venerdì 2 febbraio 2018

Ma dove sono finiti?

Dov'erano quando c'era Monti al governo? Mi riferivo, allora quando li cercavo e li invitavo a intervenire, ai vip e ai cantanti, agli uomini di spettacolo e agli intellettuali: ma o non c'erano, magari si trovavano in qualche tour, o erano dalla parte sua e non volevano, però, che la cosa si venisse a sapere. Avevo trovato, in quei giorni, un bel video di Giorgio Gaber, "la presa del potere", che seppure è datato ,se non erro, 1975, è ancora attuale: sono alcuni minuti di registrazione che, col senno di poi, sono riferibili a tutti i media tv italiani. Cercatelo su youtube, ne vale la pena, così come sarebbe bene diffonderlo: chiesi a Paragone di farlo ma inutilmente. Mi chiedo quindi oggi come oggi, dove sono finiti coloro che potrebbero dire qualcosa sul pericolo, imminente, che all'80% ci potrebbe travolgere. Il punto è che c'è aria che le cose rimangano così come sono. Cartelle, ingiunzioni, vendite all'asta, chiusura di fabbriche e nessuna nuova apertura, nessun accesso al credito, nessun taglio di tasse né abolizione logicamente, clandestini aiutati da ius soli e caritas varie, cioè tutto come adesso con l'aggravante delle promesse che non verranno mantenute, tranne quelle del Pd. Veniamo distratti adesso dal Festival di Sanremo, poi ci potrà essere qualche altro barbatrucco, si spera non attentati ma qualche menata strappalacrime per non far perdere troppo i buonisti, pure quelli che sono nel centrodestra. Di sicuro non ci saranno i provvedimenti per la manutenzione delle case popolari né delle scuole o delle strade: lo sapete che nemmeno negli Usa le cose, in questo senso, vanno bene? Già a metà o poco più dello scorso decennio, proprio negli Usa, in Texas se non erro, c'erano dei bei cartelli nelle strade, che ricordavano come l'amministrazione pubblica declinasse ogni responsabilità per eventuali danni ai mezzi di trasporto e alle persone causati dalla mancata manutenzione delle strade: hanno studiato giurisprudenza negli States e mettono le mani avanti e indossano le mutande di latta. Questo per ricordare che la manutenzione e tutto ciò che potrebbe farci preferire come luogo turistico e di visita, dovrebbe essere fatto, dal museo alla spiaggia, dalle terme agli ospedali specializzati. Oggi si va all'estero per cure dentali e lifting, ma con opportuni tagli nella tassazione e smettendola di vessare chi lavora con verifiche quotidiane, forse possiamo ambire a diventare un punto di riferimento, un posto piacevole da visitare e in cui stare. Non un giorno o due ma proprio per soggiornare. Ecco che opinion leader, guru e intellettuali vari, difendano per davvero la nazione, così che una persona sia orgogliosa di essere italiana, e se qualcuno vuole la cittadinanza, almeno sa che cosa significa essere italiano, quali sono i valori, che cosa è importante per noi. Devono avere il coraggio, sia chi parla come chi andrà a votare, di dire basta alle imposizioni dell'Ue, finiamola con i diktat di governanti imposti dal Quirinale su volere di Bruxelles. Solo votando con chi nel programma scrive stop a queste violenze, forse ci possiamo liberare da queste catene. Pensiamoci, c'è tempo per riflettere e per vedere se qualcuno ha scritto e messo queste cose, o altre simili, nel programma: verificando anche a che posto sono state messe, che non sia roba da vedere e aspettare anni e anni. Sennò è come non averle in programma. 

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