sabato 23 febbraio 2019

Nostalgia delle "rubriche" dal titolo "e chi se ne frega!"

Ho l'età per aver letto, mi pare su "Il Male", la rubrica echisenefrega! Quindi, e me ne prendo, come sempre, la responsabilità, a me del filosofo cui hanno detto sporco antisemita, per esempio, non me ne frega niente. Del resto in caserma, mi chiamavano sardignolo, e non mi sono fatto messo a piangere o, peggio che mai, sono andato a rapporto dal mio superiore, come quando a scuola l'insegnante ci apostrofava con termini quali testa di mulo o tamburo, non è che tornati a casa ci lamentavamo con i genitori. Siamo cresciuti , lo stesso, magari con le spalle più larghe di altri che, al contrario, non perdono l'occasione per rimarcare che hanno dei diritti e chi gli sta intorno dei doveri, tra cui quello di servirli e riverirli. No, non è così, almeno per me che mi sono rotto i coglioni di dover sentire, leggere e vedere, tutte queste cazzate:
è un po' come quando senti suonare un clacson, ti affacci, e vedi un tale che con lo sportello aperto, aspetta che chi ostruisce il passaggio della sua auto si decida a spostarla. Ebbene, trovi il solito coglione e testa di cazzo che vorrebbe il vigile, che desidera (onde poter godere e avere il proprio orgasmo quotidiano) sia punito chi lascia l'auto in doppia fila, che auspica l'utilizzo dello scanner da parte della polizia municipale: ecco il nostro o la nostra testa di cazzo, non arriva a pensare che le cose si possono sistemare da sole. Ma c'è stato e c'è chi, al contrario, auspica interventi punitivi, di controllo delle idee e delle libertà individuali: ed è questa gentaglia che va fermata, non chi dice che forse le vittime della shoah sono un po' di meno , non chi vuole sapere dov'è e se c'è l'oro italiano, non di certo chi vuole approfondire la questione migrazione. Perché? Perché mettere in primo piano e come priorità quei temi e quelle questioni, impedisce di affrontare ciò che davvero è importante per gli italiani: credo che valga anche per i cittadini di altre nazionalità anche se a me interessano gli italiani. Non è possibile che 3/4 di un tg abbiamo come argomento il bambino offeso dal maestro, i vecchietti picchiati, e non ci sia invece attenzione per come risolvere il problema degli oltre 5 milioni di italiani in situazione di povertà (cui aggiungere gli altri che sono in serie difficoltà). Sapere che padre Graziano viene condannato o che Formigoni va in carcere (a Bollate: vedete come sono informato? Cazzo!) risolve il problema del lavoro, ci fa star bene (così imparano, fetenti!), aiuta a trovare un lavoro pagato il giusto, oppure ci continua a distrarre un po' come i sorteggi per le partite di coppa? Non lo so, veramente mi trovo sempre più messo in un angolo, a farmi seghe mentali per cercare di comprendere come mai è più importante che quella tizia inglese, principessa o cos'è , affermi che ci sono troppi bianchi nelle università inglesi , e che quello che lei o altri guru dicono sia ciò che le nostri menti devono assorbire. Anche parlare di rincari, di aumenti, di furbetti, serve per non andare al sodo di questioni vitali: e anche se io affermassi che questi guru, pseudo giornalisti e pseudo esperti, abbiano di che vivere o che siano al soldo di multinazionali o che non abbiano a cuore ,di certo, la sorte degli italiani di cui sopra, ecco, ditemi, che cosa cambierebbe? Niente di niente. Oggi, nei soliti discorsi da bar, argomenti e persone ben disprezzate dai noti guru di cui sopra, c'era il solito che se la prendeva con i ladri, ma non con quelli di auto e nemmeno con i topi d'appartamento, ma con i politici ladri cui, logicamente, taglierebbe le mani o porterebbe via tutto il possibile. Lo so che il nostro si dimentica che "il ladrone" per costruirsi e arredare la villa costruita in prossimità del mare si è avvalso di imprese locali, e ha quindi lasciato dei soldi qui, come quando ha comperato vestiti, auto e gioielli, e anche quando va in ristorante lascia i soldi qui: ma non basta, queste briciole non sono per niente sufficienti a placare l'ira e la rabbia di chi vede che il governo fa poco o niente di ciò che ci si aspettava. E infatti ci si attendevano i minibond, dei buoni a scadenza breve e da far acquistare dai risparmiatori italiani e non certo da fondi speculativi, e poi le grandi opere necessarie come raddoppio dei binari, sistemazione di autostrade, ricostruzione nelle aree terremotate, senza dimenticarci dell'edilizia popolare : in questo caso si parla anche di ristrutturazioni e logicamente di graduatorie dove dovrebbero figurare prima gli italiani. Vogliamo relegare anche questi temi nella rubrica echisenefrega? Allora mettiamoci pure l'uscita dall'euro e i centesimi che vengono riservati alle ricerca scientifica e all'istruzione (in senso lato). Domani da noi, in Sardegna, si vota per le regionali, e non so se voterò: e chi se ne frega!

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