lunedì 14 gennaio 2013

Lo scandalo del redditometro e dei contanti

Penso che gli italiani ancora non hanno compreso quale strumento nefasto in mano al fisco sia stato creato con il redditometro.
Si dice che verranno verificati solo i conti di quei cittadini che avranno uno scarto superiore al 20% tra redditi dichiarati e presunti, ora vediamo 2 casi.

caso 1: un pensionato a 500 euro al mese netti (6000/anno) con moglie a carico non ce la fa tra affitto (350 euro/mese) e spese (100 euro/mese) e per tirare avanti coltiva un orto che gli rende circa 1500 euro/anno di frutta e verdura, ovviamente non dichiarati. Il fisco dichiara che per il vitto per 2 persone ci vogliono almeno 2000 euro/anno mentre a disposizione c'erano solo 600 euro (50 al mese). C'è quindi uno scarto di 1400 euro ovvero il 23%. Quindi sarà perseguitato dal fisco che gli richiederà di pagare le tasse sul reddito non dichiarato, ovvero almeno 350 euro di tasse evase (evase ?)



caso 2: Un ragazzo single guadagna 700 euro al mese netti e dato che non ha casa vive dai suoi ma spende tutti i 700 euro in divertimenti, tutti con carta di credito (è questo che vogliono infatti, dato che con i contanti non si possono fare questi controlli). Ma questo ragazzo ha anche una vecchia auto che gli ha regalato il padre. Tralasciando il costo dell'auto, il fisco verifica che non ha dichiarato: il vitto, l'assicurazione auto, il bollo auto, il consumo presunto dell'auto (pagati invece dalla nonna in contanti) per un totale di almeno 2000 euro, ovvero il 23% di quanto dichiarato. Dovrà pagare 500 euro di tasse evase?

Come si vede saranno quindi i redditi più bassi quelli andranno incontro più facilmente a una verifica del redditometro.

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