Purtroppo , e ne ho avuto conferma commentando su altri siti in diversi post, le risposte che le mie osservazioni hanno ricevuto, non hanno ricevuto plausi: anzi, qualcuno le ha definite sciocchezze. Facevo e faccio presente che gli stipendi, il potere di acquisto che oggi si ha,quando si ha ovviamente, è basso e nettamente inferiore a quello di nazioni dello stesso livello.Non solo: gli aiuti e gli interventi richiesti dai partiti e dalle associazioni di categoria, vanno nella direzione delle aziende che hanno idea di esportare, di entrare in altri mercati, e non gli passa nemmeno nell'anticamera del cervello di fare in modo di ri-attivare, di creare, di pensare al mercato interno, a quello nazionale. Quindi
la mia delusione è doppia perchè, mentre io e/o altri ci spremiamo il cervello o quello che ne rimane per ideare, valutare, proporre soluzioni che siano per tutti, ci scontriamo, di fatto, con chi,e non per colpa mia, dopo aver visto che hanno salvato le banche e le finanziarie, ora pensa che se c'è posto su una scialuppa, sia solo per lui, ovvero per l'imprenditore che si deve e vuole misurare sui mercati esteri. Allora mi chiedo: perchè devo pensare o fare il tifo per te? Se mi permetti, tifo per me, mi industrio per cercare di fare tre pasti al giorno, per farmi un vacanza, per ridurre le spese...:anzi, per spendere meglio, il che non vuol dire comprare merce di scarto venduta nei discount, nella grande distribuzione, nei falsi outlet, o nei negozi cinesi.No di certo: vuol dire sicuramente comprare dove conviene, comprare italiano laddove possibile e anche se costa qualcosa in più, vuol dire far lavorare gli italiani che spendono soldi nei nostri negozi: Quindi, badante, colf, operaio,commesso, se servono ma che siano italiani, o con la cittadinanza italiana, e che condividano le nostre idee, tradizioni, pensieri, usi e costumi.Invece ,assai spesso, si compra dove il prezzo è più basso: peccato che non valga,come principio, per le case, le auto, l'hitech, per i prodotti di bellezza , ad esempio. Ecco che ,a conti fatti, chi se ne frega delle industrie che vogliono esportare ma che non hanno a cuore i propri concittadini? Perchè,come nel caso delle banche, ci deve essere attenzione per le loro necessità e non per chi ha un negozio di scarpe o di frutta e verdura? Mi hanno detto,alcuni, che prima è bene che ripartano le aziende: ma quali? Quelle che comprano la carta igienica e le auto all'estero? A questo punto mi pare saggio pensare a come io posso sbarcare il lunario: mi faccio fare i calcoli per vedere quanto sarà la mia pensione in base ai versamenti che ho già effettuato. Poi vedrò se mi conviene effettuare,e se si per quanti anni, eventuali versamenti volontari:nel caso dovessi raggiungere per forza un tot numero di anni contributivi.Se no, al 90% potrei essere assunto, part time, in un ufficio come segretario, fac totum, e il mio vecchio lavoro di arredatore lo potrei svolgere in nero, sia per le vendite "mie" sia come collaboratore di un altro agente/rappresentante.Forse non riuscirò a fare tre pasti al giorno, ne farò due, ma la notte dormirò un po' di più.Mi sono stufato di leggere post dove ,dai titoli almeno, pare ci sia gente che gode nel prevedere che saremo fottuti come la Grecia, che prima o poi ce la metteranno di quì e di là, senza leggere cose concrete da poter fare subito, senza dare dritte che possano raggiungere ed essere praticate da un buon numero di persone.Per le elezioni si parla della primavera dell'anno venturo: da oggi ad allora ci sono,per chi non sa contare, almeno 4 bollette dell'enel ,del telefono e del gas, più l'abbonamento alla Rai, forse ,per alcuni, anche la rata della rc auto, eventuali "presenti natalizi" per chi ci crede, e cenone per la notte di San Silvestro, ma che ,alla luce di quanto viviamo appare più una lunga quaresima.Poi non vuol dire che il dopo elezioni porti chissà quali novità: ricordiamoci la solita storia,prodiana in questo caso, dei conti in disordine e falsati, lasciati dal solito Berlusconi.E' il discorso di chi non sa o meglio non vuole cambiare una mazza,o che ha interessi diversi dai nostri o che obbedisce a ordini superiori: non vi ricorda ciò che ho scritto più in alto? Ossia che i miei e i vostri interessi non coincidono con quelli delle banche ma neanche con quelli degli industriali o degli artigiani che hanno in mente l'export? E chi ci dice che chi vince le elezioni, mettiamo il Pd, non abbia in mente non tanto di pensare al tessuto delle piccole e medie imprese, e lasci in vita così come si trova Equitalia, la previdenza, lo statuto dei lavoratori e il resto? Sono o non sono loro che apprezzano il lavoro di questo governo? Non dicevano sempre loro che grande è meglio e che i piccoli si devono consorziare? Lo sanno o no che nel settore del mobile, ad esempio, ci sono stati e ci sono consorzi di acquisto che funzionano,in apparenza, per un po' e che poi ,inevitabilmente, smettono di funzionare e muoiono? E che spesso i centri commerciali naturali, le associazioni e i consorzi tra negozianti finiscono nel promuovere solo qualche giornata di shopping con un po' di musica e qualche bibita, ma che non portano a niente,quanto a incremento negli affari? Lo so che il Pd,e chi per lui, dirà che sono loro che sbagliano impostazione. E ci mancherebbe altro.Sono sempre gli altri che sono gonzi, impreparati,che non sanno reggere il mercato,non sono flessibili, non si applicano...:sembra quasi di essere a scuola quando si ha il migliore dei professori che non è capace di far apprendere le lezioni, non sa come trasferire il proprio sapere, non riesce a condividere. Vieni un po' dietro il bancone, vai in giro a vendere porta a porta, alzati alle 6 del mattino (ma non per essere sul campo da tennis alle 7 ma) per andare a lavoro:solo allora capirai quali sono i problemi e forse suggerirai delle risposte. Finchè penserai che siamo evasori, che perdiamo in partenza perchè piccoli e divisi, avrai solo dimostrato che non hai capito come si lavora da privati.E non sarai di nessuna utilità al paese,anzi farai altri danni.Occhio che vale anche per gli altri, Pdl e Idv in testa.
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