martedì 1 gennaio 2013

Cagliari, fine anno amaro per detenuto:riceve cartella Equitalia a Buoncammino

Cagliari, fine anno amaro per detenuto Riceve cartella Equitalia a Buoncammino
Un messinese di 68 anni si è visto recapitare in carcere un sollecito di pagamento di Equitalia.
"Amaro fine d'anno per un cittadino privato della libertà recluso a Buoncammino: un messinese di 68 anni che all'inizio del 2012 aveva ottenuto dall'Ufficio di Sorveglianza di Cagliari 'per le disagiate condizioni economiche' la remissione dei debiti di giustizia, si è visto recapitare in carcere un sollecito di pagamento da Equitalia". Lo rende noto Maria Grazia Caligaris, presidente dell'associazione Socialismo Diritti Riforme, sottolineando "il disappunto e la preoccupazione con cui l'uomo, caduto nello sconforto, ha
accolto la lettera". "L'ordinanza dell'Ufficio di Sorveglianza di Cagliari aveva disposto - ricorda Caligaris - la cessazione con effetto immediato di tutti gli atti in corso e la comunicazione all'ufficio incaricato del recupero dei crediti. Dopo un anno invece Equitalia si è rifatta viva esigendo il pagamento di 1.685,55 euro comprensivi di interessi di mora calcolati al 28 novembre 2012. Il sollecito ha gettato nel panico l'uomo che nel corso di un colloquio ha manifestato il timore che l'atto in suo possesso potesse non essere valido. Il successivo chiarimento ha fugato le ansie ma resta il fatto che la remissione del debito per chi versa in condizioni di indigenza deve essere rispettata in pieno dagli enti creditori evitando situazioni imbarazzanti soprattutto per chi si trova privato della libertà. La burocrazia non può accanirsi, come purtroppo spesso accade - conclude Caligaris - con chi è debole e non è in grado di difendersi soprattutto quando i documenti parlano chiaro".
                                               unionesarda.it

Come sempre chie effettua recupero crediti, ed Equitalia in particolare, non si smentisce mai. Quando la gente capirà che chi non ha soldi e non può generare ricchezza, non può pagare? O siamo anche noi come i tedeschi o i ricchi che pensano che i Greci per pagare devono svendere il loro territorio per ripagare un debito impagabile? Ricordo ancora quando un macellaio fu privato dell'affettatrice e del frigorifero:da dove avrebbe poi prodotto lo stipendio per se e trovato il denaro per pagare le utenze e riprendersi i beni pignorati e sequestrati? 

http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/299879

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