mercoledì 25 ottobre 2017

Un po' di ignoranza ...mia

In teoria dovrei essere un esperto nel settore dei mobili, almeno  per quelli d'ufficio, avendoli venduti per anni, sapendo come sono fatti dato che ne ho pure costruito qualcuno: come pure so montarli e smontarli, e quindi dovrei pure distinguere quelli "buoni" da quelli "meno buoni o dozzinali". Un tempo mi era stata ventilata la richiesta di poter diventare, all'occorrenza, perito e poter stimare il valore, anche in caso di pignoramenti: ovviamente ho messo le mani avanti, dato il mio pensiero, le mie considerazioni, su pignoramenti e aste. Dicevo , all'inizio, in teoria e nel titolo scrivevo ignoranza. Leggevo oggi un post pubblicato su comedonchisciotte.org dal titolo che è ,per me almeno, tutto un programma : Ikea. Sono come sempre sincero, e mi sono detto: speriamo che ne parlino male, dato che mi stanno sui coglioni. Perché? Perché secondo me già solo come marchio è notevolmente sopravvalutato, nel senso che c'è di meglio: basta voler cercare, e si trova. Ma l'articolo, purtroppo, aveva un altro taglio, era più che altro uno spunto per affrontare altri temi. Su un punto, quando si parla di truciolare e melaminico o nobilitato, farei dei distinguo, mentre non entro in merito al fatto che l'autore, per carenza di pecunia, non abbia potuto fare realizzare da un artigiano la libreria in legno. Anzitutto c'è truciolare e truciolare, come pure c'è melaminico e melaminico: se si generalizza, si sbaglia, perché si attribuisce un valore basso ,che può avere un truciolare, a tutti i tipi di truciolare. Ho venduto mobili, che per sventura, per una pompa che non ha funzionato a dovere, sono rimasti non una e neanche due ore immersi in acqua: ma oltre nove ore. E non si sono gonfiati. Il truciolare per esempio, può essere a fibra corta o lunga e non solo ,come scriveva l'autore del post, realizzato con i resti delle lavorazioni del legno e cartone: se per questo c'è chi ci mette pure i chiodi e gli stracci. Ma c'è pure truciolare ignifugo e melaminico antiriflesso e antigraffio: ciò non significa che sia il non plus ultra. Se fosse per me, ad esempio, sceglierei oggi come oggi, una libreria a spalla intera , con i ripiani regolabili con il passo giusto, cioè non i ripiani fissi o comunque con distanza troppo ampie tra un piano e l'altro: libreria ovviamente attrezzabile , con ad esempio un piano scorrevole ad altezza scrivania, così da poter poggiare sia un libro da consultare velocemente, sia poter poggiare e usare eventualmente un tablet; o ancora poter montare un cassetto porta cd o altro che si voglia tenere chiuso. Al contrario farei modificare il retro, lo schienale della libreria, oppure, se fosse previsto, le ante dovrebbero essere forate: per far respirare i libri o le ante sono forate, a rete, o lo dovrebbero essere lo schienale. E' vero che i libri devono essere protetti, ma devono respirare. Dopo tutto questo e senza entrare in ulteriori dettagli, due cose: la prima è che mobili validi e senza spendere cifre elevate, se uno vuole cercarli riesce a trovarli, e anche made in Italy e non China o comunque esteri. In più te li consegnano a casa, li montano e ,se i montatori sono persone serie, e ce ne sono, vedi anche come è fatto il mobile: chi vende i mobili, se è persona seria, sa come sono fatti e non dovrebbe avere paura di spiegare cos'è il truciolare, dirti tutto ciò che sa sul mobile e senza  per questo annoiare. Poi ognuno di noi ha la propria corda e ...si impicchi pure. In ogni caso sono ignorante, stando a tutta la gente che va a comprare da Ikea, e data la carenza di mobilieri e di aziende produttrici: peccato, era il mio lavoro e me lo hanno portato via, impedendomi di proseguire e guadagnarmi il pane. Dimenticavo che alcuni considerano i mobili solo per il prezzo: peccato ! La filosofia di chi produce, l'ho vista cliccando su una scarpa, in apparenza bella e pure fatta bene stando alle caratteristiche: purtroppo fanno la vendita diretta, non hanno negozianti e, forse, nemmeno agenti di commercio. Non mi interessa comprare da chi crede che la rete vendita sia un peso morto, sia inutile o peggio ancora dannosa.

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