domenica 3 dicembre 2017
Nessuno ti augura del male però
Leggo di gente che scrive, riguardo al personaggio famoso che se la vede brutta o se la sta passando male, offese , auguri di morte e cose simili. Dico che non mi piace la cosa, seppure trovo che sia nella libertà di pensiero e di parola dire a qualcuno "che ti scenda una gobba" o "che il Signore ti fulmini": logico che se si passa dalle parole ai fatti, nel senso che sono io che ti cagiono del male, magari sabotandoti l'auto o riempendoti di legnate, è tutta un'altra cosa. Aggiungo che dare risalto a pensieri simili, che si esprimono nei social, e cioè in luoghi che io non frequento né conosco, non so quanto sia positivo: non credo agli emulatori, mi pare tema da strizzacervelli per giustificare un numero maggiore di insulti, rispetto a quanto ipotizzato. Certamente ,disgrazie che possono capitare a parte, se una persona dice ciò che vuole e può dire, penso a una Boldrini, sarebbe giusto e auspicabile che possa e debba sentire anche ciò che non vuole. Troppo comodo trincerarsi dietro l'immunità che deriva dalla carica sociale della nostra non eletta né votata in altri contesti pubblici: semmai un bel confronto alla pari, con tanto di timer, impossibilità a interrompere il dialogo altrui, insomma roba fatta bene. Quello che vale per lei deve valere anche per altri, logico. Vedremo così se c'è l'attacco ad hominem oppure ci si confronta su idee e progetti, su fatti e non dicendo mi fate pena, schifo, fascisti , populisti: parliamo di cose concrete, che so, dei soldi che non ci sono per gli italiani, delle leggi che non esistono, o di quelle interpretate male e applicate peggio.
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