Oggi ho visto su qualche giornale on line articoli sulla bancarotta, in particolare su quella fraudolenta, e che cioè presuppone la frode da parte dell'imprenditore. Peccato che non venga colta ,da nessuna parte politica, l'occasione per affrontare il tema del fallimento che, essendo stato il sottoscritto dichiarato fallito nel 2004, mi sta a cuore. La nostra cultura italiana, la forma mentis dei nostri connazionali, ci porta a usare il termine fallito con un tono di disprezzo, di offesa: questo perché la nostra legge non prevede, a differenza di altre vigenti altrove, la famosa seconda opportunità. Ecco che la sentenza di fallimento ha un effetto, sul fallito e spesso sui suoi familiari, travolgente: senza voler fare né
confronti né gare, ma diverse volte chi viene condannato per omicidio o furto, ha molta ma molta più possibilità di riavere una vita normale e, in ogni caso, la legge, lo Stato, favorisce costoro con reinserimenti e altre agevolazioni, che non vengono riconosciute ai falliti che,anzi, sono perseguitati nel corso degli anni, anche se il fallimento è chiuso.Tu dici? Io dico, perché lo so e lo sto sperimentando in prima persona, oltre che per sentito dire da fonti certe. Quindi, ripeto, è un vero peccato che si dica che i Renzi hanno o avrebbero fatto questo o quest'altro: semmai, e lo dico da antirenziano, da persona che domenica non voterà certo PD, è il momento di riformare per davvero la legge fallimentare, e fare in modo che non si fallisca per 10mila euro di stipendi arretrati o per morosità. Non ho voglia, mi si girano i coglioni, a dover rivangare le mie proposte di sciroccato e fallito, ma a fronte di certi lauti stipendi gentilmente offerti,su un piatto d'argento, ai funzionari delle varie associazioni di categoria, è mai possibile che non pensino mai a come risolvere il problema liquidità? O il caro affitti? O il costo del personale? E come diceva nonna "però i soldi della quota annuale li vogliono"! Idem con patate per i deputati e senatori, per non parlare dei consiglieri comunali: questi ultimi che cosa fanno per ridurre le spese per la raccolta dei rifiuti o per l'occupazione del suolo pubblico o per i parcheggi? Ah, che scemo! A Cagliari, come in altre città, hanno montato sulle auto della municipale le telecamere speciali: quelle cioè che ti dicono vita morte e miracoli sull'auto e sul suo proprietario; occhio che a Cagliari siamo indietro rispetto a Milano dove l'Atm, che gestisce i parcheggi a pagamento, ne ha montato alcune sulle auto di sua proprietà e che controlleranno ,scannerizzando le targhe dei veicoli parcheggiati, se i proprietari hanno pagato o meno la sosta. Grande libidine ,direbbe Jerry Calà: tranquilli cagliaritani, anche il nostro Ctm si adeguerà, del resto in provincia la moda e gli usi e costumi più barbari e vessatori, arrivano dopo, ma arrivano. E' l'onda lunga, dello tsunami che travolge ogni libertà di far scendere o salire una persona, magari fermandosi in doppia fila per una decina di secondi, che è poi il tempo giusto per farsi fottere da qualcuno,che dentro un'auto , si fuma una sigaretta ma filma a 360 gradi...beh, facciamo a 90 gradi! Tornando a Renzi e al suo caso, fa il pari con quello di Di Maio e Di Battista: non mi sono simpatici i due 5 stelle, nel senso che mostrano un'aggressività che, è vero che è dovuta forse all'età e all'entusiasmo, ma mi sarei aspettato che, nel caso del lavoro nero, qualcuno proprio del governo si esprimesse sostenendo che "è vero che si lavora in nero, ma la ragione è da ricercare nell'impossibilità di poter essere assunti regolarmente, dato che il costo tra stipendio e contributi, il datore di lavoro non ce la fa a pagare". O paga lo stipendio oppure i contributi: e spesso è gente, come dicevo in precedenza, che è indietro con stipendi o affitto, e non è raro che venga chiamata in causa da ingiunzioni o istanze di fallimento (per gli stipendi non pagati, di solito). Ma chi se ne frega, dice chi di solito non ha mai gestito un negozio, mai intrapreso un'attività dove non vivi di rendita di posizione: cosa può trovare di interessante o di utile, un cittadino che riceve il suo lauto stipendio ogni mese, e che è magari un tipo da supermercato, che spinge il carrello mentre cerca il suo yogurt preferito o verifica se i piselli Findus sono in offerta ? Può costui essere interessato a che il negozio sotto casa, dove lui non ci mette mai piedi (tra l'altro), abbia o meno la possibilità di accedere al credito, di poter restare in piedi, e magari poter assumere personale? Ma non gli passa nemmeno nell'anticamera del cervello: mentre magari si gratta i coglioni seduto in ufficio, sul monitor ha la schermata di expedia o di vologratis , o se la rete è sotto controllo aprirà i siti sul suo iphone. Ci pensino i nostri rappresentanti ai commercianti e partite iva in senso lato, e si ricordino del vecchio adagio che recita più o meno così : "non dire mai che di quell'acqua non ne berrò mai", cosa ti riserva il futuro non lo sai!
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