venerdì 9 febbraio 2018

Daverio ma che cavolo hai detto?

"Gli arabi sono una cosa estremamente complicata da capire, della quale sicuramente oggi è vincente una parte di tipo estremamente primitivo e primordiale. Come se fra i cristiani avessero vinto i pastori della Gallura, i meno evoluti". Ecco il ragionamento del critico d'arte Philippe Daverio che ha innescato malumori e perplessità tra i telespettatori di Piazza Pulita.

Non mi sembra opportuno scomodare i pastori della Gallura per sostenere che il mondo arabo odierno è peggiorato rispetto a quello, troppo spesso, millantato di Averroè e altri: intendo dire che non mi piace il ragionamento del "se fosse" o del "ma anche". Oggi questi signori propongono e diffondono un modo di vivere, di pensare, di agire, che al 90 per cento non è compatibile con il nostro: e se anche noi non accettiamo più uno stile di vita anche solo di un secolo fa, in cui se non ricordo male alle donne non era concesso il voto, la maggiore età non si raggiungeva a 18 anni, e tante altre cose negative che abbiamo cercato di superare del tutto (perché non è sufficiente condannare a parole, occorre agire con i fatti, dimostrando a se stessi e agli altri che le cose sono cambiate). Ora affermare che anche noi siamo stati come loro, non lo condivido per niente: poi il buon Daverio può non solo dirlo, ma può insistere nelle sue posizioni e convinzioni. Buon pro gli faccia. Non seguo Piazza Pulita, perché non mi piace il taglio della trasmissione né come viene condotta, al pari dell'Aria che Tira, Var Condicio, insomma quasi tutte o tutte, e proprio perché partono da una premessa e la propongono come vera, così da dimostrare attraverso questo sillogismo che hanno ragione. Ma non funziona così, come con i titoli degli articoli dei quotidiani o i titoli dei film stranieri tradotti, anzi proposti, agli italiani: richiami e attiri persone che, se hanno un briciolo di cervello o di spirito critico, ti possono pure ascoltare o leggere, ma poi avranno un idea completamente diversa da quella che Tu gli vuoi imporre o suggerire. Tra l'altro, affermazioni per affermazioni, hanno dato e fatto tanto per il resto del mondo, ma anche altri dittatori e guerrafondai hanno, pure loro, fatto o fatto fare : tanto o molto che sia, hanno commesso crimini allora, al tempo di Averroè o altri, i dittatori, nel XX secolo. Dovrei, alla luce anche di quanto detto da Daverio,o come dice anche Barnard che devo ringraziare Churchill e anche Stalin, e perché no Roosevelt , se oggi c'è la democrazia e non il nazifascismo (almeno quello tradizionale: siamo sottomessi a una "Plutocrazia"): ma dovrei anche ricordare gli ordini di bombardare i civili ,come a Dresda? O di spedire i dissidenti nei Gulag? O devo tacere sulla preparazione e l'uso delle bombe atomiche?(Anche se ,ovviamente, è stato Truman a ordinarne il lancio, visto che Roosevelt era morto nel frattempo). A malincuore devo ringraziare questi guerrafondai, che hanno giustiziato altri guerrafondai, come i nazisti uccisori di migliaia di persone nei campi di concentramento e nei numerosi eccidi in mezza Italia. Senza gli arabi e il loro ingegno, forse ci sarebbe voluto più tempo per arrivare dove siamo arrivati, così come senza Churchill e gli altri, forse la mia sarebbe la terza o quarta generazione sottomessa al fascismo o al nazismo (o forse combatterei anch'io come i partigiani). Le equazioni impongono dei dati certi e condivisi da tutti.
ps.: il testo in alto è stato preso da unionesarda.it  

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