lunedì 2 ottobre 2017
Manca qualcosa : manca l'ingrediente più importante
Se ci pensiamo bene, e quindi ci stiamo avvicinando, anche ieri Mentana nel suo speciale sul referendum in Catalogna, peccava di presunzione: voleva andare veloce in trasmissione, bruciando le parole in bocca, quando avrebbe dovuto fermarsi e, pacatamente, analizzare il tutto . Si è dimenticato che alcune urne sono state portate via dalla Guardia Civile, che non c'erano osservatori e rappresentanti di lista nei seggi, e per parlare d'altro, di farci sapere quale è stata la reazione dei turisti e degli stessi operatori turistici durante la giornata. Quindi, anche per noi italiani , referendum del 22 ottobre a parte, ciò che è assente dai dibattiti politici, compresi quelli che si svolgono , occasionalmente, in rete, è a mio avviso "l'analisi". E perché non si compie questo processo mentale, così importante? Perché costa tempo e fatica: tempo, perché lo devi, di fatto, sottrarre ad altro, e questo altro è una scopata, la partita di calcetto, una bella cena in compagnia o una partita di calcio su cui hai scommesso; fatica, perché è indispensabile ragionare, pensare e ripensare, ascoltare gli altri e anche capire che cosa dicono, saper controbattere e replicare. Con ciò non vuol dire che si arrivi da qualche parte, proprio perché è difficile convincere gli altri, e saper discutere , senza urlare e offendere, non è facile, dopo anni di trasmissioni urlate e che non hanno mai portato a niente di buono. L'analisi è studio e lo studio è fatica, significa appunti scritti o ricordati, vuol dire sintesi ma anche sapersi spiegare e far capire. Oggi il nostro paese, insieme a tanti altri, ma a noi interessa parlare della nostra nazione, ha bisogno di sapere che cosa può fare per soddisfare le esigenze di tutti: ci ricordiamo le solite menate del "nessuno deve essere lasciato indietro?" Ecco, la frase la dobbiamo ricordare a ogni politico o a chi si candida per diventare amministratore di una città o di una regione. Ma non basta: non possiamo cadere nelle trappole in cui sono caduti ad esempio i 5 Stelle a Roma, cioè trovandosi impreparati a risolvere i problemi annosi di una città in buona parte trascurata, e arrivando a governarla in un momento in cui arrivavano pure centinaia di migranti ,per lo più irregolari, a creare altri problemi; il tutto accompagnato da giudici che, come diciamo anche dalle nostre parti, "fanno le parti ai cornuti", o dove, e non solo a Roma, non puoi espellere nessuno, dove uno stupratore seriale gira libero, dove chi deruba e bastona o ammazza (come fece Igor) qualcuno, non viene né preso e ,se condannato, non va neppure in carcere. Ma questo è anche un paese dove chi si candida promette cose che non può mantenere, dove il secondo giorno che è al governo gli arriva qualche avviso di garanzia, per lui o per il suo entourage , dove gli si fa capire, anche evitando espulsioni e sgomberi, anche non spendendo i soldi o dirottandoli da un capitolo di spesa a un altro, o anche soltanto rinviando riunioni e sopratutto non prendendo decisioni, non si fa un tubo. E' anche un paese che non ama avere obiettivi da raggiungere, ma sopratutto non vuole averne, non gli piace sognare e desiderare: e non mi si dica che è per via delle radici cattoliche, del non desiderare che è peccato. La scena ,assai bella secondo me, nel film "Banana Joe" dell'ormai buonanima Bud Spencer, che entra nell'ufficio del ministero e "timbra tutto", ci dovrebbe far ricordare di tutte le volte che abbiamo avuto bisogno del timbro, della firma, della semplice comunicazione, e abbiamo visto o immaginato le persone che, come le ho viste io le avete viste voi, prendersi un caffè o sfogliare qualche giornale o volantino. Mi direte che non hanno colpa ,quelle persone, se la linea ferroviaria non è stata raddoppiata o se gli argini del fiume Cedrino non sono stati ancora (a tre anni dal Ciclone Cleopatra, 19 morti) sistemati a dovere. Ed è vero, è possibile che non abbiano colpe , come non le hanno a Roma per una diga non collaudata e che aspetta da decenni la firma (che vuol dire presa visione dei progetti, verifica del lavoro: ossia, prendi un aereo o un treno e vai a vedere, torna e firma e non rompere il cazzo, visto che sei pure pagato per fare il lavoro e non stai correggendo i compiti di tuo nipote di domenica pomeriggio). Basta poco è vero? Sì, ma c'è sempre l'analisi da compiere, e che spiegherebbe tempi e modi in cui le cose si possono davvero realizzare: le ormai famose infrastrutture , da tutti millantate da nessuno realizzate. Nuove linee di metro, raddoppi di binari dappertutto, nuove e più sicure bretelle stradali, asfalto speciale adatto alle tanto auspicate piogge , messa in sicurezza degli argini di fiumi, pulizia dei canali e ovviamente di tutto ciò che ostacola il defluire delle acque. Ce ne sarebbe ancora da aggiungere, e ognuno può e deve dire la sua: come vedete non sono entrato nei temi di migranti, di banche, di fallimenti e cose simili. Il succo è uno solo: caro candidato , spiegami cosa è prioritario e motivamelo, e fammi capire i tempi e i modi. E fallo affinché anche uno come me, possa capirlo e magari spiegarlo a mia volta.
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