpresa
alcuna) che in cinque anni i dipendenti pubblici hanno perso tra i
seimila e gli ottomila euro di salari, tra blocco delle retribuzioni e
dell’indennità di vacanza contrattuale dal 2010 al 2014. Sempre che i
Maya non risolvano il problema con metodi alternativi, alla fine del
2014 mancheranno all’appello ben dieci punti del leggendario potere
d’acquisto degli stipendi statali: quello che dovrebbe rilanciare
l’economia inducendoci a spese gioiose nonostante l’aumento dell’Iva.
La Corte costituzionale ci ha riportati alla dura realtà, sancendo un principio sacrosanto in un contesto in cui
La Corte costituzionale ci ha riportati alla dura realtà, sancendo un principio sacrosanto in un contesto in cui
L’Europa del Nobel: In Grecia da Oggi sono “legali” i Cibi Scaduti.
Evviva Evviva, oh che gioia vivere in Europa, siamo pacifici, siamo
democratici (tanto democratici che l’adesione all’Euro non ci deve
essere neppure chiesta). E da oggi siamo da Nobel come Obama. (e non
siamo neppure negri)
Pare dunque che in nome dell’ecologia, in Grecia si sia trovato un nuovo rivoluzionario metodo di riciclo dei rifiuti organici.
Si chiama “l’allunga scadenze“.
In sostanza si tratta di questo, se un prodotto alimentare ha scadenza indicata con:
Pare dunque che in nome dell’ecologia, in Grecia si sia trovato un nuovo rivoluzionario metodo di riciclo dei rifiuti organici.
Si chiama “l’allunga scadenze“.
In sostanza si tratta di questo, se un prodotto alimentare ha scadenza indicata con:
- giorno e mese (prodotti a breve scadenza) allora la scadenza è “ex lege” aumentata fino a una settimana
- mese e anno (prodotti a media scadenza) allora la scadenza è “ex lege” aumentata fino a un mese
- solo l’anno (prodotti a lunga scadenza) allora la scadenza è “ex lege” aumentata fino a tre mesi
Non ci credete? Fate male, è tutto vero come testimoniato e documentato dal sempre ottimo Keep Talking in Greece
Sugli stipendi intoccabili
Ieri ,contrariamente a quanto mi ero ripromesso, ho commentato sul sito rischiocalcolato, un articolo che ,giustamente, sparava a zero sull'incostituzionalità dei tagli agli stipendi dei magistrati. Premesso che anche a me la cosa fa rabbia, e che posso condividere il punto messo in evidenza dall'autore del post, il prof. Giuseppe Sandro Mela, e cioè la celerità (due ore due) per emettere la sentenza (quando per le cause comuni ci vogliono giorni ,mesi e anni), a me invece premeva sottolineare come mai ci si debba meravigliare tanto. Intendo dire che chi mastica di politica dovrebbe sapere se e cosa e come si può fare e non fare: tempi e modi credo esistano per ogni idea e proposta.Pensiamo alle firme raccolte nel primo V day da Grillo: si poteva ipotizzare che le firme venissero lasciate a marcire nel cassetto. Cioè, devi pensare che possano o che abbiano i mezzi per fermarti, per stopparti e per non far esaminare le tue proposte.Così come se una legge viene promulgata, il primo che si sente a torto o a ragione danneggiato, discriminato o altro, ricorre nelle sedi, in tutte le sedi possibili e immaginabili. Ed è qui che casca l'asino: per esempio, a quanto ne so io, in materia fiscale o anche legale, quando si sente qualcuno, forse esaltato o,purtroppo vittima, che strilla che andrà al tribunale internazionale dei diritti umani o altrove,sappia che può ricorrere solo dopo che siano passati tutti i gradi di giudizio relativi alla sua causa. Non subito, quindi, ma devi pure aspettare. L'alternativa,a livello mediatico e che forse potrebbe, dico potrebbe avere un minimo di riscontro e di diffusione è un tribunale internazionale alternativo a quello dell'Aia, e che si trova in oriente, salvo errore a Kuala Lampur: in ogni caso è quello che ha condannato,in contumacia ovviamente, Blair e Bush per la guerra in Iraq.Per crimini di guerra ovviamente.
Oltre Mario Monti, Giorgio Napolitano,Mario Draghi, o meglio, oltre il pianeta delle marionette cosa c'è?
Articolo di Stefano Davidson per Stampa Libera
Lo scopo di questo breve articolo è di dare a grandi linee la dimensione del mondo che abbiamo intorno, anzi della galassia intera. Abbandoniamo quindi momentaneamente lo squallido pianeta i cui tre abitanti Monti, Draghi e Napolitano la stanno facendo da padroni. Escludiamo per un attimo anche i coinvolgimenti politici internazionali che fanno girare questo pianetino come se fosse una trottola ed entriamo nella complessa nebulosa dei possibili, anzi probabili, probabilmente certi, “complotti di ordine economico finanziario” che ruotano intorno a tutto. Sì, a tutto, non solo al nostro pianetino con i tre burattini che fanno i fenomeni, ma anche intorno a quelli che si sentono forti e ben governati, per capire che c’è chi con un soffio può modificare radicalmente “il tutto”.
Lo scopo di questo breve articolo è di dare a grandi linee la dimensione del mondo che abbiamo intorno, anzi della galassia intera. Abbandoniamo quindi momentaneamente lo squallido pianeta i cui tre abitanti Monti, Draghi e Napolitano la stanno facendo da padroni. Escludiamo per un attimo anche i coinvolgimenti politici internazionali che fanno girare questo pianetino come se fosse una trottola ed entriamo nella complessa nebulosa dei possibili, anzi probabili, probabilmente certi, “complotti di ordine economico finanziario” che ruotano intorno a tutto. Sì, a tutto, non solo al nostro pianetino con i tre burattini che fanno i fenomeni, ma anche intorno a quelli che si sentono forti e ben governati, per capire che c’è chi con un soffio può modificare radicalmente “il tutto”.
Denunciato l'autista del pullman che aveva investito un cane
Il conducente della Autolinee Baire che
l'altra mattina ha travolto un cane alla fermata di viale Europa a
Capoterra, è stato denunciato per maltrattamento di animale e per non
aver prestato soccorso.
fonte unionesarda.it venerdì 12 ottobre 2012
Non entro in merito alla vicenda, nel senso che gli elementi sono scarsi o poco attendibili, nel senso che in alcuni casi sono dettati,e giustamente, dall'emozione e dai sentimenti. Scrivere che si trattava di un cane scappato ,proprio perchè cucciolo, da una casa della zona, non aiuterebbe a chiarire del tutto la storia: si risalirebbe al proprietario ma nulla di più. I commenti nel quotidiano unionesarda.it sono invece, secondo me, da dimenticare: c'è chi ,da animalista e vegano dell'ultima ora, se la prende perchè ,a suo dire, ci si lamenta troppo dell'accaduto dimenticandosi che ,maialetti o pecore o capre soffrono in maniera eguale al cane o al gatto; c'è chi inoltre sottolinea come il cane e gli animali abbiano un posto in primo piano a dispetto delle vicende umane. Troppa importanza ai cani e alle bestie? Punti di vista.
fonte unionesarda.it venerdì 12 ottobre 2012
Non entro in merito alla vicenda, nel senso che gli elementi sono scarsi o poco attendibili, nel senso che in alcuni casi sono dettati,e giustamente, dall'emozione e dai sentimenti. Scrivere che si trattava di un cane scappato ,proprio perchè cucciolo, da una casa della zona, non aiuterebbe a chiarire del tutto la storia: si risalirebbe al proprietario ma nulla di più. I commenti nel quotidiano unionesarda.it sono invece, secondo me, da dimenticare: c'è chi ,da animalista e vegano dell'ultima ora, se la prende perchè ,a suo dire, ci si lamenta troppo dell'accaduto dimenticandosi che ,maialetti o pecore o capre soffrono in maniera eguale al cane o al gatto; c'è chi inoltre sottolinea come il cane e gli animali abbiano un posto in primo piano a dispetto delle vicende umane. Troppa importanza ai cani e alle bestie? Punti di vista.
Villacidro, scuole prive di carta igienica. Un euro a testa per non restare senza
Un
euro a testa per non lasciare i bagni senza carta igienica. E' quello
che gli insegnanti delle scuole di Villacidro hanno fatto scrivere agli
alunni nei diari.
Ai genitori, però, la cosa non
è piaciuta, tanto che i bambini che il giorno dopo si sono presentati
con l'euro sono stati quattro. Per classe. "Siamo davvero a questi
livelli?- hanno detto i genitori che si sono rifiutati - Non vorremmo
che ci fossero stati sprechi e oggi non si hanno i soldi per garantire
l'essenziale ai nostri figli". E così nello zaino dei propri figli hanno
sistemato fazzoletti di carta. "Ora è tutto risolto - ha detto la
dirigente scolastica - abbiamo firmato un protocollo con il Comune per
il trasferimento delle risorse necessarie per le spese di
funzionamento".
unionesarda.it
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giovedì 11 ottobre 2012
Pubblica amministrazione, tagli ai maxi stipendi: no della Corte Costituzionale
ROMA – No ai tagli previsti dal decreto legge sulla manovra economica 2011-2012 per i dipendenti pubblici con stipendi
superiori ai 90 mila euro lordi (-5% per la parte eccedente questo
importo) e 150 mila euro (-10%). Lo ha deciso la Corte Costituzionale.
Anche i tagli sulla retribuzione dei magistrati previsti dal decreto legge sono incostituzionali.
In particolare la Corte ha stabilito l’illegittimità del decreto
nella parte in cui dispone che ai magistrati non vengano erogati gli
acconti 2011, 2012 e 2013 e il conguaglio del triennio 2010-2012 e nella
parte in cui dispone tagli all’indennità speciale negli anni 2011
(15%), 2012 (25%) e 2013 (32%).
http://www.tzetze.it/2012/10/pubblica-amministrazione-tagli-ai-maxi-stipendi-no-della-corte-costituzionale.html
Anche i tagli sulla retribuzione dei magistrati previsti dal decreto legge sono incostituzionali.
http://www.tzetze.it/2012/10/pubblica-amministrazione-tagli-ai-maxi-stipendi-no-della-corte-costituzionale.html
Butta fuori un cane dal bus e lo investe sotto gli occhi degli scolari di Capoterra
Da approfondire: sperando che si chiarisca!
Il cucciolo investito dal bus
Il
cucciolo è salito sul pullman che porta i bambini alla scuola media di
Frutti d'Oro. L'autista l'ha preso per le zampe, l'ha buttato giù dal
mezzo e poi l'ha investito e ucciso. Forse non volontariamente.
La
sequenza dell'orrore è restata impressa nella mente dei ragazzini delle
medie che l'hanno raccontata a insegnanti e genitori. Prima l'allegro
zampettare del cagnolino che, alla fermata, si è intrufolato sul
pullman, poi i latrati del cucciolo che viene 'accompagnato' all'uscita e
infine travolto ucciso. Non volontariamente, pare. Certo è che il
conducente del bus non si è fermato a soccorrere l'animale.
unionesarda.itmartedì 9 ottobre 2012
Chi non lascia niente
Ci sono delle persone che non lasciano niente o quasi niente in Italia: gli immigrati. Nel senso che mandano soldi all'estero, pagano affitti a volte in nero, non consumano quasi niente nel senso che acquistano o in negozi di connazionali o nei grossi supermercati, ma non certo nella bottega sotto casa. Non hanno nessuna intenzione di socializzare, se non per quello che interessa loro, ovvero servizi sociali e cose simili. A differenza dei Fiorito e similari, quelli qualcosa qui la lasciavano: è anche vero che Lusi,se non sbaglio, ne ha lasciati un bel po' fuori, all'estero, in Canada se non erro. Tuttavia gli immigrati sono milioni, mentre gli altri, è sperabile siano assai meno. Non so davvero ,gli uni e gli altri, quanto siano utili o indispensabili alla nazione.Per partito preso non credo ai dati dei tg, anche perchè per esempio sull'evasione fiscale io ne ho altri ,per il gradimento di cui godrebbe Monti idem, e tutti diversi da quelli, per così dire di regime.
Perchè dovrebbe interessarti?
Anni addietro, quindici anni fa e anche più, quando operavo in un negozio, spesso mi infastidiva il fatto che alcuni professionisti, commercialisti o ragionieri, avvocati o notai, agenti immobiliari ,scuole e comuni, acquistassero mobili e arredi dai vari mondo office o su altre riviste: dicevo tra me , che io e altri negozi di mobili, eravamo lì, su piazza, e potevamo essere o divenire, anche loro clienti. Perchè mai,allora, costoro compravano per corrispondenza? Senza aver visto prima la merce?Accadeva talvolta che per ricambi vari,invece si rivolgessero in negozio, inventando storie sulla provenienza della merce che, logicamente, era sempre frutto di un regalo o un acquisto remoto. Oggi invece siamo in presenza di storie simili ma con sfumature diverse e più sinistre. Infatti
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lunedì 8 ottobre 2012
Miopia o cattiveria? No, solo menefreghismo
O anche opportunismo. Mi riferisco a quanto si legge,sempre di più in giro per i blog e riguardo le proposte, le cose da fare per salvare la baracca. Soltanto che, come già anticipato in un post di oggi, il salvataggio e la spinta a risollevarsi, riguarda una ipotetica macro regione , corrispondente alla Padania. E le altre regioni? Primo non sono virtuose, semmai mafiose, con gente che non ha voglia di lavorare, che non ha sani princìpi, che amministra male : come sempre noi (loro è il caso di dire) sono i buoni, noi siamo invece i poco di buono, scarsamente raccomandabili e guai a frequentarci. Chi va con lo zoppo, impara a zoppicare. Un vero peccato che in momenti di bisogno, in cui sarebbe necessario fare quadrato, tirare fuori idee e il meglio di sè, si pensi a salvare soltanto se stessi: ciò che mi dà fastidio, è che questo "loro modo di vedere la soluzione" e,scrivendone, la certezza di averla individuata, trovata, significa che negli altri italiani (possiamo ancora chiamarli/chiamarci così?) non ci credono, non li reputano all'altezza della situazione.
Auto di lusso in leasing, Gdf di Bolzano scopre evasione Iva per 6,7 milioni
Bolzano, 8 ott. (Adnkronos) - E' di 6,7 milioni di Iva evasa il bilancio
dell'indagine condotta dalla guardia di finanza di Bolzano nel settore
del noleggio a lungo termine di auto con targa tedesca. Accanto alle
contestazioni amministrative, nei giorni scorsi sono scattati in tutta
Italia i sequestri per equivalente dei beni e delle disponibilita'
riconducibili al responsabile dell'impresa, per un valore complessivo di
oltre 4 milioni di euro, tra immobili, conti correnti e autovetture.
L'indagine ha preso le mosse dalla constatazione del sempre maggior numero di autovetture di grossa cilindrata con targa tedesca circolanti sulle strade dell'Alto Adige, usate da residenti in base a contratti di noleggio a lungo termine stipulati con aziende estere.
Queste ultime, spesso, pubblicizzano i propri servizi sul web in italiano,
L'indagine ha preso le mosse dalla constatazione del sempre maggior numero di autovetture di grossa cilindrata con targa tedesca circolanti sulle strade dell'Alto Adige, usate da residenti in base a contratti di noleggio a lungo termine stipulati con aziende estere.
Queste ultime, spesso, pubblicizzano i propri servizi sul web in italiano,
Paradossi all’italiana: Renzo Bossi fa condannare il blogger Abbatangelo
Renzo Bossi è riuscito a
far condannare il blogger Michel Abbatangelo a un risarcimento di 5
mila euro di più le spese processuali. Il Web si stringe attorno
all'autore del blog 100cosecosi, per una vicenda a dir poco paradossale.
Abbatangelo rischiava di essere condannato in primo grado al risarcimento di 30mila euro e sette mesi di reclusione,
per aver diffamato Renzo Bossi alias Trota; questa almeno era la
richiesta del Pm. Sotto accusa ci sarebbe un suo scritto di satira il “Diario segreto di Bossi Junior”.
Non entro nel merito della La burocrazia blocca la nuova Ikea di Roma
E’ ancora la lentissima burocrazia italiana a bloccare l’imprenditorialità del colosso svedese Ikea che si è visto posticipare ulteriormente, dopo 7 anni di attesa, l’apertura del terzo punto vendita a Roma.
Il progetto, che prevede un investimento da 115 milioni di euro,
darebbe lavoro a 400 persone (di cui 310 collaboratori Ikea e 70 posti
nell’indotto). La nuova sede dovrebbe collocarsi nella zona di
Pescaccio, sull’Aurelia, oltre la cintura del raccordo anulare, tra gli
svincoli di via della Pisana e di via di Casal Lumbroso. Lo spazio sarà
di oltre 36mila mq, di cui 21mila saranno dedicati all’esposizione e
alla vendita dei mobili low cost svedesi e con un parcheggio per quasi
2500 posti auto.
Secondo quanto dichiarato dall’amministratore delegato di Ikea, Lars Petersson,
i tempi burocratici italiani sarebbero lunghi il doppio rispetto allo
standard europeo, ma l’intenzione della catena di arredamento, che
attualmente in Italia ha il 7-8% di quota di mercato, è di continuare a
crescere.
venerdì, 5 ottobre 2012
http://www.pambianconews.com/
Quanti posti di lavoro sono andati, invece , persi? Non è riportato nella notizia: peccato! A me Ikea sta sulle scatole: è un nemico.
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Punto e a capo
Tra ieri e oggi solo cinque persone hanno letto l'articolo ,il post, precedente e chissà, data la lunghezza dello stesso, se sono arrivati alla fine e hanno avuto modo di sorbirsi anche la mia postilla, il mio commento. Più che un commento è uno sfogo,cui aggiungerò delle piccole considerazioni che si riferiscono alle spinte separatiste che ,oggi più di ieri, sono riapparsi un po' dovunque. Ho notato, in diversi siti e blog, che non manca occasione di infilare osservazioni acide circa gli italiani che vivono al sud
domenica 7 ottobre 2012
Italia Ottomana. Ma molto Peggio (di Maurizio Blondet)
Nota di Rischio Calcolato: riproponiamo un recente articolo di Maurizio Blondet apparso il 06 Ottobre 2012 su www.effedieffe.com, a cui raccomandiamo un abbonamento.
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sabato 6 ottobre 2012
Il piacere del fumetto "sexy"
La letteratura
erotica può essere espressa con gioia, senza scadere in miserie morbose e
volgari, ma anche senza perdere i toni eccitanti connaturati con il
genere. Vediamo come ci hanno provato alcuni artisti delle nuvole
parlanti
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Immaginate una stanza buia...
Immaginate una grande stanza buia. In quella stanza c'è un regista che
sta sonnecchiando, disteso su un divano. Improvvisamente il regista si
risveglia: gli è venuta un'idea per un nuovo film.
Il regista si mette al lavoro e inizia a scrivere la sceneggiatura. Inventa personaggi, crea situazioni, immagina ambienti, poi cambia e ricambia la storia per renderla sempre più interessante, finché non è completamente soddisfatto del risultato.
A quel punto il regista inizia a mettere in piedi la produzione del film. Fa i provini a diversi attori, sceglie quelli più adatti, e discute con loro tutti gli aspetti più reconditi della personalità dei protagonisti.
A loro volta, ciascuno degli attori valuta il ruolo che gli stato è offerto, e decide se partecipare o meno al film, anche tenendo conto della propria carriera. Ad esempio, un attore che nel film precedente ha interpretato il ruolo del cattivo, accetta volentieri il ruolo dell'eroe nel nuovo film, perché vuole evitare di venire percepito dal pubblico come una persona realmente cattiva. Oppure, un'attrice decide di partecipare al film perché la storia d'amore che dovrà vivere sul set le permetterà di esplorare una zona della sua personalità che ancora non conosce bene. Un terzo attore, che nel film precedente ha interpretato il ruolo di un industriale miliardario, accetta volentieri di interpretare il ruolo di un operaio sfruttato dal padrone, per conoscere meglio ambedue gli aspetti di questa dinamica sociale.
Nel frattempo il regista fa costruire i set, organizza la troupe, pianifica la produzione, e finalmente, un bel mattino, viene dato il primo ciak.
Il regista si mette al lavoro e inizia a scrivere la sceneggiatura. Inventa personaggi, crea situazioni, immagina ambienti, poi cambia e ricambia la storia per renderla sempre più interessante, finché non è completamente soddisfatto del risultato.
A quel punto il regista inizia a mettere in piedi la produzione del film. Fa i provini a diversi attori, sceglie quelli più adatti, e discute con loro tutti gli aspetti più reconditi della personalità dei protagonisti.
A loro volta, ciascuno degli attori valuta il ruolo che gli stato è offerto, e decide se partecipare o meno al film, anche tenendo conto della propria carriera. Ad esempio, un attore che nel film precedente ha interpretato il ruolo del cattivo, accetta volentieri il ruolo dell'eroe nel nuovo film, perché vuole evitare di venire percepito dal pubblico come una persona realmente cattiva. Oppure, un'attrice decide di partecipare al film perché la storia d'amore che dovrà vivere sul set le permetterà di esplorare una zona della sua personalità che ancora non conosce bene. Un terzo attore, che nel film precedente ha interpretato il ruolo di un industriale miliardario, accetta volentieri di interpretare il ruolo di un operaio sfruttato dal padrone, per conoscere meglio ambedue gli aspetti di questa dinamica sociale.
Nel frattempo il regista fa costruire i set, organizza la troupe, pianifica la produzione, e finalmente, un bel mattino, viene dato il primo ciak.
venerdì 5 ottobre 2012
Freud, la libertà sessuale e la poligamia esistenziale
Per comprendere le debolezze e le vicissitudini umane, è utile fare alcune considerazioni politicamente scorrette sulla sessualità.
Il tentativo di uniformare e regolamentare i comportamenti sessuali non è molto saggio: esistono persone che gradiscono fare sesso più volte al giorno, anche con partner diversi, e ci sono persone che si sentono bene facendo sesso una volta al mese con lo stesso partner per quasi tutta la vita.
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Londra, torture in carcere (appello di una madre)
Salve,
mi chiamo xxxxxxx e partecipo al vostro sito da circa un anno con gli pseudonimi di xxxxx xxxxxxx.
Vivo a Londra dal 1992 ed ho un figlio, xxxxx, che nel 2004 ( a 16 anni), e’ stato condannato all’ergastolo per avere accoltellato una persona, che non e’ morta.
E’ stato in diverse prigioni per 6 anni.
Due anni fa’ e’ stato trasferito nell’ospedale psichiatrico di xxxxxxx dove e’ stato ammesso con 2 denti spezzatigli da una guardia ed in uno stato di depressione.
Il 20 gennaio 2012 lo hanno rimandato nella prigione di xxxxxx e non mi ha mai telefonato.
Chiamavo il cappellano che mi rassicurava che tutto andava bene.
L’ 8 luglio e’ tornato nell’ ospedale di xxxxxx e quando mi ha telefonato mi ha detto:” Mamma, mi hanno torturato fisicamente e psicologicamente in maniera raffinata.
Ero in una camera fornita solo di un letto, mi provocavano continuamente e quando per 2 volte ho protestato, in 4 persone mi hanno sollevato dal letto, buttato per terra e picchiato fino a quando ho sentito che stavo per morire. Vedevo tutto sfocato e sentivo voci nella mia testa. Una mattina, svegliandomi, avevo una bruciatura sulla tempia sinistra. Penso che me l’abbiano fatto due volte (elettroshock), dopo che avevo tentato di suicidarmi.”
Mi hanno permesso di incontrarlo dopo un mese e quando l’ho visto sembrava privato dell’ anima, barba e capelli lunghi, la cicatrice sulla tempia sinistra.
Parlava coerentemente, ma ogni tanto diceva cose senza attinenza al discorso.
Non vuole piu’ parlare di quei sei mesi.
Lo psichiatra dell’ospedale nega tutto, dice che non e’ stato nessuno dell’ospedale a decidere di rimandarlo in prigione, ma e’ stata una decisione del segretario di stato?!
Nega anche l’evidenza della cicatrice.
Isolamento, allucinogeni, elettroshock, tortura fisica e psicologica = Programma Monarch?
Conoscendo l’argomento, mi e’ stato subito chiaro che abbiano fatto entrare XXXX nel loro programma di controllo mentale.
Al momento riceve un’iniezione settimanale di “clopixol” e 10 mg. di litio al giorno.
Sono sola, con un problema molto piu’ grande di me ed ho molta paura.
Ho contattato le associazioni contro la tortura, ma fino ad ora non ho ottenuto nulla di concreto.
Mi rivolgo a voi perche’ in un anno di frequentazione del sito mi sono resa conto dello spirito che vi anima e della competenza che molti di voi hanno in temi del genere.
Se potete, aiutateci.
Grazie
xxxxx xxxxxx
mi chiamo xxxxxxx e partecipo al vostro sito da circa un anno con gli pseudonimi di xxxxx xxxxxxx.
Vivo a Londra dal 1992 ed ho un figlio, xxxxx, che nel 2004 ( a 16 anni), e’ stato condannato all’ergastolo per avere accoltellato una persona, che non e’ morta.
E’ stato in diverse prigioni per 6 anni.
Due anni fa’ e’ stato trasferito nell’ospedale psichiatrico di xxxxxxx dove e’ stato ammesso con 2 denti spezzatigli da una guardia ed in uno stato di depressione.
Il 20 gennaio 2012 lo hanno rimandato nella prigione di xxxxxx e non mi ha mai telefonato.
Chiamavo il cappellano che mi rassicurava che tutto andava bene.
L’ 8 luglio e’ tornato nell’ ospedale di xxxxxx e quando mi ha telefonato mi ha detto:” Mamma, mi hanno torturato fisicamente e psicologicamente in maniera raffinata.
Ero in una camera fornita solo di un letto, mi provocavano continuamente e quando per 2 volte ho protestato, in 4 persone mi hanno sollevato dal letto, buttato per terra e picchiato fino a quando ho sentito che stavo per morire. Vedevo tutto sfocato e sentivo voci nella mia testa. Una mattina, svegliandomi, avevo una bruciatura sulla tempia sinistra. Penso che me l’abbiano fatto due volte (elettroshock), dopo che avevo tentato di suicidarmi.”
Mi hanno permesso di incontrarlo dopo un mese e quando l’ho visto sembrava privato dell’ anima, barba e capelli lunghi, la cicatrice sulla tempia sinistra.
Parlava coerentemente, ma ogni tanto diceva cose senza attinenza al discorso.
Non vuole piu’ parlare di quei sei mesi.
Lo psichiatra dell’ospedale nega tutto, dice che non e’ stato nessuno dell’ospedale a decidere di rimandarlo in prigione, ma e’ stata una decisione del segretario di stato?!
Nega anche l’evidenza della cicatrice.
Isolamento, allucinogeni, elettroshock, tortura fisica e psicologica = Programma Monarch?
Conoscendo l’argomento, mi e’ stato subito chiaro che abbiano fatto entrare XXXX nel loro programma di controllo mentale.
Al momento riceve un’iniezione settimanale di “clopixol” e 10 mg. di litio al giorno.
Sono sola, con un problema molto piu’ grande di me ed ho molta paura.
Ho contattato le associazioni contro la tortura, ma fino ad ora non ho ottenuto nulla di concreto.
Mi rivolgo a voi perche’ in un anno di frequentazione del sito mi sono resa conto dello spirito che vi anima e della competenza che molti di voi hanno in temi del genere.
Se potete, aiutateci.
Grazie
xxxxx xxxxxx
giovedì 4 ottobre 2012
Gli scudi umani? Mi dispiace, ma li abbiamo terminati e
Non sappiamo se riarriveranno. Penso alla Siria e alla Palestina piuttosto che all'Africa con le sue eterne faide, e ricordo quando alcuni volontari, mi pare radicali, si recarono in Medio Oriente. Oggi potrebbero andare in Siria, sempre che la Turchia, o chi per lei, non compia azioni come quelle di Israele che impedirono ,con la violenza, lo sbarco di aiuti umanitari. C'è anche da andare in Iran, dato che non si sa mai con questa gentaglia dal grilletto facile e dalle ambizioni
mercoledì 3 ottobre 2012
Luca Pakarov - Cagliari, ecco il KME...a modo nostro!
Tutti all’appello, la musica non si è spenta, anzi. Vi siete collegati alla webradio di Rolling Stone? Bene, bravi, è cosa buona e giusta. Quindi con la nostra musica sotto vi presentiamo la sesta edizione del Karel Music Expo, organizzato da Vox Day, una vera chicca per chi è stanco delle bolge superstarmassificate. Si svolgerà a Cagliari dal 4 al 6 ottobre, la Sardegna, già, quella terra seviziata dalla crisi che affiora dalle cronache solo quando c’è da discutere della legittimità degli scioperi o quando si vuole mostrare casi di reazione sociale.
In pratica un laboratorio dell’Italia che verrà, che giorno per giorno ci stanno rifilando e che, ahimè, presto sperimenteremo in ogni angolo della penisola. Visto che a noi interessa sia la musica sia quello che sta succedendo in quella splendida isola, invitati, ben volentieri abbiamo deciso di volare fin là. In altre parole, a breve, dovrete sorbirvi qualche balordo report del sottoscritto.
Che cosa significa partecipare ad un concerto di Lady Gaga?
Se vi volete sconvolgere per bene, guardate i
video nel link
(http://www.losai.eu/che-cosa-significa-partecipare-ad-un-concerto-di-lady-gaga/#.UGwGPq4V0vs)
e se volete continuare nello sconvolgimento
(http://www.losai.eu/questo-articolo-non-verra-mai-censurato/#.UGwEbK4V0vt)
- di Stefano Lombardi.
A detta dei e delle Fans intervistati nel video di “Repubblica” vale la pena aspettare anche molte ore per poter assistere ad un concerto di Lady Gaga. Del resto abbiamo anche visto come persino le mamme possano essere entusiaste di portare figli e figlie alla visione della performance. Perchè allora non diamo un’occhiata anche noi ad un concerto di Lady Gaga? Eccola agli MTV Music Awards del 2009:
- di Stefano Lombardi.
A detta dei e delle Fans intervistati nel video di “Repubblica” vale la pena aspettare anche molte ore per poter assistere ad un concerto di Lady Gaga. Del resto abbiamo anche visto come persino le mamme possano essere entusiaste di portare figli e figlie alla visione della performance. Perchè allora non diamo un’occhiata anche noi ad un concerto di Lady Gaga? Eccola agli MTV Music Awards del 2009:
martedì 2 ottobre 2012
LA GIRAFFA DELLA LIBERTA'
Elegia per Alexandre che sulle strade asfaltate di Imola cercava la sua savana. Ed è morta
“La giraffa ha il cuore / lontano dai pensieri. / Si è innamorata ieri / e ancora non lo sa” (Stefano Benni)
“Mi vergogno molto, io – umano” (Wislawa Szymborska, “Gli animali del circo”)
Il suo cuore era piccolo – dicono. E la sua paura grandissima: una paura sconfinata come l’idea della savana – e questo è sicuro: la paura è nelle foto che raccontano della sua poca libertà e della sua mite furia e della sua triste uccisione. E’ piccolo il cuore di una giraffa, ed è misterioso: quei dodici chili miracolosamente sospesi, come il soffio vitale della bestia che abita nell’Ecclesiaste, lì a metà del suo corpo smisurato, a più di due metri dal cervello.
Accusato di stupro dalla colf romena:pensionato di Oristano assolto dal gup
Accusato
di violenza sessuale dalla colf romena, un pensionato di Oristano è
riuscito a dimostrare la propria innocenza ed è stato assolto stamattina
con formula piena dal giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di
Oristano.
I fatti risalgono a due anni fa,
quando la donna, poco più che trentenne, denunciò il suo datore di
lavoro per una lunga serie di episodi di violenza che sarebbero avvenuti
tra il 2009 e il 2010. L'uomo, Osvaldo Manunza, 74 anni, ammise di aver
avuto rapporti con la sua collaboratrice domestica, ma respinse
l'accusa di violenza sostenendo che lei era sempre stata consenziente.
L'inchiesta si concluse con la richiesta di rinvio a giudizio e solo
oggi, nel corso del processo celebrato col rito abbreviato, l'anziano è
riuscito a dimostrare la propria innocenza grazie anche a tabulati
telefonici e altri documenti che in qualche modo confermavano la tesi
difensiva. Il giudice, accogliendo la richiesta dell'avvocato difensore
Marcello Sequi, lo ha assolto perché il fatto non sussiste.
Martedì 02 ottobre 2012 17:22 unionesarda.itCome già accaduto anche in passato, a volte le cose non sono come sembrano o vengono raccontate. Per fortuna il pensionato è riuscito a dimostrare la propria innocenza. Di solito quando si legge in prima battuta la notizia del fermo, delle indagini eccetera,ecco che i processi si fanno prima ancora di disporre degli elementi:il punto è che ci vogliono anni per arrivare a un verdetto.
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A conti fatti, chi se ne frega?
Purtroppo , e ne ho avuto conferma commentando su altri siti in diversi post, le risposte che le mie osservazioni hanno ricevuto, non hanno ricevuto plausi: anzi, qualcuno le ha definite sciocchezze. Facevo e faccio presente che gli stipendi, il potere di acquisto che oggi si ha,quando si ha ovviamente, è basso e nettamente inferiore a quello di nazioni dello stesso livello.Non solo: gli aiuti e gli interventi richiesti dai partiti e dalle associazioni di categoria, vanno nella direzione delle aziende che hanno idea di esportare, di entrare in altri mercati, e non gli passa nemmeno nell'anticamera del cervello di fare in modo di ri-attivare, di creare, di pensare al mercato interno, a quello nazionale. Quindi
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Parassita chi non paga le tasse. Monti ha ragione senza saperlo
Verba volant, ma non se ad aprire la bocca è il robot che dirige la baracca di palazzo Chigi.
Ieri, durante una delle sue intemerate in quel di Milano, al “Forum
della cooperazione internazionale”, Monti ha colto l’occasione per
tornare a parlare di evasione fiscale, con l’intento di deviare buona
parte dell’attenzione del popolino – leggermente incazzato – dalla
discarica partitica da cui esce ogni giorno uno scandalo
nuovo. Stavolta, però, il tecnocrate con la voce da magnetofono ha detto
una cosa giusta: “Dobbiamo spostare il fronte delle intolleranze, che non riguarda destra e sinistra, ma chi paga le tasse e chi non le paga”.
La prima parte della dichiarazione è pura realpolitik: del resto, uno
sorretto dai voti di entrambi i lati dell’arco costituzionale deve
tentare l’impossibile per continuare ad accreditarsi la marmaglia che
oggi gli sta dando fiducia, in vista del suo annunciato “bis” nel 2013.
Realpolitik, dicevamo, che la sciura Maria definirebbe “ipocrisia”,
“paraculismo” “doppiogiochismo”, come preferite voi.
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lunedì 1 ottobre 2012
La libertà di epressione ed il potere del silenzio
La legge Mancino.
Non saprei dire con certezza se le esternazioni di dreyfus attribuite a Sallusti appartengano ai delitti di opinione anche se certamente non meritano il carcere. La unica cosa certa è che attualmente in Italia un solo "giornalista/blogger stà rischiando il carcere per un reato certo e conclamato di opinione, il suo nome è Paolo Munzi e la sua responsabilità è stata quella di criticare apertamente attraverso un blog, una organizzazione di docenti universitari in massima parte ebrei che sotto il patrocinio della Unione delle comunità ebraiche aveva organizzato eventi politici a sostegno dell'entità sionista che occupa illegalmente la Palestina. Per questa critica di natura esclusivamente politica e di opinione il blogger è stato condannato in primo grado a 6 mesi di carcere per diffamazione. Sentenza comunque appellata dal condannato poiché infondata e appellata dallo stesso PM al fine di reiterare le medesime minacce che hanno costituito in primo grado l'accusa nei confronti del blogger.
Non saprei dire con certezza se le esternazioni di dreyfus attribuite a Sallusti appartengano ai delitti di opinione anche se certamente non meritano il carcere. La unica cosa certa è che attualmente in Italia un solo "giornalista/blogger stà rischiando il carcere per un reato certo e conclamato di opinione, il suo nome è Paolo Munzi e la sua responsabilità è stata quella di criticare apertamente attraverso un blog, una organizzazione di docenti universitari in massima parte ebrei che sotto il patrocinio della Unione delle comunità ebraiche aveva organizzato eventi politici a sostegno dell'entità sionista che occupa illegalmente la Palestina. Per questa critica di natura esclusivamente politica e di opinione il blogger è stato condannato in primo grado a 6 mesi di carcere per diffamazione. Sentenza comunque appellata dal condannato poiché infondata e appellata dallo stesso PM al fine di reiterare le medesime minacce che hanno costituito in primo grado l'accusa nei confronti del blogger.
Oristano, la forestale salva un gatto rimasto intrappolato in una tagliola
L'intervento
degli agenti del Corpo Forestale e di un veterinario ha permesso di
salvare un gatto domestico rimasto intrappolato in una grossa tagliola
di ferro usata dai bracconieri.
Il fatto è
accaduto alla periferia di Marrubiu e l'operazione è stata tutt'altro
che semplice. Gli agenti della Forestale della Stazione di Marrubiu sono
intervenuti su segnalazione di un cittadino che aveva udito i lamenti
di dolore del gatto. All'arrivo dei Forestali, il gatto, impaurito, si è
rifugiato sotto un'auto in sosta e ha cercato di nascondersi nel vano
motore della vettura, rendendo pressochè impossibile l'intervento di
soccorso. Per salvarlo è stato necessario un veterinario, che ha
provveduto a sedarlo consentendo così di tirarlo fuori dal suo
nascondiglio senza fargli altro male e di liberare la zampa anteriore
stritolata dai denti della tagliola. Dopo averlo fatto curare gli agenti
ora sperano di rintracciare i proprietari. Sarà difficile, invece,
risalire a chi ha armato la tagliola.
unionesarda.itPerchè se sono stati dei maschi a piazzare la tagliola, non la usano per quella cosa lì e se sono state femmine idem?
E' morto Emanuele Sanna. L'annuncio scuote il Consiglio
Emanuele Sanna
E'
morto Emanuele Sanna, esponente di spicco della politica isolana. Da
venerdì scorso era ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale
Brotzu dopo essere stato colpito da un malore. La notizia è stata data
nell'aula del Consiglio regionale dalla presidente Claudia Lombardo.
Emanuele
Sanna, 69 anni, che sino ad oggi era componente della Direzione
regionale del Pd della Sardegna, era medico pediatra. Deputato dal 2006
al 2008, nel 1975 venne eletto nel Comitato della Federazione comunista
italiana e nelle liste del Pci all'interno del Consiglio comunale di
Cagliari. Nel 1979 la prima esperienza nel Consiglio regionale sempre
all'interno dell'ex Pci e l'anno successivo venne nominato assessore
della Sanità nella prima Giunta di sinistra della storia dell'Autonomia
sarda. Eletto quindi presidente del Consiglio regionale nel 1984 dove
rimane in carica sino alla fine della legislatura. Rieletto consigliere
nel 1989.
Con la nascita del Pds è eletto nel
Consiglio nazionale del partito, mentre nell'Assemblea sarda è
presidente della Commissione bilancio. Come assessore regionale della
Sanità riuscì a far aprire l'ospedale Brotzu di Cagliari, lo stesso dove
è deceduto, e, assieme ad altri consiglieri, fu il primo a trasferirsi,
con una sorta di forzatura, nel nuovo palazzo del Consiglio in via
Roma, la cui struttura era ancora incompiuta. E' stato anche sindaco di
Samugheo, suo paese natale, e presidente del Consorzio industriale di
Cagliari (Casic, ora Cacip).
Il Consiglio regionale, dopo la notizia data all'Aula dal presidente Claudia Lombardo, ha osservato un minuto di silenzio.
unionesarda.itRiposa in pace. Abbiamo avuto punti di vista diversi ma, non conta niente.
Monsieur Lazhar, una bella storia tra le aule scolastiche
Un film è semplificativo ma se questo su Monsieur Bachir Lazhar vuol dirci una cosa, tra le altre, essa è: “Più che le competenze per cui è pagata la scuola – quelle della psicologa che deve far rielaborare ai bambini dodicenni il suicidio nell’aula scolastica della loro amata maestra Martine, quelle dei genitori supponenti che danno istruzioni all’insegnante, quelle della grammatica (con soggetto, predicato, gruppo nominale e via erudendo), quelle sui nuovi metodi d’insegnamento – “poté”* l’umanità di Bachir, algerino rifugiato nel Quebec e lì propostosi come insegnante al posto della maestra defunta, “poté” il suo senso del dolore che gli dà capacità di capire quello altrui, la sua simpatia, il mantenersi quieto nei gesti e nelle parole. Questo riesce a fare il nuovo maestro, s’impone quiete e disponibilità coi bambini e coi colleghi, nonostante tutto
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