venerdì 7 dicembre 2012
E' importante? Sì! Ma cosa lo è veramente?
Nei miei trascorsi di infanzia, fra gli otto e i quattordici anni, ho subìto le attenzioni e le avances, più o meno palesi, di persone di sesso maschile (come me). Da chi mi ha mostrato la propria virilità di 30enne o 15 enne, fino a chi mi ha chiesto un vero e proprio appuntamento. Da dire che nel mezzo avevo avuto anche le mie esperienze con l'altro sesso, e ricordo bene ,oggi come ieri, piacevoli e gratificanti. Questa introduzione è per motivare la domanda e per conoscere la risposta, su che cosa è importante e lascia il segno nella propria vita. Mi chiedo se la vista di un sesso maschile possa essere così traumatica rispetto a un'umiliazione davanti a estranei. Ricordo ancora con ansia un episodio di quando insieme a un mio compagno di giochi, fummo presi e portati da due commessi di un locale di rivendita di mobili (era destino?) davanti al titolare: motivo? Questi due entrano e rubano le biglie di vetro che sono sistemate all'ingresso: siamo sicuri che siano loro. Il fatto è che lui, il mio compagno, era più grande di me, e io con la mia testa piena di capelli lunghi e biondi, non passavo inosservato: da precisare inoltre che oltre alle biglie colorate, c'erano altri oggetti di vetro colorati e vivaci e che (siamo alla fine degli anni 60 o al più tardi al 70/71) per noi erano delle novità. Su tutto , logicamente, la sfida nel farla franca. Quando mi ritrovai di fronte quella persona e i suoi collaboratori, quasi me la facevo sotto: la verità è che io non avevo mai rubato nulla, avevo accompagnato il mio compagno che, ogni tanto entrava e portava via qualcosa. Certamente e col senno di poi ero corresponsabile, pur non considerandomi un vero e proprio "palo": mi servì da lezione, come può servire a un ragazzino, ovvero per un po' di tempo non mi videro nelle vicinanze, ma come non avevo rubato prima non rubai nemmeno in futuro.Diverso è il discorso sul sesso. I vari giochini che i ragazzi ricordano possono essere di vario tipo e alcuni riguardano, inevitabilmente, gli organi sessuali. E mentre si è con la fidanzata o futura moglie o davanti ai propri figli , si ricorda, con nostalgia e un po' di spavalderia, la gara che si faceva da ragazzi "a chi sputa più lontano", si omette ,per presunta purezza, di menzionare quella di "chi piscia più lontano" o quella di chi "lo ha più grande". In retrospettiva sono considerate ,dai più, delle ragazzate e lo sono finchè rimangono in un ben preciso ambito: ma se per caso si venisse presi, anche per mera curiosità, da qualcuno, di solito più grande e scaltro, e i giochi si facessero diversi? Credo che allora le cose ,le esperienze aprirebbero scenari diversi. Ritengo che chi aveva allora tendenze omosex, con tutto il rispetto che si può avere ,ma senza che sia obbligatorio genuflettersi, per il prossimo, avrà avuto modo di esternarle. E' bene ricordare, e ne so qualcosa anche in quel senso, che di certi termini che noi ragazzini abbiamo usato, non conoscevamo il significato: sapevamo che era una volgarità, ed è per quello che pronunciavamo quel vocabolo, ma ricorderò sempre, avevo 8 anni ed ero con mia sorella maggiore, allorchè apostrofai in dialetto sardo un ragazzo poco più grande di me, con l'epiteto di "figlio di bagascia". Presi dei pugni, di cui uno a una guancia e uno nella zona intercostale e poi caddi a terra dolorante. Tornato dai miei compagni di giochi, chiesi ai più grandi qualche chiarimento e capii che avevo insultato quel ragazzo,ma con una volgarità offensiva. Penso che esperienze come queste ,piuttosto che vedere un corpo nudo, segnino più in profondità : diverso è l'abuso, anche se fosse dettato dalla curiosità infantile. Questo è un alibi spesso adoperato dai pedofili e dai violentatori in genere: della serie "era lei o lui che lo voleva". Creano la curiosità per approfittare, citano la storia che,come sappiamo in alcuni periodi ammetteva questo tipo di rapporti e ,forse li incoraggiava ma, appunto erano altri tempi, un altro modo di vedere e intendere i valori. I nostri dovrebbero, e sottolineo dovrebbero, essere diversi. Ma lo sono davvero?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento