Cari amici.
Amazon è al centro delle polemiche in Italia perchè il lavoro che viene a fornire in Italia nei suoi centri di distribuzione è stressante ed estremamente faticoso. Non preoccupatevi, è solo una fase transitoria, perchè presto non li fornirà più..
Negli USA, dove la decadenza del settore Retail è più accentuata, il sito Quarz (www.qz.com) ha messo in luce come il settore retail stia espellendo dipendenti, e questo avvenga in corrispondenza con un aumento del numero di robot che vengono acquistati.
I dati mostrano come se fino al 2016 vi era una sorta di crescita per tutti nel settore del retail dal numero i dipendenti al numero dei robot, al 2016 si inizia a vedere una divaricazione. I robot utilizzati da Amazon aumentano, ma inizia anche un’espulsione di personale dal settore retail. In realtà la crisi del retail USA non è dovuta ad Amazon, o meglio non solo ad Amazon, ma ha radici più profonde in un eccesso di offerta commerciale immobiliare creata quando pareva che la crescita non avesse limiti. In realtà Amazon ha un peso ancora limitato sul totale delle vendite USA, anche se inizia ad essere un elemento importante a livello di tasso di sviluppo.
Ora come potete vedere Amazon ha ancora un peso minimo nel valore complessivo delle vendite al dettaglio, ma incomincia ad essere rilevante a livello di tasso di crescita. Quindi il suo peso sul calo del lavoro retail negli USA non è ancora rilevante, ma lo è come indicatore di trend.
Il retail è in crisi profonda, ma non ancora a causa di Amazon. L’espulsione di forza lavoro negli USA è intensa e dovuta all’affermarsi di formula distributive meno costose sia sul grocery che sul non grocery. La “Mall” risulta meno attraente rispetto alle piccole superfici specializzate decentralizzate che offrono prezzi più contenuti. Comunque nel medio periodo l’online segnerà una forte riduzione delle vendite di beni non grocery, è inutile che ce lo nascondiamo. In questo settore l’automazione elevata, possibile all’interno di magazzini chiusi al pubblico, farà si che l’espulsione della forza lavoro da dettaglio sarà massiccia e definitiva.
Passando alla situazione italiana, care superfici tradizionali non dormite sugli allori e cercate di trovare un modus vivendi più efficiente dell’attuale distribuzione dei P.V. creata senza nessuno studio a priori, tanto per chiudere la porta ai concorrenti. E cari lavoratori di Amazon non vi preoccupate, per l’azienda di Bezos siete solo un problema transitorio. In capo ad alcuni anni non dovrete correre per i corridoi raccogliendo i beni.
Speriamo che anche i robot amino fare shopping da Amazon. perchè, in caso contrario, resta la vexata quaestio di base: a cosa serve il commercio retail senza vendite ?
fonte https://scenarieconomici.it/amazon-paga-poco-i-dipendenti-non-preoccupatevi-presto-ci-saranno-i-robot/
Ci sono i soliti commenti, in merito all'Intelligenza Artificiale che toglie posti di lavoro, che pensano che alla fine ci sarà lavoro proprio grazie a queste macchine: il punto è che potrebbe finire come nel settore informatico, laddove un gran numero di utenti non ha necessità immediata di un centro di assistenza, e in questo futuro non chiaro, chi ci dice che non sarà un Intelligenza Artificiale a riparare o controllare il mio pc o smartphone? Già oggi non devi configurare quasi niente nel pc, almeno non in quelli domestici, il modem fa quasi tutto da solo e non ha nemmeno l'interruttore di accensione/spegnimento. Certo che la domanda vera è se e quanti saranno i clienti di Amazon e simili, se non c'è lavoro ? Mi interesserò di conoscere il livello dei prodotti che questi signori vendono, se è simile a quello di Ikea o altri di fascia medio bassa: anche perché con stipendi bassi, puoi permetterti solo articoli di scarsa qualità o appena sufficiente, oppure sperare che chi vende abbia bisogno di "far girare i soldi" e ciò è tipico di chi, come nel caso degli appalti, deve per forza emettere fatture o se preferite far vedere che sta lavorando, o deve ridurre il magazzino.
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