Attivisti
antiequitalia hanno promosso un sit-in davanti al tribunale di Oristano
per impedire che venga portata via la casa e l'azienda di un
imprenditore di Cabras che non era riuscito a saldare i suoi debiti.
Attivisti
di diversi movimenti - partite Iva, artigiani e commercianti, Patrioti
sardi, antiequitalia - hanno promosso questa mattina un sit-in di
protesta davanti al Palazzo di giustizia di Oristano per impedire che
venga portata via la casa e l'azienda alla famiglia di un imprenditore
di Cabras che non era riuscito a saldare tutti i suoi debiti con le
banche e con Equitalia. Altri hanno presidiato l'ufficio del
commercialista presso il quale era in programma l'asta a prezzo
ribassato. E' stata anche depositata una istanza diretta al presidente
del Tribunale con una richiesta di annullamento dell'asta per violazione
delle norme antiusura e antimafia. Il prezzo al quale si sta vendendo
il patrimonio dell'imprenditore, dopo tre aste andate a vuoto, è infatti
molto più basso rispetto al valore reale. E' stato inoltre sottolineato
come il proprietario dell'azienda abbia fatto di tutto per saldare i
propri debiti, ma ha dovuto arrendersi perché non è mai riuscito a
riscuotere i suoi crediti. Sullo sfondo anche un dramma familiare legato
alla malattia della moglie, colpita da un grave tumore, e alle spese
onerose per cure e terapie.
unionesarda.itcome sempre, come da copione: ricordo di un tale che ha perso la casa, qui a Cagliari, un attico con terrazza, panoramico, e tutto perchè aveva perso e non ritrovava delle ricevute di pagamento. 25milioni di lire pagati a fronte di 35, quindi una differenza che "una colletta" poteva saldare. Chi aveva preso i soldi per conto della banca,ovviamente non ha detto niente e si è trovato 25 milioni in tasca. Questa persona nel frattempo ha avuto modo,dopo essere stato mandato via da casa, di ammalarsi e con lui la moglie: lui un bel tumore all'intestino, lei "vive in un mondo tutto suo" da alcuni anni. Queste persone sono i miei genitori.
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