martedì 26 febbraio 2019

Sul risultato delle regionali in Sardegna ... e non solo

Mi dispiace non essere presente nei cosiddetti "social" , diversamente avrei cercato di interagire con chi, tipo il greg o socialtv su youtube, hanno sostenuto delle posizioni che, seppure condivisibili, sono a mio avviso migliorabili. Certo loro conoscono, ma non vivono questa realtà. Andando al dunque anche questa volta hanno vinto i partiti nazionali: ciò è dovuto alla convinzione che ad esempio il cdx farà meglio del csx, sopratutto su sanità e trasporti. Personalmente sono stato contattato da un candidato del cdx ,che conoscevo per altre esperienze, e l'ho
votato: tuttavia ha votato il 55% scarso degli aventi diritto, e un 10% di voti per i partiti e movimenti indipendentisti o sovranisti è ,nei fatti, andato perso, al punto che non sono nemmeno presenti in Regione. Ed è questo che mi fa incazzare, ed è qui che condivido le osservazioni di chi, come il greg, vedendo da fuori le cose, e non avendo nessun interesse personale, fa presente che costoro (il 10% famoso) dovrebbero essere uniti anziché divisi, separati, e presentarsi da soli alle elezioni. E fa più rabbia che la lezione non l'abbiamo imparata dal passato, e neanche quanto avvenuto ieri ci servirà per farci cambiare idea. Tosti e duri di testa lo eravamo e lo rimarremo, ed è per questo che ci accontenteremo di qualche caramella, di qualche contentino: a meno che Solinas non ci dimostri il contrario e agisca, come avrebbe detto, già nei primi 100 giorni. Vedremo. Intanto per la mia città, Cagliari, restano i problemi di sempre: marciapiedi e strade che fanno schifo al cazzo, muri pieni di scritte, guardrail privi di catarifrangenti, spazzatura un po' qua e un po' là, parcheggi per lo più a pagamento, integrazione fatta di migranti che chiedono l'obolo, spazi di cui poter fruire gestiti dai soliti noti o in attesa che se approprino "le persone giuste". Senza dimenticare la tanto decantata metropolitana di superficie che potrebbe essere , in verità, ben sostituita dai vecchi tram in versione moderna: le linee da San Michele al Poetto e dal Poetto verso Quartu S. Elena, o da Cagliari verso Pirri e Monserrato , potevano essere riattivate: ciò che manca è il famoso anello, e mi pare che non c'è perché ce l'abbiamo al "naso". Ecco dov'è l'anello, nel nostro "naso". Per le prossime comunali, qui a Cagliari, ci sarà qualche partito che si muoverà coinvolgendo i cittadini, oppure ci saranno i soliti, appartenenti a dinastie che vivono di rendita di posizione, gente che non ha mai lavorato in regime di concorrenza, e che penseranno a cose astratte dimenticandosi, volutamente, della città?

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