Come ho scritto nell'altro post, occhio, perchè nessuno può ritenersi al sicuro e anche le "rendite di posizione", il "farsi scudo con l'insegna del nome importante", sono cose che col tempo possono passare.E passando lasciano spazio ad altri modi di vendere. Anni fa Piero Angela presentò in un suo programma, forse in Quark Economia, un modo diverso di vendere scarpe e abbigliamento, con un buon livello di personalizzazione: senza dover ricorrere al sarto o al ciabattino in seconda battuta, si aveva la possibilità di scegliere il su misura in prima battuta: un negozio dove ,come in una sartoria, si rilevavano tutte le misure del soggetto che, individuato l'articolo, il modello e il colore, vedeva in anteprima il risultato e...poteva dare l'ok.Il prodotto finito poteva essere recapitato a casa del cliente. Oggi ,cose simili sono all'ordine del giorno, anche se con dei distinguo: vediamoli.
Prima di tutto anche i piccoli negozi si sono attrezzati ,ormai, per il su misura: ed è un bene. Lasciano così alla grande distribuzione o a chi fa solo i numeri, l'incombenza di vendere sottocosto. Per il piccolo è anche un modo per valorizzare il proprio operato, oltre a non basare tutto sul prezzo,come invece fanno i grandi ipermercati. Poi c'è il discorso internet: già altre volte avevo evidenziato come provi la scarpa o il maglione nel negozio, dove il prezzo è x, e poi ordini sul web dove il prezzo è y. E' un vecchio trucco, adoperato ancora oggi anche nel settore arredamento:e non solo da quelli che i mobilieri sardi, alcuni di loro almeno, non possono vedere nemmeno in fotografia, ossia i rappresentanti di mobili, ma sono le stesse case produttrici che hanno il sito con il carrello. Sono loro che in pvt o al numero verde, invitano la persona a recarsi presso il loro showroom, o presso un negozio che espone i loro mobili. E bravi! Il trucco è vecchio come il cucco: negli anni d'oro, i 60 e i 70 e anche,per alcuni gli 80, il rappresentante che vendeva di straforo, mandava i suoi amici a vedere le camere da letto o le cucine nel negozio tal dei tali: e poi , se tutto era ok , ordinava e faceva arrivare rigorosamente in nero la merce a casa dei suoi amici. Oggi anche le ditte produttrici fanno così, alcuni di sicuro. Altro sistema di vendita diretta è quello legato al mondo delle forniture di arredi per ufficio, ad esempio. Con il fatto che i bandi di gara sono on line, o comunque disponibili attraverso dei bollettini giornalieri e che raggruppano tutte le gare d'appalto che si svolgono nelle varie regioni, enti comuni eccetera, non c'è poi più bisogno di affidarsi al negoziante del posto per parteciparvi: si va è partecipa direttamente, senza intermediazione di sorta. Se poi ci sono cose da dichiarare, come la presa visione del locale, misurazioni o altro, e fatte le valutazioni del caso, come prendere un aereo e recarsi sul posto, se il gioco vale la candela si fa. E così si eliminano altri posti di lavoro. Se considerate che tutte le info arrivano via web, già smistate, in ordine di importo, scadenza, e così via, ci chiediamo ancora se è necessaria la figura dell'agente di commercio? E non parlo solo del settore arredamento, ma anche in altri settori merceologici. Oltre al fatto che il lavoro è mirato, lo scieglie l'azienda direttamente se partecipare o meno: insieme a quelle informazioni ne esistono altre, legate alle richieste di concessioni edilizie, di variazioni e ampliamenti, che possono riguardare o meno sempre il settore arredamento. Cioè vieni informato che tizio ha chiesto e ottenuto la licenza di costruzione per un capannone, oppure può ampliarlo: allora,seppure in anticipo sui tempi, ti fiondi e lo corteggi per primo o in compagnia di qualche altro tuo concorrente gli fai il filo. In questo caso una persona del posto può essere utile, piuttosto che invitare in azienda e a proprie spese il possibile cliente. Tornando alla vendita diretta, questa riguarda tutto:pensiamo alle auto, alle abitazioni, ai viaggi.E poi pensiamo alle figure professionali che scompaiono o che vengono ridimensionate. Nessuno pensi di essere al sicuro: tocchiamo pure ferro ma, se pensiamo a un corso di lingua straniera o alla scelta di una borsetta firmata o agli occhiali da sole, vediamo chi abbiamo fatto fuori oggi.E poi pensiamo a chi,invece ha guadagnato.Non entro in merito al settore cure mediche in quanto in passato gli ho dedicato un altro post: ma anche lì c'è da riflettere.
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