martedì 29 gennaio 2013
Quelli del M5S sembrano poco convincenti
Almeno questa è la sensazione che ho tratto nel vedere e sentire una breve intervista domenica in una tv cagliaritana: con l'informazione sulla raccolta dei fondi per la campagna elettorale, si è parlato anche d'altro.E mi pare il minimo dato che si sentono e vedono sempre "gli altri", i soliti. Tuttavia non sono convinto della preparazione che serve per cambiare le cose. Ma parto dal principio, ovvero, dalla conditio sine qua non per votare un candidato o un partito.La condizione è che blocchi Equitalia, dia accesso al credito alle famiglie ,alle persone, alle piccole e medie imprese, sia prioritario riacquisire la sovranità monetaria e nazionale. Da questo discendono tutti gli altri interventi, da quello della giustizia alla riduzione delle tasse, dalla pressione fiscale alla semplificazione delle leggi e norme in vigore, o che non dovranno entrare in vigore come il redditometro. Ed è per questo che anche nel sentire Maroni affermare che, se andrà al governo, entro 75 giorni attuerà il provvedimento che prevede di trattenere nelle regioni una buona parte delle somme riscosse come imposte ,tasse eccetera: come lo farà,non lo ha detto, ma se dovesse spiegarlo mi farebbe piacere. Si sentono tante affermazioni che non sono supportate da spiegazioni, da decreti attuativi, da tempi certi. Ed è un male, dato che ci fidiamo e ci siamo fidati di quanto sentito, ma siamo stati imbrogliati: stiamo ancora aspettando il milione di posti di lavoro, la riduzione delle tasse, la semplificazione nelle leggi, la banda larga, gli incentivi per il commercio e un sacco di altre cose.
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