lunedì 16 ottobre 2017

Chissà perché

Non voglio fare un post chilometrico, del resto ciò di cui scriverò , di solito, fa scappare via i potenziali lettori: morte; cosa c'è dopo; perché si muore; cosa c'è prima di nascere. Ecco in sintesi le cose che mi attanagliano la mente. Ogni tanto si riaffacciano, prepotenti come sempre, non mi fanno dormire. La solita frase , se c'è lei non ci siamo noi, caro Epicuro, non mi dà soddisfazione. In più sono farcito di idee occidentali, cristiano cattoliche: il mio egoismo vorrebbe, se ci fosse un aldilà, che ritrovassi e per starci insieme*,mia moglie e le persone a me care. Stando ad alcune idee e opinioni lette online, non è detto che sarà così e , mi chiedo * perché il mio modo di vedere e intendere le cose dovrebbe essere stravolto in quel modo: dico che la storia di reincarnarsi, dimenticare ed avere cancellato ogni possibile ricordo, fa a pugni con chi immagina e promulga pensieri di pace e armonia, e in questo mi riferisco anche a chi crede nella reincarnazione; poi perché dovrei ricominciare da zero o sottozero? La storia che le cellule potrebbero rigenerarsi di continuo, ma non lo fanno, ecco un'altra domanda: ergo siccome ciò non avviene, zacchete , si muore. Cosa c'è prima di nascere, a parte i preliminari sessuali, spermatozoi e ovuli, non lo so. Le nonne dicevano che uno era nella “mente di Dio”: ma sono state , col tempo, definite timorate di Dio,nel migliore dei casi, ignoranti e sottomesse, nel peggiore. Tuttavia la questione mi tormenta, una tantum, ma c'è, è presente. Cerco di pensare, come fossi un professor Xavier o un Dottor Strange , ma non lo sono, per cercare di captare pensieri di un essere superiore che ,avendo pietà, mi spieghi e mi tranquillizzi. So bene che ci sarà chi mi ricorderà l'amico invisibile, il riferimento per dormire tranquillo, per vincere,appunto, il timore della morte. Ecco, questo non lo voglio. Capisco anche chi non ne vuole proprio parlare, e non tanto perché sentendone parlare si debba toccare ferro o altro. Ma vivere non sapendo non è che spiega le cose.Anzi.

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