Non vorrei che sembrassero i soliti auguri di buon anno nuovo, ma che possa essere l'anno in cui riprendiamo in mano la nostra vita. L'augurio vale per chi è stato privato della possibilità di essere se stesso, per chi non ha potuto esprimere le proprie potenzialità, per chi è stato messo in ginocchio dallo stato e schiavizzato da banche e usurai, ma anche per chi è stato illuso da aiuti che ti rendono schiavo come quelli di chi ti offre un pranzo o una cena quando a te invece servono fiducia lavoro e comprensione:a tutti spero sia concessa la possibilità di ri-prendere in mano la propria vita. Certo che sono state inferte ferite che è difficile si possano rimarginare ma, se proprio vogliamo davvero essere liberi, non dobbiamo portarci a rimorchio il male che ci è stato fatto. Se ci riusciamo dimentichiamo il male che ci ha recato chi ci ha negato, anzitutto il suo sorriso e ci ha riservato sgarbatezza quando, appunto non ci ha concesso un presisto o si è rifiutato di aiutarci, e troviamo se possibile soluzioni alternative e dedichiamoci a ciò che ci può rendere,se non felici almeno un po' sereni e gioiosi. Ma non dimentichiamoci invece che tutti i lestofanti e grassatori che abbiamo incontrato, ci hanno in qualche maniera privato della gioia di vivere, hanno riso delle nostre difficoltà, ci hanno tolto giorni mesi o anche anni di vita: ri-prendiamoci ciò che ci hanno rubato.
Buon anno nuovo
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