Ho visto quasi per intero la trasmissione di Vito Monaco a Canale Italia (53 del dgt) venerdì scorso: sarei anche voluto intervenire via sms come avevo già fatto il venerdì precedente, ma ho rinunciato. Sarà per via dei troppi ospiti, o forse perché non si arrivava mai al sodo, o a quel sodo che avevo e ho in testa solo io, e la mia presunzione mi ha fatto spegnere la tv verso le 25, minuto più minuto meno. Ecco che dopo questa bella e barbosa introduzione, giungo al dunque: si parla di debito pubblico sia in tv che qui sul web, ma quasi mai si va oltre. Sapete come quando tra amici c'è quello che ,un po' come faccio anch'io, parla, poi prosegue e sembra che non arrivi mai al punto, come quando Ellery Queen o il solito investigatore deve dirci chi è l'assassino: in quel momento il tuo amico del cuore, che non ne può più, ti guarda pieno di comprensione e
ti dice ...e allora? Non puoi fare come Giacobbo, che ti dice ...sì, ma dopo la pubblicità, e quindi eccoci:i nostri amici, tutta gente cazzuta, ben scafati in economia e giurisprudenza, non mi pare siano arrivati a dirci che cosa può e deve fare il governo. Lasciando da parte le tristi e numerose defezioni di Borghi o Bagnai, solo per citare nomi più noti su cui tanti avevamo contato, bisogna constatare che l'unica cosa che resta da fare su chi contava su provvedimenti da parte del governo in carica, è di pensare ai fatti propri. Pensiamo a come salvarci, a come andare avanti: tanto i nostri, Paragone compreso, hanno di che vivere e pure bene, anche se versano la decima, qualcosa gli rimane, e tutti quanti se smettono di fare i parlamentari, a differenza mia , possono riprendere la precedente professione. Io e altri no, ed è per questo che, almeno io, come un coglione leggo e ascolto queste persone, sperando sempre che esca dal loro cervello, che reputo migliore del mio, qualche idea che dia una speranza se attuata e attuabile. Invece un corno, niente di niente. E' un tutto si farà, bisogna vedere, adesso quasi ci siamo: pare uno che deve scopare e non gli si rizza a dovere, mentre la donna aspetta e gli dà fiducia, ma anche lei non essendo scema, nel frattempo si fuma una sigaretta, si beve un caffè, finché si rompe i coglioni e lo lascia lì ad armeggiare con il suo arnese che non ne vuole sapere di erezione. Nel caso dei nostri, si assiste in tv a delle vere e proprie pagliacciate, ma poi se si presta la giusta attenzione e si analizza per bene, ci si convince che è tutto creato ad hoc: il non voler affrontare i temi veri e concreti e che riguardano si i 5 milioni di indigenti che chi si è autoescluso o come il sottoscritto buttato fuori dal mondo del lavoro,è sintomatico di un progetto politico che è rivolto a un pubblico e a persone che sono statali o pensionati benestanti. Il medico o l'avvocato o chi sta bene, non ha di sicuro voglia di sentir parlare di come uscire da crisi o risolvere le difficoltà dei commercianti o degli agricoltori: lui compra su Amazon e non certo al Lidl o all'hard dis o nei discount , e men che meno nei negozi sotto casa. E anche questo prendere alla lontana i temi ma senza mai giungere al nocciolo delle questioni, è fatto ad arte: solo che ora, almeno per me, non funziona più e non rimango lì a sentire un Mughini qualsiasi che mi dice che "c'è scritto su un libro" o che noi abbiamo il debito pubblico alto. Mi pare che Malvezzi dicesse che il debito è così alto perché paghiamo interessi su interessi,e ricordo altri che dicono che non è un male se si è proprietari della moneta, e altri ancora dicono che è importante come vengono collocati i cct e i bot: ma nessuno ci dice come possiamo pagare le utenze, come procurarci il denaro per comprarci un paio di scarpe o da mangiare. La cosa più triste è che non c'è uno che ci dica come e se possiamo essere felici. Del resto il sano egoismo propagandato in ogni dove, ci insegna che quello della felicità è un problema tuo, non mio: cazzi tuoi! E chi se ne frega! Poi c'è chi, siccome pure lui non sa che pesci prendere (da regalarti: perché i pesci per se stesso sa dove e come prenderli), ti dirà che quello della felicità è un falso problema, che non è importante, e che magari è uno dei tanti miti americani e di cui dobbiamo e possiamo fare a meno. Tu fai come me: continua a soffrire in silenzio e ringrazia tutti questi Soloni che, se in rete c'è chi chiede soldi glieli danno, li inviano per i crowfunding vari, e di nascosto magari danno l'obolo al negretto di turno: ma a te o a me non daranno mai un beneamato cazzo! Triste vero? Ma è così. Parlano e parlano ma quando si screma, e senza voler parlare di latte e pastori, non c'è niente, non rimangono che parole. Qualcuno facendo voli pindarici ha detto, anche Silvio in passato, che ci vogliono anni e anni per effettuare determinate riforme: ah, quindi vuol dire che le cose si sanno. Ma allora perché non si dicono e sopratutto perché non si fanno? Eppure provvedimenti urgenti so che si possono attuare: certo che se è accorti si faranno in modo da essere blindati e non attaccabili dai vari Tar. Quindi ognuno per se e Dio per tutti.
ps.: che cosa avrei voluto dire a quei signori venerdì scorso? Che mi servirebbero 10 max 15 mila euro, che non li trovo neanche da un usuraio, ovviamente nemmeno in banca; che il mio progetto di lavoro, che ora è monco (lavoro in nero e anche poco: potrei spiegare perché poco) prevederebbe pure l'assunzione di almeno una persona (avevo chiesto dei lumi sui costi, perché so che sono alti). In ogni caso credo che sia un buon progetto che, per esperienze personali poi abortite, non divulgo più : se uno vuole idee, se le partorisca da solo oppure paghi chi ha pensato. Dunque avrei voluto ma poi mi sono detto che nessuno mi ha inviato una mail per dirmi:contattami.
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