giovedì 22 febbraio 2018

Come il buon padre di famiglia

Un comportamento simili ci si aspetta dallo Stato, in senso lato: quindi, vedo una pattuglia della Polizia o dei Carabinieri o della Municipale, e chiedo un'informazione, sperando che me la forniscano: ma non sempre è così. Ricordo che quando mi fu svaligiata la casa, non venne nessuno, dato che "ubi maior , minor cessat", un evento di maggiore gravità aveva avuto la precedenza. Però , il vero dispiacere, perché colpisce un gran numero di cittadini, è sapere che il "buon Stato" destina agli immigrati una cifra spaventosa, che non sappiamo nemmeno quanto sia; che , se del caso, dice di mandare tot euro e altri aiuti, alla nazione terremotata o alluvionata. E così via. Ora, mi chiedo, come mai non ci sono euro per gli italiani? E come mai, le "celluline grigie ", come le chiama Poirot , non vengono usate per aiutare gli italiani e l'Italia? Un buon padre di famiglia, se del caso, provvede alle necessità dei propri figli e della propria famiglia: poi, se ne avanza, se ha disponibilità e tempo da dedicare ad altri, agli estranei, a quelli "non di casa", farà ciò che potrà. Ma prima , molto prima, devono venire quelli di casa. E' l'abc della vita sociale e familiare. Tu Stato , prima ripari il ponte crollato, fai funzionare la scuola e la metti in sicurezza, provvedi alla sanità tua, poi mandi i farmaci in Africa, Asia o dove ti pare: e ne dai conto, oltretutto. Sennò sei uno Stato disonesto, e come tale , tu che lo amministri, in questo modo, devi essere mandato via. Penso e spero che chi verrà eletto, se potrà governare, lo faccia "cum grano salis" .
Due appunti piccoli : il primo riguarda la delocalizzazione, e in merito vorrei ricordare quando la Philips trasferì dalla Brianza alla Polonia la produzione. Dovrei fare ricerche in merito per ricordare "che cosa si faceva lì", se era solo un deposito o altro. Idem per aziende , tipo Agv, produzione di caschi o altre aziende, di tutti i settori che, gestite da italiani o acquisite da stranieri, in ogni caso se ne sono andate. L'altra cosa è ricordare come Maurizio Blondet, nei giorni forse del 2004 o 2005, ricordava il numero delle mensilità percepite da chi lavora alla Banca d'Italia, e che quando va in trasferta per convegni o lavoro in genere, percepiva, allora, 500 euro di indennità: mi pare si riferisse a una missione negli Usa, dove era prevista una trasferta di tre giorni. Tra le sue osservazioni, mi è rimasta impressa la soluzione per tagliare i costi, dato che sarebbe stato sufficiente una persona , una segretaria e un fax.  

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