Quando affermiamo che qualcuno "rema contro" intendiamo,come sappiamo, una persona che cura interessi contrari ai nostri e, per estensione, a ciò che per noi è buon senso o "la cosa migliore e più giusta da fare". A questo aggiungo che "rema contro" chi ,invidioso , si adopera perchè gli altri non vadano avanti, non migliorino la propria condizione di benessere, non possano spaziare e sperimentare altri modi di esistere e vivere. In poche parole chi tende all'omologazione ,di fatto , "rema contro". Si dirà che sono cose ovvie, che sfondano porte aperte, cose dette e ridette, trite e ritrite: ma è proprio per questo che non ci facciamo più caso e,cosa più sconsolante, le accettiamo.
Se così non fosse diversi provvedimenti del governo nazionale o anche di quelli locali, non sarebbero leggi applicate o applicabili: pensiamo a certe ordinanze comunali che, presentate dai media in tono ironico, tuttavia sono applicate alla lettera, senza nessuna possibilità di interpretazione. O che dire delle assurdità di Equitalia. Eppure quando accade che qualcuno venga messo al tappeto dal fisco, anche solo con sequestri cautelativi, con provvedimenti temporanei, o in aggiunta pure arrestato, ecco che tanti applaudono e godono di quelle che mia nonna, e io con lei, definisco "disgrazie altrui". Ecco che si ritiene giusto ciò che ,visto altrove, in altri paesi, definiamo ingiustizia, e che accettiamo perchè pensiamo che a noi non toccherà, perchè noi siamo diversi. Ancora ieri sentivo e vedevo in tv una signora arrabbiatissima, che pensava di pagare lei le tasse, soltanto perchè pensionata: eppure ,da ciò che potevo capire, e posso aver capito male, costei continuava a lavorare, e come direbbe un disoccupato qualsiasi, sottraeva a lui l'opportunità di lavoro. La signora abbagliata come tutti vede soltanto lo spreco di denaro pubblico perpetuato dai politici nazionali e locali, ma non vede il fiume di denaro non speso per le imprese, nè sa che abbiamo pagato miliardi di euro e non abbiamo usufruito di servizi e vantaggi equivalenti. Ignora che gli aiuti che vorrebbe e che le sono necessari, per leggi del cavolo sottoscritte dai nostri governanti presenti e passati, sono vietati e sanzionati . Ora accade che chi per diverse ragioni è indietro e vi rimane, risulta infastidito dalla possibilità altrui di emergere, di migliorare la propria condizione di vita: ciò lo spinge a cercare ogni forma di delazione, di segnalazione, che richiami l'attenzione su possibili, presunte, irregolarità o addirittura reati commessi,logicamente , da altri. Qualcosa di simile viene pure indicata da coloro che vogliono o stanno per emergere, per allontanarsi da uno stato di grigiume, di anonimato, e vedono nell'apparato statale l'emblema di chi mangia pane a tradimento, di chi ogni tot di minuti si ferma per scambiare due parole con un collega o si attarda con un utente. Ciò infastidisce chi pensa che le persone , i dipendenti, debbano essere comandati a bacchetta: peccato che ci si dimentichi, troppo spesso, che quelli,come pure noi, sono esseri umani, persone fatte di carne ,sangue, acqua, e non semplici o complesse macchine, automi.
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