Cellino ha "spiccate
capacità delinquenziali", è "capace di qualsiasi genere di sotterfugi
pur di raggiungere i propri scopi". E' uno dei passaggi dell'ordinanza
di custodia cautelare del Gip Giampaolo Casula che ha portato in carcere
il presidente del Cagliari calcio per lo scandalo dello stadio Is
Arenas di Quartu. Uno spaccato, secondo il giudice, di illegalità
diffusa che emergerebbe dalle intercettazioni, una in particolare con
Claudio Lotito, presidente della Lazio e consigliere federale di Lega.
Nella
telefonata Cellino avrebbe spiegato "di aver fatto lo stadio in estate"
perché "in questo modo Questura e Prefettura, rientrando dalle vacanze"
lo avrebbero trovato "già finito". Sempre col presidente Lotito,
tornando sulla scelta delle modalità di costruzione dell'impianto, il
presidente del Cagliari avrebbe chiarito di presentato un progetto con
le caratteristiche di "struttura amovibile al solo scopo di non dover
chiedere i titoli edilizi", una "dimostrazione evidente - sottolinea il
Gip nell'ordinanza - della totale mancanza del senso di legalità e del
rispetto delle istituzioni".
E proprio con Lotito,
Cellino, intercettato dagli investigatori, avrebbe dato precise
assicurazioni sullo stadio e su come realizzarlo in pochissimo tempo.
"Te lo garantisco io - dice il patron rossoblù - anche perché ti faccio
dare un'autorizzazione di struttura amovibile, senza concessione, hai
capito qual è il mio gioco? Io non sono dovuto andare in concessione, ho
avuto un'autorizzazione a montarlo, perché essendo tutto in acciaio e
tecnicamente, teoricamente è amovibile, ma non lo è, Claudio, perché è
un casino". E ancora: "In attesa di avere la concessione per lo stadio
pseudo definitivo - spiega ancora Cellino a Lotito - chiedo
l'autorizzazione triennale di struttura temporanea amovibile, come
quella che ho fatto io, e non va in concessione, te la danno in 30
giorni e ti fai uno stadio così. E poi lo sai che il temporaneo in
Italia è sempre definitivo, vero?".
Ora alla luce di quanto sopra c'è chi acquista o prende in affitto un terreno e ci pone sopra una casa mobile, così da poter evitare alcuni obblighi di legge, c'è chi va a vivere in un residence, così da evitare di avere qualcosa intestato.
La prima cosa che viene detto a chi è nei casini, ad esempio, è di farsi "fare da un amico o un genitore, una dichiarazione in cui i beni che usa, vestiti, orologi , tutto insomma, non è suo"" onde evitare che i beni possano essere pignorati e venduti". Uno dirà: ma che cavolo c'entra con la questione dello stadio? E' lo spirito che anima le persone che tengo a rimarcare: ecco perchè ho riportato ciò che ha scritto il quotidiano, perché si capisse che una persona agisce in un dato modo perché la burocrazia nostra (ma anche altrove non sempre si scherza) ti impedisce di costruire e fare impresa e lo fa con mille cavilli. Ricordo in un film con Bud Spencer , sempre sottovalutate le battute che andrebbero sapute capire, che quando viene fermato dalla stradale si sente chiedere: patente , libretto, licenza di carico e scarico, bolla di accompagnamento. Ciò a denotare la burocrazia e il voler controllare certe e solo certe categorie di cittadini: e solo quelli. Perchè per altri non sono previste nè ipotizzabili le verifiche dei requisiti psicologici o anche ,più semplicemente, attitudinali e di competenza. E guarda caso si tratta,di solito, di professioni che non operano in regime di concorrenza, come appunto un giudice, un professore di scuola o di università: certo sono professioni che, in genere, prevedono pure una carriera, anche se in talune si va avanti con "i famosi scatti di anzianità" e non per meriti che, appunto, prevederebbero una valutazione che,logicamente, non dovrebbe essere compiuta da persone che possano avere interesse o vantaggi. Ma come si può pretendere che una persona,come nel caso di Cellino, possa aspettare anni e anni per ottenere tutte le autorizzazioni, perchè non le concedono velocemente.In più ci sono i ranger,quelli con i superpoteri e che per ogni pipì fatta sulle piante ti fotografano, ti intercettano, ti multano e su ogni cosa, da alcuni anni almeno, ci mettono il naso: devi o vuoi rifare la facciata? Loro possono intervenire. Per caso vuoi costruire una casa, forse ci vuole anche la loro approvazione. E così via fino a essere intercettati senza saperlo ma solo perché sospettati. Anche ai miei tempi e nel mio lavoro, si usavano soppalchi smontabili e proprio per evitare autorizzazioni:anche oggi vendo,se qualcuno le vuole gli faccio pure un preventivo, pareti divisorie per interni, onde evitare autorizzazioni che sono previste,salvo errore, per opere murarie fisse. Sembra la scoperta dell'acqua calda.Me la prendo, e concludo, con la forma mentis diffusa in chi vede pericolo in ciò che "non controlla, non gli dà un tornaconto, non capisce".
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