sabato 16 febbraio 2019

Io sto con i pastori sardi ...

Sono comparse scritte un po' dappertutto qui in città, a Cagliari, fino a lenzuola bianche su cui campeggia la scritta che titola il post. Mi sono subito chiesto : ma i pastori sardi staranno dalla mia parte? Lo sono stati, in passato (poco più di dieci anni fa), quando ad esempio venivo sfrattato con tanto di forze dell'ordine, fabbro, ambulanza, vigili urbani , ufficiale giudiziario, assistenti sociali, legale della controparte, parroco (che evitava di guardare o intervenire : non ero mica un migrante)? Non comprendo, pur ritenendo, ma per ragioni diverse, valida e giusta la loro battaglia, tutto questo entusiasmo e solidarietà: capisco poco di
economia, ma so bene che c'è tanta gente, per lo più ignorante ,credo, più di me, che è fissata con il prezzo più basso, che cerca le offerte stile 3 per 2. Costoro sono di una genia che compra nei supermercati, e se mangia pecorino è di tipo scadente: non faccio nomi ma trattasi di formaggi pecorini , di marca (porta il nome di un paese) e che si trova, proprio nella GDO, a un prezzo intorno ai 12 euro al Kg e, per usare un termine sardo/casteddaio, è pure "cingommoso" (cioè in bocca, si comporta un po' come una gomma da masticare dopo che è stata masticata per un bel po' di tempo)e non sa di niente. Chiaro che questa genia di individui, non è in grado di apprezzare un bel niente, sono tipi da "tutto a un euro", "mangia quello che vuoi per 19,99 o 15,99" (però solo a pranzo), abituati alle patatine fritte in busta, al formaggio filante, al pesce d'allevamento, a cibo che "naviga nell'olio", a cibo speziato di proposito per camuffarne il sapore. Ora che simpatizzino per la lotta dei pastori, ci può stare, dato che uno può farlo ,che so, per i gilets jaunes o per chi in queste ore attacca a Tirana il palazzo del governo: sono liberi di solidarizzare , inviare sms ,soldi, andare a prendersi manganellate, o scrivere sui social esprimendo,appunto, solidarietà. C'è però da dire che è strano che simile solidarietà non c'è stata ai tempi dei forconi, né per chi difende la chiusura settimanale dei negozi , né per evitare il proliferare dei centri commerciali o per boicottarli: non sono di primo pelo, e ricordo, per via della mia età, gli adesivi con scritto "boicotta la Francia", quando questo paese, o chi lo dirigeva, sperimentava bombe atomiche nelle isole del Pacifico, o chi anche in questi anni insiste per boicottare i prodotti di società legate a Israele. Purtroppo sono come le promessa da marinaio: presto fatte e presto dimenticate. Che cosa non mi piace? Che questo genere di persone se ne strafreghi dei suicidati, e in particolare degli imprenditori, commercianti, artigiani, agricoltori, e delle vittime degli economicidi: per costoro, le vittime e i loro familiari, non ci sono lacrime, né pianti, né sms solidali, né raccolte di fondi, non c'è niente di niente. Diciamo che per i pastori sardi , non dovrebbe valere la regola del mercato: che a me non piace, è una regola che condanno, dato che è la legge del più forte, roba già vista nei servizi tv di report e che sul web ha tanti video (non solo di report), e che riguarda il prezzo di frutta e verdura e che viene deciso dalla GDO, e che decide il prezzo dell'olio, delle bevande, della pasta, e di tutto ciò che questi giganti decidono di vendere. Non è giusto, e lo si sa, ma se tu continui a comprare da costoro, oltre a cibarti di roba surgelata e a mio avviso scadente, permette e invogli questi predatori ad aprire nuovi e numerosi punti vendita, e che forniscono posti di lavoro da schiavo. Gli schiavi moderni, come era riportato sul blog di Grillo: ecco che come si vede, la gente dimentica in fretta e furia, e se ne frega: fino a quando puoi comprare un formaggio a 5 e 99, mezzo chilo di pasta a 29 cent, e mezzo litro di birra a 35, che cosa ti importa di manifestare , di pensare se puoi trovare delle scappatoie per uno che sta per fallire, per evitare che i negozi in città chiudano, per non far diventare i campi da coltivare parcheggio di pale eoliche. Tanto non è un problema tuo, come non lo sono i problemi dei pastori: però, per loro la scritta l'hai messa, e né tu né loro, avete solidarizzato con me (oltre 14 anni di mancanza di lavoro, e di versamento di contributi) quando sono stato dichiarato fallito o quando mi hanno sfrattato da casa. Non sono un sardo invidioso, come ce ne sono molti, quindi se riescono a farsi valere, ben venga la lezione da impartire a certo tipo di produttori di pecorino: se poi la lezione si impartisse anche alla GDO, non sarebbe male.

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