giovedì 30 maggio 2013

D'Alema contestato dagli studenti del liceo Tasso di Roma

in coda un mio piccolo commento.
Pessima accoglienza ieri per Massimo d'Alema al liceo Tasso di Roma, dove era stato invitato a tenere una conferenza su temi di politica estera, il tutto su iniziativa di uno dei rappresentanti della scuola, politicante in erba dei Giovani Democratici evidentemente entusiasta all'idea di poter fare per un giorno della sua scuola una vetrina per il PD, nonostante la decisa opposizione degli altri rappresentanti e degli studenti della scuola all'idea che il liceo offrisse i propri spazi per un incontro di questo tipo.

Non solo D'Alema ha trovato ad accoglierlo una platea pressoché vuota, ma nel corso della conferenza è anche stato interrotto da un gruppo di studenti e studentesse del collettivo Tasso che hanno esposto uno striscione con scritto 'Questa scuola non è una vetrina' e hanno tentato di prendere parola all'incontro, ottenendo per tutta risposta di essere buttati fuori dall'aula con tanto di minacce.



Di seguito il comunicato del collettivo del liceo sulla vicenda:

Oggi, 29/05/2013 si è svolta una conferenza con Massimo D’Alema nell’aula magna del liceo Tasso. La conferenza è l’ultima di un lungo ciclo di conferenze organizzate da un rappresentante d’istituto dei Giovani Democratici e da altri esponenti della medesima organizzazione.

Il collettivo della scuola, stanco di vedere la propria scuola ridotta a vetrina di politici “famosi” sempre riconducibili al PD e stufo di questa continua propaganda fatta passare per verità oggettiva di esperti, ha organizzato una contestazione. Il collettivo inoltre condanna le scelte politiche del PD che l’hanno portato a partecipare al governo Monti e a governare con il PDL nel governo Letta.

Ricordiamo che precedentemente tutti gli altri rappresentanti degli studenti si erano opposti all’iniziativa e che erano presenti pochissimi studenti del Tasso. La sala era infatti quasi vuota, salvo per alcuni esterni di tutte le età riconducibili ai GD o addirittura al PD. Nei giorni scorsi molti studenti erano stati minacciati di conseguenze legali, di violenza fisica e di bocciatura da parte di uno degli organizzatori. Ci chiediamo a che titolo costui abbia detto ciò.

Notiamo inoltre che nei dintorni della scuola ed anche all’interno della stessa erano presenti dei membri delle Forze dell’Ordine.

I ragazzi del collettivo hanno aperto dentro l’aula magna uno striscione con la scritta: “QUESTA SCUOLA NON E’ UNA VETRINA” e hanno distribuito dei volantini in cui spiegavano i motivi della protesta. Gli è stato tuttavia impedito di fare domande e di parlare. Il principale organizzatore dell’incontro ha dunque urlato al microfono: “Prego le forze dell’ordine presenti in sala di allontanare questi contestatori”. I ragazzi del collettivo sono stati minacciati e insultati e i loro volantini strappati da adulti non riconducibili in alcun modo alla scuola e neanche alle Forze dell’Ordine non essendosi qualificati come tali. Una protesta assolutamente pacifica che chiedeva solamente il confronto e il dibattito è stata soffocata dalle minacce.

Rimaniamo allibiti da quanto accaduto oggi e dal calpestamento del diritto di dissentire e contestare.

COLLETTIVO LICEO TASSO 29/05/2013
postato da "radisol" su  http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=60009
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ieri, forse alla stessa ora, nel liceo frequentato da mia figlia, c'è stata una rappresentazione teatrale incentrata sulla costituzione, in particolare sull'articolo 81: si è parlato di disoccupazione, disinteresse per la politica, sui politici impegnati a pensare solo a se stessi:alla fine , invito a riflettere, conoscere, diffondere, la costituzione.

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